Episode Transcript
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Speaker 1 (00:07):
Ti piacciono i nuovi
tecnologi, voi rimanere
aggiornato O, se sempre ècurioso, sei sul podcast giusto.
Questo è Disruptive Talks.
Ciao a tutti e benvenuto giàper la nuova puntata del
(00:27):
Disruptive Talks.
Allora, l'avete sentito,abbiamo trovato la formula
giusta con un Pickelino, focusintroduttivo e una discussione.
Siamo alla puntata nuova,quindi ancora riesco a fare
delle puntate molto generale suqueste nuove tecnologie.
Da breve inizieremo ad andareun po' più inverticale su delle
(00:49):
tematiche più specifici e piùcentrate.
Per il momento mi piace dare uncappellietto generale su queste
tecnologie, quindi toccaredelle argomenti molto a alto
livello con le invitati Miconsente anche di fare delle
focus a alto livello perintrodurre queste tematiche.
Penso che abbiamo ancora 5-10puntate così per introdurre un
(01:14):
contesto globale e dopo chepasseremo a tematiche un po' più
particolari, un po' più precise, un po' più ricercate, da breve
anche inizieremo a fare dellelive video YouTube, twitch e
Altruz.
Stiamo cercando di capire,forse con il team di Synapse
(01:36):
Community Stiamo un po'studiando la cosa, forse una
volta al mese con un meetingregolare, una sorta di
appuntamento per poter parlaresu uno o due ore con varie
persone in modo un po' piùrilassato di queste tecnologie e
approfondire le forze dellenotizie.
Stiamo evaluando tutto questo.
Nella parlere da breve.
(01:57):
Dai subito la puntata 9, isgTransizioni ecologiche.
Condino Passeri, generalManager dei Distretti Ecologici.
Vi lascio subito con un focusintroduttivo e dopo la
discussione Per questa puntatadel Disripti Talks, andiamo a
(02:25):
parlare di una tematiche che mipiace molto l'ecologia.
E per farci oh, andiamo aparlare di transizione ecologica
e dei tematiche ISG.
Vi spiego subito cosa voletedire questo A supporto nelle
discussioni andiamo a ricevereDino Passeri, che una figura
professionale di spicchio nonsolo nel panorama della
transizione ecologica, anche nelpanorama imprenditoriale
(02:48):
italiano, con una carrieradiversificata e abbracciato vari
settori, dell'innovazioneall'immobiliare e anche al
personal branding o laconsulenza aziendale.
Ha una propensione nelcambiamento di innovazione e ha
dimostrato nel suo percorsoprofessionale di avere una
notevole capacità nel guidare leaziende verso la ricerca di
(03:09):
nuove opportunità di mercatoanche nel settore più
tradizionale.
La sua esperienza comeimpreditore l'ha portato a
fondare abbastanza presto unaprima società e oggi se ritrova
direttore generale dei DistrettiEcologici SPA.
Vi racconterà un po' il suopercorso nella discussione.
Oltre al suo impegno nel mondodelle affari, dino anche il
(03:31):
cuotore del libro PersonalBranding Formula, con un
approccio sistemico estrutturato per rendere il
processo di costruzione delbrand personale accessibile e
gestibile.
Allora, per introdurre questediscussioni, vorrei spiegarvi
cos'è il ESG.
Prima di andare avanti, vorreidire personalmente ho sempre
(03:52):
nutrito un grande interesseverso le tematiche ecologiche ma
, forse per colpare unbackground troppo orientato alla
comunicazione, ho avuto qualcheperplessità riguardando
l'ambito ESG, percependolo comeun ombrello forse troppo ampio
sotto qui si racchiudevasvariete iniziative e da volta
(04:13):
più orientata alla comunicazioneo al marketing che alla vera
sostanza.
Comunque, adnas Mismi haimparato molto presto che con
questo principio della manoinvisibile si possono essere
externalità positive oltre allenegative e quindi, dal momento
che queste politiche ESG hannoportato verso benefici concreti,
(04:33):
non mi sono preoccupatooltranto.
Ma questa discussione condinoche segue è mia.
Ulteriormente aperto le occhisull'importanza e l'ampiezza del
concetto di ESG.
Allora ve l'avevo promesso.
Cosa vuole dire ESG?
L'ESG è l'acronimo diEnvironmental, social and
(04:53):
Governance e rappresenta i trepilastri fondamentali attraversi
cui le aziende possono valutaree riferire sul proprio impatto
non solo ambientale, ma anchesociale ed di governance.
Questo modello di reportingdiventa sempre più rilevante
nell'odierno contesto globale,dove le sfile come il
cambiamento climatico,l'economia circolare,
(05:14):
l'inevolenza crescente e ilbilanciamento tra le risigenze
economiche e quelli socialerichiedono una tensione
particolare.
Questi pilastri indrizziano leaziende per una gestione più
consapevole delle risorsenaturale e sociale, assicurando
al contempo una governancesolida e trasparente che
supporti questa visione.
Questa visione quindi allargataci permette di affrontare le
(05:38):
sfide globale con unaprospettiva più holistica e
integrata, promuovendo unasostenibilità che sia veramente
transversale, inclusiva.
Comunque, penso che meglio cheparlarne io di queste tematiche
vi lascio subito condino che unvero esperto che vi parlerebbe
di queste tematiche molto meglioche io.
Quindi vi lascio subito con ladiscussione.
(06:00):
Ciao, dino, un vero piacere diaver sii con noi oggi, come stai
.
Speaker 2 (06:14):
Ciao, chè in caro, un
piacere mio.
benissimo, bene, bene, sonogiornato impegnative, ma molto,
molto produttiva.
Speaker 1 (06:20):
Quel caso potrai
raccontarci un po' tutto questo.
Oggi ti ho invitato perché haiuna storia imprenditoriale
abbastanza interessante nelletematiche che andiamo a toccare
oggi l'ISG, il mondo ecologico.
Quindi, prima di introdurrequeste tematiche e vedere come
le tecnologie consentono dimigliorare tutte queste
tematiche, raccontaci un po' tu,chi sei, e il tuo percorso fino
(06:42):
adesso.
Speaker 2 (06:43):
Io nasco imprenditore
, ma nel settore della
consulenza vengo da una famigliadi imprenditori nel mondo
dell'imprenditori la conoscoabbastanza bene e mi sono
trovato da giovane, mentrestudiavo, a avere delle
occasioni di mettere subito inpratica un pochino del lavoro
che stavo facendo.
Io ho fatto studi economici edi marketing e quindi ho cercato
(07:06):
di lavorare in quell'ambito.
In quel periodo ero passato dalavorare nel mondo
dell'abbigliamento al mondodelle costruzioni da qualche
anno È un mondo che mi sempre haavuto particolare interesse e
soprattutto un network moltointeressante, soprattutto per la
realtà romana.
Per chi sono romano sono nato aRoma e ho preso da Roma per una
parte della mia vita Ho vistoun'occasione nel senso che il
(07:27):
mondo dell'immobiliare romano èstato un mondo molto importante
e trainante, soprattutto per ilcaritore Verlazio, per il centro
d'Italia in generale, ma pocosviluppato da un punto di vista
innovativo.
La consulenza non era un settoreparticolarmente sviluppato
ormai qualche anno fa, perchépoi non è passata anni fa, se
(07:50):
non qualcosa di più.
Si lavorava molto a braccio nelsenso dell'iniziativa
imprenditoriale, iniziava, nonsi costruiva, si vendeva e
finiva là.
Non c'era proprio un studio,prima Era più una questione di
opportunità che di vero studio.
Mentre studiavo questo spazio,questo buon network dato dalle
(08:10):
conoscenze di mio padre, hoaverto la mia prima sopizionata
sui componi consulenza in ambitoimmobiliare.
Noi facciamo ricerca evalutazione di progetti in
ambito immobiliare per valutarese le iniziative fossero meno
interessanti e che tipo diiniziative.
Quando costruisci una casa devicapire a chi vuoi vendere nel
territorio di Dovestai ecostruisci il marketing, la
(08:32):
comunicazione, tuttol'ecosistema che ti puoi fare
intorno su queste informazioni.
Senza di queste vai un po'sperando che si arriva un buon
fine, che si venda.
Diciamo che dalle estate onescalation ho continuato a
lavorare in diversi ambiti,perché poi ho anche variato
molto, lavorato nell'editoria,lavorato nella produzione
(08:53):
cinematografica, continuandosempre ad avere un piede nel
mondo immobiliare.
Per quello parlo diimprenditore prestato alla
consulenza, perchéfondamentalmente ho sempre
venduto consulenza, ma facendoloda imprenditore, non tanto da
libero professionista.
In realtà mi sono avvicinato almondo dell'ecologia, della
(09:14):
transizione ecologica, sempreper l'immobiliare.
Poi ho cercato un pochino diampliare di orizzonti, perché
anche lì, 15 anni fa,soprattutto nel centro Italia,
si cercava a quale potesseroessere dei vantaggi competitivi
per andare sul mercato.
Non è un mondo immobiliare.
Qualcosa di particolarmentedifferenziante era cominciare a
costruire case sostenibili, comel'inizia sostenibile,
(09:36):
progettazioni sostenibili,insomma che fossero un po' in
avanzata.
Non è sempre stata la scelta alungi miranti, nel senso che
mentre nel nord d'Italia partedell'Europa era un qualcosa di
già molto diffuso Nel centroItalia.
Quando parlavi di costruire unacasa in legno, per esempio oggi
è intera tecno di zata la gentediceva ma una casa in legno?
ma brucia, ma cade, ma si rompecol pezzo, ma siano tanti, ma
(09:59):
non voglio la casa di Ivy colorlegno in centro di Roma.
Queste erano le risposte che tidava.
Invece noi abbiamo scelto diproseguire quella strada lì e mi
sono avvicinato al mondo dellasostenibilità, cominciando a
capire quali fossero veramentedei trainanti del mondo della
sostenibilità che oggi,purtroppo e per fortuna,
conosciamo un pochino tutti,perché ormai da qualche anno si
(10:21):
parla praticamente solo disostenibilità, tecnologio e
sostenibilità.
Non per niente transizioneenergetica e digitale sono i due
motori che porteranno avanti ilbusiness e il lavoro per i
prossimi 30-40 anni.
Speaker 1 (10:34):
È questo interessante
Questo.
dopo ti farò una domanda suquesta tematica.
Speaker 2 (10:37):
Certo, Niente questo
io ho continuato a costruire
fino a che non abbiamo fondatouna società che si chiama
Distretti Ecologici, che ancoraadesso, dove sono socio e
direttore insieme a una serie dialtri imprenditori, compreso a
mio padre, ho focalizzato unpochino quelli che sono i
progetti intorno alla DistrettiEcologici.
In realtà, la DistrettiEcologici nasce come rete di
(10:59):
imprese per aggrecare aziendeche già operassero in ambito di
grinde, di sostenibilità, diprodotti sostenibili, poi
trasformata nel tempo, cresciutoe diventato una società per
azioni.
Oggi lavorano un po' su tuttoil territorio nazionale, se una
serie di verticali nell'ambitodella transizione energetica
Sono molto importanti.
Insomma, poi tento diraccontare un po' meno meglio.
Speaker 1 (11:21):
Prima di andare
proprio su Distretti Ecologici.
c'è qualcosa che mi piace, cheritrovo un po' in tante
discussione che abbiamo nelpodcast, un po' sul tuo profilo.
Quindi vedo una grandeesperienza in consulenza e
personal branding, anche ininiziative di divulgazioni, nya,
irgendwann.
Come pensi che questecompetenze che hai potuto
(11:42):
acquisire con queste attività tihanno consentito di non so
darti una visione che ticonsente oggi di essere
efficiente nel tuo lavoro?
C'è qualcosa nella partecomunicazione, divulgazioni, in
altre parole parlare delle coseche fai, che ti consente di
acquisire competenze, un valoreaggiunto.
Speaker 2 (12:02):
Direi assolutamente
si partendo dalla consurrenza,
perché la consurrenza tipermette di maneri chiuso in un
contesto, che è quello che poinella maggior parte dei casi
fanno un imprenditore, perchénascono in un settore con una
specializzazione, magari creanoun'azienda che può anche
crescere, diversificare, mafondamentalmente verticale in un
(12:24):
settore, e difficilmente esconoda questi schemi perché il
mondo ruota intorno a quelprodotto, a quel servizio, a
quella serie di prodotti eservizi che in qualche modo
hanno a che fare con l'attività,con il business, l'azienda che
hanno creato.
La consurrenza invece tipermette di spaziarli.
La consurrenza ti permette dientrare in contatto con persone
diversi in settori diversi.
(12:45):
Poi, fondamentalmente, quandosi parla di consurrenza
aziendale si ritrovano tantecose, perché poi
l'organizzazione di una società,l'analisi strategica, la
pianificazione, anche nelmarketing e della comunicazione
cambiano un pochini i fattori ei temi, ma fondamentalmente il
modello attraverso i quali sicostruiscono queste strategie
(13:08):
sono gli stessi, perché si vannoa analizzare quali sono gli
interlocutori, si vanno aidentificare quelli che sono i
bisogni, si vanno a crearecondizioni di vendita, processi,
un'organizzazione interna chein qualche modo si possa
sopperire a quelle che sono anecessità del percorso di
commercializzazione, prodotto.
Insomma, sono sempre gli stessi, adattati in altre cose.
Però da un punto di vistapersonale invece ti permette di
(13:30):
conoscere molto di più, perchétu hai a che fare con tanti
settori diversi, con esigenzediverse.
Ti rendi conto anche di quelliche sono forse dei cambiamenti
che partono da un settore ma poiin qualche modo diventano
importanti per tutto il resto.
Guarda la digitalizzazione comeè stata poco capillare
inizialmente, è stata moltofocalizzata in alcuni settori,
(13:53):
poi piano piano è cominciato adiventare un'esigenza, fino a
diventare un'esigenza dicommercializzazione e marketing,
che lì hanno dovuto un pochinotutti anche se in Italia stiamo
molto indietro hanno dovuto unpochino tutti adattarsi, perché
quando diventa necessaria pervendere, allora le aziende si
devono adattare.
Prima la digitalizzazionepassava principalmente per i
processi, la simplificazione deiprocessi, l'organizzazione del
(14:16):
lavoro, database, sicurezza,quelle che erano dei
caratteristiche interne.
Ripeto, quando poi si passa ilmarketing, allora diventa una
competenza che piano pianodevono adattare tutti, perché se
no ti manca un pezzo dicompetitività gigantesca.
E questo te lo permette laconsulenza, perché la consulenza
magari ti ti anche un po' difortuna di fari trovare in
(14:36):
alcuni settori che magari stannosviluppando qualcosa di maniera
anticipata rispetto a altricontesti e riesci poi, seguendo
quello sviluppo li, a capire cheforse quella cosa non si
limiterà quel settore o aquell'azienda, ma diventerà un
problema o un'opportunità pertutti quelli che sono gli altri
settori.
Questo è il grande vantaggiodella consulenza.
(14:58):
Quando si fa imprenditoria, tidà una visione che imprenditoria
pratica non sempre ti permettedare.
E poi il network.
Ovviamente quando si faconsulenza bisogna anche
promuoversi, qui il personalbranding e qui la costruzione di
un network.
Quando ti devi promuovere, devisapere raccontare quello che mi
(15:18):
fai, devi cominciare a proportie proporre anche quelli che
sono i tuoi servizi e raccontareun pochino quello che è il tuo
percorso per far crescere la tuacredibilità.
E necessariamente devidiventare un divulgatore, che
può essere o di informazioni, sehai particolari specificità, o
semplicemente anche se è il tuopercorso.
Ma in qualche modo deviimparare a raccontare e a
(15:39):
raccontarti.
Perché se non diventa difficilefare il lavoro della consulenza
, se non si hanno capacitàcomunicative, in qualche modo,
se non si sa mettere avanti lapropria esperienza e proprio
percorso di fronte al tuointerlocutore, E' un po' un filo
comune tra tante persone che horicevuto questa, proprio questa
visione complessiva, che siaconsulenza o dalla tua
(16:00):
comunicazione, per certe, checonsente di dare una visione
complessiva delle cose.
Speaker 1 (16:05):
Mi fa piacere di
sentirlo, perché conferme il
fatto che, no, le consulenti nonsono solo specialisti di
powerpoint.
Fare questo lavoro consenti è unpo' un mem che è uscito, che
esce su internet spesso, e èvero che il tempo che passiamo a
vendere soluzioni su powerpointè grande.
Ma il vero consulente, proprioquello che cerca di capire i
(16:27):
processi del cliente e adeguarlea certe tecnologie.
Quindi ti da certamente unavisione business e pratica di
queste soluzioni tecnologicheche senza questo percorso
avrebbe una visione molto piùbasilare della cosa che non ti
consentire di andare a fare e diandare avanti sulle cose che
fai tu adesso.
E proprio parlando delle coseche fai tu adesso, quindi
distretti ecologici, mi diceviche hai iniziato come
(16:50):
un'aggregazione di asdienda.
Poi raccontare qual è stato ilpercorso da quella idea che mi
hai detto inizialmente, cosa haidiventato oggi.
Nel racconto potresticondividere non so una svolta,
un progetto che ti ha marcatonel perimetro dei distretti
ecologici allora diciamo ladistretti ecologici.
Speaker 2 (17:07):
Come dicevo, lavoravo
nella consulenza nell'ambito
del popiliare.
Tra le varie consulenzeovviamente c'era anche l'azienda
, diciamo quella di famiglia,che qua non è mai stata
veramente solo di famigliaperché erano una serie di soci,
ma dove c'era anche dentro miopadre, iniziativa che avevamo.
Come dicevo, c'era stato già ilpassaggio che si cominciava a
(17:27):
costruire in bioedilizia.
Quindi già c'era stata la sfidadel cominciare a raccontare che
cosa fosse la deliziasostenibile, la via di l'izia,
l'attenzione all'energia, anchein tempi non sospetti, perché
parliamo di oltre 15 anni fa,quindi non c'erano state tutte
le i segnali di allarme cheabbiamo avuto negli ultimi 2 o 3
anni, e quindi abbiamocominciato a raccontare questa
(17:48):
cosa.
Non c'è tutto.
Abbiamo detto bene, se lodobbiamo fare, facciamo lo fatto
bene, cioè cominciamo alavorare su tutte quelle che
sono gli elementi intornoall'azienda che in qualche modo
devono diventare parteintegranti, questo processo dai
fornitori ai partner.
Cominciamo a capire di portarcidietro una serie di aziende che
in qualche modo abbiano già unavisione comune verso quella che
(18:11):
è il green e perso lasostenibilità.
E così creiamo il marchio distrepicologici come rete di
imprese e cominciamo adaggregare una serie di aziende
all'interno della distretteecologici.
Questo per fare rete.
Niente di particolare in quelmomento, semplicemente per avere
una rete di partner, difornitori, che in qualche modo
spusassero una visione comune eandarci a raccontare in giro con
questa visione comune.
E così è rimasta, per qualcunoche si fa in questo modo.
(18:32):
Si è rimasta per qualche annofino a che negli ultimi anni noi
abbiamo continuato anche alavorare con altre aziende, io
sia come consulente, comepartner.
L'azienda di famiglia continuada lavorare da sole con progetti
che magari venivano costruite,nascevano e poi si chiudevano,
come ha sempre funzionato,quanto meno nel centro Italia.
L'immorbillare ha semprefunzionato.
(18:54):
Cosa c'è?
si creava un brand perun'iniziativa, si costruisce, si
vende l'iniziativa, poi quelbrand finisce.
Sono poche le aziende, legrandi aziende immobiliari in
Italia in realtà questo c'è unpo' e tutta Italia, ma ha
romemme stato così in particolarmodo che hanno un marchio che
dura tanti anni.
Spesso erano iniziative chenascevano e poi si smontavano
(19:17):
fino a qualche nel momento chesono iniziati a svegliare, il
momento di svolta, perchéabbiamo siano partiti da una
sensibilizzazione generale suquesto tema, dove l'approccio
nell'immobiliare, soprattuttol'approccio alla casa,
l'approccio agli ambienti dilavoro, è completamente cambiato
(19:38):
, ma anche la paura degliambienti della Come hanno
successo e la Dharma che hapracticingo alla AusicaC직chi per
le persone Subito doposcopriate la guerra.
(19:59):
Quindi il problema praticodell'energia, dove a un certo
punto tutte le persone sonoritrovate con un problema, anche
nelle tasche, di dover pagarebollette enormi.
Questo sia privatamente, comeaziende, cioè sia a casa, che
banalmente la bollettadell'azienda.
Quando le bollette delleaziende, quando l'energia
elettrica arriva ad incidere suun fatturato fino all'8% sul
(20:22):
bilancio di una società comecosto, cambiano tutti i
parametri sulle quali le aziendepossono costruire i modelli di
business.
Da che era un tema che dovevamovendere, a un certo punto ci
siamo trovati parlare del temapiù importante, che era già
sotto a poca di tutti Allora lìabbiamo fatto un passaggio
importante.
Abbiamo detto oggi è il momentodi creare un brand.
(20:43):
Non lo abbiamo creato da Exnova, abbiamo preso il brand di
Stretticolo.
Oggi ci abbiamo chiuso la rete.
Chiuso nel senso che abbiamounito solo quelle due o tre
realtà che in qualche modofossero la forza della rete in
quel momento.
Ora abbiamo trasformatodirettamente in una società
afferazione, l'abbiamocapitalizzata e abbiamo deciso
di operare solo con il marchiodi Stretticolo.
(21:04):
Da lì è cambiato un pochinotutto il gioco, perché nel
momento in cui da che doveviraccontare alle persone quello
che facevi, a un certo puntoquello che facevamo era
diventato quello che tuttichiedevano.
Questo si sono aggiunte unaserie di cose, come il PNR come
il Superbonus, come tutta unaserie di incentivi nazionali e
(21:25):
extra nazionali europei che inqualche modo andavano verticali
esattamente su quello chefacevamo noi, perché andavano
verticali sull'officentamentodegli edifici.
Andavano verticali sullacostruzione di un certo tipo di
edilizia, sulla selezione di uncerto tipo di materiali, ma in
generale sulla costruzione diprogetti sostenibili.
Quando si parla di progettisostenibili spesso si fa un po'
(21:48):
di confusione, perché si pensasolo alla sostenibilità
ambientale.
In realtà, nel concetto disostenibile si parla di una
serie di sostenibilità.
Si parla sì della sostenibilitàambientale, ma anche della
sostenibilità economica e dellasostenibilità sociale.
Un progetto deve entrare in uncontesto, deve entrare in un
ecosistema, deve entrare in unterritorio, se è un progetto
(22:09):
fisico, e essere sostenibili,fare un progetto sostenibili e
volire fare un lavoro su tuttequeste voci per far sì che quel
progetto porti un valoreaggiunto a tutti questi ambiti.
La destra ecologica in questo èstata brava, nel senso siamo
stati bravi a posizionarci bene,anche con un po' di
comunicazione.
(22:29):
Abbiamo fatto un po' di sceltestrategiche, dove ci siamo
avvicinate ai territori eabbiamo cominciato a raccontare
quello che facciamo.
Ci siamo creduti in alcuneiniziative anche che hanno
portato bene e male, come ilsuperbonus, perché il superbonus
è stata un'operazione che per iPaesi itali.
Inizialmente ha portato grandibenefici.
Ha portato anche un po' diproblemi, perché poi ci sono
(22:51):
state delle problematiche nellacostruzione della legge.
Noi ci abbiamo creduto moltoperché forse abbiamo visto nel
superbonus la prima verainiziativa grande che facesse
avvicinare tutti in manieratrasversale, perché era rivolta
a chiunque volesse efficentarela propria casa, un'opportunità
economica cioè portava unpochino alla mercia di tutti,
(23:13):
portava a priva la possibilità atutti di andare a lavorare
sull'efficentamento del propriomondo.
Certo, quindi questo bonusenorme ha aiutato tantissimo la
sensibilizzazione che ha sentitol'argomento, ma dove era il
punto critico su questa legge?
Allora il superbonus è stato unaserie di problematiche, nel
senso ci sono stateproblematiche tecniche e
problematiche politiche.
(23:34):
Le problematiche tecniche sonostate banalmente nel
concepimento della legge.
C'erano già anche in precedenzabonus e incentivi per chi
faceva operazioni diefficentamento della casa, no, o
del bonus facciate il bonus distrutturazioni, l'ecobonus,
secondo tutti i bonus che giàesistevano da tanti anni e da
(23:55):
tante legislature.
Accelere a questi incentivisignificava avere ricevere degli
incentivi che le personepotevano usare per pagare le
tasse, cioè per pagare menotasse.
C'erano incentivi fiscali atutti gli effetti.
Io faccio pregestirutturazioneil 50% di quello che spendo mi
viene restituito in creditifiscali e io pago le mie tasse
(24:16):
con quei crediti fiscali.
Quindi a tutti gli effetti pagola metà quello che sto facendo
e fai sempre funzionato così.
Il superbonus ha fatto una cosaha arrivato e ha detto questi
crediti da oggi poi sonovendibili, cioè non te li devi
usare per te, mentre prima tu ligeneravi e li potivi usare solo
per te e tu fai larissutturazione di casa.
Ti generavi il credito, lousavi per pagare le più tasse.
(24:38):
Il superbonus a un certo puntodice guardate che adesso tutti i
bonus e i sedizi che vengonogenerati puoi anche andarli a
vendere.
Ci puoi pagare qualcuno, lipuoi andare a vendere a una
banca e farti darli soldi.
Sono diventati una monita atutti gli effetti E
parallelamente hanno creato laregolamentazione del superbonus,
però, mentre il superbonus eraun meccanismo nuovo e quindi
(25:00):
l'hanno costruito con tutte deipassaggi di certificazione,
controlli.
Ci sono più professionisti chedevono certificare lo stato
d'avanzamento dei lavori, devonocertificarlo all'agenzia delle
entrate, devono certificarloalle NEA, che è lente, che in
qualche modo monitora la parteenergetica.
Ci sono dei passaggi dove inqualche modo tirassi ai la
(25:22):
certezza che i lavori vengonofatti.
La legge non ha previsto chetutti gli altri bonus che erano
in essere e creavano comunquecredito fiscale, anche quelli
diventavano vendibili.
Ma lì non c'era controllo,nessuno controllava che tu quei
lavori che dichiaravieffettivamente li facevano.
Non c'erano certificatori e lìabbiamo visto tutti i titoli.
(25:44):
Poi c'è stata tantadisinformazione perché si
parlava di superbonus, truffe da12 miliardi in Italia.
In realtà non era il superbonus, perché il superbonus incideva
per circa il 3% in quelle 12milioni, perché era molto
difficile fare truffe per ilsuperbonus, perché c'erano
talmente tanti passaggi chefacevi prima a farli i lavori
che non farli quando li avevifatti tutti per generare il
credito.
Tutti gli altri invece, dove nonc'era controllo, hanno trovato
(26:08):
il buco della legge, hannocominciato a dichiarare che
hanno fatto centinaia di lavoridi facciate senza fare lavori e
quindi si sono generati tanticredi.
Allora, quando si sono accortidi questo problema, hanno
cominciato a cercare disistemare il buco.
Ma ogni passaggio consideralegge è stata cambiata quasi 40
volte in due anni.
Quindi ogni passaggio chefacevano complicavano qualcosa e
(26:32):
quindi invece di sistemare unproblema ne hanno creati
centodiversi, tanto che a uncerto punto si sono ritrovati,
noi compresi, aziende con tantisoldi nel cassetto fiscale che
non riusciamo più a vendere anessuno.
Perché le banche si sono tirateindietro, perché gli hanno
creato una serie di problemati.
I privati avevano paura perchésui giornali c'era scritto
(26:52):
superbonus, sono tutti latri,sono tutte truffe.
In Italia si sono bloccati queifamosi 30-40 miliardi sui
cassetti fiscali, paralizzandol'intero settore, perché quei
crediti fiscali generati eranolavori già fatti, quindi in
realtà era il pagamento delleaziende come la nostra, che
lavori, la fa e non riusciamoinvece a ricevere soldi.
Quindi, da che è entrato ilsuperbonus, si sono aperti
(27:15):
350.000 cantieri, si sonoassunte quasi un milione di
persone con l'indotto, il pill ècresciuto il 4% e a un certo
punto si è bloccato tutto e si èscoppiato un disastro su tutto
il settore.
Però, al di là di questo, èstata forse la prima vera
iniziativa che ha democratizzatoil processo di efficientamento
(27:37):
energetico, quindi l'attenzioneal fatto che la casa è un bene
che oggi non può non essereconsiderato da parte di un
processo di transizione, perchéfa parte di tutto il discorso
dell'attenzione alla CO2, allemissioni, alle energie, eccetera
, che poi sono un pochino iltema della transizione ecologica
in generale.
(27:57):
Insomma, questi temi qua,queste occasioni qua sono
diventate per ladistrettivologici il motore di
grande crescita, dove nonabbiamo più dove andare in gira
a raccontare che cosa facevamo,ma siamo improvvisamente siamo
diventati noi centrali e illavoro che ci cercava da tutte
le parti, e quindi abbiamo fattouna crescita importante negli
ultimi 3 o 4 anni, ovviamentenon proporzionata quella che era
(28:20):
degli anni precedenti, perchédi pezzo al lavoro.
Oggi dobbiamo scegliere cosariusciamo a fare, cosa no, cosa
invece prima dovei andarlo acercare come qualunque altro
business, in qualunque modorimanimo su questa transizione
ecologica che ha introdotto condistriti ecologici.
Speaker 1 (28:37):
Ho fatto una
piccolina ricerca per iniziare
questo discorso, per un po'mettere il contesto in italia,
in 2020 terare fonta rinnovabilihanno prodotto 112 terawatt,
ora, coprendo il 36, 37 percento della domanda elettrica
italiana.
Quindi questo sono datipubblicati mensilmente da da
terna.
Questa crescita non solo seriflette su le fonte di energia
(28:59):
verde, ma anche nel momentodella capacità installata.
Quindi, ad esempio, incrementocon il fotovoltaico con una
crescita del 111 per cento tra2022, 2023 i fonti rinnovabili,
quindi, hanno contribuato per il43 per cento della produzione
elettrica totale, raggiungendoil 37, 1 per cento del consumi
(29:21):
nazionale.
Come lo diceve tu, con distritiecologici ci siamo in pieno.
Potresti, primo, di indagare suquella transizione proprio?
quale, secondo te, queste nuovetecnologie che ritieni sono i
più prometenti per accelerarequesto processo di transazione
digitale?
sentiamo parlare di unatecnologia come la blockchain
(29:42):
che, paradossalmente, ancoraqualche anni fa il discorso era
di una tecnologia problematicadal punto di vista energetico.
Abbiamo l'intelligenzaartificiale.
Altre tecnologie quale, secondote, le due, tre tecnologie che
sono il più per te chiave inquesto processo e spiegaci
(30:02):
perché?
Speaker 2 (30:03):
bisogna fare una
piccola contestualizzazione,
perché si parla di transizioneenergetica, che ovviamente
comprende tante voci.
Io credo che la cosa miglioreche hanno fatto, anche nel
processo di divulgazione, èunire la transizione e la
transizione ecologica allatransizione digitale, perché
sono due cose che vannoestremamente di pari passo.
La tecnologia, quello che oggipiano piano ci stiamo rendendo
(30:28):
sempre il conto che ci sonotante tecnologie avanzate e
soprattutto strutture, strumentia servizio della transizione
ecologica, come il photovoltaico, l'energia inovabile.
Ci abbiamo tanta tecnologia cheche sono diversi anni che sono
a disposizione.
Oggi, tradossalmente, quelloche serve di più sono sono i
sistemi integrator, cioèdobbiamo integrare le varie
(30:50):
tecnologie per far sì che inqualche modo comunichi no e in
qualche modo porti in un verovantaggio, vengano sfruttati per
le vere opportunità che ci che,che che porta, che ci mettono a
disposizione.
Dobbiamo stare attenti però daalcune cose, perché faccio un
esempio per far capire, percercare di far capire meglio che
cosa intendo.
Si parla tanto di mobilitàelettrica, no, delle auto
(31:13):
elettriche che ci mancarebbe.
Uno dice beh, mettiamo meno auto, cioè più meno produzione.
Diciamo leviamo i compossibilifossili, cioè meno produzione di
c o 2, meno inquinamente,quindi benissimo, mettiamo tutte
le auto elettriche.
C'è solo un problema che spessonon si tiene in considerazione
che noi queste auto elettrichele dobbiamo caricare e se noi
(31:34):
non le carichiamo con energiaverde c'è energia pulita che
viene da fonti rinnovabili.
Noi stiamo solo spostando ilproblema, non stiamo risolvendo
il problema, perché noi è veroche non usiamo più il carbone
nella benzina e quindi ilpetrolio per per far andare i
motori delle auto, ma usiamo icompossibili fossili per
(31:55):
produrre energia.
Certo che ne quando si parla dibilanciare i processi bisogna
stare attenti a queste cose,perché se noi domani mattina
mettiamo tutte auto elettriche,leviamo tutte le le auto redettu
oggi 46% dell'energia copertada fonti del resto ce lo devono
portare le fonti fossili, perchéancora non siamo pronti allo
(32:17):
switch completo sulle fontirinnovabili.
Poi le fonti rinnovabili hannoun problema, e lì ci viene in
soccorso la tecnologia.
Ha il problema che non sonocostanti, cioè il fotovoltaico
prende il sole e se non c'è sole, quando non c'è solo e non c'è
energia, quando l'acqua è ferma,non c'è la produzione di
energia idroelettrica, quandonon c'è vento, non c'è, non c'è
(32:39):
la produzione di energia daeolico, in più di non essere
costante, non è stoccabile,giusto o no?
tecnicamente è stoccabile, manon è conveniente.
Ancora, perché le batterie hannodue problemi uno, sono ancora
molto costose e due, quasi maisono sostenibili.
Perché le batterie è vero cheoggi stanno facendo tanta
(33:02):
ricerca, ma c'hanno un problemadi materiali che nevano
utilizzare, che trattengonol'energia, che poi vanno e sono
difficili da riciclare, sonopericolose.
Cioè ci sono tante, tante voci,pensa, ancora oggi noi abbiamo
le batterie a casa deitelecomandi per andare a buttare
quello che ti dico, anazzo, nonle buttare mannella spazzatura,
perché?
perché contengono dei prodottitossici all'interno, per la
(33:26):
natura.
Quindi ci sono i pro, i controla tecnologia.
Dovecchè ci aiuta la tecnologia, ci viene incontro nello
sfruttamento,nell'ottimizzazione di quelle
che sono oggi sopra.
In questo momento sto parlando,vada ossialmente più di
intelligenza artificiale che diblockchain.
La blockchain ci aiuta in altromodo e poi ci arriviamo
l'intelligenza artificialebanalmente con l'apprendimento
(33:51):
di quelle che sono le abitudini,di come può essere ottimizzata
la gestione, con l'utilizzo deidati e le informazioni ci
possono aiutare prima di capirequante energia serve oggi.
Oggi noi andiamo a prenderetotte energia per gestire casa.
No, la prendiamo energiaelettrica, gestiamo casa, questo
alle per un ufficio, per unafabbrica, eccetera, eccetera.
(34:11):
Quello che non ci rendiamoconto che in realtà, se noi, un
po come un'azienda.
Se noi andassimo a battere icosti, diventerebbe più facile
gestire l'acquisto di energia.
Ok, se noi andassimo a gestiremeglio la casa, noi già di per
sé potremmo battere il 30, 40per cento di costi delle delle
(34:33):
energie di cui abbiamo bisogno.
Perché?
perché noi non usiamo tutte lestanze.
Non dobbiamo riscaldare sempretutto insieme, non dobbiamo
accendere tutte le luci, nondobbiamo gestire la cucina,
l'allarme e tanta tecnologia cheoggi fa parte della casa in
tutti i momenti delle nostregiornate, in margina degli
uffici ancora meno.
Quello dovrebbe essere il primopasso quando si parla di
(34:54):
gestione.
Oggi, se si riesce a supportarela gestione dell'energia
attraverso la tecnologia, noiandiamo a cambiare completamente
anche quello che fa bisogno diacquisizione di energia, di
produzione di energia, perché seè un ufficio gli serve il 40,
50 per cento in meno di energia.
Il fotovoltaico già ti copreuna buona parte di questo.
Quello che resta diventa poco.
(35:15):
Allora pure l'accumulodiventerebbe molto poco, la
necessità di accumulare per lagestione dell'energia.
Allora una batteria basta.
Non ne servono 10 peraccumulare abbastanza energia
per quello che consumiamo oggi.
La tecnologia ci deve supportarein questo e soprattutto può
supportare l'apprendimento dellepersone, perché il problema è
(35:36):
la diffusione di questa cultura,se dobbiamo insegnare a tutti
le migliori pratiche per,diciamo, l'ecologia, per usare
un termine comune, ci voglionoanni, anni di studio, anni di
cultura, anni di cultura cheparte dalle scuole, che parte
dai ragazzi, che parte, ma nonabbiamo il risultato che ci
(35:59):
aspettiamo a breve termine.
Se la tecnologia in qualchemodo ci viene in supporto di
questi passaggi qua e ci riescein automatico passami il termine
per semplificare a toglieretante cose che oggi dovremmo
apprendere, allora il processodi transizione diventere
estremamente più veloce.
(36:19):
E questo oggi si può fareperché, ripeto, oggi banalmente
con la domotica si riesce adavere la gestione della casa
come una domotica di base siriesce per una gestione della
casa.
Per una gestione della casavuol dire avere la possibilità
di gestirla in maniera autonomae remota.
Se ci appliciamo dei sistemiche in qualche modo studiano
(36:40):
l'utilizzato della casa, tivengono incontro, stanno attenti
, loro a risolvere il problemadella mala gestione di una casa,
di un ufficio, di un'azienda,noi la transizione la rendiamo
estremamente più veloce eapplicata da domani mattina.
Non è un problema delletecnologie.
E le tecnologie ci stanno, cisono, bisogna solo metterla a
sistema e avere qualche cosa checi aiuta ad ottimizzarle, che
(37:02):
non può essere l'uomo, cioè nonpuò essere l'uomo retail, non
può essere l'utilizzatore ultimo, perché l'utilizzatore ultimo
avrebbe bisogno di troppo tempoper capire come cambiare le sue
abitudini.
La tecnologia lo può fare alposto nostro.
Per quanto riguarda lablockchain e li entra in tanti
(37:23):
altri discorsi uno su tutto, unosu tutti, è la certificazione
di quello che sono, di quelliche sono i benefici che andiamo
a fare.
Ti faccio un esempio la comunitàeuropea per esempio il carbon
credit, cioè la comunità europeaoggi sta lavorando per spostare
il discorso.
Oggi le grandi aziende c'hannoil problema della carbon tax.
(37:45):
Non il problema è se le aziende, le aziende energiivore, quelle
che producono tante emissioni,quelle che consumano tanto,
devono pagare delle tasse suquesto consumo, o abbattere il
consumo o o pagarci le tasse.
Sopra ci sono delle realtà chenon riusciranno mai a
raggiungere il pareggio perchésono troppo energiivi.
Immaginate le aziende cheproducono, che hanno i forni, le
vetrerie, difficile avere,dovrebbero avere città di
(38:08):
fotovoltaico per riuscire agestire quella, quella con quel
consumo di energia e quindipagano delle tasse che vengono
imposti dalla comunità energiesu energetiche europea per
andare a bilanciare quello checonsumano con quello che il
carbon credit.
Che cosa vuol dire?
che invece sanno delle realtàche producono molto di più di
(38:28):
quello che hanno bisogno equindi sono, vengono premiate e
producono crediti che poivengono venduti a queste aziende
che invece consumano di più.
Questo diventa un businesseconomico, diventa un business
finanziario.
Questo business finanziario lacomunità europea oggi lo sta
facendo sulle aziende.
L'obiettivo della comunitàeuropea da quali ai prossimi 10
(38:50):
anni è quello di spostare ilconsumo di credo di 10 o 2, non
più sull'entità, come le aziende, ma sulle persone, cioè ognuno
di noi.
Domani si porterà in giro unozainetto di cio 2 che verrà dato
dalla somma di tutti, di tuttii consumi che ha, cioè più
abbiamo luoghi, oggetti bene,aziende, contesti lavorativi,
(39:15):
filiere che consumano più ognunodi noi avrà una tassa da pagare
, un credito da pagare in base aquanto cio 2, il proprio mondo
consuma più sei grin meno.
Paghi questo che cosa vuol dire?
che il credito di carboniodiventerà una moneta a tutti gli
effetti, perché diventerà unbusiness produrre crediti di
(39:38):
carbonio E diventa un businessper aziende, cioè una necessità
per le aziende, dove èl'appuistare per le aziende e
per le persone per bilanciaredove non riescono ad arrivare.
Così La blockchain, ovviamente,come un po' tutte le monete
virtuali, come succede per tuttele monete virtuali, è il
sistema che in qualche modo tipermette di certificare in
(40:00):
maniera, diciamo, indissoluble,chiara e altra tutto trasparente
quelle che sono questi passaggi, perché il problema sarà la
certificazione di queste cose,perché oggi ci stanno tante
aziende che dicono pianta unalbero e hai fatto del bene alla
natura, ma domani non sarà più.
Pianta un albero e hai fattodel bene, quell'albero che
pianterai produrrà crediti.
(40:23):
Quel credito andrà certificato,perché solo se viene
certificato può avere un valore.
Oggi queste certificazioni sonodate dal Dostato e poi ci sono i
crediti di volontà e daglistati in realtà gli stati
possono emettere crediti e poici sta il credito volontario.
Queste sono aziende che inqualche modo producono questi
(40:44):
crediti facendo iniziative dovesi porta a un abattimento dello
CO2, però si chiama creditivolontari.
Il credito volontari oggi hannoancora un potere basso.
Perché chi, per esempio legrandi aziende energiivole non
possono imparare i creditivolontari per più del 20% di
quello che gli serve per pagarela permontanza?
È un problema legislativo,ancora ci dobbiamo arrivare, ma
(41:07):
quello che ti posso dar percerte è che la comunità deve
star lavorando per far sì chequesto diventi invece
un'abitudine, perché poidiventerà un problema di ognuno
di noi mettersi in condizioni osposare progetti con testi
lavorativi, beni come le auto,come la casa, come gli
elettrodomestici che consumanoil meno possibile o che fanno
(41:29):
addirittura il contrarioproducono più di quanto ne
abbiamo bisogno.
Allora tu responsabilizzisingoli, responsabilizzi le
persone.
Il problema è che tutto questova certificato, e va certificato
con dei sistemi che non possonoessere i sistemi tradizionali.
Non può arrivare un signore conla giacca, un termometro per
vedere quanto CO2 producequell'albero.
(41:52):
Andranno creati dei meccanismidi controllo, dei protocolli che
in qualche modo possono essereregistrati su un registro che a
quel punto non potrà esseregestita da una società
indipendente, che in qualchemodo deve essere dei registri
pubblici, perché non è unproblema di Roma, del Milano,
dell'italia, è un problemadell'Europa e del sistema mondo
(42:12):
in generale, ma sicuramente deipaesi che consideriamo
sviluppati.
Lo sarà perché oggi la linealasse tra Europa, stati Uniti e
parte dell'Asia è già d'accordosu questo processo, con delle
differenze, ma è già d'accordo.
Quindi non è più un problema diun'unica identità, diventa un
problema comune.
Quali sono oggi le tecnologieche ci possono supportare per
(42:35):
far sì che queste certificazionivengano registrate, notarizzate
in un linguaggio comune e inqualche modo accettabile da
tutti?
Io oggi vedo solo il sistemadelle certificazioni della
blockchain.
Non vedo altro.
Quanto meno l'unico linguaggioche in qualche modo conoscono
(42:58):
tutti in questo momento e che diresponsabilizzazione, di unque,
cioè che in qualche modo nonpuò essere preso in mano da
nessuno, nessuno puòcontrollarlo.
Non ci sono tante altre coseche in questo momento possono
essere gestite.
In questa momento.
Speaker 1 (43:14):
Infatti è molto
interessante questa idea di
passaggio sul retail di CarbonCredit.
Questo è un commento personale.
Ho sempre preferito le societàincentivante piuttosto che
quelle disencentivante, chefunzionano con la ceralità,
quindi spero che questo saràapplicato perché ci serve questa
(43:36):
consapevolezza globale sulletematiche che stai discutendo e
quindi creare un sistema cosìdove certi persone possono
risparmiare perché l'hanno avutopratiche sostenibile, è un
sistema davvero che mi piacemolto.
Tutti i sistemi, personalmente,che cerchano di mettere
penalità su comportamenti, nonamo tanto Detto questo.
(43:58):
Siamo su un ambito ecologicodove è una vera priorità.
Parliamo, secondo me, diqualcosa di importantissimo per
il nostro futuro, per i nostribimbi.
Molto interessato.
Avevo visto che c'era unproblema ad oggi su il Carbon
Credit e l'armonizzazione delmercato secondario.
Quindi si possono vendere, manon si fa così tanto perché non
(44:20):
c'è mercato armonizzato, non c'èstruttura, infrastruttura per
consentire i scambi di questo, eavevo letto che la blockchain
potrebbe essere una soluzione.
Speaker 2 (44:31):
Conferme su questo
Confermo assolutamente, nel
senso che è un mercato comunquenuovo.
È un mercato che in qualchemodo sta diventando prioritare
in questo momento, perché è veroche la Carbon Tax è qualcosa
che ormai esiste da qualche anno, però è qualcosa che quasi
nessuno di noi conosce perché èun problema delle grandi aziende
(44:51):
, delle aziende energiivore,insomma, è di un mondo lontano
che è stato per questo oggi finoa noi.
Se noi questo lo portiamo allamercede di tutti, se chiunque di
noi può in qualche modo farebusiness intorno alla produzione
, alla creazione di progetti chein qualche modo generano
(45:17):
positività, generano abattimentodella CEO2, la piantumazione,
normalmente, se io mi faccio unapiccola foresta e metto degli
alberi, io certifico che quellaforesta produce, cattura toth
CEO2 e mi pulisce, che catturatoth CEO2 e mi pulisci l'aria e
(45:40):
io guadagnio con questa cosa, midiventa un business.
Che cosa succede?
Che oggi questo mercato non hadei settori di scambio, non si
sa come fa.
È un mercato che non ha deisettori di scambio, non si sa
che sia un mercato, che unmercato non si sta vendendo,
(46:19):
abbia un origine, che in qualchemodo possa essere sempre
identificata e che esista, chesia vero che sia.
È un mercato che in qualchemodo possa essere sempre
(47:05):
identificata e che in qualchemodo possa essere, in qualche
modo possa essere in qualchemodo spossi dall'interesse
statale, dal interesse privato esoprattutto possono rendere
(47:46):
veloce l'acquisizione, perché senon dovremo sperare che ci sia
un aziende 찬ole campi 질 cree asim國家, per a che sumblinge o col
(48:36):
matematica, ma è dato da uncostante analisi di quello che
sono i risultati di quellaforesta, di quanto viene
abbattuto questo può esseremonitorato e della registrazione
di come è vanti con la foresta,perché non è che io posso
mettere un bollino.
Ci sono delle aziende che tifanno piantare alberi in tutto
il mondo, oggi banalmente Tridon, ma ce ne sono anche piccole e
(48:57):
meno attente.
Tu è vero che ti diconocontrolli, pianti l'albero in
congo e poi quell'albero rimarràlà e tu lo monitori.
Ma se non c'è un processo dicontrollo vero, che in qualche
modo può essere verificato, iodomani dico che ha progetto
alberi, guarda cosa è successo.
Il superbono.
Si capiremo cosa può succederecon piantare alberi dall'altra
(49:18):
parte del mondo, se domaniqualcuno con la foresta me la
toglie o in realtà sotto c'è unafalda a cui fare inquinata e
tutta quella foresta invece diprendere CO2 sta distribuendo
tossicità perché gli alberiassorbono quelle falde inquinate
e in realtà sta inquinandoanche l'aria che c'è intorno.
Come lo faccio a sapere se nonc'è una certificazione costante
(49:41):
e un controllo costante diquelli che sono i risultati?
questa è un po' la sfida chebisogna andare a risolvere.
Speaker 1 (49:49):
Interessante questa
discusione sulle tecnologie è,
primo, di andare sulla finedelle discusioni e vorrei
parlare con te dell'ISG prima diparlare di ISG e di difendere
le iniziative di ISG.
Ma mi piace anche combattereeventuali bias psicologici che
posso avere su certi argomenti.
Quindi ti do un esempio comedefensore di bitcoin da 2014,.
(50:13):
Ho passato due anni della miavita a leggere tutte le critiche
su bitcoin.
Quindi ti faccio non è unadomanda, te dico due parola.
Vorrei capire cosa ti fapensare quelle due parole che
vado a mettere insieme e vederecosa nasce di questo discorso.
Ti dico ISG e greenwashing.
Cosa ti viene in mente?
Speaker 2 (50:35):
Io cerco di vederlo
sempre dal lato positivo, nel
senso che il processo dicertificazione delle buone
pratiche, che in generale vienemesso in piedi in tanti contesti
, è un processo che ha uno scopovirtuoso in realtà tante volte.
Ma bisogna stare molto attentiperché al contempo stiamo
(50:59):
mettendo dei limiti, stiamomettendo delle barriere in
contesti dove l'evoluzione ètalmente rapida e costante dove
cercare di, diciamo, in qualchemodo definire un perimetro
diventa a volte più pericolosoche altro e diventa facile
vadere il problema.
(51:20):
Per esempio, il greenwashing èplateal, diventa un problema.
Le persone ci preoccupano piùdella comunicazione di certe
cose rispetto all'effettivobeneficio del percorso che si
sta facendo.
Poi sfuggono delle dinamicheinvece che sono molto più ampie
e che stanno andando avanti inmaniera preponderante.
(51:45):
Ti faccio un esempio.
Mi allontano un attimo il temaISG, ma ti faccio un esempio Per
farti capire che cosa intendo.
Io torno sempre alle case, nonper niente, ma perché il
problema immobiliare spesso èsintomatico, perché ci facciamo
rendere, è trasversale unpochino a tutti, perché tutti
viviamo da qualche parte, perchétutti andiamo a lavorare in
(52:05):
come da qualche parte, o abbiamodelle aziende che hanno degli
immobili.
Oggi il discorsodell'efficentamento energetico
sta diventando un temafundamental in quel processo,
nel senso di tu dal superbonus.
Tutti si sono accorti ed devonoefficientare casa dalle tasse.
(52:26):
Ci stiamo accorrendo la casacosta di più se non è
efficientata dai consumi dellebollette.
Ci rendiamo conto che forsedobbiamo fare un processo e
avvicinarci alle energierinnovate per pagare di meno.
C'è questo, che cosa porta Unproblema pratico, commerciale di
cui nessuno parla che gliimmobili stanno perdendo valore.
Cioè tutti gli immobili che nonfanno un percorso legato
(52:50):
all'efficentamento stannoperdendo valore e questo viene
estremamente sottovalutato.
Questo è il discorso dellecertificazioni.
Viene estremamentesottovalutato.
Ma anche le aziende non se neaccordo, che sono aziende dalle
aziende che fanno solo quello,come l'SGR, che magari li vivono
su patrimonio immobiliari, lebanche che hanno grandi
patrimonio immobiliari, chevalorizzano e fanno leva per
(53:11):
fare finanza, che vivono su ipatrimonio immobiliari, e sono
aziende che magari a fine hannovivono con quel 3-4% di
marginalità.
E oggi basta fare un calcolomatematico dove l'IMU costa di
più, le tasse costano di più, lafinanza costa di più perché i
mutui e prestiti, che non sonoverti, costano di più, la
(53:32):
bolletta costa di più e ti vannoad abbattere commercialmente il
valore degli immobiliari.
Questo vuol dire che tutte leaziende, i proprietari di case o
i proprietari di immobiliaristanno perdendo in medio il 2-3%
del valore commerciale degliimmobiliari tutti gli anni.
Due anni fa la comunità europeaha provato a fare uscione una
legge che diceva che gliimmobili sotto la classe
(53:53):
energetica G non potevano esserepiù ne venduti ne affittati.
Non so se hai sentito questacosa, ne hanno parlato pochi
giornali, ma hanno propostoquesta legge alla comunità
europea, al Parlamento europeo.
È stata bocciata in quella fase, lì, ma ha dato un alert
importante, ha dato il segnaleche quella probabilmente sarà la
(54:14):
direzione.
È stata bocciata non perchéhanno ritenuto che fosse
sbagliata, ma perché hannoritenuto che fosse troppo presto
a applicare questa legge.
Che cosa vuol dire?
Che gli immobili domani c'è iltristio che non lo puoi neanche
più utilizzare oggi.
Se per te al notario non portil'ape, che è la certificazione
energetica di un immobile, ilnotario non roggita, non ti fa
(54:35):
l'atto per l'acquisto della casa.
È obbligatoria perché devecertificare che in quel momento
l'immobile c'è quellaclassificazione energetica.
Tutti stiamo perdendo valoreimmobiliare, tutti quelli che
non hanno deciso di investirenell'efficentamento.
Queste cose non le stacertificando nessuno, non fanno
parte delle buone pratiche, ok,e non ci rendiamo conto di
(54:58):
invece un processo didecadimento di valore degli
asset immobiliari che è enorme.
Allora, il problema dellecertificazioni e del green
washing è andare ad applicareenergie e forze spesso su cose
che non sono quelle che inrealtà portano beneficio reale.
Ci sta il problema che oggi unabanca, tutte le banche chiedono
(55:20):
alle aziende, chiedono ilbilancio ISC, poi vai a vedere
la certificazione ISC.
Scultano i noni il bilancio ISC, la certificazione ISC poi vai
a vedere, in realtà loro è comel'ape dal notario è un pezzo di
carta che mettono sotto dentroun plico alto o così di altre
documentazioni che non ha nessunsenso.
In realtà non è che vanno averificare effettivamente, non è
(55:44):
che quello certificaeffettivamente l'azienda sia
facendo, abbia delle dinamicherituose, sia attento a quello
che sta seguito.
Queste cose ci fanno sfuggire,si sfuggono da sottomane delle
dinamiche molto più grandi cheinvece portiranno grandi
problemi.
Perché, ripeto, se oggi non èfissuto il patrimonio
immobiliare per tornareall'esempio degli immobili tu
(56:07):
stai perdendo valore enorme.
Ma nelle cari vedi perché seoggi costruisci una casa e la
vai a vendere, la casa è in unaclasse energetica bassa.
Il compratore, che ormai sipreoccupa di dover pagare di più
la bolletta, ti dice èefficientata la casa?
che classe energetica?
se la classe energetica è bassa, il compratore ti dice io te la
(56:28):
pago meno perché so che neiprossimi anni ci dovrò mettere
le mani, dovrò andare ainvestire per mettere il foto al
taico, per cambiare gli infissi, per cambiare la caldaya e
farsi che la mia casa consuma dimeno, ma io la pago di meno
come tasse e tutto quanto.
Quindi commercialmente questodeclino già iniziato già stanno
(56:49):
andando e le aziende invece sipreoccupano di raccontare
l'operazione di abbellimento chepoi definiscono green.
vengono anche multate lamaggior parte dei volte, perché
magari di green hanno molto poco.
Per esempio, ci sono aziendeenergetiche che in questo senso
stanno facendo invece operazionimolto interessanti, perché
(57:09):
spesso costruire impianti dienergiere innovabili non parlo
di foto al taico,necessariamente anche il foto al
taico, ma pensiamo allabiomassa, pensiamo a queste cose
qui hanno degli impatti ancheestetici importanti e diventa
difficile farlo in centri dovemagari le persone vedono.
Allora che cosa hanno unito.
Hanno unito progetti sociali edi miglioramento territoriale
(57:33):
per abbellire interventi dicostruzione di grandi impianti
di rinnovabili.
Cioè paradosalmente hanno unito, loro stanno facendo
greenwashing.
Al contrario hanno creato undiversivo per nascondere in
senso positivo, in questo casoper nascondere la bruttezza di
un impianto che invece porta unenorme benessere.
(57:55):
Cioè c'è un'azienda che aTorino, tra parentesi, sta
progettando un parco acquaticoper sfruttare, da una parte
sanno, costruendo un grandeimpianto che produce tanta
energia termica, quindi c'ètanto calore da quell'impianto.
È un impianto innovabile, è unimpianto misto gas, biomassa,
insomma creano.
(58:16):
Hanno il problema che c'è tantaacqua calda da utilizzare.
Quindi che cosa hanno studiato?
Hanno studiato un parcoacquatico che, per come fanno la
conformazione del parcoacquatico, non solo sfruttano e
non buttano niente, perché anchequell'acqua calda la
riutilizzano, invece di sperderequel calore, che sarebbe un
peccato.
La riutilizzano per il parcoacquatico, ma altre tutto
(58:37):
l'estetica del parco coprel'impianto che c'è a questi silo
sennormi che sono esteticamentebrutti, quindi sarebbero un
motivo di protesta, perché poic'è pure questo di problema c'è,
sarebbero un motivo di protesta, non stanto, diventa una
centrale termica diteleriscandamento per metà della
città di Torino.
Ma a prescindere da quellosarebbe sicuramente io non
(58:57):
voglio questa cosa davanti casa,perché tanto succede
spessissimo.
Allora hanno inventato progettiche portano benessere sociale,
che hanno fatto sfruttando almassimo tutti i vantaggi della
parte green econtextualizzandolo, facendo una
comunicazione eccezionale,perché tu non stai più andando
(59:17):
in pubblicità dicendo noi siamobelli e prani, ma stai facendo
un'operazione speciale per lacittà, perché non solo porti un
benessere ecosostenibile, mastai facendo anche un'operazione
che si racconta da sé, perchéapri il più grande parco
aquatico che c'è a Torino,dentro Torino, e diventa un
motivo di discussione per tuttiin senso positivo, ok, dai in
(59:38):
una città che non ha il mare,eccetera, eccetera, eccetera.
Cioè queste cose incomunicazione possono fare la
differenza.
Sono piccole cose che sipossono mettere in atto oggi in
contesto alla comunicazione.
Allora, quando si parla digreenwashing, spesso sono
operazioni che perdo, come tiposso dire.
Ci sarebbero cose che sipossono fare molto facilmente,
(01:00:00):
senza grandi investimenti, cheportano benefici tanto più
grandi anche in termini dicomunicazione, perché
greenwashing spesso si applica adiscorsi di comunicazione mi
racconto green quando non losono, quando si potrebbero fare
un'iniziativa bassissimo costoche portano benefici enormi, che
a livello di comunicazioneporterebbero agli stessi costi
(01:00:22):
di quello che non fai.
Ti porterebbero di risultatistraordinari.
Speaker 1 (01:00:26):
Dino, grazie perché
mi dai una chiave di lettura
supplementari su questiargomenti che sono per me
passionante.
Comunque, su questa transizioneecologica ritengo che la
certificazione è davvero unpunto chiave e anche sono felice
.
Io mi sono lanciato nelladomotica da un mese.
(01:00:47):
Tutte le colleghi lo sanno.
Un mese e mezzo fa ho già avutola prima bollette.
Ho già visto le differenze.
Non mi aspettavo a questo equindi mi fa piacere perché
cerco anche di avere questaspinta ecologica ed essere
attento a tutte le mie azioni.
Speaker 2 (01:01:04):
Pensa a quanto
costano poco ormai gli hardware
che uno può utilizzareall'interno di una casa.
Non la portate di tutti.
Ci sta della tecnologia di baseche le metti insieme e che ti
può dare dei risultatistraordinari.
Pensa a lavorarci sopra.
Che cosa ci si può fare?
sfruttando quello che già c'è,paraossalmente sfruttando
(01:01:25):
l'hardware della tecnologia chegià c'è, per quello di
sviluppare il discorso diintegrazione e di sistemi, non
tanto di scoprire nuovetecnologie in questo momento
storico.
Speaker 1 (01:01:35):
Infatti avevo paura.
La cosa che dici è proprioquesto.
Non l'ho fatto fino ad essoperché avevo un'impressione che
era complicato a installare, agestire.
Ho stato, ma così sorpreso dicomprare queste lampadine al
supermercato, di arrivare ametterle collegate al wifi con
il bluetooth 2 minuti diinstallazione, tutto pronto e
(01:01:56):
dopo una cosa anche cheinteressante è che oggi,
sfruttando questi ecosistemiinnovativi, stiamo capendo
l'importanza dei standard.
Ricordate i quei anni fa, con ituoi computer e vi tutti questi
cavi diversi che non avevano ilstesso standard, quindi il cavo
del maestro, il computer aspe oil computer Dell erano diversi.
(01:02:18):
E adesso tutte le lampadine, maanche i prodotti,
l'aspirapolvere compatibile conAlexa, la macchina per polire i
vestiti compatibile con Alexa.
Le parlo per le gente che ciascoltano.
(01:02:56):
Non avete paura di lanciarvi inquesto percorso di domotica,
come l'abbene spicato Dino, è unpasso tecnologico per andare
avanti in questa transizione econtribuire a questa transizione
.
Come lo dico sempre, tiringrazio davvero.
Uso sempre la stessa formula.
Scusatemi, non ho un grandevocabulario di italiano, ma sei
(01:03:19):
venuto, abbiamo passato una ouna mezza insieme.
Passi del tuo tempo perraccontarci delle cose che sono
estremamente interessante.
Quindi, davvero ti ringraziomolto, dino.
Speaker 2 (01:03:31):
Un piacere, piacere
mio, poi sono temi e quelle
quali sono abbastanzaappassionato.
penso che si setta perché miaccaloro molto Esatto proprio
per quello che riesci a renderlointeressante.
Speaker 1 (01:03:42):
È proprio l'obiettivo
di questo podcast e avervi, voi
, specialisti di questetematiche, a raccontarci, a noi,
neuffiti tutte queste tematiche.
Quindi, davvero grazie Il tempodi chiudere quello podcast, lo
sai, finiamo sempre con duedomande.
Cerco di adattarmi al vostroambito, al vostro mercato.
Quindi ho iniziato il podcastparlando solo di blockchain.
(01:04:03):
Adesso ho acclamato tuttequeste tematiche per te.
Ti chiedo, si, ti chiedo diraccontare la tematica ESG a un
bambino dei 5 minuti, dei 5 anni.
In un minuto, cosa raccontaresti?
Speaker 2 (01:04:18):
La politica ESG.
La politica ESG la dobbiamoconsiderare come una sorta di
piano generale dove ci sono unaserie di politiche per cercare
di prendere sicura del nostropianeta.
Poi a questo piano generalevengono date delle direttrici
(01:04:39):
che sono rivolte alle persone,ma soprattutto alle aziende, per
cercare, per far sì che leaziende in qualche modo adottino
delle politiche che non sianosolo rivolte alla parte di
business, economica pure, ma cheabbiano un beneficio anche da
un punto di vista ambientale esociale.
Questo si fa attraversol'applicazione di una serie di
(01:05:00):
regole, di buoni abitudini,sempre per parlare in termini
abbastanza semplici, che vienedata da una governance, cioè da
un modo di applicarsi, da unmodo di applicare determinate
visioni e determinati processiche in qualche modo portano un
beneficio.
Come tutte le politiche, comedicevamo prima, c'è il rischio
(01:05:26):
che mentre si scrivono diventanogià passate, soprattutto in
ambiti come quello dellatecnologia, della transizione
energetica, della transizionedigitale, delle politiche in
generali, in questo periodostorico, che hanno dei tempi di
maturazione che non sono più alungo termine ma sono brevissimo
(01:05:47):
, cioè in pochi giorni, in pochimesi, in pochi anni, ci sono
delle trasformazioni checambiano la maggior parte di
paradigna in cui siamo abituati.
Basta vedere che sta succedendobanalmente con l'intelligenza
artificiale, che non è una cosafresca, è una cosa che c'è dai
tempi.
Ma oggi, con lacommercializzazione, con,
(01:06:09):
l'apertura, con lademocratizzazione della
tecnologia legataall'intelligenza artificiale, il
mondo sta cambiandocompletamente.
Una pandemia che non è una cosada poco, ma ci ha fatto
rimettere in fila le priorità eci ha fatto ricominciare a
vedere la casa, il posto doveviviamo, ma anche le nostre
priorità di vita.
Perché le persone si sonolicenziate?
(01:06:29):
perché hanno deciso di cambiarel'ostile di vita, perché si
sono fermati e si sono guardatiintorno hanno detto porca,
miseria.
Ma che vita sto facendo?
la vita non è quella che miaspettavo.
Poi, quando le cose che cambianotoccano anche le tasche delle
persone, allora cambia tuttoperché diventa anche un problema
pratico, come l'energia.
(01:06:49):
Allora l'energia da che non neimportava niente a nessuno, in
Italia l'80% la compriamo fuori.
Che ce ne importa tanto?
l'energia c'è perché siamoabituati a andare a casa
accendendo l'interruttore.
L'improvvito di energeti èstato il problema per tutti, dal
giorno alla notte.
Le bollette ammazzavano lefamiglie, ammazzavano le aziende
e creavano dei discostamentieconomici giganteschi.
(01:07:12):
E cambia tutto.
Quindi io va bene cercare didare delle definizioni e creare
dei protocolli di buon uso ebuon costume, anche pratici, ma
dobbiamo sempre stare attenti anon renderli rigidi, perché se
diventa un sistema che dettadelle regole troppo stringenti,
(01:07:33):
non lascia spazioall'interpretazione in questi
contesti, in altri no.
Un medico probabilmente è giustoche abbia delle
regolamentazioni più chiari, unavvocato è giusto che abbia
delle regolamentazioni piùchiari, ma quando si parla di
transizione digitale,transizione ecologica, stiamo
parlando di mondi che indistanza di un anno possono
essere stati stravolticompletamente perché è una
(01:07:54):
tecnologia, un'applicazione, unmodello di utilizzo, una
piattaforma di qualunque generepuò cambiare e rivoluzionare con
probabilmente l'approccio dicose.
Quindi, bene, la politica DSG,benissimo, fare creare dei
modelli che siano giusti, chevada in contro delle esigenze
(01:08:15):
dell'ambiente che ci sono, delleesigenze sociali che ci sono, e
avere delle politiche digovernance che siano volte a
farsi che le aziende portino delbenessere.
Ma una cosa ci tengo a dirla,perché questa è una cosa che non
considera nessuno nel nostroambito tutti gli aziende che
(01:08:36):
operano nel mondo dellatransizione ecologica non ci
scordiamo che tutto quello chefanno porta del benessere.
E' una dei quei rari casi dovele aziende più lavorano, più
stanno portando dei benefici,perché un'azienda che costruisce
, che costruisci in via dil'inizia che produci energie da
(01:09:00):
fonti rinnovabili, checostruisci in via di l'inizia
(01:09:36):
che produci energie da fontirinnovabili, che costruisci in
via di l'inizia che produci?
(01:10:10):
pelle di l'inizia che producienergie da fonti rinnovabili che
costruisci in via di l'iniziaun nome abbastanza banale, però
credo che possa essere utile perfarci un pochino preoccupare,
ma per farci rendere conto checi sono le diluzioni.
(01:10:30):
Non mi interessa tanto ilpersonaggio, ma ovviamente il
personaggio che ha una visioneabbastanza.
Parliamo di libro di Bill Gates, clima come evitare un disastro
, indipendentemente dalpersonaggio che è, chi non è, è
il fatto che abbia una visionemolto americana del problema.
Però all'interno di quel libroci sono una serie di spunti
(01:10:56):
molto interessanti, perchécercano di darti una visione di
insieme delle cose che tantevolte tendiamo a sottovalutare.
Un esempio su tutti come, peresempio, noi ci stiamo
concentrando su tutto questogrande cambiamento, parliamo
della transizione e logicadigitale dell'Europa, quando poi
ci sono delle economie enormi,emergenti, dove, finché per loro
(01:11:18):
è ancora conveniente sfruttareil sottosuolo, sfruttare il
carbone, sfruttare il petrolio,etc.
Non passeranno mai alle energierinnovabili perché non li
conviene.
E se noi non cominciamo aragionare in termini globali su
quali sono i problemi, noieuropei che siamo piccoli,
(01:11:39):
piccoli magari diventiamo i piùbravi del mondo.
Ma in realtà il problema non èEuropa.
Il problema è un pochino piùdiffuso e ci sono delle realtà
anche un po' più grandidell'Europa dove dobbiamo
cominciare a ragionare comefarle diventare parte di un
processo di cambiamento.
Non pensarci tra vent'anni,perché fanno molti più danni, ma
(01:12:01):
non per una cosa perché stannofacendo le stesse cose che
abbiamo fatto noi per migliaiadi anni.
Ok, adesso, le stanno facendolì.
Se non gli diamo una ragione ecomunque la ragione deve essere
un misto politico, economico esociale per tornare all'ISC se
non gli diamo un motivo per fareun cambiamento e venire dietro
(01:12:24):
al cambiamento che stiamocercando di portare nei paesi
che conosciamo, diventano, nonsi va a risolvere un problema
che comunque ha un problemaglobale, in una visione più
ampia.
In questo libro viene raccontatoun pochino questa visione, qua
con una serie di proposte moltointeressanti, di soluzioni che,
ripeto, è la visione moltoamericana di un maniato
(01:12:45):
americano, però ci sono tantidati che in realtà le persone
possono raccogliere.
Speaker 1 (01:12:50):
È una rettura
abbastanza semplice, non è
tecnica, quindi è un pochino pertutte le orecchie, tutte le
livelli di conoscenza, Ma forselegginialmente, preparando
questa discussioni, avevoidentificato proprio le cose che
racconti adesso come unatematica chiave, ovvero volevo
(01:13:12):
farti qualche domanda suconciliare questa transizione
ecologica con le tematiche chedicevi, ovvero il sviluppo dei
paesi immergianti.
Non le ho fatto perché pensoche vale una puntata intera, che
questa tematica proprio vale unapprofondimento.
Quindi è stato davvero ungrande piacere e nel caso hai la
(01:13:34):
voglia e ti hai piaciuto e haicose nuove da raccontare, forse
potremmo farsi una discussionesu questa tematica e indagare un
po' più la mondializzazionedella tematica della transizione
ecologica, che è una tematicaanche una problematica che non
abbiamo affrontato, ma che misembra chiave in questo.
Speaker 2 (01:13:57):
Assolutamente sì,
connesseremo piacere.
Ripeto, sono tante le cose,perché la transizione è un po'
come la digitalizzazione ètrasversale in tutti i settori,
ci colvolge tutti, nessuno puòstare fuori da questi processi.
quindi di cose da dire, di cosesu quelle quali possiamo anche
raggiungere insieme ce ne sonotantissimo.
Speaker 1 (01:14:18):
quindi venga come un
molto piacere Grande grazie,
dino, e come te lo dicevo, èstato un vero piacere.
noi ci risentiremo sicuramenteper un'altra puntata.
Te dico a presto.
Buon coraggio in questaavventura.
Ti seguiro.
E si vedono le notizie, nonesitare anche a mandarmelene.
(01:14:39):
Ne parliamo sul sito e cisentiamo da breve.
E qui ascoltato, rivedico cisentiamo in tre settimane.
Per il resto, a presto.
Ciao, ciao, ciao, ciao ciao,ciao ciao, ciao ciao, ciao ciao,
(01:15:54):
ciao ciao.