Andrea Moro e Annalisa Bruno, energie rinnovabili e linguaggio

In questo audio il prezioso incontro con Andrea Moro linguista e Annalisa Bruno fisica dei materiali. L’intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Parallelo42.it, Artribune.com, ora anche sul portale Treccani.it  

Andrea Moro e Annalisa Bruno ci raccontano di energia solare e grammatica, dell’ipotesi delle lingue impossibili che è di natura genetica e non culturale. La quantità di energia solare che arriva sulla terra in due ore basterebbe a soddisfare il bisogni di energia di tutta l’umanità per un anno. Certo se lo sviluppo globale delle capacità tecnologiche mirasse alla democratizzazione dell’energia. L’impronta digitale degli esseri umani è la grammatica, ovvero la capacità di generare significati permutando gli stessi elementi; così nasce la poesia. La fotosintesi è un modello d’uso non di accumulo, e molto altro.

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BREVI NOTE BIOGRAFCHE DEGLI AUTORI  

Andrea Moro linguista, insegna linguistica generale alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia e alla Scuola Normale di Pisa. Specializzato all’università di Ginevra, è stato visiting scientist a Harvard e al MIT come studente Fulbright. Studia la sintassi delle lingue umane, in particolare i fenomeni di rottura di simmetria, e i correlati neurobiologici delle lingue impossibili. Pubblica articoli sulle maggiori riviste scientifiche internazionali come: Nature, PNAS e Linguistic Inquiry. Autore di saggi scientifici come: “The Raising of Predicates”, Cambridge University Press 1997; “Dynamic Antisymmetry”, MIT Press 2000. Inoltre, è autore di libri divulgativi tradotti in molte lingue, tra i quali: “Breve storia del verbo essere”, “Parlo dunque sono”, “Le lingue impossibili. Infine, pubblica il dialogo con Noam Chomsky, “I segreti delle parole” 2022, e il suo primo romanzo, “Il segreto di Pietramala”, premio Flaiano 2018.  

Annalisa Bruno insegna Fisica e Scienze dei Materiali alla Nanyang Technological University (NTU) di Singapore, dove dirige la ricerca sui materiali avanzati per pannelli solari innovativi. È anche Visiting professor alla Queen Mary University di Londra. Dopo laurea e dottorato in Fisica all'Università di Napoli Federico II, una significativa esperienza internazionale, presso l'Imperial College di Londra e all'Energy Research Institute di NTU. La sua ricerca è incentrata sui materiali ibridi, con particolare attenzione ai perovskiti alogenuri metallici, per esplorarne le eccezionali proprietà ottiche ed elettriche. Il suo obiettivo è sviluppare materiali di nuova generazione per dispositivi optoelettronici, come celle solari e LED, capaci di rivoluzionare l'industria tecnologica. I risultati delle sue ricerche sono stati presentati su stampa e TV italiane e su numerose emittenti estere.

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