Sono andato a vedere la mostra multimediale sui cinquecento anni della battaglia di Pavia. Mi interessava per vari motivi.
EFFETTI SUL DUCATO DI MILANO
Innanzitutto, perché mi piace la storia di Milano, soprattutto quella del periodo visconteo e sforzesco. E la battaglia di Pavia segna un po' la fine di questo periodo.
È vero che Francesco II Sforza morirà dieci anni dopo, ma era duca solo di facciata. Al suo posto, salirà sul trono meneghino proprio Carlo V, che discendeva da Verde Visconti, figlia di Bernabò. Verde Visconti era anche l'antenata di Maria Teresa d’Austria e del foglio Giuseppe II.
Verri in Storia di Milano ha scritto che questo legittimava e il loro titolo di Duca di Milano.
MULTIMEDIALE
Il secondo motivo per cui mi interessava era il fatto che fosse multimediale. Soprattutto perché quest'anno ho tenuto un corso di comunicazione multimediale.
LA PALICE
Il terzo era la storia di un nobile francese morto proprio in questa battaglia ed è anche quello per cui sto facendo questa puntata. Questo nobile si chiamava Jacques de Chabanne Monsiueur De La Palice.
Molti anni fa lessi una sua biografia. Nonostante il suo valore indiscusso, è passato la storia perché volontariamente ha dato origine a termine lapalissiano.
Spiego il significato per i pochi che non lo conoscono. Una cosa talmente evidente che non sarebbe neanche necessario dirla.
Epitaffio
Tutto nasce da una frase secondo cui un quarto d'ora prima di morire era ancora in vita. Ma come sei arrivati da un nobile valoroso morto in combattimento sinonimo di ovvio molto ovvio? Secondo l’etimologia più accreditata, verrebbe dall’epitaffio che scrissero i suoi soldati.
Hélas! la Palice est mort, il est mort devant Pavie ; Hélas ! s'il n'estoit pas mort, il seroit encore en vie. In italiano, ahimé, la Palice è morto, è morto a Pavia, se non fosse morto, sarebbe ancora in vita. Ovvio. Anzi, ovvissimo.
Font
Ma perché lo fecero? Dobbiamo considerare che in francese invidia e in vita hanno un suono molto simile. Invidia si dice envie e in vita si dice en vie. Inoltre, la grafia della F era molto simile a quella della S lunga.
La canzoncina
Pertanto, c’era scritto: “Se non fosse morto, farebbe ancora invidia. Più di un secolo dopo Bernard de La Monnoye,.un accademico di Francia, colpito da questa ovvietà buffa (anzi, dal travisamento della realtà) scrisse una canzoncina,l che ebbe molto successo, ma poi fu dimenticata. Nell’ottocento, Edmond de Goncourt, scrittore e pubblicista, non solo la recuperò, ma in ventò anche la parola lapalissade
Vi leggo qualche strofa. Viaggiava volentieri, scorrazzava per tutto il reame e quando era a Poitiers, non era certo a Vendôme!
Morì di venerdì, l'ultimo giorno della sua età, Se fosse morto il sabato, sarebbe vissuto di più.
15 minuti
Chiudo con il verso più celebre. Un quarto d'ora prima di morire, era ancora vivo. Nel 1525, la stampa a caratteri mobili, quella di Gutenberg, aveva meno di un secolo.
PROTESTANTESIMO E LANZICHENECCHI
Nel 1525, la stampa a caratteri mobili, quella di Gutenberg, aveva meno di un secolo. Questa invenzione favorì la diffusione del protestantesimo.
Questa invenzione favorì la diffusione del protestantesimo.
Il primo libro stampato è stato la Bibbia.
Il font utilizzato fu il Gotico Texture, ideato da Peter Schöffer, che volle imitare un tipo di scrittura a mano che a quei tempi era molto diffuso. Peter Schöffer era un collaboratore di Gutenberg.
La diffusione del protestantesimo ebbe molte ripercussioni sulla vita e sulla politica dell’Europa del XVI e XVII secolo. Ma non solo. Soprattutto per i contrasti con il cattolicesimo.