Episode Transcript
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(00:00):
L'evento cinematografico dell'anno è giunto finalmente al
termine e con esso anche le relative premiazioni, però se
pensavate che ci fosse solo spazio per attori, performance e
film vi sbagliate di grosso, poiché.
C'era un pezzo anche dedicato alla musica, Ciao, io sono
Martina, divulgatrice musicale, e vi do il ben ritrovati in
(00:20):
ergasm, il punto di riferimento per chi ama la musica ma
soprattutto per chi vuole conoscerla.
E oggi sono qui per parlarvi deivincitori delle categorie sonore
e musicali degli Oscar 2025. Prima di iniziare le solite
raccomandazioni, vi ricordo infatti di seguire il podcast su
Spotify e di commentare l'episodio con le vostre
opinioni. Mi farebbe davvero molto
(00:41):
piacere. Oltretutto ricordatevi anche.
Di iscrivervi al mio canale Youtube vi troverete come
Martina Vidrip e di fare un passaggio anche su Instagram
poiché settimanalmente pubblico sempre delle playlist oppure
delle notizie dal mondo della musica.
Altra cosa, volevo dare anche ilbenvenuto a tutte le persone che
sono arrivate grazie al video diLucio corsi abbiamo sfondato le
(01:03):
20.000 visualizzazioni. Io sono molto, molto contenta e
anche un po' impaurita, perciò Benvenuti.
Detto ciò, possiamo finalmente iniziare.
(01:25):
Dunque questo premio riconosce l'eccellenza del comparto
tecnico, quindi sound, design, recording, mixing, eccetera
eccetera. L'Oscar per il miglior sonoro
quest'anno è andato a Richard King, Gare John, Ron Bartlett e
Dug and FEEL. Tecnici, appunto di di 1 2.
Nei caso non sappiate chi siano,vi dico che ad esempio gare e.
(01:48):
John è molto famosa per avere affiancato registi del calibro
di Chloe Jao oppure Tim Burton, mentre Richard King è un
collaboratore storico di Christopher Nolan.
Nella sua carriera ha collezionato ben 9 nomination
agli Oscar e ne ha vinti. 5 devoessere sincera, questo premio è
arrivato senza troppe sorprese. Questo perché il comparto
(02:12):
sonoro, come anche quello musicale, contribuisce a creare
un'atmosfera del pianeta, quindidi tutta l'impianto narrativo di
dune che è davvero abbacinante. C'è da fare questa specifica,
ovvero che la categoria BACKSOUND non è legata a quella
della miglior colonna sonora. Però in questo caso c'è una
piccola eccezione, in quanto Zimmer stesso ha contribuito,
(02:35):
grazie alle sue musiche, a rinsaldare parecchio la
connessione tra la colonna sonora e quello che è il suono.
Questo perché moltissimi elementi di sound design sono
presenti all'interno della struttura melodica, soprattutto
tantissimi elementi diegetici, ad esempio il movimento delle
sabbie viene fedelmente riproposto, oppure tutto il
(02:56):
concetto del ritmo binario, che poi è quello che attira I vermi
delle. Le sabbie di di un, ovvero shayu
lud, oppure l'aria mistica ed eteria che a un certo punto
invaderà la vita e la persona del giovane Paul.
È un muro sonoro perfettamente calibrato, studiato, molto
aperto e non ci sono grandi differenze tra il primo, la
(03:20):
prima parte di dune e questo secondo film.
Forse ci sono più sovrastrutture, un po' più
amplificato, ci sono maggiori dettagli, però non c'è niente da
fare. Zimmer e i tecnici del suono
creano sempre questo questi filmaltamente immersivi e da grande
appassionata di dune ho goduto. Questo posso dirlo?
(03:51):
L'avevo detto, l'avevo predetto e avevo fatto anche un ril su
Instagram dove raccontavo brevemente le mie impressioni a
caldo, dicendo che insomma l'avevo un po' telefonata e sono
molto, molto contenta che de Brutales abbia vinto.
Alle colonne sonore troviamo Daniel Bloomberg che è
giovanissimo all'interno del territorio della composizione
(04:14):
cinematografica ed è anche giovanissimo.
Rispetto ad altri compositori, in quanto ha soltanto 35 anni,
ha la mia età. Dopo una lunghissima carriera
come musicista, nel 2019 comincia quella della
composizione di colonne sonore firmandone tre, di cui appunto
la terza, quella di the Brutalist che si aggiudica
(04:35):
l'Oscar come film. È davvero imponente, maestoso e
tra l'altro è un narratore assolutamente fedele che
ripropone con dovizia di particolari.
Tutti i dolori e tutte le difficoltà a cui va incontro Las
not off, ovvero il protagonista,appunto di de brutalist,
interpretato da un magistrale Eden Brody, dalla fuga del campo
(04:58):
di concentramento che lo porteràa separarsi dalla sua famiglia,
fino alla difficoltà di integrarsi con la società
americana che lo vede come un immigrato.
Nonostante la sua altissima formazione alla bauhaus,
infatti, lui è un architetto dalle dipendenze e da sostanze
fino alle violenze fisiche. È un.
Film che ha pochi momenti caldi e rassicuranti, però diciamo che
(05:23):
la colonna sonora ripercorre fedelmente quello che è il passo
no, il pacing narrativo, e oltretutto ne riprende anche la
postura molto fredda, tagliente.In un'intervista lessi che
Bloomberg voleva creare questa colonna sonora a metà fra il
massimalismo e il minimalismo, riprendendo un po' quello che è
il concetto di design, appunto massimalismo e minimalismo.
(05:45):
E credo che ci sia riuscita. La perfezione è un ossimoro
davvero ben architettato, in quanto la colonna sonora è
davvero molto snella, molto diretta, molto minimale, molto
essenziale. Però non vuol dire che sia
scarna, anzi, è ricchissima di elementi orchestrali, è molto
complicata e molto, molto stratificata.
Gli elementi che ne fanno da protagonista sono senza dubbio i
(06:08):
pianoforti, i fiati e gli archi,che sono gli strumenti ideali
nel caso si voglia creare una frattura emotiva e un cambio di
umore vertiginoso, proprio per la versatilità di strumento, ma
anche di di appunto di cambio, di di ambientazione che può
creare. Appunto un violino.
(06:28):
La resa finale è veramente incredibile, molto ampia, molto
cioè passa da questi rimbombi a questi momenti molto dolci,
molto eteri, fino a quelli più freddi, più spietati.
È una colonna sonora davvero tanto organica, ed infatti la
sua potenza di dialogo è pari a quella del protagonista,
(06:49):
scalcia, urla, si lamenta, soffre, grida, strepita,
gioisce, si innamora, cade. È veramente viva, è proprio, è
sanguigna ed è bellissimo, perché vuol dire che il
compositore è riuscito perfettamente ad entrare
nell'ottica non solo della narrazione o dei protagonisti,
(07:10):
ma anche in quella del regista. E pensate che Daniel ha una
formazione musicale in the rock.Sorprendente veramente.
(07:30):
Le canzoni sono state scritte e composte da clemen du call, lo
stesso regista, quindi Jacques di ARD e Camille, una
cantautrice francese che io apprezzo tantissimo, anche se è
un po' di nicchia qua in Italia poiché mescola la chanson
francese a ritmi un po' più New wave, quindi se magari vi
(07:51):
intriga un po' questo blend vi consiglio assolutamente di
recuperarla. Devo fare una piccola premessa.
Essa, ovvero che per Emilia peressa a me è piaciuto, ma non
è stato il film della stagione hollywoodiana in cui mi sono
sentita più, come dire, entusiasta.
Non non è stato quello che mi hacolpita di più.
Ecco, mi è piaciuto, anche se è innegabile che ci siano delle
(08:15):
piccole problematiche, soprattutto, appunto, lato
musicale. E adesso le vediamo.
Partiamo dalla dai lati positivi.
Ora, io non sono una recensitrice cinematografica,
vorrei avere maggiore, un maggiore.
Lessico per poter esprimere queste cose, però io l'ho
percepito. È un film molto feroce, è un
racconto che si immerge completamente nella tematica del
(08:37):
dualismo tra amore e odio, passato, presente, identità e
genere. E soprattutto l'ho visto anche
molto scomodo, molto lontano dalla pretesa di proporre sempre
questi film super patinati ad Hollywood.
È molto diretto e questa cosa a me è piaciuta tantissimo perché
ho proprio percepito quasi dellaferocia, un'altra cosa offre
(09:02):
un'altra cosa. Ho visto che offre tantissimo.
Una percezione della figura femminile che è ben lontana dal
pregiudizio della insomma del vederla accogliente, assertiva,
remissiva. Tutte le protagoniste sono in
fase di trasformazione. Chi?
Più o meno profonda o anche fisica, però è un film in
(09:27):
continuo cambiamento che vede proprio questo tipo di
evoluzione. Sono, sono sono delle
problematiche, però questa problematica non viene in nessun
modo edulcorata e questa cosa a me è piaciuta tantissimo
Musicalmente devo ammettere che ha colpito un mio soft spot
perché a me piacciono tantissimo.
I prodotti cinematografici che hanno una colonna sonora
(09:49):
dedicata a un tipo di cultura o anche lingua, cioè ad esempio un
Coco. Per esempio e a me queste cose
piacciono un sacco perché è una sorta di Deep dive all'interno
appunto di una cultura musicale.C'è anche una bella zuppona di
generi completamente differenti poiché si passa dal POP al rap
(10:11):
in varie blend, quindi molto molto bene.
I problemi secondo me sono relativi ai cambi piuttosto
bruschi tra i dialoghi e le canzoni, essendo un musical.
Secondo me alcune volte creano un po' questo momento di stop a
(10:31):
me, alcune volte non dico che miabbiano infastidito, però mi
hanno lasciato un attimo interdetta.
Questa cosa potrebbe interrompere un po' il flow del
dialogo ed è un peccato. Altra cosa, ci sono dei testi un
po' strani, oltre anche alla difficoltà ad esempio di Selena
Gomez di riuscire a cantare in spagnolo.
Che per chi magari. A una famiglia della delle
(10:54):
origini latino americane o spagnole, non vuol dire che
essendo nato e vissuto in America riesca ad interpretare,
cantare e comunque fare una performance in una lingua
diversa. C'è stato un grande impegno,
secondo me sono state tutte tutte bravissime, però qualche
difficoltà si è vista. Diciamo che in toto la musica,
anzi mi sembra che l'intento delregista o dei musicisti che
(11:19):
hanno partecipato. A Emilia Perez fosse quello di
creare un'esperienza e non una performance.
E molto audace, nonostante alcune problematiche, appunto di
quelle che ho appena detto, peròè imperfetto come un essere
umano, quindi. Non dico che abbassi
l'asticella, però ha dei difettiche paradossalmente lo
(11:42):
abbelliscono ancora di più. Cioè è impossibile rimanere
impassibili di fronte a un a un prodotto così imperfetto ma
anche così coraggioso. Quindi veramente ottimo lavoro.
Detto ciò, questa breve puntata di recap degli Oscar 2025 del
lato musicale termina qui. Come al solito fatemi sapere che
cosa ne pensate voi nei commenti, vi aspetto sia su
(12:05):
Spotify che sul mio. Sui canale Youtube sapete che io
sono molto interessata e rispondo sempre a tutti noi, ci
vediamo la settimana prossima, finalmente la stagione delle
manifestazioni, degli eventi eccetera eccetera è finita,
quindi adesso possiamo tornare ad argomenti un po' più
discorsivi finalmente anche perché non riesco a fare più le
(12:27):
le 345 06:00 am follia totale. E appunto, noi ci vediamo
venerdì prossimo alle 21 con unanuova puntata, ma nel frattempo,
come sempre vi auguro buona musica.
Video pise out.