Episode Transcript
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(00:00):
Dopo anni di guerra nell'ombra, Israele colpisce al cuore il
programma nucleare iraniano, unamossa calcolata o una spirale
fuori controllo? Hyperbros podcast, politica,
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(00:22):
piattaforme. Per oltre un decennio Israele ha
condotto una guerra silenziosa contro l'Iran, calibrando ogni
mossa per evitare lo scontro aperto.
La strategia del conflitto nell'ombra ha retto fino al
momento in cui il Primo MinistroBenjamin Netanyahu ha deciso di
cambiare le regole. Del gioco.
(00:47):
One of the greatest military apparation genestry.
L'operazione israeliana contro l'Iran, avviata nella notte tra
giovedì e venerdì, rappresenta una delle azioni militari più
ampie e temerarie degli ultimi anni.
Gli obiettivi colpiti non si sono limitati al sito nucleare
di Natanz. Israele ha preso di mira anche
basi militari, difese aeree, alti ufficiali delle forze
(01:09):
armate e i principali scienziaticoinvolti nello sviluppo
dell'arsenale atomico iraniano. Abbiamo colpito il cuore del
programma nucleare dell'Iran, hadichiarato Netanyahu in un
video, promettendo che l'operazione continuerà finché
sarà necessario. Il capo di Stato maggiore dell'i
Df, Yal Zamir, ha parlato senza mezzi termini.
(01:30):
For Here's di Ironian Regimes golf, the Destruction of the
state of is Real planning and advancing concrete melittery
plance to dossou. Siamo al punto di non ritorno,
la storia ci ha insegnato che non possiamo aspettare chi vuole
distruggerci. L'operazione, secondo Tel Aviv,
mira a garantire la sopravvivenza dello Stato
ebraico in un contesto in cui l'Iran appare sempre più vicino
(01:53):
a dotarsi dell'arma nucleare. Ma i motivi vanno ben oltre la
sicurezza immediata. Netanyahu ha sempre considerato
l'Iran la minaccia esistenziale per eccellenza, per il suo
programma nucleare, per il sostegno ad Hamas e Hezbollah,
per la sua retorica anti israeliana.
Oggi, dopo anni di pressioni politiche interne ed esterne,
sembra determinato a iscrivere la propria firma nella storia
(02:16):
come l'uomo che ha fermato Teheran.
Le condizioni favorevoli non mancano.
Del resto Hezbollah è stato duramente colpito, il regime
siriano è caduto e la rete militare iraniana nell'area è
stata indebolita. Inoltre, con la Presidenza Trump
c'è un clima più propenso a opzioni militari.
Anche se il Presidente ha svelato che Teheran aveva
(02:36):
rifiutato un accordo negoziale appena due settimane prima
dell'attacco, le conseguenze sono gravi.
Le immagini satellitari mostranola distruzione della centrale di
natans, con danni elevati alle infrastrutture energetiche.
Almeno tre generali di Vertice sono stati uccisi, tra cui il
capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, anche due
scienziati. Ed un politico figura chiave nei
(02:59):
negoziati con gli Stati Uniti, figurano tra le vittime.
La risposta iraniana non si è fatta attendere.
La guida Suprema, Ali Khamenei ha affermato che le forze armate
iraniane agiranno con forza e impoveriranno il regime
sionista. Ed ha promesso che il crimine di
Israele non rimarrà senza risposta.
Il nuovo comandante delle guardie rivoluzionarie, Muhammad
Pacmur, ha parlato di conseguenze gravi e distruttive
(03:21):
ed ha minacciato di aprire le porte dell'inferno ad Israele.
Nel frattempo la comunità internazionale osserva con
crescente inquietudine. Gli Stati Uniti, pur non
rivendicando un coinvolgimento diretto, stanno schierando forze
militari per proteggere Israele e le truppe americane nella
regione. il Pentagono ha inviatoil cacciatorpediniere USS
(03:42):
Thomas. Houdner, nel.
Mediterraneo orientale e valuta ulteriori dispiegamenti aerei il
presidente francese Manuel Macron ha dichiarato la
disponibilità della Francia a partecipare ad operazioni di
difesa di Israele nel caso di rappresaglie iraniane.
Pur escludendo il coinvolgiventoin operazioni offensive, la
Russia di Vladimir Putin ha condannato fermamente l'attacco
(04:04):
israeliano, definendolo una violazione del diritto
internazionale. In colloqui telefonici con il
Presidente iraniano e con Netanyahu, Putin ha espresso
cordoglio per le vittime civili iraniane ed ha offerto la
mediazione di Mosca per scongiurare un'ulteriore
escalation. l'Italia, in particolare, ha espresso
preoccupazione per l'escalation,convocando un vertice
(04:25):
d'emergenza presieduto a PalazzoChigi.
La premier Giorgia Meloni. Alla riunione hanno partecipato
i principali ministri e i vertici dell'intelligence.
È stato riaffermato il sostegno ai negoziati sul nucleare,
sottolineato il ruolo avuto da Roma nell'ospitare due round di
colloqui tra Washington e Teheran.
Inoltre, secondo fonti ufficiali, Meloni ha avuto una
(04:45):
serie di colloqui telefonici conDonald Trump, Fredrich Merz e
Ursula von der Leyen, propedeutici a ulteriori
contatti con i leader regionali del Medio Oriente.
L'obiettivo dichiarato è quello di favorire un'azione
diplomatica coordinata da parte della comunità internazionale.
Il governo italiano ha assicurato il massimo impegno
per tutelare la sicurezza dei cittadini e dei militari
(05:07):
presenti in regione, mantenendo un coordinamento attivo e
permanente. L'Occidente ora davanti a un
bivio, accettare il rischio di un allargamento del conflitto o
assumersi la responsabilità di un'azione decisa contro un
regime che ha ripetutamente dimostrato di voler sfidare
l'ordine internazionale. Se Israele ha colpito per
esistere, spetterà ora all'Europa e agli Stati Uniti
(05:29):
decidere se sostenere questa scelta fino in fondo o provare
ancora una volta a trattare con un regime che ha varcato ogni
linea rossa.