Episode Transcript
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(00:00):
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L'Europa orientale si risveglia sotto il rumore assordante dei
motori a reazione, non è un'esercitazione, ma l'ennesima
(00:22):
risposta a una provocazione russa.
Questa volta è stata la Polonia ad alzare i propri jet insieme a
quel degli alleati NATO, dopo che Mosca ha lanciato un nuovo
massiccio attacco aereo su Kiev e nelle aree vicine al confine.
Il messaggio da Varsavia è statochiaro, abbiamo reagito per
proteggere il nostro spazio aereo.
(00:42):
Un atto difensivo, ma anche un segnale politico diretto. a
Mosca i confini dell'Alleanza non sono negoziabili.
Non lontano, nel Baltico, un'altro episodio ha contribuito
ad alzare la tensione. Tre caccia russi sono penetrati
nello spazio aereo a estone sonostati intercettati da F 35
italiani decollati nell'ambito delle missioni NATO.
(01:04):
Il ministro della Difesa di Tallinn non ha nascosto la sua
soddisfazione per la prontezza dell'Alleanza, abbiamo visto che
la NATO funziona e che, se necessario, è pronta persino a
ricorrere alla forza. Ma dietro le parole di orgoglio
si cela la consapevolezza di unafragilità.
L'Estonia ha infatti invocato l'articolo quattro del Trattato
(01:24):
Atlantico, lo stesso che consente consultazioni immediate
tra gli alleati in caso di minaccia alla sicurezza
nazionale. È la nona volta nella storia che
questo strumento viene utilizzato.
Sul fronte ucraino la situazioneappare più drammatica.
Il presidente Zelensky ha denunciato un attacco senza
precedenti, 40 missili, quasi 600 droni lanciati in una sola
(01:47):
notte. Non è una strategia militare ha
detto ma terrorismo deliberato contro civili e infrastrutture
adnipro. Un missile a grappolo ha colpito
un edificio residenziale. È l'ennesima prova di come Mosca
utilizzi la guerra non solo per guadagnare terreno, ma per
piegare la popolazione Ucraina alla paura.
(02:07):
Zelensky non si limita a denunciare.
In queste ore prepara il terrenoper un incontro delicatissimo
con Donald Trump, a margine dell'Assemblea generale delle
Nazioni Unite a New York. Sul tavolo ci saranno le
garanzie di sicurezza per Kiev ela questione delle sanzioni.
Ma il Cremlino sembra convinto che il Presidente americano non
abbia intenzione di rafforzare realmente la difesa Ucraina.
(02:30):
Non è un timore infondato? Secondo fonti riportate da
Reuters, il Pentagono avrebbe già messo in guardia i partner
europei sotto la Presidenza Trump, gli Stati Uniti
ridurranno parte della loro assistenza militare a Lettonia,
Lituania ed Estonia. Un chiaro segnale che Washington
vuole spostare l'attenzione altrove e che l'Europa deve
(02:51):
imparare a contare di più su se stessa.
E l'Europa intanto prova a rispondere.
Ursula von der Leyen ha annunciato il diciannovesimo
pacchetto di sanzioni contro la Russia, embargo sul gas naturale
liquefatto, un price cap più severo sul petrolio, il blocco a
oltre 500 navi della cosiddetta flotta ombra che Mosca utilizza
(03:12):
per eludere i divieti, nuove misure che andranno a colpire
banche, piattaforma cripto, società energetiche e perfino
l'industria di paesi terzi occupati di alimentare lo sforzo
bellico russo. Il messaggio politico è diretto,
Mosca deve capire che l'aggressione ha un prezzo
sempre più alto. Ma resta una domanda importante
(03:33):
cruciale, basteranno le sanzionia fermare Putin?
La realtà è che il Presidente russo sembra aver scelto
l'escalation come unica strategia possibile.
Secondo fonti del Cremlino riportate da Bloomberg, è
convinto che solo alzando la posta in gioco riuscirà a
costringere l'Ucraina a negoziare alle sue condizioni.
Per Kiev e per l'Europa il tempostringe.
(03:56):
Zelensky stesso lo ha detto con amarezza, stiamo perdendo tempo
se non vengono imposte nuove sanzioni e se non arrivano
misure concrete. Sullo sfondo si muove un'Europa
pachidermica che discute non solo di guerra ma anche di
competitività, energia e difesa comune.
Il discorso di Ursula von der Leyen a un anno dal rapporto
(04:16):
Draghi ha sottolineato proprio questo.
L'Europa deve imparare a camminare con le proprie gambe,
riducendo dipendenze strategichee rafforzando le proprie
capacità militari. Il futuro della sicurezza del
continente passa da qui, dal saper combinare fermezza
militare e resilienza economica.Perché se l'America si sfila, la
(04:37):
responsabilità ricade inevitabilmente sulle spalle
europee. E allora la domanda che dobbiamo
porci è semplice, anche se inquietante.
L'Europa è pronta a diventare davvero il pilastro della
propria sicurezza o resterà vulnerabile di fronte a un
Cremlino che punta tutto sull'escalation?
La risposta, oggi più che mai, determinerà non solo il destino
(05:00):
dell'Ucraina ma quello dell'intero ordine occidentale.