All Episodes

June 18, 2025 6 mins

Vertice G7 in Canada, Meloni incontra Trump, Carney, Guterres, Merz e Starmer: tanti i nodi, poche le certezze. Ma l’Italia — tra energia, difesa e Medio Oriente — si gioca un ruolo più grande di quanto sembri.

Mark as Played
Transcript

Episode Transcript

Available transcripts are automatically generated. Complete accuracy is not guaranteed.
(00:00):
Hyperbros podcast, politica, cultura, attualità, abbonati ai
contenuti del sito in versione audio su Spotify, Apple Podcast
e tutte le principali piattaforme si.
È concluso a cananaski's, tra lemontagne dell'alberta e il g 7
2025. La cornice bucolica non ha però

(00:22):
ammorbidito i toni, anzi, mai come quest'anno il Vertice è
sembrato un grande contenitore di tensioni.
Il ritorno di Trump sulla scena globale ha ridato una spinta
muscolare alla linea americana, mentre l'Europa, seppur coesa,
arranca a trovare un passo comune sulle crisi aperte.
In mezzo Giorgia Meloni ha giocato la sua partita e l'ha

(00:43):
fatto su più tavoli, cercando unequilibrio difficile tra l'asse
euro Atlantico, la necessità di contenere conflitti e un'agenda
economica che guarda energia e innovazione.
Il punto di massima preoccupazione arriva dagli
Stati Uniti. Il presidente Trump ha alzato i
toni contro l'Iran, parlando apertamente di controllo totale
dei cieli e invocando una resa incondizionata del regime

(01:05):
islamico. Ha scritto su trust che Khamenei
è un bersaglio facile, ma per ora non sarà eliminato.
Nel frattempo il Pentagono ha rafforzato la presenza militare
nel Golfo. Israele ha invitato
all'evacuazione un quartiere di Teheran dopo nuovi scambi di
razzi. Nel bunker dove sarebbe stato
trasferito con la famiglia, la guida Suprema Khamenei pare

(01:27):
abbia delegato alcuni poteri ai pasdaran.
Un segnale che qualcosa si muoveai vertici del potere iraniano,
con il figlio muchaba in ascesa e in media di opposizione che
parlano già di un passaggio di consegne informale.
In mezzo a questo scenario ad alta tensione, Meloni ha scelto
di non assecondare la retorica da guerra lampo.
Nell'incontro con Trump, pur ribadendo l'urgenza di impedire

(01:50):
che Teheran diventi una potenza nucleare, ha insistito sulla
riapertura della via diplomatica.
Siamo vicini all'escalation, ma uno scenario diverso è ancora
possibile, ha detto prima di ripartire per Roma.
Sulla Russia la premier non ha usato mezzi termini.
Invece ogni volta che si prova ad aprire a spiragli
diplomatici, Mosca risponde colpendo i civili.

(02:10):
E questo, dice, non è un comportamento da Mediatore
credibile. Altro nodo caldo Gaza.
Con Gutierrez, Meloni ha condiviso la necessità di
arrivare a un cessate il fuoco che consenta almeno l'ingresso
degli aiuti umanitari. Nessuna concessione ad Hamas, ma
nemmeno chiusura alla possibilità di mediazione se
serve a proteggere i civili. In parallelo si è discusso anche

(02:33):
della riforma Onu. Della missione UNIFIL e del
ruolo italiano in Africa, dove aluglio l'Italia Co presiederà il
vertice sui sistemi alimentari ad Addis Abeba.
Buonasera Presidente, volevo sapere da da quello che dice mi
sembra che sia d'accordo con Macron?
Quando sostiene che sarebbe un errore che porterebbe al caos

(02:53):
l'opzione militare per il cambiodi regime.
Volevo capire se è così e poi seè d'accordo con il Presidente
Trump che vorrebbe un ruolo di mediatore in Iran per Vladimir
Putin. Grazie.
Guardi, sul tema del della possibilità che Putin medi,
francamente diciamo dalle interlocuzioni di questi giorni

(03:14):
non mi pare che ci fosse questa,questa.
Diciamo grande disponibilità, parte di nessuno, se devo essere
onesta. Dopodiché, per come la vedo io,
francamente. Insomma, affidare a una nazione
in guerra la mediazione su un'altra guerra non mi
sembrerebbe proprio un'opzione, l'opzione migliore da prendere
in considerazione. Ma non è, le devo dire,
un'opzione sul campo. Ecco, anche dalle parole che ho

(03:34):
ascoltato personalmente. In questi giorni.
Dopodiché. Insomma, visti i rapporti che
Putin ha con gli ayatollah, se vuole convincerli a dismettere
il programma nucleare, a meno che non lo sostenga, noi siamo
ovviamente disponibili. Ecco, da questo punto di vista.
Dopodiché, per quello che riguarda le parole di Macron,
guardi, io ho sempre pensato chelo scenario migliore fosse

(03:55):
quello di un oppresso popolo iraniano che riesce.
A, diciamo così, rovesciare il regime.
Dopodiché, ovviamente si deve fare il pane con la farina che
si ha, cioè si deve operare nello scenario nel quale si
opera, per cui l'obiettivo è quello di impedire che l'Iran
abbia una, diciamo sia una potenza nucleare con la ripeto,

(04:16):
con la negoziazione. Fino a ieri non si è riusciti.
Cambia lo scenario. È possibile che oggi cambi lo
scenario? E noi dobbiamo guardare
all'obiettivo, no a quella che èla nostro scenario.
Qual è la nostra idea perfetta per per ottenere
quell'obiettivo? È evidente che finché la
minaccia esiste, Israele ha anche il diritto a muovere per
difendere la sua sicurezza. Un passaggio importante è

(04:36):
arrivato con Mark Carney, premier canadese padrone di casa
del summit insieme a Meloni ha rilanciato la roadmap Italia
Canada, firmando una dichiarazione congiunta che
abbraccia settori chiave come intelligenza artificiale,
idrogeno, difesa e materie primestrategiche.
Nei prossimi mesi nascerà un Energy dialog bilaterale che
punterà a rafforzare le forniture di energia pulita e

(04:58):
critica, senza dimenticare i nuovi equilibri geopolitici
legati al controllo delle catenedel valore globali.
Nei giorni scorsi, con il britannico Kirg Starmer, la
premier ha parlato di sicurezza e lotta all'immigrazione
irregolare, ma anche di Global Combat Air Program e di
investimenti. C'è sintonia anche sul dossier
ucraino e sul G 7 stesso, che havisto un'agenda costruita

(05:20):
insieme in molte sue parti. Con il Cancelliere tedesco
Friedrich Mertz, invece, si guarda già oltre il g 7, si
prepara un nuovo Vertice intergovernativo a Roma nel 2026
e si punta a rafforzare le convergenze su competitività
europea e migrazioni. Anche qui l'intesa sul Medio
Oriente su Kiev pare tenere. Insomma, l'Italia ha scelto di

(05:41):
esserci senza ambiguità ma senzafarsi arruolare incrociati
altrui. Ha spinto per il dialogo dove
possibile, ha tenuto il punto susicurezza e difesa, ha
rilanciato il proprio ruolo economico industriale tessendo
rapporti bilaterali solidi. Non è poco, in un mondo dove le
alleanze scricchiolano e le minacce si moltiplicano.
Certo, non tutto è sotto controllo, le crisi restano

(06:03):
aperte, i missili volano e i tweet di Trump fanno tremare i
polsi. Ma se c'era bisogno di capire da
che parte sta l'Italia a cananaski, la risposta è
arrivata, ferma, ma con giudizio.
Advertise With Us

Popular Podcasts

Crime Junkie

Crime Junkie

Does hearing about a true crime case always leave you scouring the internet for the truth behind the story? Dive into your next mystery with Crime Junkie. Every Monday, join your host Ashley Flowers as she unravels all the details of infamous and underreported true crime cases with her best friend Brit Prawat. From cold cases to missing persons and heroes in our community who seek justice, Crime Junkie is your destination for theories and stories you won’t hear anywhere else. Whether you're a seasoned true crime enthusiast or new to the genre, you'll find yourself on the edge of your seat awaiting a new episode every Monday. If you can never get enough true crime... Congratulations, you’ve found your people. Follow to join a community of Crime Junkies! Crime Junkie is presented by audiochuck Media Company.

24/7 News: The Latest

24/7 News: The Latest

The latest news in 4 minutes updated every hour, every day.

Stuff You Should Know

Stuff You Should Know

If you've ever wanted to know about champagne, satanism, the Stonewall Uprising, chaos theory, LSD, El Nino, true crime and Rosa Parks, then look no further. Josh and Chuck have you covered.

Music, radio and podcasts, all free. Listen online or download the iHeart App.

Connect

© 2025 iHeartMedia, Inc.