Episode Transcript
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(00:00):
Giornate dense di dichiarazioni e prese di posizione sul fronte
ucraino e nei rapporti tra Mosca, Kiev e l'Occidente.
A Vladivostok, al Forum economico orientale, Vladimir
Putin ha ribadito che qualsiasi presenza militare occidentale in
Ucraina sarà considerata un bersaglio legittimo.
Dall'altra parte, volodymyr Zelensky conferma che truppe
(00:22):
occidentali potrebbero effettivamente arrivare
nell'ordine delle migliaia. Intanto, sullo sfondo, Donald
Trump sorprende con la decisionedi rinominare il Pentagono
dipartimento della guerra e annuncia che il g 20 del 2026 si
terrà nel suo resort in Florida.Hyperbros podcast, politica,
(00:43):
cultura, attualità, abbonati ai contenuti del sito in versioni
audio su Spotify, Apple podcast e tutte le principali
piattaforme. A Vladivostok, città simbolo
dell'Estremo Oriente russo, Vladimir Putin ha preso la
parola davanti al decimo Forum economico orientale.
Un palcoscenico che il Cremlino utilizza non solo per parlare di
(01:06):
sviluppo economico interno, la Siberia e l'Estremo Oriente
russo come priorità nazionali per tutto il ventunesimo secolo,
ma anche per mandare segnali geopolitici al mondo.
Il Presidente russo ha scelto proprio questa cornice per
lanciare un messaggio diretto. Se alcuni paesi europei, come
emerso dopo l'incontro di Parigidella cosiddetta coalizione dei
(01:26):
volenterosi, dovessero inviare truppe in Ucraina nell'ambito
delle garanzie di sicurezza, quelle forse sarebbero
considerate obiettivi militari legittimi.
Putin ha però voluto mostrare anche un volto più conciliante.
Se si raggiungesse un accordo dipace stabile e duraturo ha detto
non ci sarebbe motivo per la presenza di contingenti
(01:46):
stranieri. Nessuno dubiti che la Russia
rispetterebbe pienamente eventuali accordi, ha ribadito,
aprendo perfino alla possibilitàdi un incontro diretto con Kiev.
Siamo pronti a riceverli. Mosca è il luogo migliore per un
faccia a faccia. Ma dall'altra parte Zelensky non
ci sta. In conferenza stampa con il
Presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha
(02:08):
confermato che migliaia di soldati occidentali potrebbero
presto affiancare le forze ucraine.
Un'ipotesi che rafforzerebbe la deterrenza militare di Kiev.
E quanto all'invito di Putin a recarsi a Mosca, Zelensky ha
risposto senza mezzi termini, non posso andare nella capitale
di un terrorista mentre il mio paese è sotto attacco
missilistico. Se vorrà, venga lui a Kiev.
(02:31):
Il quadro si complica ulteriormente se guardiamo
oltreoceano. negli Stati Uniti Donald Trump ha stupito tutti
annunciando che il Pentagono si chiamerà d'ora in avanti
dipartimento della guerra. Una scelta simbolica ma anche
provocatoria. Nel giro di poche ore il sito
ufficiale è già passato da defense.govawar.gov e i lavori
(02:53):
per sostituire l'insegna del Quartier generale di Harlington
sono iniziati lo stesso. Trump ha poi confermato che il g
20 del 2026 si terrà a Miami, nel suo resort di doral, con
un'idea, invitare Putin e XI come osservatori.
E allora qual è il messaggio politico aggiornato che emerge?
(03:13):
In sintesi, Putin prova a giocare due carte, la fermezza
militare, l'apertura diplomatica.
Zelensky risponde alzando il livello della sfida, confidando
nell'appoggio concreto degli alleati.
E Trump, come spesso accade, sposta i riflettori commosse,
spiazzanti e simboliche dal punto di vista occidentale siamo
davanti a un equilibrio fragile,quasi paradossale.
(03:34):
Da un lato la ricerca di nuove garanzie di sicurezza.
Dall'altro il rischio che ogni garanzia si trasformi in
un'ulteriore detonatore di tensione.