Episode Transcript
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(00:00):
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A chengjin, in Cina, si svolge un vertice che mostra con
chiarezza le ambizioni di Pechino e Mosca di costruire un
(00:22):
fronte alternativo all'Occidente, Xi Jinping
Presidente cinese. Ha rilanciato la sua proposta di
un nuovo sistema di governance globale.
Parole altisonanti che evocano cooperazione, giustizia, ma che
di fatto mirano a scalzare la centralità delle Nazioni Unite e
soprattutto il ruolo guida degliStati Uniti.
(00:42):
Non è un caso che Vladimir Putin, subito dopo, abbia
definito questa iniziativa tempestiva e necessaria.
Ma dietro i proclami ci sono gliaffari.
Gazprom ha annunciato la firma di un accordo vincolante per la
costruzione del gasdotto Power of Siberia due, destinato a
collegare Russia e Cina, passando per la Mongolia.
(01:05):
Un tassello ulteriore che rafforza la dipendenza
energetica di Pechino da Mosca eche offre a Putin un'ancora
economica nel pieno dell'isolamento occidentale.
La cornice del Vertice quasi sicuramente vedrà un'ospite
d'eccezione. Il leader nordcoreano Kim Jong
un, viaggio rarissimo fuori dai confini di Pyongyang per unirsi
(01:27):
a XI e Putin nella celebrazione degli 80 anni dalla resa del
Giappone nella seconda guerra mondiale.
Tre leader insieme, fianco a fianco, pronti a formalizzare
un'inedita alleanza diplomatica e militare.
Una fotografia che agli occhi dell'Occidente suona come un
campanello d'allarme. E la giornata di incontri,
(01:48):
intanto, è proseguita a Pechino.Dove Putin e XI hanno accolto il
Presidente della Mongolia, hannoparlato di relazioni trilaterali
reciprocamente vantaggiose, multidimensionali i bilaterali
Russia Cina si sono poi spostatia zongarai, la residenza
ufficiale del Presidente cinese,con la partecipazione del
(02:09):
ministro degli Esteri Sergej Lavrov, del vicecapo di
gabinetto maxi Moreskin, del consigliere presidenziale Iuliur
Kafkov e del ministro della Difesa.
Andrey Belosum, il Dioutai stateGuest House, ospita invece la
serie di incontri bilaterali di Putin con altri capi di Stato,
in un contesto dal forte valore simbolico che affonda le sue
(02:32):
radici nella dinastia Jin. Tra gli appuntamenti anche
quello con il premier slovacco Robert Fico.
Qui Putin ha definito non Sense senza fondamento le accuse di
presunti piani aggressivi verso l'Europa ed ha parlato invece di
attacchi ucraini. Contro le infrastrutture
energetiche russe, al vertice dell'Organizzazione per la
(02:54):
cooperazione di Shanghai, i leader presenti hanno scelto di
sorvolare sulla guerra in Ucraina.
Nessuna menzione nel comunicato finale al conflitto che in
Europa rappresenta la più grandeaggressione militare dalla
Seconda guerra mondiale. Un silenzio eloquente che mostra
la volontà di normalizzare la posizione della Russia, il paese
(03:14):
aggressore. Eppure, nonostante l'abbraccio
con Xia e la nuova centralità nel fronte eurasiatico, Mosca
rimane isolata in larga parte del mondo. l'Europa mantiene
congelati i rapporti con il Cremlino e la guerra in Ucraina
continua a segnare il futuro geopolitico del continente.
È in questo quadro che la presenza di Donald Trump, con le
(03:35):
sue politiche commerciali aggressive e il rapporto ambiguo
con Mosca, ha finito paradossalmente per offrire a
Putin spazi di manovra. Il messaggio che XI e Putin
vogliono trasmettere è chiaro, l'Occidente, e in particolare
Washington, sarebbe fonte di instabilità.
Una narrazione che piace a Pechino e che Mosca cavalca con
(03:56):
convinzione. Ma resta il dato di fondo,
l'ordine internazionale liberale, fondato sulle regole e
sul diritto, continua a rappresentare il vero punto di
riferimento per la maggioranza delle democrazie.
Dunque dietro le parate, le strette di mano.
Ciò che vediamo è soprattutto untentativo di costruire
un'alternativa all'Occidente, un'alternativa fragile legata a
(04:19):
interessi energetici e a regimi autoritari.
L'Occidente, al contrario, è bene ricordarlo, resta il solo
polo in grado di garantire stabilità, crescita e rispetto
delle regole comuni.