Episode Transcript
Available transcripts are automatically generated. Complete accuracy is not guaranteed.
(00:00):
Hyperbros podcast, politica, cultura, attualità, abbonati ai
contenuti del sito in versioni audio su Spotify, Apple podcast
e tutte le principali piattaforme.
Questa settimana i riflettori della geopolitica si accendono
sulla Cina, Xi Jinping ha sceltoil palcoscenico più ampio
(00:22):
possibile. Un vertice internazionale, una
parata militare e soprattutto lariscrittura della memoria
storica. Strumenti diversi, ma con un
unico obiettivo, mostrare al mondo che Pechino non è +1
potenza in ascesa, bensì una potenza già al centro dei nuovi
equilibri globali. Il tempismo non potrebbe essere
(00:42):
migliore. XI ospita infatti i leader di
Russia e India. Da una parte Vladimir Putin,
riabilitato a livello internazionale grazie
all'abbraccio con Donald Trump. Dall'altra naredra Moody, spinto
verso la Cina dall'irrigidimentodei rapporti commerciali con
Washington, che ha imposto dazi pesantissimi sui prodotti
indiani, è un capolavoro di diplomazia opportunistica,
(01:05):
mentre gli Stati Uniti alzano muri e incrinano rapporti, la
Cina si presenta come alternativa pronta a raccogliere
ciò che altri stanno perdendo. Il Vertice della Shanghai
Cooperation Organization, Lasco,con oltre 20 leader presenti,
non è solo un incontro multilaterale, è il simbolo di
un mondo che lentamente si allontana dall'orbita americana
(01:25):
e XI lo sa bene. Per questo, a coronamento
dell'evento, ha organizzato una grande parata militare a Pechino
in occasione dell'ottantesimo anniversario della fine della
Seconda guerra mondiale. Una parata che non è soltanto
spettacolo, ma un messaggio politico. la Cina vuole
riscrivere la storia presentandose stessa e la Russia come i
veri vincitori del conflitto, marginalizzando il ruolo
(01:48):
dell'Occidente e quella che gli analisti chiamano una guerra
della memoria, usare la narrazione storica come arma
diplomatica. Non a caso Putin.
Subito raccolto l'assist, ribadendo che anche Mosca vede
la vittoria sul nazismo come merito primario delle potenze
dell'est. Intanto negli Stati Uniti Trump
continua a destabilizzare gli equilibri, elogia Putin in
(02:09):
Alaska, apre spiragli a Kim Jongun, irita gli alleati europei
che temono concessioni sul dossier Ucraina.
Così, mentre gli storici alleatiamericani appaiono divisi e
nervosi, XI e Putin possono presentarsi compatti e
circondati da decine di paesi emergenti.
Dalla Turchia all'Egitto, dalla Malesia al Pakistan, per Moody
(02:30):
il viaggio in Cina è già un segnale di distacco dall'asse
con Washington, costruito negli anni precedenti.
Per Putin è l'occasione di mostrare che le sanzioni non
hanno isolato la Russia, ma anzil'hanno spinta a rafforzare i
legami con Oriente e sud globalee per CSI e la consacrazione di
una strategia di lungo periodo. La Cina, pure alle prese con una
(02:50):
crisi economica interna, si propone come fulcro di un nuovo
ordine mondiale, meno dipendentedagli Stati Uniti e più aperto a
soluzioni alternative. Non è un caso che nelle stanze
del Vertice, notizia recentissima, sia emersa la
discussione su un nuovo accordo energetico tra Mosca e Pechino,
forniture di petrolio russo a prezzi scontati che
(03:11):
consentirebbero a XI di rafforzare l'asse con Putin e di
aggirare, di fatto l'architettura delle sanzioni
occidentali. Una mossa che, concretizzata,
lascerebbe l'Europa ancora più isolata sul fronte energetico.
In fondo la domanda che resta è questa, riuscirà l'Occidente a
ricompattarsi e a rispondere oppure stiamo assistendo al
lento spostamento del baricentrodel potere globale verso
(03:33):
Oriente?