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March 24, 2025 67 mins
🎙️ In questa puntata speciale, Daniele Borghi celebra il traguardo del centesimo episodio con una registrazione live su Runtime Radio, una web radio geek! Insieme a Roberto Marin, fondatore del podcast Snap, e Simone Pizzi, il creatore del network, Daniele condivide la sua storia come disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster, parlando delle sfide e delle esperienze che hanno plasmato il suo progetto.

🌟 Ospiti Speciali:
  • Roberto Marin - Architetto e podcaster di Snap, Architettura Imperfetta. Roberto fa da ponte tra le sue conoscenze e quelle di Daniele, portando una prospettiva unica sull’evoluzione del podcasting e dell’approccio professionale nel mondo della progettazione.
  • Simone Pizzi - Fondatore di Runtime Radio, che accoglie con entusiasmo il Tiralinee nella sua rete.
🛠️ Temi Principali:
  • Il percorso di Daniele come podcaster e disegnatore CAD.
  • L’importanza della community e delle connessioni nel mondo del podcasting.
  • L’innovazione nel disegno tecnico e il valore delle nuove tecnologie nel campo della progettazione meccanica.
🎧 In questo episodio, scopri come Daniele ha trasformato le sue esperienze in un podcast ricco di spunti tecnici e come questa avventura lo ha fatto “rinnamorare” del suo lavoro. Se sei curioso di comprendere meglio il mondo del CAD e dell’innovazione tecnologica, non perdere questa puntata peculiare!

Links e Riferimenti: 
Il TiraLinee è un podcast indipendente realizzato da Daniele Borghi, se vuoi metterti in contatto con me, mi potete trovare qui: my social bio

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La mia attrezzatura
Grazie mille per il supporto software di Alex Raccuglia



Le musiche sono state create con Tuney
Le cover sono state create con uno di questi tool:

Episode Transcript

Available transcripts are automatically generated. Complete accuracy is not guaranteed.
(00:04):
Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle tolleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiraline,
il podcast che vi porterà in un viaggioaffascinante attraverso il mondo del CAD,

(00:27):
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Bentornati amici Tiraline e ben ritrovati.

(00:51):
Questa è la puntata numero 100 e,
come vi avevo promesso,
sarà un episodio un po' diverso dal solito.
Infatti è una registrazione di una live trasmessa su Runtime Radio.
Sì,
avete capito proprio bene.
Forse qualcuno di voi già conosce Runtime Radio,
la web radio geek nata da un'idea di Simone Pizzi,

(01:12):
il patrono indiscusso di questo fantastico network.
Da quando ho iniziato a fare podcast,
Runtime Radio è sempre stata un punto di riferimento.
Alcuni dei suoi podcast,
come Snap,
Architettura Imperfetta di Roberto Marin e Technopills di Alex Arcuglia,
mi hanno dato una mano enorme per far crescere il Tiraline.

(01:33):
E parlo non solo di supporto tecnico,
ma anche e soprattutto di supporto morale.
Da questa puntata in poi,
quindi,
il Tiraline entra ufficialmente a far parte del network di Runtime Radio e,
come vi avevo già anticipato,
ci saranno anche altre unità.
Una di queste è la nuova cover del podcastche troverete a partire da questo episodio.

(01:58):
È stata realizzata in collaborazione con il mio amico Imar,
autore di un altro podcast che si chiama "Ombre".
Lo ringrazio di cuore per avermi aiutato a creare una cover più minimalista,
ma che riesce comunque a rappresentare al meglio l'anima di questo progetto.
Ma ora bando alle ciance,
la puntata live è stata piuttosto lunga,

(02:20):
quindi vi lascio l'ascolto della registrazione delladiretta andata in onda mercoledì 21 marzo 2025.
Buona ascolta a tutti.
Carissimi amici di Runtime Radio e del Tiraline,
sicuramente state sentendo una voce che non è di vostra abitudine,

(02:41):
naturalmente.
Perché?
Perché in questo momento noi siamo live e siamo su Runtime Radio,
la web radio geek,
che è lieta e ovviamente anche orgogliosadi dare il benvenuto a un nuovo progetto,
che non è nuovo perché esiste già da tempo.
Sicuramente state ascoltando la versione podcast di questo episodio,
insomma siete già abbonati da tanto tempo al feed RSS di questo programma,

(03:06):
ossia il Tiraline,
ma noi siamo qui per dargli il benvenutoall'interno della grande famiglia di Runtime Radio,
che in questo mese in particolare è cresciuta notevolmente diben tre progetti e addirittura altri due poi ne arriveranno.
Ma ovviamente per parlare del suo progetto,
del suo ingresso all'interno di Runtime Radio e diquelle che sono le sue aspirazioni come podcaster,

(03:30):
abbiamo Daniele Borghi.
Ciao Daniele.
Ciao a tutti quanti,
ben trovati amici di Runtime Radio.
Voi non potete vedermi in questo momento,
ma ho praticamente un sorriso beota,
nel senso che sono talmente emozionato disentire la mia voce in live su Runtime Radio,

(03:57):
dopo tutte quelle volte che ho ascoltato i vari Simone Pizzi,
i vari Vargheon,
anche Roberto Marin,
Alex Racuio e tutto il resto,
sempre su Runtime Radio in live.
Adesso faccio parte di questa bella famiglia,
di questo bel progetto di cui mi sono innamorato ormai cinque,

(04:20):
sei anni fa insomma e sono veramente contento ed è molto emozionato.
Forse magari si sente anche un po' dalla voce,
quindi vi ringrazio tanto di avermi accolto qua nella vostra radio,
nella geek web.
Esatto,
in assoluto benvenuto naturalmente,

(04:43):
è un piacere nostro,
altrimenti tu lo sai,
la scelte spesso e volentieri sono comuni,
quando c'è una reciproca intenzione,
perché?
Perché c'è convinzione,
perché per noi è anche un orgoglio comunque far crescereil nostro progetto con progetti così specifici,
tecnici,
anche ben fatti,

(05:04):
perché stiamo parlando di un bellissimo podcast,
di cui parleremo tra poco,
perché con noi per diciamo come elemento quasicrossover all'interno di questo episodio qui,
ma soprattutto perché è stato un po' il ponte,
diciamo,
colui che ha lanciato un po' il gancio per creare poi questa connessione,

(05:27):
c'è anche Roberto Marin.
Ciao Roberto.
Buonasera a tutti,
eccomi qua,
sono Roberto Ponte Marin,
l'ho fatto in effetti da ponte perché ho avuto la fortuna di conoscere
tante persone di Runtime e divulgando il verbo sono riuscito anche a
far entrare in questa bella famiglia altre persone che sono notevoli,

(05:51):
una di queste è Filippo Strozzi,
l'avete sentito con A2 Podcast e poi abbiamo ilnostro grandissimo Daniele Borghi qua con noi,
che non è solo qua per festeggiare questo ingresso in Runtime,
perché ovviamente siamo tutti qua a festeggiare insieme a lui,
ma c'è un altro piccolo particolare che finora non è ancora saldato fuori,
Daniele finalmente si è arrivato alla puntata 100.

(06:11):
Esatto,
esatto,
infatti ho insistito con,
naturalmente rubando il tempo prezioso di Simone con i suoi impegni,
insomma,
ho insistito,
ho detto cerchiamo di fare l'introduzione di questo podcast,
di questo progetto alla puntata 100 per dargli un po' una certa enfasi,

(06:36):
un certo momento epico di questo progetto che mai misarei aspettato arrivasse alla puntata numero 100.
Beh,
devo dire che io ho ascoltato,
adesso ci arriviamo al podcast,
però dico solo,
faccio un attimo questa piccola digressione,
che ho ascoltato e ascoltando anche ovviamentetrasmettendo poi le puntate su Runtime Radio,

(06:59):
diciamo una progressione molto rapida,
Che è un procedimento che fanno in tanti,
però non in tanti con tanta rapidità,
perché molti iniziano,
anch'io,
insomma,
Illo Tempore nel 2010 quando ho iniziato eracompletamente un anatroccolo soppicante che andava,

(07:20):
sbatteva a destra a manca,
però devo dire quindi questa cosa un po' dell'impatto iniziale c'è per tutti,
ma non per tutti c'è ovviamente la velocità con la quale è cresciuta la qualitàdel podcast e soprattutto il modo in cui ovviamente questo viene scritto,
realizzato e condotto ovviamente da Daniele.

(07:42):
Comunque,
però prima,
caro Borghi,
si presenti?
Si parli di lei?
Io sono Daniele Borghi,
allora l'anagrafe completa sarebbe Daniele Antonio Borghi perché sono,
diciamo,
io mi definisco sempre figlio d'Italia perché sono figlio di,

(08:08):
naturalmente al cognome si può capire,
sono di Lombardo,
diciamo di Milano,
quindi del Norde,
il Norde e però la mamma è una bellissima donna siciliana e quindi io
mi sono praticamente la fusione degli antipodi dello stivale italico

(08:34):
e quindi ho anche questa cosa qua del secondo nome perché
naturalmente fa parte di un retaggio molto meridionale,
diciamo,
nella parola buona di dire meridionale perché a voltemolto tempo fa dire meridionale era un po' dispregiativo.

(08:55):
Allora,
ho 55 anni quindi sono un bello metto di mezza età,
sono un felice papà da 5 anni e quindi mio figlio è nato proprio
in piena pandemia e quindi tutte le volte riesco a ricordarmi

(09:18):
determinate cose del prima e del dopo e Matteo ormai tra breve,
tra qualche settimana compierà 5 anni e mi rendo orgogliosoogni giorno di questo piccolo terremoto che c'è in casa.
Io sono un disegnatore CAD,

(09:38):
sono un progettista,
diciamo,
ormai di lunga data ma nel senso che di solito i progettistiuna volta erano identificati come gli ingegneri,
invece il titolo di progettista l'ho acquisito praticamente oramai come esperto
di disegno di progetti meccanici soprattutto e sono cresciuto praticamente

(10:06):
sempre a Milano ma con svariati viaggi per la terra d'Italia che amo tantissimo.
Niente,
lavoro ancora come disegnatore però sono un curiosissimo
nerd da quando sono entrato in internet nel 1997 comprando

(10:31):
un box di Italia online dal costo credo di 50.000 lire,
per chi è millennial 50.000 lire dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 euro e quindi
un box dove ti collegavi con il tuo modem 56k a internet pagando lo scatto alla

(10:54):
risposta e facendo imbestialire i genitori perché dovevano telefonare
mentre tu dovevi scaricarti le tracce dei Metallica da Napster a 56k,
una traccia ci impiegavi anche un'ora e mezza,

(11:14):
però erano i primi vagiti,
le prime esperienze molto esaltanti e adesso le ricordo ormai con molta
malinconica anzianità e quindi sono cresciuto così cercando di capire le cose
come funzionano in parte perché per natura ormai come mio modo di vedere le cose

(11:41):
perché naturalmente facendo il disegnatore meccanico e poi amando tantissimo la
meccanica e tutto quello che ci gira intorno come funzionano
e quindi cerco di capire sempre le cose come vengono fatte,

(12:01):
come funzionano e come si possono anche magari mettere a fare più belle,
fare meglio insomma e sono stato sempre attratto dalla comunicazione
nonostante sia abbastanza introverso e quindi essendo come dico sempre

(12:22):
i disegnatori CAD o i tiraline come li definisco io sono sempre stati,
sono delle persone che vivono all'oscuro nei loro studi tecnici lì sempre
inchinati una volta sul tecnigrafo adesso con i loro monitor che li abbronzano

(12:45):
con la luce blu e quindi sono sempre stati gente che parlava poco agiva tanto
parla poco e invece mi è venuta la voglia di poter esprimere la voglia che tutti
i disegnatori hanno sempre di far conoscere il loro lavoro perché dopotutto

(13:08):
molte volte mi sono reso conto negli anni del mio lavoro che noi siamo
praticamente una parte a mezza via del processo produttivo chi vive nelle
aziende oppure anche come freelance tra il commerciale e la produzione vera e

(13:31):
propria del prodotto finito quindi quella parte in mezzo a parte di essere un
designer famoso che fa le cose bellissime che poi non si possono montare perché
sono belle ma non sono producibili o montabili e quindi è una parte di

(13:53):
personaggi che rimane nell'ombra ma è tendenzialmente molto determinante per un
mondo dove si vede un prodotto pensato e poi realizzato e nel mezzo non si sa
mai cosa possa succedere quindi volevo dare voce a questa cosa qua insomma poi

(14:17):
io sono uno che ama tantissimo questa cosa qua nonostante sia sempre un odio
amore come si sta nelle migliori relazioni amorose e il mio lavoro l'odio e lo
amo tutto sommato anzi c'è addirittura chi l'odia e basta quindi comunque tu

(14:40):
fondamentalmente sei disegnatore CAD sei nerd e allo stesso tempo sei anche
appassionato del mondo Apple e questa è la prima connessione con Roberto sì
esatto perché io naturalmente molti anni fa nel 2011 per varie variate

(15:03):
vicissitudini di lavorative mi ritrovo praticamente senza lavoro e quindi dovevo
in qualche modo sbarcare lunario e pagare soprattutto le tasse e le bollette e
quindi mi sono messo in come libro professionista anzi come lavoratore autonomo

(15:27):
se la mia moglie commercialista mi bacchetta e praticamente cercavo qualcuno o
qualcosa che mi potesse dare una mano oppure potesse darmi delle indicazioni di
come poter usare il famoso software di disegno tecnico AutoCAD che naturalmente

(15:50):
io avendo un Mac perché il partito di Apple avevo questo Mac ma naturalmente non
sapevo usare il AutoCAD e ma non c'era una letteratura su AutoCAD per Mac
navigando per internet per l'internet ho trovato mac.net.wordpress.com e ho

(16:13):
detto guarda qualcuno che usa AutoCAD su Mac poi naturalmente questo non
gliel'ho mai detto perché adesso glielo dico oggi così almeno dopo mi banna
completamente dalle sue amicizie gli ho detto guarda non è possibile un

(16:36):
altro architetto che usa non c'è mai un cavolo di disegnatore tecnico però
naturalmente il lavoro fatto da Roberto era veramente ottimo e quindi l'ho
seguito e poi scoprì che aveva questo questo podcast e da lì sono rientrato

(16:58):
praticamente ad ascoltare i podcast e naturalmente seguendo tutti i link a
ritroso dalle informazioni del podcast di Roberto ho cominciato ad ascoltare
Alex David De Gatti a beccare Runtime Radio e tutto quanto e quindi la cosa di

(17:21):
usare Mac naturalmente anche per me è una specie di una cosa che ti mette da
parte perché naturalmente nel mio mondo anche lì si usa tutto Windows,
i software sono tutti per il sistema operativo Windows quindi non c'èpraticamente niente per Mac e si usa poco nella nicchia dovresti dire.

(17:47):
Sì è una nicchia nella nicchia esatto perché non viene nemmeno considerato nelle
aziende soprattutto manifatturiere o meccaniche usare un Mac almeno quando nel
2010 2011 era proprio considerato una una sboroneria come si direbbe qua dalle

(18:08):
mie parti perché per far vedere che tu avevi il computer più bello insomma sul
mercato nonostante tutto però insomma comunque non era come come facevano le
pubblicità del Mac che non era visto come un computer produttivo
insomma e il computer produttivo era Windows con un PC Windows.

(18:33):
Tu stai parlando di vecchi spot degli anni novanta di Apple,
da allora il mondo è cambiato poi ovviamente.
E uno sbaglio era "get my Mac".
Lo ricordo c'era proprio il discorso del eh ma sul fatto la cosa del dischetto
no dice ma questo il dischetto è tipo per Windows e quello faceva che me frega
sul Mac leggeva pure il dischetto di Windows che va bene una cosa del genere.

(18:58):
Comunque tanto Roberto ricordiamolo che il suo podcast è Snap Architettura
Imperfetta che anche esso anzi praticamente lui è all'interno dell'Untime
Radio dalla notte dei tempi diciamo quasi quasi dalla prima ora
e Roberto come è stata la prima connessione con con Daniele?

(19:18):
Alla prima connessione se non ho ricordo male è arrivato proprio.
Scusa scusa scusa scusa scusa scusa ti interrompo è bruttissimo questa cosa che
ti ho interrotto ma mi sono dimenticato e volevo salutare sia Macoslo che Mister
Zero sulla chat che ci salutano che ovviamente ci stanno ascoltando tra l'altro

(19:40):
Macoslo dalla Slovenia quindi siamo pure
ospite internazionali vai Roberto scusa.
Hai fatto bene a interrompermi e aggiungo anche Pietroda salutare perché anche lui probabilmente parlavi.
Allora saluto tutti quanti.
Invece tornando alla domanda ho incontrato direttamente nel senso che diciamo

(20:01):
sappiamo bene che il podcast e il blog tendenzialmente sono metodi un po'
indiretti per interagire tra due persone o tra le persone che vogliono che
ascoltano e vogliono interagire con chi ascolta è sempre un po' difficile
diciamo che c'è un po' di filtro in mezzo alla fine per vari strani motivi in

(20:25):
ogni caso abbiamo avuto un'amicizia comune che non penso che tu Simone lo
conosca si chiama Nicola Lossito che ha messo su un gruppo se non ricordo male
su Slack all'epoca e ha riunito tutte le persone che riteneva amici e tra questi
c'ero anch'io e poi un po' più avanti si è unito anche Daniele poi alla fine da

(20:51):
lì abbiamo iniziato un po' a conoscerci meglio perché poi ho scoperto poi molto
più avanti che seguiva un po' meno male tutto quello che stavo facendo e qui è
stato proprio in effetti il primo punto secondo me e adesso chiedo anche Daniele
conferma se è vero è stato proprio quel punto lì in cui siamo riusciti proprio a

(21:16):
interagire direttamente senza un microfono in mezzo senza magari un email che
magari è un po' più filtrante e comunque un messaggio diretto arrivato
direttamente su Slack ricordo bene Daniele sì sì esatto allora il primo contatto
diretto è stato sul canale Slack di Nicola Lossito che salutiamo naturalmente

(21:41):
che è un carissimo amico ed era si chiama il pulmino per onorarlo e sì in
effetti allora il primo diretto quello quello sicuramente sì sì Roberto è
esattamente lì che ci siamo conosciuti perché feci una domanda dopo un po'
perché io avevo già letto qualcosa senza sapere che fosse lui adesso non mi

(22:05):
ricordo più se fosse in una discussione venne fuori questa cosa qua e forse
l'incasti qualche cosa e da lì capì che stavo seguendo la stessa persona che
seguivo nel gruppo di Nicola quindi però il vero primo contatto esattamente in
quel gruppo ok perfetto e difatti da lì è nato e tra l'altro

(22:29):
mentre siamo in diretta volevo ringraziare personalmente Mr.
Zero che fai complimenti a Snap e sempre l'immenso piacere arriva da me a
sentire queste parole che ascoltate questo podcast che è nato un po' per scherzo
sotto diciamo lo spintone chiamiamolo così che è stato per entrambi sia che per

(22:52):
me che per Daniele e ovviamente c'è dietro tutto questo Alex Raccuglia che ci ha
presentato alla fine a Simone e poi ci ha dato il calcio d'inizio mettendoci
davanti un microfono e facendoci partire anche questo bisogna segnalarlo alla
fine come sentite è sempre un lavoro di gruppo nel senso che le cose nascono

(23:17):
piano piano e grazie alle persone che si trovano lungo la vita magari si
riescono a portare avanti dei progetti interessanti come Snap ma ce ne sono
tanti altri sul run time e adesso abbiamo anche il Tiraline che è un altro
progetto interessante dicevamo prima la differenza tra architetti e ingegneri

(23:40):
meccanici c'è una bella differenza perché noi il CAD in realtà è uno strumento
del tutto meccanico è nato per la meccanica in realtà lo pieghiamo con fortuna
alterna diciamoci la verità per disegnare case e via discorrendo io per fortuna
cerco un po' di uscirne dall'ambiente CAD perché diciamo la tecnologia sta

(24:05):
evolvendo sia nel mio settore abbiamo sentito anche nel settore di Daniele è una
cosa molto buona questa secondo me perché ci tirerà un po fuori dai problemi ma
come sappiamo benissimo tutti quanti è tanto facile vederla diciamo così con la
mente del nerd con la mente del tecnologicamente avanzato o per lo meno del

(24:30):
futurista e poi abbiamo visto anche nella recente puntata di Snap linee
imperfette dove in realtà il passaggio digitale che devono affrontare i nostri
due settori non è così semplice come sembra ma in realtà non è semplice in
tantissimi settori il passaggio digitale in generale poi vabbè con quelle

(24:53):
transizioni tecnologiche sempre complicate e Daniele io volevo chiederti a
questo punto di raccontarci tu hai detto che sei tendenzialmente una persona
estroversa questa cosa scusa introversa scusa hai ragione e questa cosa mi ha
fatto riflettere sul fatto che il microfono qui poi vengo poi alla domanda no il

(25:18):
microfono spesso noi lo vediamo come un quasi un rapporto personale cioè nel
senso tante volte alcuni di noi alcuni speaker o io per lo meno ho fatto diversa
radio di notte anche in tempi non sospetti no e provo a rifarla ogni tanto anche
con run time alla fine quando ti metti ti immergi un po in questa in questo

(25:43):
rapporto col microfono tu tendi a non considerare il fatto che in realtà stai
comunicando col mondo non è questo tante volte ad alcune persone fa un po
bypassare no questa magari difficoltà dell'approccio iniziale che è appunto
essere introversi però appunto da introverso come nasce più che l'idea perché

(26:07):
l'idea immagino insomma che sia comunque connessa alla tua attività e
soprattutto alle tue passioni ma come nasce la voglia di fare il podcast e il
podcast che poi è realizzato allora gran bella domanda devo dire una gran bella
domanda e il podcast a parte nasce prendere forma in testa naturalmente cercando

(26:31):
un mio di risolvere un mio problema di risolvere un mio problema di mancanza di
informazioni e soprattutto di conoscere ciò che mi circondava nel mio
campo perché naturalmente lavori tutto il giorno davanti a uno schermo e
tendenzialmente quello è il tuo mondo ma ti rendi conto che non è solo quello

(26:54):
c'è tutto quello che stai facendo fa parte di una se un ingranaggio di una
grande motore ma non conosci tutto il resto del motore e a volte anche al
piccolo ingranaggio servirebbe sapere ciò che viene prima e ciò che viene dopo.
Il fatto di usare il microfono è stato appunto la possibilità e anche il

(27:18):
pensiero di poter parlare senza diciamolo così senza essere giudicato nel senso
che naturalmente lo sforzo di parlare è sempre stato molto difficile per me a
parte perché nella mia testa arrivano come in questo momento arrivano quasi un
miliardo di pensieri di parole da voler dire nel più breve tempo possibile per

(27:43):
poter riempire gli spazi vuoti ho sempre questa paura di avere degli spazi vuoti
e di essere di apparire tentennante il fatto che il microfono mi ha dato la
possibilità soprattutto di rimanere dietro allo schermo di comunicare ma senza
diciamo essere visto perché il fatto che avrei potuto iniziare a facendo come

(28:09):
tanti con il video youtube mettermi lì e riprendermi e fare un po di quello che
fanno adesso su youtube invece il microfono l'ho sempre avuto pensato ma
soprattutto più che il microfono il podcast un qualcosa di più di più di più
intimo non ti nascondo che ascoltare il podcast di Roberto oppure anche le

(28:33):
grandi storie perché io le chiamo le grandi storie di Davide Gatti quando
raccontava delle sue esperienze con i vari circuiti e le varie cose come pensava
alle cose a progettare insomma era sempre molto qualcosa di intimo e quindi
poter parlare con con la propria voce e dimenticandosi come giustamente hai

(28:57):
detto te di avere un pubblico di non dover piacere in un senso estetico alla
alle persone a chi ti ascoltava ma soprattutto soprattutto per quello che stavi
dicendo che magari lo potevi dire anche in malo modo all'inizio sicuramente ho
riascoltato poco tempo fa le prime puntate del podcast e mi sono detto ma chi è

(29:23):
quella persona adesso sono una persona completamente diversa dopo un centinaio
di podcast di episodi e soprattutto anche di poter aver avuto la fortuna anche
di parlare con altre persone quindi di mettersi in gioco di poter confrontarsi
con le proprie idee con le proprie esperienze è stato veramente un grande sforzo

(29:48):
di crescita e che uno dice sai a 50 anni perché nel 2010 io avevo 40 anni sì nel
2010 avevo 40 anni quindi poi ho iniziato nel 2021 a fare questo podcast quindi
detto a 50 anni insomma senti di dici ma ormai sei cresciuto non è vero non è
vero perché mi ha dato anche la possibilità di crescere una parte di me che ho

(30:14):
tenuto sempre sopita sempre chiusa per per paura poi di un giudizio il microfono
è stato veramente un grande un grande dono per da parte mia per me per il fatto
di poter esprimere ciò che avevo dentro perché poi naturalmente da lì sono nate
altre cose e adesso pian piano so la mia il mio il mio essere nerd sta facendo

(30:39):
delle cose devo tenerlo appena quindi si sta propagando praticamente poi come
dicevamo prima con roberto in realtà la vita tante persone esprimono diciamo
grandi sistemi grandi frasi grandi citazioni sulla vita ma poi alla fine la vita
di per sé è fatta dei connessioni no e penso che sia proprio queste connessioni

(31:04):
che sono il motore pulsante di tanti di tanti anche stimoli incrociati no perché
a volte non possiamo negare anche noi stessi in runtime che a volte l'iniziativa
di un di uno speaker di runtime ha poi stimolato diciamo è stato d'ispirazione
no per per per altri speaker come fece leo quando faceva i live la mattina alle

(31:30):
sette alla fine poi l'abbiamo fatto anche michela e insomma alla fine abbiamo
provato poi a riempire no determinati spazi e quindi io immagino che c'è sempre
un po la la fonte d'ispirazione che magari ci chiama e ci porta di fronte a
questo oggetto che appunto il microfono che come abbiamo detto è un è un po

(31:55):
intimo un po globale e soprattutto perché perlomeno questo è stato per me nel
2010 ma poi anche esperienze ho fatto precedentemente comunque il fascino della
radio tu dici avrei potuto fare youtube o perlomeno quantomeno avrei potuto
provare a intraprendere quel tipo di cammino come fanno in tanti però mi sento

(32:20):
più a mio agio magari di fronte a un microfono nella mia stanza perché perché
c'è una magia tutta sua particolare no immagino che poi roberto sia stato pure
per te sia un po stato così no sì sono perfettamente d'accordo anche perché
probabilmente arriva anche un po dal nostro background di epoca di nascita di

(32:45):
quello che abbiamo vissuto che vedevamo proprio come la radio come qualcosa di
molto libero e devo dire che all'approccio con il microfono è proprio questo
avere la sentire la libertà di poter dire quello che si pensa ma è mentre
parlavate stavo pensando che oltre a condividere tutti questi aspetti che avete

(33:09):
giustamente elencato e descritto nel modo migliore nel mio caso devo dire che
alleggia dietro alla mia schiena una specie di fantasma che è quello del diciamo
del peso di usare le parole corrette quando si è davanti al microfono o
perlomeno di riuscire a non far passare dei messaggi fuorvianti nel senso che

(33:34):
spesso ho sentito alcuni podcast che per fortuna non fanno parte di ranta mia ma
meno male perché sennò penso che l'avevano già cacciate a pedate ho sentito
veramente alcune trasmissioni che davano come messaggio all'interno del proprio
podcast che contendere ognuno è libero di dire quello che si vuole però nel

(33:59):
momento in cui tu ti metti davanti a un microfono io almeno dalla mia parte
sento una una certa come si può dire necessità una voglia di rispettare le
persone che sentono il mio podcast cercando di non trasmettere messaggi
fuorvianti io ad esempio faccio un esempio tanti podcast li ho mollati perché

(34:23):
sentivo delle secondo me delle aberrazioni come ad esempio far passare il
messaggio e cambiare un iphone ogni anno fosse una cosa normale non è una cosa
normale cambiare l'iphone ogni anno ok cioè ci siamo nel senso va bene tu che la
possibilità puoi farlo ma tra i tuoi ascoltatori ci sono anche persone che

(34:48):
magari fanno fatica a chiudere il mese e quindi dire queste cose al microfono
non è una cosa bella non bisogna far passare questo tipo di messaggi o anche per
dire ho sentito anche affermazioni che riguardano noi professionisti ovvero il
professionista deve essere una persona che deve avere l'ultimo computer più

(35:13):
cattivo sulla terra il più pimpato quello con più ram con 8 schede video perché
sennò altrimenti non è un professionista io francamente quando sento queste cose
qua mi cadono le braccia e perché non mi rispecchio nel senso per me è
importante stare davanti al microfono ma c'è una certa responsabilità nel dire

(35:38):
le cose non si può sempre dire tutte le cose alla leggera chiaramente ogni
podcast ha il suo modo di pensare ma penso che sia corretto visto soprattutto
come stanno andando il mondo in questo momento sia il messaggio magari sono come
si può dire fantasioso sono un po' idealista ma penso che questo rispetto nel

(36:03):
momento in cui traspare da chi sta da questa parte di qua che ha la fortuna la
voglia e ha intenzione di mettersi in gioco penso che un minimo di
responsabilità dovrebbe un po' sentirla io adesso non so come la vedete voi due
se avete se la sentite anche voi io penso sicuramente Simone perché lo seguo da

(36:27):
tantissimi anni ma ho sentito anche tante volte anche il nostro Daniele Borghi
che sente questo peso lo si sente soprattutto nel suo podcast tecnico che è
appunto il tiralinea sente il peso di dare la comunicazione corretta e secondo
me è anche questo come dicevamo anche qua in run time scusate nella diretta dove

(36:52):
ringrazio tutti gli ascoltatori che entrano in contatto con noi hanno voglia di
scrivere due parole sulla sul canale telegram della diretta di run time radio la
grande forza di run time appunto come dice Pietro è la possibilità di esprimersi
in libertà tra amici ed è proprio questo è uno di questi aspetti tra cui anche

(37:18):
appunto una cosa importante che è quella del rispetto tra gli amici guarda poi
torniamo a Daniele io ho sempre fatto due distinzioni importanti cioè è stato
proprio il mio punto di partenza poi in run time ci sono due anime importanti
quelli che sono molto più più organizzati più strutturati che scrivono il

(37:43):
podcast sono quelli che vanno magari molto più easy da un certo punto di vista
però una cosa non è mai mancata no è che è proprio questo è che al di là della
penetrazione che tu hai nei confronti del pubblico quindi non magari ci sono
differenze di entità di ascolto rispetto a noi rispetto a tanti altri però tu

(38:08):
hai sempre un peso quando dici una cosa se le persone ti seguono ha un peso
quello che tu dici e questa irresponsabilità sul fatto che quello che viene
detto da un influencer alla fine ha un peso proprio su quelle persone come dici
te non arrivano a fine mese ma sono comunque influenzate e quindi alla fine si

(38:33):
sentono la necessità di dover fare una determinata cosa e magari se si
indebitano anche per fare quella determinata cosa no e questo purtroppo oggi è
un po' un costume ecco diciamo da sto punto
di vista che non c'è mai appartenuto.
Altro elemento fondamentale il fatto da ascoltatore di podcast sin dal

(38:56):
2008 quando io ho iniziato a fare podcast e c'erano dei podcast che erano
tecnicamente inascoltabili io la prima il primo presupposto che ho dovuto dare
il mio podcast deve essere ascoltabile perché nel momento in cui una persona
ti concede il suo tempo merita il tuo rispetto e automaticamente anche la tua

(39:19):
attenzione quindi questa cercare di emulare sempre la radio che al di là del
fascino della radio in sé era proprio per cercare di restituire al pubblico
comunque un qualcosa che non fosse ciancicato ecco da questo punto di vista.
Comunque Daniele torniamo a noi poi se vuoi anche tu aggiungere.

(39:40):
Ma volevo aggiungere solo solamente questo concordo con quello quanto detto
Roberto perché poi naturalmente queste connessioni come come dicevi prima
nascono perché tendenzialmente essendo molto intimo il podcast e dalle parole

(40:02):
perché poi la voce tendenzialmente si può avere modificarla con tanti artifici
o con varie cose che ormai la tecnologia ci può mettere a disposizione però
tendenzialmente la senti nel senso riesci ad avvertire l'impegno nella

(40:25):
voce riesci a avvertire l'impegno e soprattutto anche la responsabilità.
Nel caso suo di Roberto naturalmente diventi intimo nel senso mi rendo conto che
molte persone io ad esempio faccio questo esempio nel nostro amico comune Alex

(40:46):
io quando la perché tra l'altro io Alex abitiamo a due tre chilometri di
distanza e quindi praticamente quando la prima volta ho avuto la fortuna di
incontrarlo vi posso assicurare che dopo aver ascoltato tutte non so quante

(41:07):
puntate suo podcast di Tecno Peels ragazzi era come se lo conoscessi da tutta la
vita era come se fosse una persona familiare nel senso che era da sempre
conosciuto e quindi mi ha fatto questa cosa qua mi ha fatto capire e quando poi

(41:28):
naturalmente continuato a mettermi davanti al microfono anche lì mi sono reso
conto che poi soprattutto nel mio campo e nella mia voglia di fare questo tipo
di podcast devi essere molto attento a ciò che dici perché naturalmente poi

(41:50):
soprattutto nella mia parte essendo molto tecnico io conosco gli ingegneri e i
miei colleghi che sono tutti molto permalosi
se nel caso si dice una virgola fuori posto.
Sì ma non sono solo gli ingegneri è così questo su tutti i podcastdiciamo verticali c'è sempre quello che dici ah hai detto quella virgola.

(42:14):
Ma l'ingegnere sì,
l'ingegnere è veramente tosto.
Il mio più grosso problema che ho avuto in oramai insomma 15 anni di podcast è
stato con l'oscilloscopio che poi in realtà si era costruita questa leggenda che
io avevo detto l'oscilloscopio che cos'era e avevo sbagliato in realtà però non

(42:37):
ero neanche io che ho detto quella cosa però vabbè tutte queste cose oramai
appartengono un po al passato però mi hai fatto riflettere sul fatto che questa
cosa della familiarità a noi per esempio a me e Michela quando facevamo di tutto
un podcast ce l'hanno riscontrata tante volte la gente quando ci conosceva poi

(43:04):
si viene a sentire sembrare dei amici che conosco da tanto tempo no ma
addirittura io lo racconto spesso quest'aneddoto e ci tengo sempre una cosa che
porto proprio con me perché a volte noi possiamo avere fatto anche dei podcast a
volte anche con superficialità noi non non pensiamo di essere stati perfetti

(43:30):
durante questi 10 15 anni di cammino no però una volta ci arrivò una lettera
proprio su archeologia videoludica o di etnologia videoludica non ricordo
insomma comunque parlavamo di videogiochi e questa mail praticamente ci
raccontava dell'importanza che abbiamo avuto nella vita di questa persona in un

(43:55):
momento importante della sua esistenza successivamente al terremoto dell'Aquila
quando lui praticamente per un lungo periodo di tempo ascoltava i nostri podcast
dentro la tenda e che è una cosa che a me m'ha spaccato perché cioè nel senso tu

(44:16):
lui mi ha riempito a me cioè sta cosa avevo fatto tanti anni già c'eravamo già
degli anni alle spalle e quella cosa aveva compensato tutta la fatica i soldi
spesi l'impegno magari anche i problemi anche tecnici che ci abbiamo avuto
quella cosa l'ha compensato in un secondo soltanto dall'altra parte m'ha fatto

(44:42):
veramente riflettere sul fatto che tu indipendentemente da quello che racconti
stai veramente regalando il tuo tempo e loro stanno regalando il tuo tempo a te
e se quelle persone magari sono una situazione diversa dalla tua e tu magari
altre volte non ci pensi questa cosa è incredibile il potere di questo questo

(45:08):
strumento e quindi io lo racconto sempre con grande emozione sta cosa perché per
me è stato poi ne abbiamo ricevute tante altre email anche bellissimi anche
commoventi no però quella in particolare ma è stato un punto fermo in quello che

(45:28):
abbiamo fatto insomma comunque è incredibile come su quando quando facciamo una
cosa sul runtime per un obiettivo poi cominciamo a parlare di dei massimi
sistemi quindi io daniele vorrei che tu parlassi dato che siamo live sul runtime
ma anche se poi questo sarà un episodio speciale anche sul sul tuo podcast

(45:54):
quindi sul tuo feed vorrei che tu raccontassi il tuo podcast meglio cioè che
cos'è il tira linea allora il tira linea nasce da un'idea che come ho anticipato
prima nasce da una necessità mia personale perché avevo bisogno di poter
conoscere un po' di informazione di avere delle informazioni su ciò che mi stava

(46:21):
accadendo su ciò che usavo perché in quel periodo quando avevo iniziato ero
ancora un libero professionista e quindi avevo bisogno anche di informazioni per
il mio lavoro e naturalmente raccoglievo tantissime informazioni avevo tanto da
mettere da poter anche condividere e naturalmente giustamente stavo ascoltando

(46:47):
il podcast di roberto al che naturalmente con con varie vicissitudini incontrai
il alex raccuglia che come sempre credo che lo zampino ce l'abbia messo in
parecchi progetti e così buttando lì dietro mentre si beveva una birra
buttandola di fava perché non fai un podcast io detto dentro di me guardato

(47:13):
faccio fatica a parlare a spiegartelo a te figurati mettermi lì davanti a un
microfono e lui detto guarda non ti preoccupare tu buttati fallo e poi magari ti
aiuto io eccetera eccetera e così poi è stato perché questo è stato poi tutto il

(47:33):
retroscena naturalmente mi serviva qualcosa per poter anche sfogare un po' la
mia naturalmente neanche depressione o repressione nel senso che avevo bisogno
di dare un senso anche al lavoro che stavo facendo perché naturalmente tra il
lavoro di freelancer tra il fatto che naturalmente tutto questo è nato durante

(47:59):
il periodo della pandemia del covid e quindi tutto era accresciuto era diventato
un po' sempre più pressante questa cosa qua perché naturalmente stavo perdendo
motivazione per proseguire il mio lavoro quindi per dare un senso a ciò che
stavo facendo e perciò questa cosa qua mi ha dato anche il motivo di provarci e

(48:26):
il niente il podcast è principalmente un aggregatore chiamiamolo così di molte
notizie tendenzialmente devo dire la verità come come credo tutti quando abbiano
iniziato un po' della sindrome dell'impostore è sempre dietro l'angolo quindi

(48:46):
all'inizio devo ammetterlo cercavo molto di imitare quella che faceva Roberto
però mi sono reso conto molto presto che non aveva non aveva senso e quindi sono
riuscito a ritagliarmi una mia idea e quindi ho cercato di capire più le
procedure soprattutto perché naturalmente io lavoro in un ambito molto aziendale

(49:12):
sia come prima come freelancer ma adesso come dipendente lavoro in azienda
quindi il mondo aziendale è completamente diverso dal mondo freelance che ha
Roberto soprattutto anche il mondo come lui lavora nell'architettura io lavoro
nella manufatturiera meccanica quindi sono mondi completamente diversi ma dietro

(49:39):
hanno tutto un mondo che i tiralini i disegnatori tendenzialmente non vedono
perché è molto impegnati sempre a produrre tonnellate di disegni e di tavole
quindi sempre pressati dalle consegne che sono per l'altro ieri e perciò sono
sempre sotto pressione e questa cosa qua ci evita tante cose come l'aggiornarsi

(50:05):
una cosa che ho notato tantissimo tra i vari colleghi è che molti rimangono
fermi alle proprie conoscenze magari di 10 20 anni fa e producono e fanno e
lavorano esattamente come dici 20 anni fa mentre tutto intorno si evolve la
tecnologia soprattutto oggi nel campo meccanico nel campo della manufatturiera è

(50:31):
in continua evoluzione oggi poi non si può parlare dell'intelligenza artificiale
che sta diventando pervasiva all'interno di qualsiasi workflow di qualsiasi iter
produttivo ma soprattutto ho notato ho portato anche in questo podcast anche

(50:51):
esperienze mie personali ma anche e soprattutto il fatto che serve a chi mi
ascolta magari come tiralinea possa in qualche modo essere istigato quasi anche
spronato all'interno della propria azienda del proprio team a far capire che
servono dei cambiamenti servono adeguarsi a determinate norme perché le norme

(51:17):
cambiano anche a modelli di lavoro ad esempio come chi sa che segue snap
architettura imperfetta lì si parla di BIM di questo sistema BIM oggi da noi nel
campo meccanico c'è una cosa molto simile che si chiama MBD che è Model Based
Definition praticamente in parole povere invece di disegnare su una tavola di un

(51:44):
foglio a quattro si mettono le quote direttamente nel modello tridimensionale e
tutto viaggia sempre nel modello 3D seguendolo per tutta la vita operativa di
questo di questo modello e invece siamo siamo ancora ancorati a sistemi vecchi
di di almeno 10 15 anni fa perché naturalmente non c'è l'attitudine ma anche la

(52:10):
il fatto di sapere che c'è qualcosa che sta cambiando o qualcuno che ti possa
dire guarda che ci sono nuovi software ci sono nuove cose insomma lo spirito che
anima questo questo podcast è in questo in questo senso infatti ho virato
completamente il modello che avevo in testa all'inizio io volevo portare non so

(52:37):
i tips dei trucchetti che naturalmente portarli in a voce non ha senso dovrei
mettermi lì come detto prima a fare lo youtuber quindi con con video e con e con
esempi perché spiegarli a voce risulterebbe abbastanza noioso e quindi ho
cercato di virare un po più sulla sulle notizie riguardanti le procedure neanche

(53:03):
le procedure proprio il modo di poter vivere il CAD e vivere quindi la
progettazione in maniera diversa molto più proattiva molto più integrata nella
quotidianità del lavoro perché non vi nascondo che oggigiorno si lavora per
compartimenti stagni si fanno e si fa il suo proprio lavoretto da qui a là senza

(53:29):
sapere la conseguenza di una tua di un tuo disegno come può essere visto da chi
poi lo deve montare c'è tutta quella procedura che una volta devo dire la verità
nonostante c'era solo il tecnigrafo e c'erano e non c'era tutta questa
tecnologia però il disegnatore era più partecipe in tutto l'iter perché veniva

(53:55):
coinvolto prima nelle decisioni di acquisire una con una commessa e dopo quando
doveva interagire con chi doveva montare quel prodotto oggi molto spesso molte
aziende non hanno nemmeno all'interno della dell'azienda una uno studio tecnico

(54:15):
perché lo si affidano a studi esterni che sono completamente avulsi dal dal
prodotto in sé e loro fanno meccanicamente e quello che gli si dice ma senza
avere una la voglia di dare al prodotto un suo come si può dire
un suo carattere cioè quindi di renderlo più fedele al brand.

(54:39):
Non c'è partecipazione insomma.
Esatto non c'è partecipazione perché naturalmente se lostudio esterno ti pagano a ore o ti pagano a tavole.
Anche chi se ne frega lo dicono giustamente.
Esatto esattamente quindi c'è poca c'è poca meno poesia e questo che io

(55:00):
volevo dare con il TIRALINE è far vedere far notare che dietro a queste
linee a questi disegni queste tavole c'è dietro un certo ragionamento.
Allora riassumendolo possiamo dire che il TIRALINE combatte la comfort zone.

(55:21):
Tutto quella pigrizia imprenditoriale e a volte anche professionale di quelle
persone o di quei soggetti giuridici che non vogliono investire per investire
non si tratta solo economicamente ma proprio anche il proprio tempo per
apprendere qualcosa che li può proiettare verso il futuro diciamo così.

(55:47):
Esatto perché trovo veramente da molto tempo il TIRALINE è anche stato anche un
mio salvavita nel senso che mi ha dato la possibilità di rinnamorarmi del mio
lavoro perché con tutto quello che dicevo con questo disinteresse da parte di

(56:10):
chi dirige o chi prende decisioni il mio lavoro è diventato molto meccanico più
di quello che nei termini e nell'idea della gente esterna
era molto meccanico fai questo fai quell'altro finito lì.
Invece manca veramente la voglia anche di investire,

(56:35):
lo dico in inglesismo che dopo mi arrestano,
nelle skill di chi lavora.
Il mio parere è se un'azienda è molto piùattenta anche alla crescita del personale,

(56:56):
a mio parere le persone che tendenzialmentesono abbastanza pigre nel cambiamenti,
se uno si sente ammirato e anche coccolato del fatto di
farlo crescere tendenzialmente le persone non lasciano
l'azienda anzi si sentono forse anche molto più attive,

(57:20):
più interessate a dare anche il proprio aiuto,
la propria esperienza e rimanere fedeli anche all'azienda.
Certo,
che poi tra l'altro tu dici "mi ha permesso di quasi rinnamorarmi nel
mio lavoro" è la nennesima testimonianza di quello che diciamo io Alex
Raccuglia praticamente da sempre che il podcast è anche terapeutico.

(57:42):
Roberto facciamo una recensione del Tiraline?
Ma certamente,
il Tiraline ha fatto una progressione davvero notevole,
vi ricordo che comunque stare dietro al microfono e fare un podcast
non è semplice soprattutto perché bisognerebbe essere costanti

(58:06):
e Daniela ha dato prova di lottare per questa costanza,
adesso è felicemente autore di un podcast che esce ogni settimana,
tra alti e bassi dalla parte sua perché le volte riesce allegramente,
delle volte con un po' più di fatica,
ma quello che traspare da questo podcast è veramente genuinità di un ascoltatore

(58:32):
di podcast che è diventato a sua volta autore di podcast dove cerca di
portare la sua esperienza diretta perché parla spesso
e sovente del suo lavoro e di quello che utilizza,
ma nonostante questo non si ferma a raccontare solo una storia,
cerca anche di portare l'ascoltatore a un livello successivodella propria conoscenza tecnologica e anche di caddista.

(59:00):
Secondo me questi sono tutti elementi che stanno attorno a questo podcast
che lo fanno diventare veramente un compagno di ogni lunedì quando esce e
io per primo sono uno di questi utenti che ascolta molto
allegramente il nostro Daniele davanti al microfono.
Si perché ricordiamo che il Tiraline esce tutti i lunedì alle?

(59:23):
Alla mattina,
mentre fate colazione dovrebbe essere già online.
Perfetto,
ve lo ritroverete nel feed al quale siete già abbonati se no altrimenti andate a
cercare ovviamente su tutti gli aggregatori podcast oppure su Springer o Apple
Podcast o Amazon Spotify e via dicendo cercate il Tiraline di Daniele Borghi

(59:47):
e vedrete insomma che troverete anche la scritta Runtime Radio da
qualche parte perché ovviamente oggi fa parte anche del progetto.
Pietro ci dice che purtroppo oggi nel lavoro si lavora molto di più a
compartimenti stagni piuttosto che avere lo spirito di cooperazione
che dovrebbe spingere a raggiungere poi un obiettivo comune sì sì

(01:00:11):
no ma infatti è quello che penso che intendesse anche Daniele.
Sì esatto.
Bene io direi che abbiamo presentato il podcast Daniele sei soddisfatto?
Molto soddisfatto io sono sono emozionatissimo non so se si è sentito dalla
dalla mia voce sono veramente contento di essere di essere entrato a far parte

(01:00:36):
di questa di questa famiglia di Runtime Radio perché dopo aver conosciuto molti
esponenti di Runtime vi considero amici perché amici familiari perché oggi
riesco anche a trovarmi con Alex e con Davide ormai facciamo parte di un piccolo

(01:00:58):
gruppo di cinematografico di cinofili o non cinefili di cinofili e quindi è
molto molto molto bello perché una cosa che volevo dire prima che mi ero persa e
che devo dire la verità non mi aspettavo che parlando da un microfono e

(01:01:20):
ascoltando altri e connettendosi ho conosciuto veramente tantissime persone e
che naturalmente hanno dato nuova linfa alla mia vita alla mia esperienza di
vita e infatti tra le altre cose visto che vorrei salutare anche un amico comune

(01:01:42):
di me di Roberto Matteo Scandolin che insieme ad Alex è stato una delle due
persone che mi ha dato una mano a far crescere qualitativamente anche il il
podcast e tutto il gruppo del suo del suo Patreon che sono delle persone

(01:02:04):
fantastiche e naturalmente questa cosa qua mi ha dato veramente una grande bella
esperienza a volte non mi ripeto ma è un'esperienza che a molti e soprattutto
lo sto dicendo anche al gruppo di ragazzi che seguo in oratorio di

(01:02:25):
esperimentarlo di sperimentare più il podcast che il TikTok o YouTube.
Per quanto anacronistico possa sembrargli no perché bisogna anche dire ammettere
no che magari per un ragazzo oggi il podcast può sembrare un po' Ah sì
sicuramente sicuramente tutte le volte me lo dicono ma credo che a qualche

(01:02:51):
d'uno cominci a piacere perché qualche ragazzino si sta appassionando.
Bene ragazzi sei stato bravissimo hai raccontato bene un po' hai parlato tanto e
questa è una cosa positiva perché ci dimostra quanto poi alla fine c'è la
passione dietro quello che stai facendo è bello il fatto che ti abbia permesso

(01:03:13):
insomma di creare delle connessioni e di entrare nella connessione delle
connessioni One Time è una sorta di cavo aggrovigliato che si aggancia agli
altri cavi sono visto è un po' quello che facciamo e che abbiamo fatto oramai da
tantissimi anni a questa parte e che speriamo di continuare a fare insomma per i

(01:03:35):
prossimi dieci anni fino a che avremmo la forza
l'energia e soprattutto la voglia di farlo.
Roberto io ti ringrazio e ti saluto prima di tutto Ringrazio anche io tutti
quanti quelli che hanno ascoltato fino adesso io dico soltanto che sono stato
molto molto molto orgoglioso di essere partecipe per questa puntata speciale del

(01:03:57):
Tiraline e soprattutto di essere parte di questa famiglia di Run Time e essere
stato io a mia volta con le braccia aperte per accogliere qualcuno come è
stato fatto per me e volevo ringraziare ancora una volta Simone e Alex che
hanno veramente spalancato le porte per me di Run Time e io ho cercato di

(01:04:18):
fare lo stesso con le persone che hanno semplicemente bisogno di essere
accolte e progredire nel loro percorso davvero grazie a tutti quanti.
Grazie a te Roberto.
Io lascio la parola per i saluti finali a Daniele.
Allora vi ringrazio tutti quanti e come ho detto all'inizio di avermi accolto

(01:04:40):
in questa bella famiglia in questa famiglia di connessioni delle connessioni
e naturalmente che dirvi altro vi aspetto nel mio podcast ogni lunedì mattina
verso l'ora di colazione e quindi per ascoltare un po' delle mie chiacchiere

(01:05:01):
sul CAD su un po' di tecnologia e su quanto riguarda
il mondo un po' dell'aziendale e della produzione.
Non mi resta naturalmente che salutarvi nel mio solito modo che troveretesempre nel podcast e vi auguro lunga vita e prosperità a tutti.

(01:05:21):
È giusto perché è un po' di Spock,
un po' di Spock perché vedevo la serie classica quandoero ragazzino e mi è rimasto impressa questa cosa.
Poi quando nei film lo chiamavano Spock e dicevo ma no Spock è Spock.
In realtà avevano ragione loro.
Grazie ancora veramente a Roberto per il lavoro di connessione
appunto che ha fatto e ci tenevo anch'io che partecipasse a

(01:05:44):
questo episodio perché secondo me era un po' la sigleggina.
Comunque era una cosa che è anche un po' sua questaconnessione nella connessione delle connessioni.
Ringrazio anche ovviamente Daniele per essere stato ovviamente
qui con noi e per essere entrato all'interno di questa
famiglia e dell'ingresso del quale noi siamo orgogliosi.

(01:06:07):
Vi do la buonanotte a tutti quanti e invece vi saluto alla prossima
puntata di qualsiasi cosa ascolterete oltre al Trinaline qui
sul feed di Daniele e ci sentiamo alla prossima occasione.
Ti è piaciuto l'episodio di questa settimana?
Se la risposta è sì,
allora abbiamo un piccolo favore da chiederti.

(01:06:30):
Andare su Apple Podcast o Spotify e lasciarci una recensione a 5 stelle,
accompagnata dal tuo feedback,
farebbe davvero la differenza per noi.
È uno dei modi migliori per far crescere il nostro podcast,
raggiungere più persone e continuare a migliorare.
Se poi ti va di supportarci ancora di più,
in descrizione trovi un link per fare una donazione tramite PayPal o Satispay.

(01:06:52):
Non abbiamo grandi pretese,
anche un piccolo contributo può aiutarci a portareavanti nuove idee e progetti per il podcast.
Ogni gesto di supporto,
grande o piccolo,
è per noi davvero importante.
Immagino che abbiate notato che c'è pubblicitàall'inizio e alla fine di questo episodio.
Questo perché?

(01:07:13):
Perché fare podcast ha un costo e la stessa cosa vale ancheper questo podcast che fa parte del network Runtime Radio.
Il contributo che le pubblicità danno al network servono amantenere il servizio a pagamento che ospita non solo il Tiraline,
ma anche gli altri del network.
Grazie mille per essere stati con noi anche oggi.

(01:07:33):
A presto!
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