Episode Transcript
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(00:04):
Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle toleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiraline,
il podcast che vi porterà in un viaggioaffascinante attraverso il mondo del CAD,
(00:27):
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture,
la nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Bentornati amici Tiraline,
eccoci all'episodio numero 109 e convivite con meche fa sempre una certa impressione questi numeri.
(00:55):
Spero tanto che abbiate avuto anche il tempo e il piaceredi leggere l'ultima newsletter di pillole di CAD,
dove ho anche provato un esperimento audiofatto con la intelligenza artificiale.
E parlando di intelligenza artificiale,
quante volte avete sentito dire chel'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?
(01:15):
E se invece fosse un alleato che potrebbetrasformare radicalmente il modo in cui progettiamo,
visualizziamo e produciamo il nostro lavoro?
Oggi vediamo insieme come l'intelligenza artificiale staridefinendo i confini dell'industria manufatturiera,
del design di prodotto e della visualizzazione 3D,
in quello che possiamo definire un vero e proprio cambio di paradigma,
(01:40):
ormai è una parola alquanto usata.
Non si tratta solo di automazione,
ma di un ripensamento profondo delle relazioni tra esseri umani,
macchine e ambiente.
In quest'episodio vediamo di affrontare tre argomenti principali.
Il primo è quello sull'industria 5.0 e come l'intelligenza
(02:02):
artificiale stia trasformando le aziende manufatturiere
ben al di là del semplice hype di marketing.
È un settore dove le più grandi aziende a livellomondiale stanno investendo trilioni di dollari.
Il secondo argomento sarà quello sull'ingegneria dei fattori umani,
del design di prodotto per le aziende CAD e i servizi freelance.
(02:26):
Vedremo come la progettazione centrata sull'utente stia diventando semprepiù cruciale per poter creare prodotti che siano non solo funzionali,
ma anche intuitivi e soddisfacenti.
Il terzo argomento è l'evoluzione della visualizzazione 3D nell'era
dell'intelligenza artificiale attraverso le esperienze di un
(02:48):
artista di visualizzazione che lavora nel settore
e vede nella IA più opportunità che minacce.
Prima di partire con il cuore dell'episodio,
ecco un dato che potrebbe sorprendervi.
Le top 30 delle aziende manufatturiere presenti al recente IRC (Industry
(03:12):
Leadership Forum) tenuto negli Stati Uniti hanno capitalizzazione
di mercato combinata tra intorno ai 4,22 trilioni di dollari.
Se questa capitalizzazione fosse un paese,
sarebbe la quarta economia mondiale,
(03:33):
appena dietro la Germania e davanti al Giappone.
Tutte queste aziende stanno investendo massicivamentenell'intelligenza artificiale e nella trasformazione digitale.
Questo per dirvi che i numeri ci fanno capire che non stiamo
parlando di semplici tendenze passeggere o strategie di
marketing o di cantori dell'intelligenza artificiale,
(03:57):
ma di investimenti massicci che stannoridefinendo il panorama industriale globale.
Come disegnatori 3D e professionisti del settore,
dobbiamo comprendere queste trasformazioni nonsolo per poter sopravvivere al mercato del lavoro,
ma per poter prosperare in questo nuovo sistema tecnologico.
(04:19):
Prendiamoci un momento anche per riflettere su quantosi è cambiato il nostro lavoro negli ultimi anni.
Ricordate quando disegnavamo ancora su carta?
Sembra tantissimo tempo ma è quasi l'altro ieri,
tecnologicamente parlando.
O quando le prime versioni di software CAD richiedevano computerpotentissimi solo per visualizzare semplici modelli wireframe.
(04:42):
Oggi invece possiamo generare rendering foto realistici in tempo reale
e presto l'intelligenza artificiale potrebbe aiutarci a ottimizzare
design con una velocità e precisione prima impensabili.
Ma la domanda che dobbiamo porci è come possiamo integrare
queste nuove tecnologie senza perdere il controllo creativo e la
(05:05):
centralità dell'esperienza umana nei prodotti che disegniamo?
Andiamo al clou dell'episodio partendo quindi da questa panoramica
sull'industria 5.0 e di come l'intelligenza artificiale stia trasformando
il settore manifatturiero a livelli che molti ancora sottovalutano.
(05:25):
Nella comunità manifatturiera persiste ancora l'ideache le tendenze verso l'intelligenza artificiale,
la digitalizzazione e la trasformazione digitale collettivamente
chiamate industria 5.0 siano nient'altro che operazioni di
(05:46):
marketing pensate per vendere nuovi prodotti e nuove software.
Tendenzialmente quando sentiamo parlare di nuove rivoluzioni tecnologiche il
nostro radar per le esagerazioni si attiva automaticamente ed è giusto così
perché storicamente molte rivoluzioni si sono poi rivelate delle
(06:07):
semplici evoluzioni incrementali spesso più rumorose
nella comunicazione che nei risultati effettivi.
Ma l'industria 5.0 sembra essere diversa.
Al recente IRC (Industry Leadership Forum) tenutosi a Orlando in Florida dal 10
(06:29):
al 13 febbraio 2025 hanno partecipato oltre 600 rappresentanti di alcune delle
più grandi aziende del settore manifatturiero e hanno dimostrato con la loro
presenza e i loro investimenti che questa
trasformazione è reale ed è sostanziale.
Come ha affermato Nico Durserma,
(06:50):
CEO di Cerillion,
durante il suo discorso di apertura all'evento la trasformazionedigitale non è una questione di sé ma di quando e come velocemente.
Il forum IRC di quest'anno si è concentrato quasi interamente sulla IA,
sulla trasformazione digitale e sull'industria 5.0 nel settore manifatturiero e,
(07:15):
stando a quello che ho letto,
le cifre in gioco sono davvero impressionanti.
Immaginate un mondo in cui le aziende operanocome motori perfettamente sincronizzati,
dove ogni componente ha una sua intelligenzae comunica con gli altri in tempo reale.
L'industria 5.0 è come passare da un normale orchestradove ogni musicista segue rigidamente uno spartito,
(07:41):
a un ensemble jazz dove ogni strumento può improvvisare rispondendoin tempo reale agli altri pur mantenendo l'armonia complessiva.
Il fatto che queste potenze industriali stiano già investendo
massicciamente nell'implementazione di strategie di
IA e digitali mostra la portata dell'opportunità,
(08:02):
ma anche come l'enorme rischio strategico di ignorarla.
Stiamo parlando di un rischio di livello blockbuster video.
Non so se ricordate quella famosa catena che rifiutòdi acquistare Netflix per 50 milioni di dollari,
pensando che lo streaming non avrebbe mai sostituito il nolleggio fisico?
Ve la ricordate?
(08:23):
Ma la domanda rimane,
da dove iniziare,
soprattutto se non si dispone del capitale edelle risorse di questi enormi multinazionali?
Mattias Hoplet,
vicepresidente dell'innovazione guidatadai clienti di Siemens Digital Industries,
ha sintetizzato bene la situazione durante il suo intervento al forum.
(08:44):
"Dovete agire in modo più sostenibile.
Dovete avere una maggiore trasparenza lungo tutta la catena del valore.
Avete pensato alla trasformazione della vostra forza lavoro?
Molte persone andranno in pensione nei prossimi anni enon ci sono molte persone che tornano nella forza lavoro.
Dovete ancora occuparvi dell'efficienza deicosti e di tutte le misure di produttività,
(09:05):
spingendo allo stesso tempo sull'efficienza energetica.
E non dimenticate la concorrenza.
Ci sarà sempre.
E poi c'è tutta quella nuova tecnologia che sta emergendo,
l'intelligenza artificiale,
i large language models,
chat GPT e così via,
tutto insieme".
La risposta è semplice,
ha offerto Hoplet con un sorriso ironico.
(09:25):
Basta trasformarsi digitalmente e il pubblico ha percepitoil suo sarcasmo e ha risposto con delle risate nervose.
È stato molto divertente,
almeno da quanto si legge,
dove tutti hanno capito che era anche spaventoso questa situazione perchénessuno poi sa davvero da dove cominciare per la trasformazione digitale.
(09:49):
Altro intervento è stato quello di Doug Warren,
Senior Vice Presidente del Business Monitoring and Control di Aviva,
un importante sviluppatore di softwareindustriale con sede a Cambridge nel Regno Unito,
è perplesso dalla lentezza con cui numerosi segmenti industriali hannopienamente abbracciato la digitalizzazione e la trasformazione digitale.
(10:13):
Sembra che tutti abbiano almeno immerso un dito o un piede nell'acqua,
ma il numero di organizzazioni che lo stanno facendo su
larga scala in tutta l'azienda è inferiore di quanto
la maggior parte delle persone potrebbe immaginare.
Il livello di progresso tecnologico non è una grande sorpresa,
e dove andremo da qui non sarà una grande sorpresa.
Il trucco sarà quanto velocemente si supererà la fase di provaconcettuale per passare alla distribuzione su larga scala.
(10:38):
Dal punto di vista di Warren,
se non si sfrutta il processo di digitalizzazione percambiare fondamentalmente il modo in cui si lavora,
probabilmente non si sta ottenendo molto valore.
Una delle cose più interessanti è che,
contrariamente alla percezione comune,
l'intelligenza artificiale non è affatto nuova.
(11:00):
Il concetto di rete neurale è stato sviluppato negli anni '40 eAlan Turing ha introdotto il suo influente test di Turing nel 1950.
I primi programmi di intelligenza artificialesono stati sviluppati già nei primi anni '60.
Se siete appassionati di scacchi,
avete sicuramente giocato contro avversari diintelligenza artificiale negli ultimi vent'anni.
(11:25):
Nella maggior parte dei videogiochi popolari haavuto trame alimentate da personaggi non giocanti,
gli NPC,
controllati dalla IA per quanto altrettanto tempo.
Ciò che rende la IA di oggi così potente e non è tanto la novità nel concetto,
quanto la potenza di calcolo disponibile e l'accessodemocratizzato a questa potenza attraverso il cloud.
(11:51):
Ma la tecnologia,
come sappiamo,
da sola non basta.
E' necessario integrarla con l'esperienza umana e le esigenze degli utenti.
Ed è qui che entra in gioco l'ingegneria dei fattori umani del design.
L'ingegneria dei fattori umani,
spesso chiamata anche ergonomia,
(12:15):
è lo studio dell'interazione tra esseri umani e prodotti,
sistemi o ambienti finalizzato a ottimizzare prestazioni,
sicurezza e soddisfazione.
Si tratta di un campo multidisciplinare che comprende psicologia,
ingegneria,
design ed ergonomia.
Pensate all'ingegneria dei fattori umani come al traduttoreuniversale tra il mondo delle macchine e quello degli esseri umani.
(12:41):
Proprio come un buon traduttore non si limitaa convertire parole da una lingua all'altra,
ma trasferisce significati,
contesti culturali e sfumature.
Così,
l'ingegneria dei fattori umani traduce la funzionalitàtecniche in esperienze intuitive e gratificanti per l'utente.
Per le aziende CAD e i designer freelance,
(13:02):
l'ingegneria dei fattori umani nel design diun prodotto non è un'aggiunta desiderabile,
ma è una necessità assoluta.
Studiando come gli utenti interagiscono con un prodotto,
i designer possono sviluppare soluzioniche rispettano non solo le loro esigenze,
ma anche i loro limiti e preferenze.
Questo approccio è diventato ancora più cruciale nell'era dell'industria 5.0,
(13:26):
dove la tecnologia deve essere progettata non per sostituire l'uomo,
ma per potenziarne le capacità.
Il design centrato sull'utente è il principiofondamentale dell'ingegneria dei fattori umani.
Si tratta di comprendere le esigenze,
i comportamenti,
i contesti degli utenti e di progettare prodottiche si inseriscono realmente nelle loro vite e,
(13:53):
attraverso il coinvolgimento degli utenti nel processo di design,
le aziende CAD e i freelance finiscono per svilupparesoluzioni che aumentano l'usabilità e la soddisfazione.
I prodotti difficili da usare frustrano gli utenti,
aumentano gli errori e talvolta presentano anche dei pericoli.
(14:15):
L'ingegneria dei fattori umani aiuta un'organizzazione a identificarei problemi di usabilità nelle prime fasi del processo di design,
consentendo aggiustamenti prima che un prodotto raggiunga il mercato.
Condurre test di usabilità e valutazioni aiuta soprattuttoi designer a ottenere dei feedback pertinenti dagli utenti,
(14:35):
in modo che i prodotti possano essere sviluppati con l'usabilità in mente.
La sicurezza,
poi,
è la parola d'ordine per la progettazione dei prodotti,
in particolare in settori come la sanità,
l'automotive e la produzione di macchinari.
L'ingegneria dei fattori umani è fondamentale per identificare i pericoli eper la progettazione di prodotti che minimizzano il rischio di incidenti.
(15:04):
Offre quindi ai designer un'analisi dell'interazione e del
comportamento degli utenti e sistemi che possono guidare poi
questi utenti lontano dagli errori e promuovere azioni sicure.
Facciamo un passo indietro e consideriamo quanto siarivoluzionario questo approccio rispetto al passato.
Tendenzialmente i prodotti venivano progettati principalmente in basea criteri tecnici o estetici e gli utenti dovevano adattarsi ad essi.
(15:32):
Oggi invece l'approccio è ribaltato,
partiamo dalle persone e dalle loro esigenze perpoi progettare la tecnologia attorno a loro,
insomma dobbiamo considerarci una specie di sarto.
Un buon design è anche produttivo,
però conoscendo come viene utilizzato un prodotto i designer possono esaminaree migliorare il flusso di lavoro per ridurre i passaggi non necessari.
(16:01):
Questo è molto importante per i designer CAD nei progettialtamente dettagliati che richiedono precisione ed efficienza.
L'ingegneria dei fattori umani utilizza il processodi design rendendo i compiti più facili e veloci.
Gli utenti sono più efficienti ed efficaci in ciò che devonofare per completare il design e non dimentichiamo l'estetica,
(16:22):
noi siamo italiani tra l'altro,
quindi a noi l'estetica piace.
Sebbene la funzionalità sia fondamentale anche l'estetica determinala soddisfazione dell'utente rispetto a qualsiasi prodotto.
L'ingegneria dei fattori umani ispira il designer a pensare
alle risposte emotive degli utenti verso i prodotti combinando
(16:43):
considerazioni estetiche con l'usabilità le aziende che producono,
che lavorano con il CAD e i designer freelance progettono prodotti
che non sono solo funzionali ma anche piacevoli alla vista il che
può aumentare il livello generale di soddisfazione dell'utente.
Un aspetto fondamentale dell'integrazione dell'ingegneria deifattori umani nei processi CAD è la progettazione iterativa.
(17:12):
Questo significa che i prodotti devono evolversiripetutamente da un'interazione all'altra,
in base al feedback ricevuto dagli utenti.
In qualsiasi processo di design,
i designer CAD devono sviluppare cicli di feedback che possono fornireopportunità di revisione durante i test e le valutazioni degli utenti.
(17:34):
L'approccio iterativo garantisce che il prodotto finale sia allineatocon le aspettative dell'utente e con l'uso standard dell'usabilità.
E' come scolpire una statua in marmo,
non si ottiene la forma perfetta al primo colpo ma
attraverso successivi raffinamenti che si rimuovono
ciò che è superfluo e accentuano così l'essenziale.
(17:56):
L'accessibilità diventa un componenteintegrante dell'ingegneria dei fattori umani,
questo significa che le aziende e i designerfreelance considerano popolazioni diverse,
comprese gli utenti con disabilità.
L'implementazione dei principi di accessibilità delle soluzioni di design deiprodotti li apre a un pubblico più ampio e migliora l'inclusività e l'usabilità.
(18:21):
Un esempio illuminante di come l'ingegneria dei fattori umani possatrasformare un prodotto viene dal mondo delle scarpe da running.
Nike ha rivoluzionato il design delle scarpe sportivestudiando non solo la biomeccanica della corsa,
ma anche percependo come i corridori sentonola scarpa durante diverse fasi dell'attività.
(18:47):
Questo ha portato alla creazione di prodotti con zone di supporto differenziatee materiali che rispondono in modo diverso a seconda della pressione esercitata.
Il risultato?
Abbiamo scarpe che si adattano dinamicamente al piede e allo stile di corsadell'utente riducendo quindi gli infortuni e migliorando le prestazioni.
Mentre l'ingegneria dei fattori umani ciaiuta a creare prodotti centrati sull'utente,
(19:11):
un'altra area che sta vivendo una profonda trasformazione grazieall'intelligenza artificiale è quella della visualizzazione 3D.
Vediamo subito dopo come un artista del settoresta navigando questa rivoluzione tecnologica.
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(19:33):
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(20:16):
Questo perché?
Perché fare podcast ha un costo.
E la stessa cosa vale anche per questo podcastche fa parte del network Runtime Radio.
Il contributo che le pubblicità danno al network servono amantenere il servizio a pagamento che ospita non solo il Tiraline,
ma anche gli altri del network.
Grazie mille per essere stati con noi anche oggi.
(20:39):
A presto.
La visualizzazione 3D è da sempre un ponte cruciale tra l'ideaconcettuale di un designer e la sua realizzazione fisica.
È quel momento in cui il progetto prende vita,
permettendo poi ai clienti e stakeholder di vedere il prodottoprima ancora che venga prodotto in un solo prototipo.
(21:05):
Spencer Livingstone è un artista di visualizzazione 3D con base a Londra.
Ha una passione per dar vita a concetti di designcon colori molto brillanti e dettagli molto vividi.
Nel processo gioca un ruolo importante nei loroflussi di lavorazione e di progettazione complessivi.
Molti designer di prodotto utilizzeranno Keyshoto un altro software per renderizzare le cose,
(21:29):
ma non hanno abbastanza tempo per farle sembrare reali.
È qui che entro in gioco io.
Prendo i prototipi che i designer di prodotto hanno realizzatoe dedico il mio tempo a visualizzarli da più angolazioni,
aggiungendo materiali e andando in profondità e nei dettagliper assicurarmi che sembri il più fotorealistico possibile.
La visualizzazione 3D è un settore che dovrebbe essere fortemente
(21:52):
influenzato dall'intelligenza artificiale e Livingstone
vede aspetti positivi e negativi in questa tendenza.
Inizialmente preoccupato dall'idea che la IAA potesse togliergli il lavoro,
vedere successivamente come potrebbe essere implementata utilmente nel processodi design ha convinto Livingstone che potrebbe portare più bene che male.
(22:13):
Detto questo,
ritiene che potrebbe non avere ancorasviluppato la maturità necessaria per farlo.
So che un giorno,
probabilmente,
sarò in grado di prendere una sola immagine e l'IAAsarà in grado di fare qualsiasi cosa con essa.
Ma penso ancora che ci sia bisogno di qualcuno che inserisca questi dati.
Ci sarà sempre bisogno di qualcuno come un direttore artistico.
(22:35):
Ci sarà bisogno di qualcuno che capisca come funziona.
Quindi ci sarà sempre posto per visualizzatori come noi.
Le sue parole risuonano con molti professionisti del settore che stannocercando di capire come la IAA si inserirà nei loro flussi di lavoro.
La IAA nella visualizzazione 3D è come avere un assistenteincredibilmente veloce che può suggerire varie azioni e opzioni,
(23:00):
ma ha ancora un certo bisogno di una guidacreativa e di un controllo di qualità.
Nel settore in cui lavoriamo,
all'inizio c'era questa idea che forse tutti sarebbero stati resi ridondanti.
Penso che sia cambiata.
Ci sarà assolutamente bisogno di persone che sappiano come
utilizzare quel software e ci sarà assolutamente sempre
(23:22):
bisogno di umani che lavorino ancora al suo fianco.
Non sarà qualcosa che rende tutti disoccupati e ha fabbricheche si gestiscono da sole e progettano cose e tutto il resto.
In realtà,
non è ancora così buono per tutte queste cose.
Quindi penso decisamente che l'ansia sia un po' troppoin anticipo rispetto alle effettive capacità dell'IAA.
(23:43):
Prendiamoci un momento per rifletterci sopra.
Cosa significa questo per noi come professionistidella visualizzazione e del disegno?
Forse,
invece di temere l'intelligenza artificiale come sostituto,
dovremmo iniziare a vederla come uno strumento che può liberarci
da compiti più ripetitivi e permetterci di concentrarci
sugli aspetti più creativi e strategici del nostro lavoro.
(24:06):
Al KeyShot Award 2024 di Londra,
Liviston ha presentato esempi del suo lavoro tra cuilampade e apparecchi di illuminazione per Astrolite,
soluzioni di archiviazione per lo studio Joseph & Joseph
e contenuti pubblicitari per una start-up ambientale
che lavora su soluzioni di riduzione del metano.
(24:27):
KeyShot ha spiegato che è fondamentale per il suo processo grazieall'interfaccia user-friendly e alla rapida formazione di mock-up dettagliati.
Dopo aver completato il Master in InformationExperience Design a Royal College of Art,
Liviston ha lavorato per il marchio d'illuminazione Curiosa,
(24:50):
con sede nel Derbyshire,
utilizzando proprio KeyShot,
il software KeyShot,
per visualizzare design di illuminazione invetro creati dal team di design del marchio.
"Il motivo per cui non mi piace fare schizzi è perché è frustrante.
(25:24):
Non riuscivo a mettere su carta le idee nella mia testa.
Non importa quanto potessi vedere questo oggetto perfetto nella mia testa.
Ogni volta che facevo uno schizzo,
tutte le proporzioni sarebbero state sbagliate e semplicemente non funzionava.
Ho semplicemente iniziato a creare mock-up in 3D.
(25:56):
Mi sento più veloce a creare mock-up in 3D che a disegnare.
Non devo riempire tutti i bordi e renderlo pronto per il rendering.
Voglio solo avere un'idea di come appare.
Quindi itero un'idea attraverso il CAD.
Un fatto interessante del percorso di Libyston è che lasua attività freelance esiste già da oltre sei anni,
(26:17):
ma la sua imminente partenza dallo studio Joseph & Jofferssegnerà la prima volta che sarà completamente autonomo.
Sto cercando di attenermi a ciò in cui sono davvero bravo,
come buona base,
come prodotti,
interni,
animazioni più piccole dove le cose si muovono.
Ma voglio decisamente entrare nel regno delle cose più simulate,
(26:39):
quindi più stoffa e così via.
Dipenderà solo dal tipo di clienti per cui lavoro.
Nonostante l'ineditabile influenza dell'intelligenzaartificiale nel settore della visualizzazione 3D,
Libyston vede ancora il suo ruolo basato su metodidi visualizzazione tradizionali e input umani.
Dopotutto alla fine è l'occhio umano che il suo lavoro sta cercando
(27:01):
di convincere che sia reale e questa considerazione ci riporta
all'importanza dell'integrazione tra tecnologia e fattore umano.
Abbiamo esplorato quindi come la IA e l'industria 5.0stiano trasformando il panorama manufatturiero globale,
(27:21):
con investimenti massicci da parte delle più grandi aziende del settore.
Quindi non si tratta di un semplice hype,
ma di una rivoluzione reale che sta ridefinendoil modo in cui dovremmo progettare in futuro,
produrre e interagire con i nostri prodotti.
E in questo caso abbiamo visto anche l'ingegneria dei fattori umani,
quanto è fondamentale per creare prodottiche non siano solo tecnicamente avanzati,
ma anche intuitivi,
(27:42):
accessibili e gratificanti per chi li usa,
per gli utenti.
Il design centrato sull'utente non è più quindi un optional,
così un vezzo,
ma è una necessità in un mercato sempre più competitivo.
E infine abbiamo ascoltato la prospettiva di chi lavora nella visualizzazione3D e vede nell'intelligenza artificiale più opportunità che una minaccia,
(28:05):
pur riconoscendo che la creatività e l'occhio umano rimangono fondamentali.
Personalmente credo che il futuro del design industriale sarà caratterizzatoda una simbiosi sempre più stretta tra intelligenza umana e artificiale.
Chi saprà integrare al meglio queste due dimensioni,
avrà un vantaggio competitivo notevole nei prossimi anni.
(28:25):
Quindi,
guardando al futuro,
è probabile che vedremo emergere nuove figure professionale più ibride,
con competenze sia tecniche che artistiche,
capace anche di fungere da ponte tra il mondodelle macchine e quello degli esseri umani.
Vi lascio,
prima di chiudere,
con delle domande.
Cosa ne pensate?
Come state integrando l'intelligenza artificialenel vostro flusso di lavoro di disegno o di design?
(28:50):
Guardate,
siamo qua e quindi condividete le vostre esperienze nei commenti osui canali social e intanto vi ringrazio per l'ascolto e come sempre,
lunga vita e prosperità a tutti.