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June 2, 2025 29 mins
Benvenuti all'episodio numero 110 de Il Tiralinee condotto da Daniele Borghi! In questo appuntamento speciale, celebriamo ben quattro anni di viaggio insieme, esplorando il affascinante mondo del design di prodotto e del CAD. 🚀

🔍 Di cosa parleremo in questo episodio:
  1. Coerenza del Brand nel Design di Prodotto: Scopri come l'identità visiva di un marchio influenzi le decisioni progettuali, dando vita a forme e sensazioni tattili riconoscibili.
  2. Parti in Uretano Personalizzate: Un'immersione nel materiale versatile che funge da ponte tra le audaci idee dei designer e la produzione industriale, con applicazioni che spaziano dai dispositivi medici all'industria aerospaziale.
  3. Gestione dei Layer nei Software CAD: Approfondiamo l'importanza della gestione dei layer nel design, fondamentale per creare progetti complessi e ben organizzati.


🤖 Attraverso l'analisi di esempi pratici e delle sfide nel mantenere la coerenza del brand, Daniele ci guiderà attraverso un'affascinante riflessione sull'architettura invisibile che sostiene gli oggetti della nostra vita quotidiana.

🌟 Brand e Servizi Citati:
  • Apple: Marchio emblematico noto per il suo design minimalista e coerenza visiva in tutti i prodotti.
  • IDEO e Frog Design: Aziende di consulenza che definiscono linguaggi visivi coerenti per famiglie di prodotti.


💡 Temi Principali:
  • Come il design non sia solo estetica, ma una forma di comunicazione attraverso forme e materiali.
  • La metamorfosi dell'uretano nel design, dall'idea alla realtà concreta.
  • L'importanza della gestione ottimale dei layer nel software CAD per la produttività.


📈 Il TiraLinee è un podcast indipendente realizzato da Daniele Borghi, se vuoi metterti in contatto con me, mi puoi trovare qui: my social bio

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La mia attrezzatura

► Mic: Donner PO-8
► Scheda: Focusrite Vocaster One
► Software:
► Cuffie: Focusrite HP60v

Grazie mille per il supporto software di Alex Raccuglia
Le musiche sono state create con Tuney
Le cover sono state create con uno di questi tool:
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Transcript

Episode Transcript

Available transcripts are automatically generated. Complete accuracy is not guaranteed.
(00:04):
Benvenuti in questo canale dedicato alla proiezione ortogonale,
al magico mondo delle tolleranze e ai fantastici render 3D.
Sono Daniele Borghi,
disegnatore tecnico CAD 3D e podcaster.
Preparatevi a salire a bordo,
perché qui non siamo solo appassionati di disegno tecnico,
ma anche di tecnologia.
Questo è il Tiralinie,
il podcast che vi porterà in un viaggioaffascinante attraverso il mondo del CAD,

(00:27):
condividendo esperienze,
consigli e tante notizie.
Siete pronti?
Allacciate le cinture!
La nostra destinazione è la creatività e la passione per il disegno tecnico.
Bentornati amici Tiralinie.

(00:49):
Questo è l'episodio numero 110.
Intanto qualche applauso per arrivare a 110 episodi e anche perché,
nonostante alcune difficoltà intrinseche della vita reale,
sono riuscito a mantenere costanti le uscite settimanali.
E ma vi rendete conto che sono già 110 episodi?

(01:09):
E indovinate anche un po'?
L'episodio scorso ho completamente dimenticato difesteggiare il quarto anniversario del podcast.
Sembra ieri che,
il 21 maggio 2021,
vi sono buttato a capofitto in questa avventura,
mettendo la mia voce online per la prima volta.
E adesso?

(01:29):
Adesso sono 4 anni e dopo sono ancora qui.
Eccoci qua.
Spero di avervi regalato in questi anni un po' di buon intrattenimento,
qualche bella notizia e soprattutto di avervi fatto scoprire che,
dietro al solito tram tram,
il solito lavoro di routine di noi tiraline,
si nasconde anche un mondo un po' più ricco,

(01:51):
più interessante di quanto si pensi.
E inoltre,
non mi resta altro che ringraziarvi soprattutto per seguirmi.
Ma entriamo nel vivo dell'episodio.
Avete mai pensato che dietro a ogni oggetto che utilizzatequotidianamente si nasconda un intero universo di decisioni progettuali?

(02:11):
Dall'impugnatura ergonomica del vostro spazzolino da denti fino almeccanismo perfettamente calibrato della vostra macchina del caffè,
nulla,
credetemi,
è lasciato al caso.
Oggi esploreremo insieme il mondo affascinante che si ceda dietro alla
progettazione dei prodotti che utilizziamo ogni giorno e a un viaggio

(02:32):
attraverso quello che potremmo definire il DNA invisibile degli oggetti.
Parleremo di come la coerenza del brandinfluenzi profondamente un design di prodotto,
ci addentreremo nel sorprendente universo delle parti in uretano personalizzate,
materiali che tendenzialmente passano inosservati ma che

(02:54):
sono fondamentali in innumerevole applicazioni e sveleremo
i segreti della gestione dei layer nei software CAD,
gli strati virtuali che proprio come in un'orchestra ben direttapermettono di orchestrare progetti di complessità a volte inimmaginabile.
Tre sono i temi di cui affrontiamo oggi,

(03:16):
quindi la coerenza del brand come architrave del design diprodotto dove l'identità visiva di un marchio si traduce in curve,
angoli e texture che rendono immediatamente riconoscibile il prodotto di
un'azienda e il mondo sorprendente delle parti in uretano personalizzate e

(03:38):
materiali versatili che danno forma a oggetti di uso quotidiano con una
precisione che sfiora a volte la perfezione e la gestione dei layer CAD che è un
viaggio nella storia e nell'evoluzione di questo strumento fondamentale dalle
tavole da disegno ai modelli software di progettazione tridimensionale.
E sapete una cosa?

(03:58):
Secondo uno studio recente,
un prodotto ben progettato può aumentare la disponibilità di
acquisto di un cliente fino all'86% rispetto ad un'alternativa
con funzionalità simili ma con un design meno curato.
Il design non è solo un'estetica,
è una comunicazione,
è psicologia,

(04:19):
è anche molta ingegneria,
è il linguaggio silenzioso con cui gli oggetti ci parlano per farsi acquistare.
Prima però di entrarci nei meandri dellacoerenza di questo brand del design di prodotto,
facciamo un passo un po' indietro e consideriamo come ogni oggetto che cicirconda sia poi il risultato di un processo creativo che unisce arte,

(04:42):
scienza,
tecnologia in un equilibrio tanto delicato quanto sorprendente.
Ogni curva,
ogni angolo,
ogni texture che tocchiamo con mano è stata disegnata,
modellata e anche perfezionata spesso attraverso innumerevoli interazionifino a raggiungere quella che poi è la forma che ora ci sembra così naturale,

(05:03):
così ovvia,
così,
così dire,
inevitabile.
Ma nulla è dato al caso,
nulla è inevitabile nel design,
tutto è una scelta.
Ma bando alle ciance,
immergiamoci ora nel primo capitolo di questo episodio dove
scopriremo come la coerenza del brand Plasmi il design
dei prodotti che amiamo e utilizziamo ogni giorno.

(05:25):
Pensate al vostro smartphone preferito,
riuscite a identificarlo senza guardarlo semplicementedalla sensazione che provate quando lo tenete in mano?
Bene,
quella sensazione non è casuale,
è il risultato di una strategia di design meticolosamente piedificatache riflette l'identità del brand in ogni aspetto del prodotto.

(05:54):
La coerenza del brand nel design di un prodottoè come il DNA di un organismo vivente,
è invisibile a occhio nudo ma è determinante per ogni caratteristica esteriore,
proprio come il DNA detta se avremo gli occhi azzurri o i capelli ricci,
così l'identità di un brand determina se unprodotto avrà linee morbidi o spigoli vivi,

(06:19):
colori vivaci o tonalità neutre o finiture opache o lucide,
insomma una serie di identificativi che rendono il brand subito identificabile.
Le aziende leader nel settore del design comprendono che
la coerenza visiva e tattile tra i loro prodotti crea un

(06:39):
linguaggio riconoscibile che parla direttamente ai consumatori,
non si tratta di applicare un logo ma di tradurre i valorifondamentali del brand in elementi tangibili che possono essere visti,
toccati e sperimentati.
Prendiamo naturalmente ad esempio Apple,
la loro filosofia di design minimalista si riflette in ogni prodotto,

(07:04):
dalla curvatura perfettamente calibrata degli angoli dei lorodispositivi fino alla sensazione tattile dei materiali utilizzati.
Questo approccio ha creato un'esperienza di marca così coerente che molticonsumatori possono identificare un prodotto Apple anche a occhi chiusi,
semplicemente toccandolo.
Per chi come noi poi lavora nella progettazione CAD,

(07:26):
questa coerenza si traduce in un sistema di regole geometriche eproporzioni che vengono applicate sistematicamente a ogni nuovo prodotto.
Diciamo che è come avere un vocabolario tridimensionale chedefinisce come le forme debbano interagire tra di loro,
quali raggi di curvatura utilizzare e comestrutturare le giunzioni tra diversi componenti.

(07:48):
Un aspetto particolarmente interessante è come le aziende di servizi CAD stianogiocando un ruolo sempre più cruciale nel mantenere questa coerenza di brand.
Queste società fungono da custodi dell'identità visiva,
garantendo che ognuno,
anzi,
ogni nuovo progetto si integri perfettamentenell'ecosistema dei prodotti esistenti.

(08:10):
E non pensate che sia facile,
provate voi a mantenere la stessa personalitàvisiva per centinaia di prodotti diversi,
ognuno con le proprie specifiche tecniche e vincoli funzionali.
Non è proprio così facile,
è un po' come chiedere a un attore di interpretare sempre lo stesso personaggio,
ma in film completamente diversi,

(08:31):
dalla commedia romantica al thriller fantascientifico.
La coerenza del brand porta con sé benefici tangibili,
che vanno ben oltre l'estetica.
I prodotti che presentano un design coerentetendenzialmente godono di una maggiore fedeltà del cliente,
possono comandare prezzi più elevati e spessonecessitano di meno spiegazioni nel momento dell'uso.

(08:57):
E voi vi chiederete,
perché?
Perché il consumatore,
una volta compreso il linguaggio di quel brand,
può trasferire la propria conoscenza da un prodotto all'altro.
Apple,
Apple,
Dodge,
perché poi,
insomma,
è come imparare a guidare,
una volta che avete appreso come funziona un'automobile,
potete guidare tante altre senza dover ricominciare da zero.

(09:17):
Certo,
ogni macchina avrà le sue particolarità,
ma i principi fondamentali rimangono sempre gli stessi.
Però,
attenzione,
la coerenza non significa ripetizione monotona.
I brand più innovativi sanno come evolvere il proprio linguaggio visivo,
mantenendo al contempo un legame riconoscibile con la propria realità.
Facciamo un saltino indietro e consideriamo per un momento

(09:40):
cosa accadrebbe se un brand decidesse improvvisamente di
abbandonare ogni coerenza nel proprio approccio al design.
Immaginate la BMW che passi dalle sue linee sportive e aggressivea forme morbide e rotonde come quella di una Fiat 500.
Non solo i consumatori sarebbero un po' confusi,
ma si perderebbe completamente quel patrimonio di associazionimentali che sono state costruite nel corso di decenni.

(10:07):
Per chi utilizza un software CAD e una progettazione,
la sfida è particolare,
perché si deve bilanciare la necessità di innovare con l'imperativodi mantenere quella forma visiva che rende riconoscibile il brand.
E' come se lavoraste contemporaneamente sudue vincoli apparentemente contraddittori,
essere creativi e originali,

(10:27):
ma all'interno di parametri ben definiti.
E' un po' come quando vi dicono "sì,
te stesso,
ma non troppo" all'occhio di lavoro.
La consulenza specializzata nel design di prodotto sta diventandoun elemento sempre più strategico proprio per questo motivo.
Aziende come IDEO o Frog Design non si limitanoa creare prodotti esteticamente piacevoli,

(10:51):
ma lavorano per definire dei linguaggi visivi coerenti,
che possono anche essere applicati a intere famiglie di prodotti,
talvolta anche per lungo tempo,
per decenni.
Nel mondo della progettazione CAD 3D questo si traduce nella creazione dilibrerie parametriche di componenti e feature che incorporano il DNA del brand.

(11:12):
Pensate a queste librerie come a un set di mattoncini LEGO,
specializzati,
che possono essere combinati in infiniti modi diversi,
pur mantenendo una coerenza di fondo.
E infine,
adesso sviscerato questo argomento,
passiamo ad un aspetto più tecnico e meno visibile della progettazione,
il mondo affascinante delle parti in uretano personalizzate,

(11:34):
componenti che,
pur rimanendo spesso invisibili all'utento finale,
sono fondamentali per il funzionamento e lesensazioni tattili di innumerevoli prodotti.
Se il design di prodotto fosse un iceberg,
le parti in uretano personalizzate sarebbero quellaporzione massiccia nascosta sotto la superficie dell'acqua,

(12:04):
invisibili è più,
ma fondamentali per mantenere a gala l'intero sistema.
L'uretano è un materiale estremamente versatile,
un camaleonte industriale che può essere praticamente qualsiasi forma,
durezza e caratteristica,
può essere morbido come la gomma o rigido come la plastica dura,
trasparente come il vetro o colorato in qualsiasi sfumatura immaginabile.

(12:27):
Che cosa però rende questo materiale cosìspeciale nel mondo della progettazione?
La risposta sta nella sua capacità di colmare il divario tra le idee più audacidei designer che abbiamo visto prima e i vincoli della produzione industriale.
Pensate all'uretano a come un traduttore universale prende il linguaggioastratto del design e lo traduce nel linguaggio concreto degli oggetti fisici.

(12:55):
Questa caratteristica lo rende il candidato ideale per la prototipazionerapida e la produzione di componenti personalizzati in piccoli lotti,
una necessità sempre più pressante in questo mercato cherichiede prodotti sempre più specializzati e su misura.

(13:20):
Il processo di sviluppo di parti in uretano personalizzate è affascinante,
è per chi mastica di CAD 3D come noi,
rappresenta degli esempi più puri di come il designdigitale si trasformi in una realtà tangibile.
Tutto inizia come sappiamo in un modello tridimensionaledove ogni dettaglio viene meticolosamente definito.

(13:43):
Da questo modello virtuale si crea un master partner tipicamenteutilizzando tecnologie di stampa 3D o lavorazioni CNC di alta precisione.
Questo master partner serve poi per creare uno stampo insilicone nel quale poi verrà colato l'uretano liquido.
Pensateci un po' come preparare un dolce elaborato,
prima create lo stampo perfetto,

(14:05):
poi gli versate l'impasto e infine attendete piacentemente che si solidifichi,
solo che invece di una torta ottenete uncomponente industriale di alta precisione,
un po' meno appetitoso ma forse decisamente più durevole.
Ciò che rende particolarmente interessante questo processo è la sua scalabilità.

(14:26):
Si può partire da un singolo prototipo per testare un concetto e una volta
provato il design passare a poi alla produzione di piccoli lotti senza
dover poi investire nelle costose attrezzature tipicamente
richieste per processi come lo stampaggio a iniezione.
Questo approccio flessibile alla produzione è particolarmenteprezioso nelle fasi iniziali di uno sviluppo di un prodotto,

(14:54):
quando il design è ancora in evoluzione possonoessere necessarie molteplici interazioni.
Per chi progetta in mercato come noi l'uretano offre un'opportunità unica.
Possiamo vedere i nostri modelli digitali prendere vita in modo rapidoed economico e permettendoci una verifica immediata dell'ergonomia,

(15:15):
delle proporzioni e funzionalità.
E' come se le idee poi potessero materializzarsiquasi alla stessa velocità con cui vengono concepite.
Le applicazioni delle parti in uretanopersonalizzate sono sorprendentemente varie,
le troviamo nei dispositivi medici dove la biocompattibilità e lapossibilità di creare forme anatomiche precise sono essenziali,

(15:38):
nei prodotti di consume dove offrono un'eccellente combinazione di
estetica e funzionalità e persino nell'industria aerospaziale dove la loro
leggerezza e resistenza le rendono ideali per componenti specializzate.
Un aspetto particolarmente interessante è come l'uretanopossa imitare le proprietà di altri materiali.

(16:00):
Con la giusta formulazione può riprodurre la sensazione tattile del legno,
la rigidità del metallo o l'elasticità della gomma.
Questa capacità camaleonica lo rende uno strumentopotentissimo nelle mani dei designer e ingegneri,
però bisogna fare attenzione perché lavorare con l'uretano

(16:22):
richiede una comprensione approfondita non solo del materiale
stesso ma anche dei principi di design for manufacturing.
Non tutti i dettagli che possono essere modellati in un softwareCAD possono essere poi riprodotti efficacemente in uretano.
Prendiamoci quindi un momento per riflettere su quanto poi sia

(16:45):
straordinario questo materiale perché l'uretano personalizzato
è un po' come un attore caratteristica nel mondo dei materiali.
Raramente ottiene il ruolo del protagonista ma senza di esso moltiprodotti semplicemente non potrebbero esistere nella forma che conosciamo.
Per noi che progettiamo in 3D,
comprendere le potenzialità e i limiti dell'uretanoapre a un nuovo universo di possibilità,

(17:12):
è come se improvvisamente aveste accesso a una tavolozza dicolori molto più ampia per esprimere le vostre idee progettuali.
L'uretano con la sua versatilità è ancheuna metafora perfetta per il mondo moderno,
per il moderno approccio alla progettazione,
flessibile,
adattabile,
capace di evolvere rapidamente in risposta alle nuove esigenze.

(17:37):
In un certo senso incarna quella fisiografia agile che sta
trasformando non solo lo sviluppo del software ma anche il
modo in cui concepiamo e realizziamo gli oggetti fisici.
Insomma potremmo dire che l'uretano è unmateriale perfetto per l'era dell'incertezza.
Qualunque cosa il futuro ci riservi,
c'è una buona probabilità che potremmo modellarla in uretano.

(18:00):
Ma non possiamo parlare di progettazione senza affrontare unodegli aspetti più fondamentali del lavoro con il software CAD,
la gestione dei layer o layer,
non so come a volte uno dice layer l'altro dice layerinsomma sappiate che intendiamo la stessa cosa.
Se il design di un prodotto è l'arte di dare la formaall'idea e l'uretano è il mezzo per realizzarle,

(18:23):
i layer sono lo strumento organizzativo che rende possibilegestire la complessità di progetti sempre più articolati.
Ti è piaciuto l'episodio di questa settimana?
Se la risposta è sì,
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(18:47):
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(19:07):
anche un piccolo contributo può aiutarci a portareavanti nuove idee e progetti per il podcast.
Ogni gesto di supporto,
grande o piccolo,
è per noi davvero importante.
Immagino che abbiate notato che c'è pubblicitàall'inizio e alla fine di questo episodio.
Questo perché?
Perché fare podcast ha un costo,

(19:28):
e la stessa cosa vale anche per questo podcastche fa parte del network Runtime Radio.
Il contributo che le pubblicità danno al network servono amantenere il servizio a pagamento che ospita non solo il Tiraline,
ma anche gli altri del network.
Grazie mille per essere stati con noi anche oggi,

(20:05):
a presto!
La gestione dei layer è forse uno degli aspettipiù sottovalutati della progettazione CAD,
eppure è fondamentale per mantenere ordine e chiarezza in progettiche possono arrivare a contenere migliaia di componenti e dettagli.

(20:33):
Ma torniamo agli albori,
facciamo un passo indietro e la storia dei layer nellaprogettazione inizia molto prima dell'era digitale,
con le tradizionali tavole da disegni e fogli di carta lucida sovrapposte,
per chi ha la penna bianca come me,
sa di cosa sto parlando.
I progettisti utilizzavano questi fogli trasparentiper separare i diversi elementi di un progetto,

(20:58):
un foglio per strutture portanti,
un altro per gli impianti elettrici e unaltro ancora per le quote e le annotazioni.
Questo approccio a strati permetteva di visualizzare selettivamentesolo le informazioni rilevanti per una particolare fase del progetto,
riducendo quindi la confusione e migliorando la leggibilità.
Quando i sistemi CAD hanno iniziato a diffondersi nei primi anni80 hanno naturalmente adottato e potenziato questo concetto.

(21:27):
I layer sono quei rari casi in cui il passaggio dal mondoanalogico a quello digitale è avvenuto senza particolari traumi,
a differenza di quanto poi è accaduto ad esempio con l'industria musicale.
Nei moderni software CAD,
i layer sono diventati uno strumento incredibilmente sofisticato.

(21:49):
Non servono più solo a organizzare visivamente gli elementi,
ma formano anche un complesso sistema di metadatiche può includere informazioni su materiali,
proprietà,
fisiche,
fornitori,
costi e molto altro.
Per chi si avvicina per la prima volta alla modellazione 3D,
la gestione dei layer può sembrare un dettaglio tecnico poco importante,

(22:11):
ma per noi professionisti del settore è un po' come il sistemanervoso che tiene insieme un intero organismo del progetto.
Senza una strategia chiara per la gestione dei layer,
anche il progetto più brillante può rapidamentetrasformarsi in un caos ingestibile.
Pensate a un progetto automobilistico complesso,

(22:32):
migliaia di componenti,
ciascuno con le proprie specifiche tecniche,
tolleranze,
materiali,
senza un sistema di layer ben organizzato,
sarebbe come cercare un ago in un pagliaio,
anzi sarebbe come cercare un particolare ago inun pagliaio pieno di aghi simili ma non identici.
E una delle sfide più grandi della gestione dei layer ètrovare il giusto equilibrio tra dettaglio e usabilità.

(22:58):
Troppi layer rendono il sistema troppo complesso da navigare,
troppo pochi rendono difficile isolare componenti specifici.
E' un po' come organizzare la propria libreria,
avere un libro per ogni scaffale renderebbe impossibile trovare qualcosa,
ma mettere tutti i libri in un unico grandemucchio non sarebbe certamente efficiente.

(23:18):
Le aziende più strutturate tendenzialmente adottano standardinterni per la nomenclatura e l'organizzazione dei layer,
creando veri e propri manuali di stile per la progettazione CAD.
Questi standard non solo migliorano l'efficienza interna,
ma ne facilitano enormemente la collaborazione tra partner esterni e fornitori.

(23:40):
E' interessante notare come l'evoluzione del software CAD abbiaportato a due approcci paralleli nella gestione della complessità,
i layer tradizionali e la modellazione parametrica basata su feature.
Questi approcci non sono mutuamente esclusivi,
al contrario si complementano a vicenda,

(24:00):
offrendo ai progettisti una flessibilità senza precedenti.
Prima però di continuare,
pensiamo a quanto sia straordinario questoconcetto di stratificazione dell'informazione.
I layer CAD sono in un certo senso una metafora del modo incui il nostro stesso cervello organizza le informazioni,
per categorie,
per rilevanza,

(24:21):
per contesto.
E' un esempio affascinante di come gli strumenti tecnologicispesso riflettono i nostri processi cognitivi naturali.
Uno degli aspetti poi particolarmente interessanti della gestionedei layer è come essa influenzi il processo creativo stesso,
perché se la possibilità di nascondere temporaneamentecerti elementi per concentrarsi su altri,

(24:47):
permette ai designer di adottare un approccio più modulare e interattivo,
come se uno scrittore potesse temporaneamente nasconderetutti i paragrafi tranne quello su cui sta lavorando,
per poi gradualmente reintegrare il tutto in una visione di insieme.
Insomma,
i layer sono quasi una forma di cecità selettiva,

(25:09):
indotta dal software.
Naturalmente possiamo vedere solo ciò che vogliamo vedere,
almeno nel contesto della progettazione.
Con l'avvento del cloud computing e dei sistemi di progettazione collaborativa,
la gestione dei layer ha acquistato una dimensione completamente nuova.
Oggi team distribuiti in tutto il mondo possonolavorare simultaneamente sullo stesso progetto,

(25:33):
ciascuno concentrandosi su aspetti specificisenza interferire con il lavoro di altri.
Questa possibilità sarebbe impensabile senza un sistemarobusto di organizzazione e gerolizzazione dell'informazione.
Per chi,
come molti di voi che mi state ascoltando elavora continuamente con un software CAD,
migliorare la propria competenza nella gestione dei layerpuò avere un impatto sorprendente sulla produttività.

(25:59):
Insomma,
è come imparare a organizzare meglio il proprio spazio di lavoro fisico.
All'inizio richiede dello sforzo,
ma i benefici poi si sentono a lungo termine,
sono incalcolabili.
E non dimentichiamo l'impatto che una buona gestione deilayer ha sulla manutenzione a lungo termine dei progetti.
Disegni ben organizzati possono essere facilmenteraggiornati e modificati anche anni dopo la loro creazione,

(26:25):
spesso da persone diverse da quelle che le hanno originariamente concepiti.
Insomma,
in un certo senso è una forma di comunicazioneattraverso il tempo da un progettista all'altro.
Ed eccoci giunti alla conclusione di questo episodio,
attraverso l'architettura invisibile degli oggetti che ci circondano,

(26:49):
abbiamo visto come la coerenza di un brand trasforma informe esensazioni tattili che creano un linguaggio poi silenzioso ma potente,
abbiamo scoperto anche il mondo nascosto delle parti in uretano personalizzate,
componenti versatili che danno forma concreta alle idee più innovative e abbiamo
compreso naturalmente l'importanza cruciale dei layer cad nell'organizzazione

(27:13):
per organizzare la complessità crescente dei progetti moderni.
Questi tre elementi,
coerenza visiva,
materiali versatili e organizzazione strutturata,
sono parte dei pilastri invisibili che sostengonol'edificio della progettazione contemporanea,
insieme permettono di trasformare concetti astratti in prodottitangibili che arricchiscono la nostra vita quotidiana.

(27:38):
Come sempre noi guardiamo al futuro e non possiamo altro che immaginare come
questa evoluzione dell'intelligenza artificiale e dei sistemi generativi
porterà nuove sfide e opportunità in ciascuno di questi ambiti.
Forse vedremo sistemi in grado di suggerire automaticamente soluzioni di design

(27:59):
coerenti con l'identità di un brand o materiali ancora più versatili di quelli
dell'uretano o sistemi di organizzazione delle informazioni
che trascendono il concetto tradizionale di layer.
Apro un paio di parentesi su questo argomento,
quello della gestione dei livelli cad in un disegno,
perché leggendo e preparandomi per questa puntata mi sono molto interessato.

(28:20):
Non è che non ne sapevo niente,
sia chiaro,
ma la gestione dei livelli è la spina dorsale di ogni progetto e disegno caro.
E' stato molto interessante scoprire che esistono delle normespecifiche che stabiliscono come si debbano chiamare i livelli.
Questo aspetto mi ha particolarmente colpito e molto probabilmente nesentiremo ancora parlare sul canale in maniera più specifica e approfondita.

(28:46):
E voi,
cosa ne pensate?
Vi siete mai soffermati a riflettere sul processo creativo etecnico che si cera dietro agli oggetti che utilizzate ogni giorno?
Insomma,
quali sono gli aspetti del design che più catturanola vostra attenzione e suscitano la vostra curiosità?
Insomma,
un paio di domande giusto per darvi un po' di pepee magari darvi dei feedback sui nostri canali.

(29:13):
Quindi,
altro che non vi ringrazio per aver condiviso del tempo
con noi in questa esplorazione degli oggetti e del
design e non mi resta altro che dirvi a tutti voi,
tiralini,
lunga vita e prosperità.
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