1777. Battaglia di Princeton.

1777. Battaglia di Princeton.
In un colpo di genio strategico, il generale George Washington riesce a evitare il conflitto con il generale Charles Cornwallis, che era stato inviato a Trenton per catturare la volpe (Washington), e vince diversi scontri con la retroguardia britannica, mentre lascia Princeton per Trenton, nel New Jersey.
Profondamente preoccupato per la vittoria di Washington sugli inglesi a Trenton il 26 dicembre 1776, Cornwallis arrivò con le sue truppe a Trenton la sera del 2 gennaio pronto a sopraffare i 5.000 Continentali esausti, seppur esuberanti, e la milizia di Washington con i suoi 8.000 Redcoats. Washington sapeva che era meglio non impegnare una tale forza e Cornwallis sapeva che Washington avrebbe cercato di scappare durante la notte, ma era lasciato a indovinare quale corso Washington avrebbe preso.
Cornwallis inviò truppe a guardia del fiume Delaware, aspettandosi che Washington invertisse la rotta presa per la traversata di mezzanotte del 25 dicembre. Invece, Washington lasciò i suoi fuochi da campo accesi, spense le ruote dei carri del suo esercito e si intrufolò furtivamente dietro il lato dell'accampamento britannico. Mentre i Continentali si dirigevano a nord all'alba, incontrarono la sbandata retroguardia britannica, che superavano numericamente di 5 a 1.
Quaranta patrioti e 275 soldati britannici morirono durante la successiva battaglia di Princeton. Dopo la sconfitta, i fratelli Howe (il generale William e l'ammiraglio Richard) scelsero di lasciare la maggior parte del New Jersey a Washington. Invece di radunare la loro considerevole forza lavoro per riconquistare il New Jersey, concentrarono tutte le loro forze tra il New Brunswick e la costa atlantica.