Episode Transcript
Available transcripts are automatically generated. Complete accuracy is not guaranteed.
(00:00):
Buongiorno a tutti...
(00:02):
Again.
L'isola a forma di banana!
Ciao a tutti e benvenuti nella puntata 65 dell'ottava serie dell'isola a forma di banana.
Quella in cui i nostri sponsor hanno staccato il primo assegno a 12 zeri!
In miliardi! Che bello! Siamo...
In forma.
(00:23):
Siamo in forma.
Beh io ho dormito 10 ore oggi, quindi perché era giusto alla terza puntata dare un aggiornamento
rispetto al mio stato di salute perché so che nelle altre puntate più di qualcuno si è chiesto.
È una delle domande che la gente ci fa più spesso, ma il bodo come sta?
Esatto.
E vivo? Poco? Però...
Però meglio, oggi ho dormito, quindi...
(00:43):
Allora, l'altra puntata abbiamo cominciato con le domande del nostro pienissimo pubblico
e una delle domande che più spesso vengono poste che riguardano i viaggi in Giappone,
il Giappone in generale, è riguarda in realtà le cose che posso comprare
perché il consumismo riempie sempre le nostre giornate.
(01:05):
Ma merita avere il bagaglio in più per far posto alle robe che comprerò,
ma quanta roba... ma va bene comprare...
La risposta è sempre sì.
...i regali per gli amici, comprate ma spendetene sti soldi.
Esatto. E prendetelo questo bagaglio extra.
E prendiamo, sì.
Sti 80 euro che costa una valigia.
Ma esatto.
(01:26):
Ma dai, nessuno vi restituirà poi con la bellissima statuina
comprata in quel mercatino dove quel signore per 36 anni ha lavorato l'argilla con le sue mani
prima di riuscire a fare questa rappresentazione del monte Fuji
perfettamente identica all'originale.
Tutte le altre...
Ma poi ragazzi, ragazzi, ma il Giappone conta su di voi per risollevare l'economia
(01:49):
e voi cosa fate? Gli girate le spalle?
Io direi no.
Quindi la puntata di oggi sarà interamente dedicata...
...a...
I regali di Natale, ragazzi.
I regali di Natale, ragazzi.
Ci siamo quasi.
I consumisti nelle porte.
Non vorrete mica farvi trovare impreparati, voglio dire.
Abbiamo qui un consulente giapponese... no, consulente sul Giappone.
(02:11):
Per eccellenza non possiamo lasciarci scappare l'opportunità di raccontare le migliori cose
che possiamo regalare a Natale ad un impallinato di Giappone
ad un interessato di Giappone.
Anche perché tra tutti i consigli che posso dare, una cosa che non so fare sicuramente
è come consigliarvi bene di riportare a casa i vostri soldi.
Quindi oggi si spende, ragazzi, è il periodo giusto, il Natale alle porte.
(02:35):
Non so quando uscirà questa puntata e strizzalo io al bodo, ma sicuramente sarà prima di Natale.
Ovviamente.
Per cui voi, che siete arrivati all'ultimo giorno, non sapete cosa comprare.
Oh no! E adesso che cacchio gli compro?
Intanto cominciamo a fare un brevissimo recap
del come funzionano le festività in Giappone.
(02:56):
Un lunghissimo recap, non troppo lungo, ma giusto, lo trovate nella nostra puntata della seconda stagione
che parla specificatamente delle festività in Giappone.
Quindi andatevelo a recuperare se non sapete come funziona.
Perché c'è qualcosa che riguarda il pollo.
C'è qualcosa che riguarda... è vero!
Eh, non hai studiato?
Non ho studiato, eh vado.
Nonostante lo abbia raccontato tu.
(03:18):
Non ho guardato tutti gli episodi dell'isola forma di banana.
A cipigna, perché io ho vissuto l'isola forma di banana.
Ci sono stato.
Cittazione da...
Ha vissuto le guerre stellari.
Top Gun 3.
No.
How I Met Your Mother.
Stop!
Eh vabbè, non l'ho visto così tanto.
Se qualcuno lo sa, ce lo dica.
(03:40):
Secondo me, perché qualcuno ha capito e ti sta dicendo brutte parole perché non lo sai.
Roteiamo i pugni.
No, le festività in Giappone in realtà sono...
Parliamo delle festività, ovviamente, a tema Natale e Capodanno.
Sono abbastanza diverse dalle nostre.
Nel senso che, ovviamente, non essendo un paese cristiano,
ma essendo un paese dove è preponderante la presenza del buddhismo e dello scintoismo.
(04:03):
E ovviamente il Natale arriva come festa importata dagli altri paesi.
Quindi abbastanza così consumistica.
Il Natale non è il momento durante il quale tutti si ritrovano a tavola mangiando il pollo.
In realtà sì, ma ve lo spiego dopo.
Facendo il grande cenone col pasticcio e le cose.
(04:26):
Ma in realtà è una festa abbastanza romantica.
Perché comunque l'atmosfera è quella.
E' un po' la versione giapponese del San Valentino.
Una cosa per le coppie romantica.
C'è il freddino, no?
Tutte queste atmosfere con le musiche del piano.
(04:47):
Queste cose.
Quindi in realtà non è il Natale che pensiamo noi.
È un San Valentino di dicembre.
La festività da passare in famiglia con i propri cari,
stando assieme alla propria famiglia,
è proprio il Capodanno.
È molto diverso dal nostro.
(05:08):
Ci sono persone che si spaccano di alcool e si svegliano tre giorni dopo.
Ma di solito...
Mi pare che questo sia comunque una cosa costante.
È una cosa worldwide.
Succede dappertutto.
Ma l'idea di Massima, il Capodanno giapponese,
è una scusa per andare a casa,
passare l'arrivo dell'anno nuovo con il cenone, con il genitorio, con la famiglia.
(05:32):
Ci sono tre giorni di festa durante i quali di solito si va il primo dell'anno,
si va a fare la visita al Tempio.
E poi comunque vai a trovare i parenti.
Quando eravamo a Katanoshia, a casa della famiglia Ishida,
che ha ospitato me, Denise, per un Capodanno,
abbiamo fatto il Capodanno, la cena lì in famiglia,
(05:54):
siamo andati appunto al Tempio
e poi ci siamo trasferiti per un paio di giorni a Dōkaïama,
che c'era il resto della famiglia.
Quindi abbiamo fatto il Capodanno con gli zī, lì a Dōkaïama.
E' figo, perché comunque sono atmosfere molto familiari
e come qua ovviamente la fa da padrona il cibo.
(06:15):
Come è giusto che sia, da altronde.
Mangiano come pazzi tutte quelle cose che magari durante l'anno non hai voglia di preparare.
E aggiungo, come già detto prima, pollo.
Ma andate a recuperarvi la puntata?
Non dire niente, Eric.
Va bene, va bene.
Non dire niente.
Cominciamo quindi facendo questa carrellata dei prodotti a tema
o che hanno a che fare con il Giappone,
(06:36):
che è una buonissima idea a regalare a qualcuno che si interessa o a cui piace il Giappone.
Però non solo in realtà.
Vero, anche perché in questi, specialmente in questo periodo, nell'ultimo anno, anno e mezzo,
periodo durante il quale tante persone si sono un po' avvicinate al Giappone,
perché magari è stato un buon periodo per viaggiare in Giappone.
(06:58):
Buon periodo, tra virgolette in realtà.
Però non voglio addentrarmi in questa questione spinosa.
Non esagerare.
Diciamo che tante persone sono andate in Giappone.
E quindi di queste tante persone, una buona percentuale ha scoperto questo paese
e si sta appassionando alla fin fine.
Quindi potrebbe essere, il Natale potrebbe essere un buon periodo
(07:22):
per assecondare questa malattia mentale del Giappone.
E lo dice uno che, insomma, ho cognizioni di causa, esatto.
E ce lo informa ormai particolarmente aggravata.
Però potrebbe essere un buon periodo, una buona scusa per fare appunto...
degli acquisti.
Quodiumare questa cosa.
Comincio io con dei gadget tecnologici, ovvero, io mi interesso un sacco dell'aspetto videoludico,
(07:47):
in generale, e quindi che consigli posso dare rispetto ai gadget tecnologici per un appassionato di Giappone?
Qualcosa che davanti abbia la scritta Nintendo.
Cominciamo con Alarm. Alarm cos'è?
È la sveglia di Nintendo, uno dei prodotti meno richiesti dal mercato, ma che è sparito immediatamente.
È stato consumato in 02 così come è arrivato su...
(08:10):
No, adesso dovresti riuscire a comprarne una.
Ma appena è uscito per la settimana successiva era out of stock.
Ma davvero?
Impossibile comprarla, sì.
E tu dici, ma cosa?
Ma anche perché è stato...
Ma...
Esatto.
Ed è la sveglia con dei sensori di movimento e dei suoni a tema.
I suoni a tema sono ovviamente dei giochi.
(08:33):
Super Mario.
Bravo, Nintendo, i più famosi.
Niente contata, bravo.
Super Mario, Legend of Zelda, Splatoon, Pikmin e Ring Fit Adventure.
Perché secondo me su Switch è andato così tanto Ring Fit Adventure che hanno detto,
buttiamolo dentro, o probabilmente ha una colonna sonora molto riconoscibile.
Wow, è inspiegabile questa cosa anche perché ho visto alcuni video di gente che commentava
(08:58):
le reaction a questa notizia della sveglia Nintendo e tutti volevano altri prodotti.
Tutti si stanno aspettando.
Esatto, adesso ci arriveremo anche lì.
Altre due saranno Super Mario Kart Deluxe 8 e Animal Crossing, i nuovi, che arriveranno
con antireggiornamenti.
Cosa fa questa sveglia?
Hai sensori, quando ti muovi durante la notte ti fa dei suoni per farti rilassare e addormentare,
(09:25):
la mattina quando ti svegli invece ti fa la sveglia.
Non è consigliato a chi vive in coppia perché ovviamente la persona vicina a te nel letto
può falsare il risultato.
Diforziare.
Può falsare i risultati oppure se hai animali domestici perché ovviamente questi saltano
(09:45):
sul letto.
Quindi non è previsto una versione ogni animale.
L'importante è che tu sia single e senza animali domestici.
Ah quindi è una sveglia per persone sole e triste.
Però posso dire la verità è un bellissimo oggetto, ovviamente come tutto quello che
Nintendo produce da punto di vista del design fa quello che deve fare molto bene.
(10:08):
Quindi sappiate che se qualcuno per Natale vi regala la sveglia della Nintendo fatevi
delle domande sulla vostra situazione familiare.
Mi sta dicendo qualcosa tra le righe.
O che non vede più speranza o che è il caso di muoversi.
A parte di scherzi è veramente un bello oggettino.
Si ma mi è proprio fatto venir voglia di comprare.
(10:29):
Allora il secondo consiglio sarà un po' meglio.
E proviamo.
Siccome... perché le persone erano così tristi all'annuncio di questa sveglia all'armo?
Perché nessuno si aspettava una sveglia da Nintendo in questo periodo.
Ma tutti si aspettavano l'annuncio di Switch 2.
Perché la prima Switch è arrivata nel mercato europeo-americano nel 2017.
(10:52):
Quindi marzo 2017, quindi quasi 8 anni fa.
E quindi l'hardware comincia a essere un po' indietro.
E infatti con gli ultimi usciti si comincia a sentire un attimo la pesantezza degli anni.
Questo non è successo, è arrivata la sveglia.
Quindi il mio secondo consiglio è sulla Switch, sulla prima Switch,
adesso oltre ad esserci tantissimi sconti, c'è un catalogo di giochi impressionante e fantastici.
(11:19):
I caricamenti che sono il punto de vue di Switch sono veramente lenti.
Veramente lenti.
Ma posso garantirvi che è una meraviglia il catalogo dei giochi.
E quindi se cercate un regalo a poco prezzo sul mercato dell'usato
ne trovate tantissime, infinite varianti e versioni.
Vi posso garantire che ne hanno fatta una per ogni cosa e per ogni gioco.
(11:42):
E sappiate che è veramente un ottimo regalo di Natale.
Quindi impostate la vostra nuova sveglia Nintendo sul giorno in cui verrà fatto l'annuncia della nuova Switch.
Ma nel frattempo vi posso dire.
Che non passerà troppo tempo, perché credo che nel primo quarto del 2025 arriverà facilmente.
(12:05):
Sperate.
E nel frattempo aspettate che si carichi l'ennesimo tempio di Legend of Zelda.
Io ho finito, Eric. Tocca a te.
Allora, in realtà, in realtà, restiamo sul tecnologico.
Una cosa che potreste regalare a un appassionato di Giappone che magari sta cominciando ad avvicinarsi alla lingua giapponese
(12:33):
quindi fondamentalmente un pazzo suicida,
sono i Denshijishu, sono i dizionari elettronici,
che sono un classicone per chi inizia a studiare il giapponese
perché ti danno la possibilità di cercare appunto termini,
vedere come vengono messi all'interno delle frasi, insomma.
(12:55):
È un ottimo alleato per chi comincia o anche per chi sta già studiando la lingua giapponese.
E voi direte sì, ma io ho un telefono, ci sono delle app che fanno questo.
Sì, vero, ma in realtà da quanto ne so questi dizionari elettronici sono ancora consigliatissimi,
gli usano un sacco di persone e faranno delle cose magiche che non fanno le app,
(13:20):
però comunque so che sono molto molto apprezzati.
Nonostante l'intelligenza artificiale?
Sì, sì, perché in realtà l'intelligenza artificiale ti traduce le cose,
ma se tu sei bravo te le devi studiare per le tue affari.
Comunque so che sono una cosa molto apprezzata e sono un ottimo alleato,
anche perché se non sbaglio, ma potrei sbagliare, i Denshi Jisho dovresti poterli portare durante i JLPT,
(13:51):
quindi gli esami di lingua giapponese, mentre i cellulari ovviamente non ti li puoi guardare.
E perché quelli sì?
Perché il dizionario elettronico è esclusivamente un dizionario, mentre nel cellulare.
Non ha altre funzioni, chiaramente.
Sull'cellulare potresti avere chat GPT e quindi chiedere la risoluzione dei test e le varie cose.
(14:13):
Quindi se non sbaglio durante i test dovresti poter portare il dizionario.
Se siete old-fashioned, un buon libro a tema Giappone non è mai sbagliato, ovviamente.
E qua abbiamo un'infinita scelta di libri.
Quando gli ho detto a Eric preparati per oggi, lui ha detto sì, sì, non c'è problema,
(14:35):
due o tre cose le trovo davanti a lui, c'è una pila di cose infinita.
E gli ho detto prima, però, uno, un paio, ci siamo una veloce carrellata adesso.
Quindi adesso cominciare a questa veloce carrellata della piramide di Giza davanti ai suoi occhi.
Il mio esame non sarà, se conosco i libri, ma sarà riuscire a parlarvene in maniera molto rapida.
(14:58):
Facciamo qualche esempio, ho cercato di spaziare anche in termini di tema,
per non avere il classico libro Giappone generico.
A post scripto, tutto questo sarà linkato nella descrizione dell'episodio,
quindi non mettetevi lì a ricopiare mentre lui parla i titoli, anche perché ne parlerà molto velocemente.
(15:19):
Esattamente.
Quindi tranquilli, sarà tutto sotto.
Allora, cominciamo con un libro che a me è piaciuto un sacco perché mi piace l'autore.
È Antonio Moscatello e questo libro si chiama Forse non tutti Sanno che è in Giappone.
È un libro che ti dà degli spaccati sulla vita e sulla cultura giapponese.
Molto molto interessante perché approfondisce delle tematiche che spesso sono lasciate un po' in secondo piano,
(15:47):
tipo un episodio, un capitolo che ho apprezzato particolarmente,
quello in cui Moscatello parla del rapporto tra le Onsen, quindi le terme giapponesi, e la Yakuza,
passando attraverso il fatto che, come si sa storicamente, le terme giapponesi non ti lasciavano entrare,
adesso la situazione va be' sta un po' piano piano cambiando, ma non ti lasciavano entrare se eri tatuato.
(16:11):
Ah, va vero.
E lui parla del perché, quindi delle radici, andando, partendo molto largo dal 1600, quando c'era il...
Shogunato.
No.
Il... varicato.
Il 12 antenni.
(16:32):
Gianfranco.
Cut.
Quando c'era l'usanza di tatuare i criminali, no, e quindi lui parte da questa cosa, ricostruisce storicamente tutto quanto.
Antonio Moscatello è una persona, mi piace come scrive, e affronta delle tematiche molto molto interessanti,
quindi forse non tutti sanno che in Giappone è un libro che vi consiglio, sono un curiosità, storie inediti, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti.
(16:58):
Questa è la descrizione breve.
Se invece volete un libro, volete regalare un libro un po' più leggerino, ci sono la combo di notti di Tokyo e botteghe di Tokyo.
Sono due libri illustrati, sono di Mateusz Urbanovic.
Non so se io...
(17:19):
Pronuncia sicuramente corretta.
Son due libri illustrati che vogliono raccontare un po' Tokyo di giorno e di notte, dagli occhi, attraverso gli occhi di questo illustratore che ci viveva,
perché lui ha vissuto per un periodo a Tokyo, lui dice che durante la sua routine, durante le sue giornate, passava attraverso queste zone di particolare interesse per lui,
(17:48):
quindi in realtà zone abbastanza semplici perché si parla di botteghe, negozi, viette, zone che apparentemente per un turista potrebbero essere di scarso interesse,
in realtà sono due libri molto molto interessanti.
Quindi notti di Tokyo e botteghe di Tokyo, le trovate, sono dell'ippocampo, molto molto belli.
(18:10):
Un altro libro, andiamo, abbiamo parlato delle illustrazioni, parliamo di un libro fotografico,
che allora non so se si trova online, in realtà io l'ho trovato in una libreria di Kanazawa, se non sbaglio,
però magari sai, se siete in Giappone potreste cercarlo perché è molto interessante, è un libro fotografico di Yuto Yamada,
(18:35):
lui è un ragazzo giapponese, ha girato un po' il paese e ha fatto degli scatti molto molto interessanti. Tieni Bodo, al volo.
Adesso lo sto guardando mentre Erikan parla, adesso non so più dire niente perché non ce l'ha davanti gli occhi.
No, è un libro molto interessante, a me è piaciuto un sacco, ha catturato la mia attenzione proprio per l'occhio del fotografo,
(19:01):
che cattura proprio dei momenti molto particolari, molto particolari.
Sto registrando il frusciare delle pagine.
Sexy.
È veramente bello.
Sì, ci sono questi giochi di luce, questi, molto molto bello, cercatelo, se lo trovate su Amazon, anzi se lo trovo su Amazon,
(19:25):
o in qualche negozio online, ve lo linko nella listona che faremo.
Ali SBN, come tutti i libri international, quindi probabilmente dovremmo trovarlo.
Perfetto, abbiamo parlato di illustrazioni, abbiamo parlato di fotografia, andiamo a pescare un libro di Nui Nui che si chiama Graphic Design Giapponese,
(19:47):
un libro che inizialmente, l'avevo visto sugli scaffali ma l'avevo un po', la prima volta che l'ho visto l'ho snobbato, non so perché,
quando l'ho preso in mano, gli ho dato un'occhiata, è estremamente interessante, se vi piace questo argomento,
perché Graphic Design Giapponese affronta diverse tematiche dal ukiyo-e che sono, se non lo sapete, è una corrente artistica,
(20:18):
sono le abiture giapponesi tradizionali, si va dal ukiyo-e al design del packaging, ci sono altri tipi, il sumi-e, quindi la pittura con pennelli e d'inchiostro,
ci sono cose più moderne, è molto molto interessante perché spazia tantissimo dalla tradizione ai prodotti più moderni che si ispirano alla tradizione,
(20:50):
molto bello, Graphic Design Giapponese a cura di Sendpoint Nui Nui, et voilà, un altro libro che potrete comprare e che noi metteremo nella nostra listona.
No, un altro libro fotografico molto carino è Tokyo Unseen, Tokyo Unseen è fatto da Lucas Palca, altra pronuncia che sicuramente è corretta,
(21:17):
e racconta un po' una Tokyo diversa vista dagli occhi del fotografo, quindi anche qua scene molto quotidiane, la metro, la fila in attesa fuori dal ristorante, però gli riesce a dare quel che di nostalgico.
(21:40):
Sai cosa forse, dando un'occhiata prima al libro si vedeva che lui è riuscito a cogliere tutte quelle scene che sono attimi fuggenti, esatto, altra citazione,
e che normalmente quando sei dentro Tokyo è tutto talmente veloce, è tutto talmente confusionario, che non hai il tempo, la voglia, la freschezza o la consapevolezza di fermarti a leggere, cioè leggere nel senso di guardare con attenzione a capire cosa sta succedendo, cosa c'è dietro, perché, eccetera.
(22:12):
E invece fotografarle e metterle su carta ti permette di cristallizzarle e analizzarle, quindi secondo me è quello un po' il punto di cosa.
Sai cosa forse, Notti di Tokyo e Tokyo Unseen hanno in comune il fatto che ti fanno vedere una cosa molto particolare, cioè hai presente quando durante un viaggio sei a fine giornata, hai finito di vedere tutta la lista dei posti che dovevi vedere durante la giornata,
(22:40):
ti fermi, ti calmi e sei tranquillo e riesci a vedere, cominci a vedere la persona che chiude il negozio, i lavoratori che vanno a fumarsi la sigaretta o a bersi la birra assieme, quindi vedi tutto questo quotidiano che ti salta davanti agli occhi perché sei riuscito finalmente a fermarti, no?
Ecco, tutti questi spaccati di vita vissuta sono catturati molto bene da questo Tokyo Unseen, a me è piaciuto particolarmente, è un bel libro fotografico e potrebbe essere un bellissimo regalo di Natale, assolutamente.
(23:19):
Ultimi due libri, guarda che bravo che sono stato, sono stato fantastico, ultimi due libri potrebbero essere anche questi pensati per qualcuno che magari si è già letto qualche libretto sul Giappone,
e comincio da quello un po' più semplice e tascabile che è Guida al Sake di Lorenzo Ferraboschi. Questo libro l'ho preso a un evento a cui ho partecipato come ignorante, nel senso sono andato a questo evento a Milano, organizzato dall'associazione italiana Sake Sommelier,
(23:57):
non vorrei dirte che cagate, dovrebbero essere loro, dovrebbero essere loro. Questa è una guida, appunto, come dice il titolo, è una guida al sake, argomento che per me, per assurdo, non è poi così familiare, nel senso che è una vita che bevo sake, ma in maniera estremamente ignorante, perché?
(24:19):
Finisci in Izakaya, finisci nel locale con gli amici, e gli amici giapponesi ti dicono, no, no, no, devi assolutamente assaggiare questo, no? E lo assaggi ma non conosci, no? Quindi ho sempre, boh, è un argomento che ho sempre non snobbato ma non approfondito, esattamente.
(24:40):
Stavolta, quest'anno ho detto, sai cosa, è ora di basta, e quindi ho voluto un po' approfondire questo argomento, e Guida al sake è un libro che ho iniziato a leggere ma ho messo in pausa perché ci voglio dedicare un po' di tempo, e soprattutto voglio prendere un po' di sake per, diciamo, provare, provare a fare qualche assaggio, insomma, capire.
(25:04):
E giusto cominciare ad organizzare delle degustazioni in compagnia magari in cui ci sfondiamo di sake. Quindi andiamo a bere il sake. Ieri sera ho bevuto un po' di sake molto buono. Vedi, vedi.
No, comunque se avete un amico che si sta avvicinando al Giappone ma non sapete cosa regalargli perché ha già tanti libri, eccetera, questo libro secondo me è difficile, è difficile averlo perché è un argomento molto particolare. Però è un libro scritto molto bene, merita. Quindi Guida al sake di Lorenzo Ferraboschi, 30 editore, et voilà.
(25:38):
L'ultimo, questo libretto piccolino, tascabile. Questo librone qua non è mio ma mi è stato prestato dal buon Ivan. Questo libro si chiama Tattuaggi tradizionali del Giappone Horikaz, vita e opere del maestro tatuatore di Asakusa. Ed è un piccolo, tra virgolette, piccolo 30x30 cm per 5 di spessore, cartonato.
(26:06):
4 chili. E' un piccolo, tra virgolette, capolavoro perché non solo parla dei tatuaggi, no, ma parla di questo Horikazo che era un maestro tatuatore.
Che ha vissuto 120 anni e per 115 è fatto tatuatore.
E' venuto a mancare nel 2011, adesso c'è suo figlio, che ovviamente portava, è una cosa di famiglia, però tratta degli argomenti molto interessanti.
(26:36):
Dalla vita ad Asakusa, che è un quartiere di Tokyo dove lui aveva lo studio, adesso il figlio ha lo studio, al rapporto tra le persone e i tatuaggi.
Perché i tatuaggi vengono fatti a mano? Perché il tatuatore ha strumenti e pigmenti per ogni persona che va a tatuarsi.
(26:59):
Tu dici, che lavoro enorme per una persona che viene a farsi un tatuaggio, sì, ma un tatuaggio, parliamo di i classici, per darvi un'idea, il classico tatuaggio che copre gran parte del corpo delle persone,
per fare un tatuaggio del genere dicono che ci possono volere anche 10 anni. Quindi, perché viene fatto a mano, non hanno la macchinetta, hanno proprio degli strumenti particolari, vengono fatti a mano,
(27:24):
i pigmenti vengono creati sulla base della persona che hai davanti, perché pelli diverse, con colori diversi, hanno bisogno di inchiosteri diversi.
E li parla di tutta questa idea di creare tutto il set per ogni persona, blablabla, ma anche del fatto che il tatuatore, dovendo passare mesi e mesi, se non anni,
(27:51):
assieme a una persona, deve diventare una specie di, tra virgolette, consigliere, ma una persona con la quale ti può interfacciare e parlare delle classiche tematiche giapponese, la vita, la caducità delle cose, no?
E poi, cioè, io ti parlo di tatuatori e di cosa ti viene in mente. La Yakuza. La Yakuza, esattamente, ma lui lo dice chiaramente che ha tantissimi membri della Yakuza, ha avuto tantissimi membri della Yakuza come clienti.
(28:24):
E con queste persone, ovviamente, trattava gli argomenti più disparati, tra cui, appunto, il discorso della malavita, della morte, e devi saper tenere un discorso per mesi con una persona del genere.
Quindi questi maestri-tatuatori erano molto istruiti anche a livello filosofico, no?
(28:50):
Una geisha del tatuaggio? Sì, sì, bravissimo, bravissimo. Ho passato il test, maestro.
Sì, chef. Molto, molto bravo, esattamente. E parla anche di un Matsuri che ho sempre voluto andarci, l'ho sempre smicciato, e adesso che ho letto questo libro penso che farò un viaggio esclusivo.
(29:12):
A posta? Sì, sì, sì, penso che i prossimi viaggi saranno un po' deviati come periodo per farli coincidere con questa cosa qua.
Il Matsuri si chiama Sanja Matsuri, è un festival ad Asakusa, quindi nel quartiere di questa... dove c'è questo studio.
Ed è una cosa che proprio, cioè, da questo libro traspare quanto la gente di Asakusa ci tenga, perché è il loro momento.
(29:43):
Cioè il Mikoshi, quindi la portantina dove viene trasferita la divinità, ci sono tre giorni di festa.
I membri della Yakuza, che sono tutti tatuati, non fanno mai vedere i loro tatuaggi in pubblico, se non al Sanja Matsuri.
Durante il Sanja c'è questa usanza di far vedere, di esporre con orgoglio i tatuaggi e portare la portantina.
(30:13):
Quindi loro sono parte integrante, sono uno dei pilastri del Sanja e portano questa cosa. Puoi vedere queste persone, tatuatissimissime, portare la portantina.
Poi la sera, come dicono chiaramente. Con i tatuaggi meravigliosi immagino.
Sì, incredibili, perché poi i tatuaggi giapponesi non sono Gundam, sono sempre personaggi del folklore, diciamo. C'è una figura ricorrente che di solito è un Buddha o un Bodhisattva.
(30:46):
Diciamo comunque figure religiose o personaggi della storia giapponese, come può essere, che ne so, un samurai, uno spadacino o comunque personaggi importanti in qualche maniera.
E' una figata, è una figata. E parlano, e come parlano, come scrivono di questo Sanja Matsuri, si vede che una cosa, cioè traspare l'orgoglio di queste persone per questo festival.
(31:13):
Poi dicono, sì, la sera, tutti felici per aver fatto la giornata di Matsuri, si va a bere, a mangiare, no? Fiumi, disacchè. Quindi è proprio una roba che fa parte del loro vissuto.
E' un libro che mi è piaciuto tantissimo, è facile da leggere, perché comunque ci sono tantissime foto, è scritto insomma. E' un libro per il 70% fotografico, però è molto bello e ve lo consiglio assolutamente.
(31:43):
Aspetta, aspetta, fermo, fermo, fermo, mio caro ascoltatore, ma tu hai notato che questo podcast non è sponsorizzato dai Poteri Forti, infatti non ci stai trovando le pubblicità.
Te però ti piace quello che stiamo facendo e così ti viene voglia di offrirci una birretta? Puoi farlo. Trovi tutti i link nella descrizione della puntata.
(32:04):
E adesso io come faccio a fare ulteriori consigli dopo questa carrellata così appassionata di cose?
Non so, abbiamo parlato di samurai adesso.
Va bene. Continuiamo sulla striscia dei consigli nerd e video ludici.
E passiamo ai videogiochi. Allora, la prima cosa che io posso consigliarvi in assoluto se voi amate il Giappone e avete una qualsiasi console barra computer è Ghost of Tsushima.
(32:35):
Ragazzi, Ghost of Tsushima è, penso, degli ultimi, uno dei più bei prodotti a tema Giappone che siano stati fatti.
Si respira Giappone quando lo si accende, si respira Giappone mentre lo si gioca e si piange per non essere in Giappone quando lo si spegne.
Perché è veramente una cosa, allora intanto è storicamente molto accurato.
(32:59):
Lo sviluppatore Sucker Punch ha messo nel gioco veramente una quintalata di risorse perché sia il più preciso possibile e soprattutto va giocato assolutamente in giapponese.
Con i sottotitoli, per l'amore di Dio, perché se no non si capisce una bega, però con le voci originali in giapponese.
(33:25):
E posso garantirvi che è un'esperienza di cui non vi pentirete, anche se doveste pagarlo.
Adesso la Director's Cut mi pare che costi 40... 60 euro, era 40 durante gli sconti, vi posso garantire che vale ogni euro.
È un'esperienza che dall'inizio alla fine merita.
(33:46):
E vi dirò di più, se lo giocate parlato in inglese e sottotitolato toglietemi dai vostri social.
Non potete partecipare ai viaggi di Eric.
C'è una piccola parentesi tecnica, se ci giocate da PC avete comunque bisogno di un account del Playstation Network, perché Sony ha deciso di fare questa mossa.
(34:07):
Quindi di mettere 300 account in più pur di giocare, ma vabbè è un dettaglio.
È una piccola rottura di scatole a cui vi consiglio comunque di sottoporvi perché Ghost of Tsushima merita.
Passando ad un altro consiglio, ultimamente ho ascoltato la storia di uno dei brand videoludici giapponesi più famosi e che si protrai di più nel tempo, cioè Castlevania.
(34:35):
Castlevania che è cominciato sul Nintendo Entertainment System o Famicom in Giappone e che ha visto poi infiniti capitoli fino all'ultimo mi pare che sia uscito non so se l'anno scorso o due anni fa.
Ma che ha visto la sua consacrazione con Symphony of the Night su Playstation.
(34:59):
Uno dei suoi producer, cosa ha fatto?
Nel 2011 è uscito da Konami dopo l'ennesimo tentativo di portare la serie Castlevania nelle tre dimensioni senza riuscirci un gran che.
E ha detto, ah sì Konami, ha insistito perché io facessi a tutti i costi questo benedetto Castlevania in 3D.
(35:20):
E allora sai cosa faccio? Mi faccio la mia astro nave con Blackjack e squillo di lusso come voglio io.
E quindi ha creato Bloodstained Ritual of the Night che è praticamente un Castlevania solo con un'estetica leggermente differente perché la protagonista è femminile e non si parla di Dracula,
(35:42):
ma posso garantirvi che è molto simile. E' un action RPG in due dimensioni con ovviamente caratteristiche da Castlevania.
E qua non vi dico altro, se non che è una meraviglia e giocatevelo se vi è piaciuto uno qualsiasi degli episodi della serie Castlevania.
Il producer è Koji Igarashi che per chi di voi mastica un po' l'ambiente dello sviluppo videoludico è...
(36:09):
Non si dice Dio, ma insomma uno dei...
Gesù!
Eh quasi dai! Ma insomma ha fatto veramente un gran gioco.
Ultimo consiglio videoludico a tema giapponese ce ne sarebbero infinite ma tendo a rallentare.
Come avete notato non ho detto nulla che abbia a che fare con Nintendo perché già nella parte precedente vi ho consigliato la Switch quindi avete tutto lì dentro.
(36:36):
Qua mi sono fermato a tutto il resto.
E l'ultimo capitolo della serie Yakuza o Like Dragon come l'hanno chiamata ultimamente ovvero Infinite World.
Posso garantirvi che non vi pentirete.
Dentro c'è tutto quello che è Giappone.
Tutto quello che serve.
Tutto, tutto, quindi tutta la scanzonatura del Giappone.
(37:00):
Tutti i temi più forti, tutti i modi di raccontare le cose più bislacchi che potete immaginare sono dentro questa serie.
Oltre a un gameplay meraviglioso questo è un action in tre dimensioni con combattimenti...
Non ve lo dirò lo scoprirete giocandosi.
Tra poco tra l'altro uscirà il nuovo capitolo Pirate Yakuza in Hawaii.
(37:26):
Ovvero ovviamente come al solito una cosa pazza che hanno fatto e hanno deciso di spostarsi a tema piratesco nelle Hawaii sempre.
Barbie vai in vacanza.
Esatto però ovviamente con lo stesso tiro.
I miei consigli a tema videoludico sono finiti almeno per il momento non farmi andare avanti Eric.
Quindi lascio a te la prossima parte.
(37:47):
Beh in realtà abbiamo parlato di libri quasi tutti perché secondo me abbiamo tralasciato il libro più interessante.
Cioè il mio.
Promotion!
Ovviamente devo anche tirare l'acqua al mio mulino.
No se avete se avete degli amici che stanno pianificando un viaggio in Giappone ma non sanno da dove partire ovviamente su Amazon trovate il mio libro.
(38:15):
Andiamo in Giappone senza diventare mega poveri che vuole essere un po' una guida un aiuto per tutte quelle persone che vorrebbero andare a vedere l'isola forma di banana.
Ma non sanno come organizzarsi con quanto tempo prima far le prenotazioni.
Quale è il periodo migliore.
Quali documenti servono.
(38:36):
Tutta una serie di cose lì c'è tutto.
Trovate tutto quello che vi può servire e anche qualcosa che non sapevate di dover cercare.
Quindi questo è l'ultimo libro di cui di cui vorrei parlare con voi.
Altrimenti.
Allora Eric sai cosa faccio parlo io di Fumetti.
Vai.
Comincio con Giro Taniguchi.
(38:58):
E perché ve ne parlo perché ha un bellissimo disegno e questo suo bellissimo disegno si vede soprattutto in Garuden che è un manga che parla di un lottatore e non vado oltre.
La storia non è di Taniguchi ma di un altro autore di cui.
Baku Yume Makura.
(39:20):
Non sta leggendo testimone.
Yume Makura.
Yume Makura.
Ok perfetto grazie.
E.
Perché ve ne parlo perché ha un bellissimo disegno appunto come dicevo e Taniguchi ha un bellissimo modo di rappresentare i corpi.
Come parla di lottatori e si picchiano per un sacco di tempo durante il manga vedrete un sacco di tavole splendide splendide nella rappresentazione dei corpi e che meritano ogni ogni secondo che ci passate sopra.
(39:57):
I due ulteriori che vi consiglio sono Skyhawk che è una storia invece originale di Taniguchi ed è un western.
E l'ultimo è la vetta degli dei nella vetta degli dei c'è la storia di questo scalatore che non vi spoilerò altro dimostra tutto l'amore di Taniguchi per la montagna.
(40:19):
Proseguendo abbiamo buonanotte pum pum di Inyo Asano che è una storia che vi deve preparare a piangere. Siete pronti è proprio.
Meravigliosa.
Basta.
(40:40):
Andate proprio.
Anche il tema.
No no no andate proprio.
Mi vengono gli occhi usciti del pensiero.
Andate dritti.
Va bene.
Va bene.
Ultimo consiglio.
Ideo Yamamoto.
L'ho pronunciato giusto Eric.
Hideo Yamamoto.
Perfetto.
È stata buona conversazione.
Non prendere ingegni giapponesi che ti danno da vivere.
(41:02):
Non lo faccio mai.
Homunculus.
Homunculus.
Una delle pronunce sarà giusta.
Non è giapponese.
Questo manga racconta del rapporto tra un senzatetto e un rampollo di famiglia ricca che sta diventando chirurgo che decide di fare un esperimento.
(41:27):
Trapanando il cranio di questo senzatetto che ovviamente era senza soldi e all'inizio un po reticente mi ha detto vabbè basta che mi paghi.
Trapanami il cranio.
È un grande classico ti do dei soldi e ti fai bucare la testa.
Infatti soprattutto nell'immaginario giapponese dei racconti vi posso dire che non è così strano.
Solo che perché lo ha fatto?
(41:48):
Per sbloccare tutto il potenziale.
Per essere proprio brevi.
Cosa succede?
Questo senzatetto coprendosi l'occhio destro comincia a vedere questi homunculus.
Cosa sono?
Sono la rappresentazione di tutto quello che sta nell'animo umano.
Quindi lui vede questi homunculus a fianco alle persone.
Da qui parte tutta una disanima su quello che è il rapporto dell'uomo con l'uomo, con la natura, tra di loro, i rapporti umani.
(42:17):
Un'analisi profonda e veramente, veramente pungente forse esagerato però profonda su quelli che sono i rapporti umani come vengono regolati, come le persone affrontano le cose.
Molto consigliato.
Lunghetto perché mi pare abbia quasi una ventina di volumi.
Però, sì, buono, non stiamo parlando dei grandi classici.
(42:39):
Ci sarà Genji abituata con One Piece.
Sicuramente.
A me piace consigliare delle cose che finiscono.
Bravo, bravo.
Perché sennò è il classico... vi avrei potuto dire Berserk ma non finirà mai.
Guarda, stavo per dirlo io.
Stavo per dirlo io, volevo dire.
Adesso vi consiglio una cosa da non leggere, cioè Berserk, almeno finché non finisce.
Perché è impossibile visto che il signore ci ha lasciato.
(43:01):
Sì, però ha lasciato, stanno continuando a inchiostrare tavole, ha lasciato il suo erede
e gli ha lasciato anche l'idea di come proseguire e di come far finire Berserk.
Quindi c'è una luce in fondo al tunnel, speriamo che non sia un treno che ci sta arrivando.
Sì, perché comunque la prima parte è meravigliosa, rimane uno dei più bei manga scritti e inchiostrati.
(43:25):
Però nel frattempo ce la stanno ancora raccontando.
Sì, diciamo che ci ha messo un po' di tempo e nel frattempo la natura ha fatto il suo corso.
E quindi così.
No, scherzo, ovviamente non leggetelo perché non si sa se e quando finirà, ma leggetelo perché Berserk è una bomba, è bellissimo.
Se vi piace il genere.
Io ho finito i miei consigli fumettari, adesso è il tuo momento, Arisa.
(43:48):
In realtà abbiamo parlato di tante cose, l'unica cosa che potremmo fare adesso
è fare due carrellate velocissime di idee regalo.
Una per chi è in Italia e vorrebbe fare dei regali un po' più così easy a tema Giappone.
E un'altra ho pensato di dare qualche idea per chi magari in questo periodo è in Giappone
(44:12):
e sta per tornare a casa e magari si beccherà in faccia le feste e dici oh no, io adesso cosa gli regalo.
Bene, vi diamo delle idee velocissime.
Iniziamo dalle idee per chi è in Italia e vuole regalar qualcosa a tema Giappone.
Partiamo dal strabanale set da te giapponese, che però se avete un appassionato di...
(44:39):
Giappone, per esempio.
Ci può stare.
Ho detto lingua e cultura, mi sono un attimo emozionato.
No, se avete qualcuno a cui piace il te giapponese, comprare magari un bel set, un paio di tazzine
e magari qualche accessorio, ecco, per preparare il te matcha, quindi quello in polvere, eccetera,
(45:00):
potrebbe effettivamente essere una buona idea che potrebbe essere molto apprezzata.
Altrimenti, senza uscire dal culinario, potreste andare sul classico kit per preparare il sushi,
che insomma potrebbe anche essere un'ottima occasione per farvi invitare a cena.
(45:22):
E se vogliamo rimanere in tema preparazione sushi, una bella risottiera elettrica.
Cuoci riso elettrica, scusate risottiera è sbagliato.
Cuoci riso elettrica perché se provate a fare il sushi cucinando riso come lo facciamo qui in Italia,
o risotto, o bollito, posso garantirvi che non verrà una meraviglia.
No, però è effettivamente una bella idea, anche perché se vi piace o a chi di dovere
(45:46):
piace preparare piatti giapponesi come potrebbero essere i donburi, quindi le ciotole di riso
con vari topping sopra, avere questo cuoci riso con sempre un po' di riso pronto per la merenda dei campioni,
effettivamente è una buona idea.
Io ce l'ho e lo utilizzavo tanto prima che la Denise dicesse, questa cosa che incopera, mettiamola via.
(46:10):
E quindi, ciao Denise, ti voglio tanto bene.
Non darle la colpa, sei solo pigro per non averle trovato una degna sistemazione.
Esatto, ho detto questa cosa solo perché so che non ascolta l'isola forma di banana perché è cattiva.
Da oggi le diremo, guarda che c'è un infame che parla male di te, quindi devi ascoltare.
Comunque, abbiamo parlato dei libri, abbiamo parlato di un po' di tutto, però potrebbe essere bello
(46:37):
prendere dei poster o delle stampe a tema ukiyo-e, mentre stiamo parlando.
Ce ne sono tre appese al muro del mio studio, potrebbe essere un ottimo momento decorazione
per un appassionato di Giappone.
Stampe, vi diamo qualche idea, poi vi metteremo tutti i link, però artisti famosi che potreste aver sentito
(47:01):
e potrebbero fare delle cose che vi piacciono, sono Hokusai, Kazushika Hokusai, strafamoso.
Sì, sì, proprio, ma cioè, come l'hai detto, proprio mi sei illuminato subito.
La grande onda di Kanagawa, la classica onda con dietro il monte Fumichi.
Non era di Kanagawa! Era sua!
Non era di Mario Kanagawa, ma era di Hokusai. Un altro autore è Hiroshige, Utagawa Hiroshige, altro grande nome.
(47:30):
Altrimenti a me piacevano particolarmente queste stampe che ho trovato, che sono delle viste su dei paesaggi innevati.
Quindi hai la pagoda innevata, hai la persona sulla strada innevata che si dirige al santuario.
Mi piacevano particolarmente e sono fatte da Kawase Hasei, che è un altro nome abbastanza noto dell'arte giapponese, della pittura giapponese.
(48:02):
Comunque vi metteremo, ovviamente, tutti i link in maniera che possiate sguazzare in mezzo all'arte giapponese.
Un consiglio sempre sull'arte e la cultura giapponese che ci infilo in mezzo così a tradimento è un kit per la scrittura.
Si, bello, molto bello, un po' più difficile, però è un ottimo regalo secondo me.
(48:28):
Se avete un amico che è già un po' into il mondo del Giappone e non sapete cosa regalargli, potrebbe essere un ottimo regalo.
Anche se magari questa persona non ha mai fatto calligrafia giapponese, potrebbe essere un'ottima spinta.
Io ti ho regalato il kit, vedi, darti una mossa.
(48:50):
Adesso è il tuo turno.
Ma anche solo per passare un paio d'ore tentando, provando e poi decidendo semplicemente di appendere il risultato della riproduzione che si è fatta, anche se non è che bisogna scrivere per forza un grandissimo poema epico a mano.
No, però è proprio un momento di pace interiore, di tranquillità e prendersi il tempo per se stessi.
(49:13):
Non devi scrivere grandi cose, ma è un ottimo modo magari anche proprio per avvicinarsi al mondo della lingua giapponese.
Bravo, bravo, un'ottima idea.
Ragazzo, io studio, sai qua, cosa c'è? Mica arrivo impreparato a puntata.
Ma adesso veniamo un po' alla cosa un po' più particolare, quindi delle idee per chi è in viaggio in Giappone e sta per tornare per Natale.
(49:41):
Ma perché no? Se siete in Giappone, se andate in Giappone, fate scorta di regalini che prima o dopo un compleanno, una ricorrenza vi arriva in faccia e ve ne dimenticate.
Siete come me, ve ne dimenticate di sicuro.
Allora, idee regalo per voi che siete in Giappone e avete qualche metro cubo di vanigia da riempire.
(50:04):
In più così che vi avanzava, eh? Messa lì di taglio.
Manekineko è il classico gatto porta fortuna, il classico gattino con la zampa alzata che è perfetto...
Il famoso gattino da ristorante cinese.
Da ristorante cinese, esatto, viene messo proprio nelle attività commerciali perché Manekineko è il gatto porta fortuna per i guadagni, diciamo.
(50:28):
Porta fortuna o porta soldi a seconda della zampina che ha alzata.
Comunque è un regalo che non costa tanto ed è perfetto secondo me per dare comunque un sentore di Giappone a chi vi sta aspettando a casa.
Se no, se chi vi sta aspettando è un golosone, ragazzi, dolci giapponesi o qualche prelibatezza, sono sempre ben accetti.
(50:54):
In Giappone è famoso il Kit Kat.
Veramente?
Sì, sì, sì, è strafamoso.
Ah, ma ne avevamo parlato, che ce l'hanno al gusto di qualsiasi cosa?
Sì, hanno cento e qualcosa a gusti di Kit Kat.
Pazzi.
Semplicemente perché era diventato famoso qualche decennio fa perché Kit Kat significa tipo...
(51:19):
è un porta fortuna per gli esami, tipo un modo di dire, non ricordo bene.
Comunque la parola Kit Kat ricorda questo Kit Kat.
E quindi è diventato famoso per i figli strafutili, ovviamente.
Però sì, portare magari il classico pacchettino di Kit Kat alteverde che trovate in qualsiasi donkishotte o in qualsiasi negozione non è mai sbagliato.
(51:47):
Se non state viaggiando in estate, quindi vi si scioglie il zaino.
Che non è il caso.
Esatto, esatto, è un'idea.
Altrimenti andiamo un po' più sullo spirituale.
Ci sono gli amuleti porta fortuna che trovate in qualsiasi tempio buddhista o santuario shintoista, che sono gli omamori.
Ce ne sono svariati per le situazioni più disparate.
(52:12):
E altrimenti potreste andare sulle ceramiche artigianali.
Se magari viaggiate un po' in giro per il Giappone ci sono diverse regioni, diverse città del Giappone famose magari per la tradizione, per la ceramica tradizionale.
Questo potrebbe essere un'ottima idea regalo.
(52:33):
Sai, la nonna che ti aspettava, nonna ti ho portato una ceramica e 100 centrini.
Però li vendono adesso i centrini in Giappone?
No, i centrini non lo so, ma in realtà un'altra idea potrebbero essere i furoshiki.
I furoshiki, cosa sono i furoshiki?
Sono dei pezzi di stoffa, ti direi dei fazzolettoni, ma in realtà qualcuno potrebbe offendersi.
(52:58):
No, sono dei pezzi di stoffa giapponese con i pattern più tradizionali che servono a impacchettare le cose.
Ah, ok.
Ok, attenzione, mi viene in mente il classico bastone sulla spalla, con il pacchetto del pranzo fatto dietro.
(53:21):
Esatto.
Il tuffo sanpei che prende la canna, se la butta sulla spalla e alla fine della canna ha il suo pacchettino.
Ha il suo pacchettino, esatto.
Però è una cosa che si usa ancora spesso in Giappone.
Se devi portare qualcosa a una persona, invece di impacchettarla nella carta, spesso si usa questo furoshiki.
Quindi ci sono proprio delle tecniche, ovviamente, perché stiamo facendo in Giappone.
Figuriamoci, c'è un'arte dietro.
(53:43):
Assolutamente, sì. C'è un'arte dell'impacchettare queste robe col furoshiki.
Quindi se state per fare un regalo a qualcuno, ma vi sembra un po' poco e non sapete cosa metterci vicino,
potreste approfittare quindi fargli il pacchetto con uno di questi fazzolettoni magici.
E allora, una volta che torni indietro dal Giappone e hai portato a casa tutte queste cose,
(54:09):
però ancora ti è rimasta un po' questa nostalgia e dici
come faccio ad avere un po' di Giappone a casa mia?
Parliamo di arredamento, però non esageri.
Non ti ho comprato dei mobili.
Esatto, dei mobili giapponesi.
Cominciamo con...
In Giappone vedrete sicuramente un sacco di stagni o di laghetti con le carpe dentro.
(54:32):
E quindi cosa c'è di meglio?
Di una bellissima brocca a forma di carpa che quando versate l'acqua fa glugluglugluglu.
Allora, ovviamente...
Sento che ne ho bisogno adesso.
Allora, intanto il design della ceramica è stato creato in Inghilterra.
Quindi non ha niente a che fare con il Giappone se non il fatto che sia una carpa,
però posso garantirvi che è una meraviglia e fa veramente gluglug quando la versate.
(54:56):
Regali che fanno ridere.
L'ho scoperta grazie a Matteo Bordone sul post e vi posso garantire che è una meraviglia.
E spostandoci adesso sempre su delle cose che non vengono prodotte in Giappone,
ma che hanno a che fare con il Giappone sono arredamento.
Come avrete notato nel resto della puntata io sono leggermente un nerdone
e quindi andrei a capofitto a lanciarmi nei Lego.
(55:19):
Uhhh si!
E qui ragazzi ne avete per tutte le tasche.
Cominciamo con la cosa in assoluto più costosa che vi può offrire il catalogo Lego a tema Giappone
ed è il Castello di Imeji.
L'ho pronunciato correttamente.
Imeji, sì.
E dove per una modesta cifra...
Vado a trovarsi.
E allora vi portate a casa.
Sono dei bellissimi Lego della serie Architecture, quindi super puliti, super precisi
(55:45):
e soprattutto per un pubblico adulto.
Fatti a mano dei samurai.
Sì.
Spadesi.
Però è ovviamente meraviglioso, scendendo un po' di fascia di prezzo.
Se volete qualcosa che può arredare la vostra parete non per forza un ripiano,
trovate la rappresentazione della grande onda.
(56:07):
Del famoso artista Kanagawa, Mario Kanagawa.
Bravo!
E fatta a quadro.
Cioè voi vi costruite con i Lego questo quadro della grande onda da appendere al vostro muro.
Esatto.
E costa meno di tre cifre.
Ovvero 99 euro e 99 settesimi.
Però merita.
(56:28):
Merita assolutamente.
Poi hanno fatto delle cose bellissime a tema botanico.
Quindi hanno fatto una rappresentazione del giardino segreto, il giardino silenzioso,
una cosa simile.
Solo mi ricordo il titolo di Preciso.
E l'albero di bonsai.
Uh!
L'unico bonsai che potrei non uccidere.
Che io ho a casa e posso garantirvi che ovviamente è una tira polvere che non vi sto a dire,
(56:56):
però è bellissimo.
Aspetta, ma è quello che gli puoi aggiungere poi i fiori.
Bravo!
Che figata!
Tu monti sia le foglie verdi che poi i fiori di ciliegio.
Quindi tu puoi smontare le foglie e metterli a seconda di come ti senti in quel periodo.
No, è bellissimo ve lo posso garantire.
E qua siamo ancora a cifre di un certo tipo.
(57:19):
Poi ci sono scendendo dei fiori di ciliegio se non sbaglio.
E un piccolo albero di albicocche mi pare.
Comunque insomma delle cose molto carine sempre a tema floreale.
Se poi invece vogliamo bene a questa persona, ma insomma incertiamo di non darci un rene,
c'è uno degli ultimi set usciti, è una cartolina dal Giappone, ovvero una piccola rappresentazione di uno scorcio di Giappone fatto con i Lego.
(57:51):
Veramente molto carina, ma veramente molto carina, è che ha un prezzo tutto sommato per essere dei Lego, onesto.
Troppe premesse, non so se credo.
Allora, come chiunque abbia comprato un set Lego negli ultimi cinque anni sa,
non si può spendere 9,90€, non esiste più quella cifra nel mondo Lego.
(58:12):
Sai che mi hai fatto venire in mente una cosa, adesso con questa ultima cosa della cartolina?
Se siete in Giappone, adesso aggiungo ancora una cosa, un'idea carina, potrebbe essere, ci sono dei quartieri, come sapete in Giappone, a Tokyo,
i quartieri sono abbastanza tematici, o comunque ci sono tanti quartieri tematici.
Uno dei quartieri tematici, forse meno conosciuti, è Jinbocho.
(58:38):
Jinbocho è il quartiere delle librerie, delle biblioteche.
E lì ci potrete trovare un regalo molto azzecato, secondo me.
E voi direte, sì ma cosa gli compro? I miei amici che non parlano giapponese, un libro in giapponese? No.
Perché oltre a esserci le librerie che vendono i libri, ci trovate anche stampe fotografiche e vecchie cartoline.
(59:03):
Io ho comprato una serie di cartoline, perché erano bellissime e non ho potuto non comprare a casa l'ennesima chanfrosaglia Giappone.
No, sono veramente belle, hanno dei costi molto bassi perché 3 cartoline, se non sbaglio, le davano a 100 Yen,
che sono con il cambio attuale tipo 70-80 centesimi, quindi ne potete portare a casa 600 Yen.
(59:26):
Sempre compatibilmente con la valigia che avete.
No, no, no, comprate altre valigie, compratele.
Però potrebbero essere delle ottime idee per fare i biglietti di auguri.
Quindi dei biglietti di auguri assolutamente diversi.
Io non l'ho fatto perché non ho avuto il coraggio di scriverci sopra, perché vi veniva male.
Però secondo me potrebbe essere un'ottima idea.
(59:49):
E queste cartoline che con grande facilità le potete trovare di 80-90 o 100 anni.
Quindi roba veramente, veramente vecchia, che a un amante del Giappone potrebbe far molto piacere.
Cosa dici? Gli possiamo lasciare andare adesso?
Sì, se avete ancora voglia di spendere vi ricordo che potete aiutare l'isola a forma di banana,
(01:00:12):
visto che adesso il Bodo ha previsto tutto questo sistema di offriteci un caffè.
E noi saremo ben lieti di accettare questi vostri auguri virtuali.
Se avete bisogno di qualsiasi altro consiglio scriveteci pure
e noi abbiamo ancora una lunga lunga lista di cose che possiamo consigliarvi a tema Giappone.
Non c'è problema ragazzo!
(01:00:35):
Quindi grazie mille per l'ascolto, noi ci risentiamo al prossimo anno!
Assolutamente!
Quindi tanti auguri e ci rivediamo! Ciao!
Ciao!