Episode Transcript
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(00:00):
All'ultimo mi hai detto no sai cosa? Cambiamo completamente argomento.
(00:04):
FANTASTICO!
Lì son là!
A forma di banana!
Allora aspetta, innanzi, tutto prima di fare qualsiasi cosa, desidero ufficialmente nominare
Gabriele imperatore di questa puntata e voi direte e chi è Gabriele?
Gabriele è il nostro primo sponsor!
(00:25):
Evviva il nostro tenno Gabriele!
L'altra volta infatti vi abbiamo detto che sarebbe stata possibile supportare l'isola forma di banana
attraverso le piattaforme che il Bodo ha sapientemente creato
e ha messo a vostra disposizione dai link che vi forniremo da qualche parte nei commenti
nella descrizione al scopo della puntata
(00:45):
e Gabriele è stato il primo a supportare l'isola forma di banana!
Questa isola forma di banana, questa puntata è dedicata a te!
Super tenno Gabriele!
Buongiorno a tutti e benvenuti alla 46...
alla seconda puntata della terza stagione dell'isola forma di banana!
(01:06):
Sono molto soddisfatto per il fatto che siamo riusciti a registrare per la prima volta la seconda puntata
dopo aver registrato otto volte la prima.
È già un passo avanti!
Allora io voglio cominciare questa puntata facendoti delle domande,
anzi riportandoti delle domande che vi sono state fatte su Instagram
(01:26):
quando ho pubblicato il link all'isola forma di banana.
Vai!
Allora voglio cominciare con...
Uffa, ma farete solo una puntata al mese?
Bodo, faremo solo una puntata al mese?
La risposta è per il momento sì, ma perché?
Perché come abbiamo già detto l'altra volta, noi abbiamo registrato un sacco di volte la prima puntata
(01:46):
e finalmente l'abbiamo pubblicata.
Allora, dato che la vita si è messa in mezzo troppe volte,
abbiamo deciso che una puntata al mese è una frequenza
sufficiente per darvi in pasto qualcosa o registrare delle puntate con un contenuto interessante
e che escono regolarmente, quindi non vi abbandoneremo,
(02:08):
ma che ci permettono anche di salvarci dagli imprevisti insomma.
Sì, infatti abbiamo mille idee, avevamo mille idee per partire con questa terza stagione,
poi ci incasinavamo, non riuscivamo a strutturare,
abbiamo detto intanto partiamo, partiamo con il minimo,
cioè una puntata al mese semplice e pian piano strada facendo le strutturiamo.
(02:31):
Seconda cosa che mi hanno chiesto, i viaggi, parlando...
L'altra volta abbiamo parlato dei viaggi in Giappone, quelli che porto io,
saranno ricorrenti ogni anno o sono degli eventi random?
Allora, saranno ricorrenti ogni anno?
Non so con quale frequenza, nel senso che io, ehi ciao persone, ho una vita,
ma l'idea è di farne 1 barra 2 l'anno, quindi comunque sarà una cosa ricorrente.
(02:58):
I periodi più probabili saranno primavera e autunno,
perché insomma banalmente i periodi che le persone vogliono vedere,
però c'è già l'idea di fare qualcosa anche in estate,
anche se io sto già male perché in estate si soffre il caldo.
Ma cosa, una bella estate in centro da Tokyo?
Un bel agosto.
(03:18):
Però no, diciamo che avranno una cadenza più o meno stabile, mettiamola così.
Tersa domanda, ne ho scelte 3, cioè erano diverse,
ma ho scelto quelli più interessanti.
Quando porti bodo in Giappone? Bodo quando ti fai portare?
Allora, volentieri, presto, appena riusciremo a sviscenare un po' meglio
(03:41):
uno degli argomenti che porteremo a voi anche, ma no spoiler,
cioè come portare i miei figli anche in Giappone, ovvero i bambini piccoli.
Oddio, sai che potrebbe essere un argomento molto interessante
per una delle prossime puntate?
Non fare quello che non sa già qualcosa, non fare quello che non sa già qualcosa,
(04:01):
quindi speriamo molto presto.
Vai, ok, allora io voglio cominciare un'altra puntata che mi porterà
a uno sforzo incredibile per non dire le parolacce, cosa che il bodo adora.
Comunque gli scegli apposta gli argomenti, sappiamo però.
Voglio aprire questa porta sulle differenze tra il Giappone,
(04:26):
Giappone, il vero Giappone, e il Giappone che ci arriva da internet,
da YouTube, dai social e dai travel super influencer, unicorni, arcobaleni.
Stai attento che tu sei parte di quella cerchia, quindi non fare tanto il fenomeno.
No, no ragazzi, gli influencer non mi interessano, non mi riguardano.
(04:47):
Tu sei esattamente quella cosa lì.
Io mi ci sono infilato solo per poterli combattere da dentro.
Ma non dire sciocchezze.
Embrace your nature.
Esatto, allora non parliamo di influencer, parliamo di creator.
Comunque persone che creano dei contenuti.
Cerchiamo di uscire da questo kill the sack.
Esatto, esatto, influencer sono tutti stupidi.
(05:11):
No, comunque, diciamo che ci sono,
spezzando una lancia a favore di queste persone che producono contenuti sui social,
diciamo che io stesso seguo content creator che sono veramente tanto,
tanto, tanto bravi.
Nel senso che si vede che adorano quello che fanno,
(05:33):
cercano di portare dei contenuti di qualità, bla bla bla.
L'unica cosa è che sono pochi rispetto alla marea di s*****i che stanno...
Dai, ma sono passati quattro minuti.
Dovevo dirlo subito.
Quattro minuti.
Tutte queste parolacce comunque sono state sponsorizzate da Gabriele.
No, comunque sono pochi e non riescono a combattere questo tsunami di mediocrità
(05:57):
che sta invadendo i social, specialmente per quanto riguarda il Giappone,
perché abbiamo già detto 100 volte Giappone è di moda.
Questa cosa mi fa male al cuore.
Si sente che Erika ha passato i 40 anni, vero?
Cosa ho detto?
No, la mediocrità io la odio, maledetti tutti, le cose vanno fatte bene.
La musica di una volta era meglio.
Tra l'altro, piccola parentesi, l'isola forma di banana,
(06:17):
io l'ho scoperta la settimana, è appena sbarcata su YouTube.
E oggi faremo...
Forse, se questa cosa riesce, potrebbe essere che abbiamo una prima puntata video,
ma forse no, perché non so se stiamo veramente registrando e se la cosa verrà bene.
Comunque, torniamo al nostro Giappone su Internet.
(06:38):
Sono 100 anni che il Giappone è vittima degli stereotipi,
perché tu stesso avrai sentito degli stereotipi sul Giappone.
Il Giappone è conosciuto per anime, manga, ne abbiamo già parlato 100 volte,
e questo ti porta ad arrivare già con una visione...
(06:59):
Non so se è giusto dire distorta, ma sicuramente...
Preconcetta. Tu hai già un'idea di Giappone fatta di questo, quello o quell'altro,
che magari è un po' diverso da quello del tuo vicino di casa,
che magari è un po' diverso di quello che abita in città o in campagna,
però di base hai già un'idea abbastanza definita.
Adesso, screma tutto quello che abbiamo detto nelle nostre isole a forma di banana.
(07:21):
Se io ti dico Giappone, cosa ti immagini?
Ti racconto subito una cosa che ho letto stamattina su Reddit.
Vai, vai, fallo.
Sto giocando ultimamente a Factorio, che è un giochino breve di automazione.
Sei un ingegnere che cade con la sua astronave su un pianeta
in cui ci sono delle specie alieni che non amano l'inquinamento.
(07:44):
E le capirai dopo, perché hai 5-6 risorse di base
e tu pian pianino devi costruire una base che automatizza la produzione
di componenti sempre più complicati,
fino a l'obiettivo lanciare un razzo per andartene via dal pianeta.
Ok, questo è in brevissimissimo il gioco.
Questo però fa sì, che siccome devi automatizzare tutto quello
(08:07):
che viene prodotto fino a raggiungere il lancio del razzo,
il livello di scimmia raggiungibile nel giocare a Factorio è altissimo.
Se qualcuno di voi conosce il gioco sa benissimo di cosa sto parlando.
E dove entra in gioco il Giappone, stamattina su Reddit trovo
uno scambio di email sul forum ufficiale, uno scambio di messaggi
(08:28):
sul forum ufficiale di Factorio tra uno sviluppatore e un utente
che si lamentava del fatto che non riusciva a giocare oltre top tempo
perché gli cresciava il gioco e nello scambio andavano avanti a parlarsi
fino a quando lui dice è dopo 834 giorni di gioco.
(08:50):
Ok, 834 giorni reali di gioco continuava a cresciare e non riusciva ad andare
oltre per limiti del motore di gioco e lo sviluppatore rispondendogli fa
scusami ma tu hai giocato per 834 giorni di fila.
La risposta è stata sì, ma non ero sempre davanti al computer,
(09:12):
lo lasciavo acceso perché sempre per un discorso di automazioni,
robe eccetera, aveva bisogno di lasciarlo acceso, lo spegnevo solo durante la notte.
Scusa per la risposta magari non perfetta in inglese e Google translate
punto a capo I am from Japan.
E gli ho detto sì, il tutto perché voleva raggiungere un determinato obiettivo
(09:37):
di produzione oraria, tutta una cosa giapponese, completamente giapponese.
E questo non fa altro che alimentare il mesimo stereotipo sui giapponesi
che non sempre i stereotipi non sempre sono sbagliati,
non sempre sono fondati sul nulla, però spesso portano tutti a una considerazione,
(10:01):
cioè che il giappone che adesso sta girando tanto,
specialmente su TikTok e su Instagram, che il giappone è un paese incredibile
perché ci sono tutta una, c'è un trend che sto seguendo mentre vomito.
C'è questo trend che dice ecco perché in Giappone si vive nel tremila, no?
E ti fanno vedere delle cose assolutamente mega stupide,
(10:23):
tipo ecco perché il Giappone vive nel futuro,
amica come noi che siamo stupidi, i barattoli di marmellata si chiudono da soli.
Ma questo non lo sapevo.
Ma chi se ne frega?
Cioè nel senso...
Ma è vero che si chiudono da soli?
È vero, no, allora non è vero che si chiudono da soli,
gli appoggi e ruotano.
Se tu prendi e lo giri, la roba che c'è dentro ti cade
perché non è che si chiude e si stringe,
(10:44):
nel senso comunque lo devi stringere il barattolo.
Allora non si chiude da solo.
Allora, riavvicichiamo.
Sì, ma è un'invenzione di che ne so, della Zuek giapponese, non mi interessa.
Hanno fatto questi tappi che quando li appoggi,
invece di restar lì, cominciano ad avvicarsi.
Ruotano lentamente.
Ma nel senso, non è una cosa rivoluzionaria.
Può essere utile, non lo so, non immagino perché,
(11:08):
potrebbe essere utile, comunque, sta cosa esiste.
Va bene, ok, ma non porta il paese a...
Non so, è una cosa superficiale.
Non prendertela coi tappi che si avvittano da soli.
Stupide marmellate, no?
Quindi ci sono tutta una serie di cose che vengono vendute come il progresso, il futuro,
(11:33):
il motivo per cui dovresti andare in Giappone a fare cose.
Allora, voglio fare una premessa.
Il Giappone è un paese.
E fin qua?
E fin qua siamo tutti d'accordo.
Cosa vuol dire che il Giappone è un paese?
Vuol dire che è un paese con i suoi pro e i suoi contro,
le sue luci e le sue ombre, sia a livello di società, no?
Perché hai le persone super gentili,
(11:54):
perché hai, che ne so, la gente nei supermercati ti vuole bene, ti dà l'ombrello mentre piove.
Non è vero, però c'è nel senso...
E di contro la gente sembra razzista, la gente, i giapponesi sono freddi, eccetera, no?
Tutto questo è vero e falso allo stesso tempo, deve essere contestualizzato, eccetera, però
(12:19):
è un paese, pro e contro, anche storicamente, no?
Ah, che bello il Giappone, dei samurai, no?
Storicamente hanno fatto l'arte, la cultura, le cose,
ma storicamente hanno fatto anche un sacco di cattiverie e di schifo storico,
vedasi la guerra con Corea, con la Cina, le varie tentativi di invasioni,
(12:41):
tutto il discorso con la Russia per l'arbor, cioè per dirne, no?
Hanno fatto un sacco di cose, quindi è un paese.
Nel momento in cui vai a visitare un paese, devi capire perché lo stai facendo,
nel senso, vado a vedere il Giappone perché voglio conoscere la cultura, la storia,
sono super appassionato e voglio fare un buco nel Giappone, infilarmici dentro per capire
(13:06):
com'è all'interno,
obbio, tu non sai perché ho fatto questo?
Evidentemente hai un po' di Cronenberg dentro.
Sì, esatto.
Oppure sono arrivato a un certo punto della mia vita e dico,
ok, voglio vedere 18 paesi, il Giappone è uno di questi, andiamo e vediamo cosa succede.
(13:26):
Che secondo me sono entrambe delle motivazioni molto valide per voler conoscere il Giappone.
Solo che nel momento in cui io, mettiamo caso che io lavoro con i viaggi,
in 10 anni vedo 40 paesi, nel momento in cui il mio rapporto con il Giappone è,
ci sono stato due settimane e ho visto com'è normale che sia,
(13:49):
ho visto i grandi classici,
non mi metterò a fare le guide per le altre persone dove dico,
io ti faccio vedere i segreti del Giappone che il governo non vuole che tu sappia quelle robe,
cioè dici, guarda, io sono stato in Giappone, ho visto questi posti, mi sono piaciuti fine, no?
Puoi fare dei video bellissimi, puoi fare dei contenuti bellissimi basati sulla tua esperienza, no?
(14:11):
Adesso un'altra cosa che sta girando tanto è il discorso dell'andare nei combini,
ti ricordi cosa sono i combini?
Sì chef!
Bravissimo!
Sono questi supermercati, ricordiamolo,
sono questi supermercati aperti a H24 dove ci sono i beni di prima necessità,
gli ombrelli ai panini con sushi, no?
Allora, panini con sushi, no, non ci sono, sarebbero veramente duri da mangiare,
(14:38):
assolutamente, difficili da ingoiare credo, un po' asciuttini,
ma se avessero un bel packaging io li comprerei, in quanto schiavo del packaging giapponese,
la cultura giapponese,
oh no, ci hanno messo dei colori, un pupazzetto che salta, lo devo comprare,
mi dia tutte e cinque le varianti del pupazzetto che salta,
ma cambia solo il colore della maglia, ho detto mi direi,
(14:59):
stupido consumismo, quando mi hai avuto!
Comunque, comunque, al di là di questo mi ricordo dove volevo andare a parare,
comunque ci sono questi combini,
io stesso sono un grande estimatore dei combini,
perché nel momento in cui ti trovi alle 2 di notte ad aver appena finito la lavanderia e hai fame,
(15:20):
entri dentro, ti compri un onigiri che sono le polpettine triangolari di riso,
sono buoni, perché sono buoni, ma non mi sognerei mai di dire alla gente,
ragazzi, la prima cosa, c'è il primo posto dove dovete andare a mangiare,
è il 7-Eleven perché non capite quanto è buono aprire,
vendono questi cazzo di tramezzini con...
(15:42):
L'autogrill di Duino Sud, non vuoi niente!
Sì, no, esatto, esatto!
E come se dicesi...
Birretta all'autogrill di Duino Sud!
Bravo, bravo, perfetto, perfetto, restiamo qua!
E come se ti dicesi, ah, non è un po' di buono,
è come se ti dicesi, ah, ragazzi, siete venuti in Italia,
ah, fanculo la Fiorentina, dovete andare in autogrill,
vi comprate la rustichella e ci mettete dentro quattro fette di salame,
(16:05):
una bontà!
Cioè hai messo delle fette di salame dentro la rustichella?
Non l'ho mai fatto e spero di non farlo mai.
Ok, adesso fermo il tuo livore per dirti, vai a retra,
perché, Eric, voi non lo vedete, o almeno forse non lo so se lo vedete,
ma sta continuando ad avanzare con la sedia verso di me,
man mano che si in**** ogni crieto!
Poi li avrei dati dei pugni!
A retra per non aggredermi!
(16:26):
Rendi che si calgi!
Esatto, perché almeno se si agita con le braccia non mi prende.
No, comunque l'idea è questa, nel senso, tu vieni in Italia,
hai a disposizione 100 ristoranti, ci sono anche dei brand come può essere,
che ne so, Italy, Rosso Pomodoro, che ne so, queste robe qua,
dove vai mangi benissimo, perché comunque mangi bene,
(16:46):
e dall'altra parte hai i ristorantini a carattere locale, no?
Tipo, se vieni in Friuli e vai in un agriturismo,
mangerai, probabilmente, non è detto, ma mangerai bene, no?
Stessa cosa succede in Giappone.
Ci sono i combini, esistono, ti fanno delle cose buonissime,
no, ti fanno delle cose buone, sì, certo, ci sono delle cose notevoli,
(17:08):
ma non sono comparabili al ristorante, non sono comparabili a tante altre cose,
per cui diciamo le cose come stanno, no?
E quindi c'è questa narrazione che arriva abbastanza filtrata.
Ebbene, ma certo, e questo è comunque, secondo me,
il problema, barra, lo sviluppo che c'è stato,
(17:30):
nella comunicazione fatta, ovviamente, sui social network,
ma con i pro e i contro, come in tutte le cose,
come la cultura giapponese che hai sui pro e i contro,
anche i social network, e la comunicazione che c'è sopra, quindi...
Trovo giusto, non so, però comprensibile il fatto che chi su quelle piattaforme
crea un audience, una pubblicità, un suo giro di persone,
(17:54):
tenda a creare contenuti di qualsiasi tipo, e per crearne tanti,
che è la vittoria di alcuni sui social network,
abbia necessità di farlo in maniera superficiale.
Quindi, senza prendersela Eric troppo con i creator,
prendiamocela invece con chi vorrebbe visitare
il Giappone capendoci qualcosa di più,
e si basa soltanto su questi contenuti.
(18:16):
Vedi, aspetta, fermo, fermo, fermo, mio caro ascoltatore,
ma tu hai notato che questo podcast non è sponsorizzato
dai poteri forti, infatti non ci stai trovando le pubblicità.
Se però ti piace quello che stiamo facendo,
e così ti viene voglia di offrirci una birretta,
puoi farlo, trovi.
Tutti i link nella descrizione della puntata.
Io nel dubbio vi ricordo l'odee e gloria a Gabriele.
(18:40):
Assolutamente, ma infatti io non credo che la colpa...
Poi è sbagliato parlare di colpa, perché non esiste.
Bravo, ammorbidisciti un po'.
Dobbiamo voler bene a tutti, quasi tutti.
Però non è giusto parlare di colpa.
Si creano delle situazioni che portano le persone a non capire un...
Niente.
(19:00):
Ci stiamo arrivando morbido, no?
No, no, no, nel senso non è colpa dei creator,
non è colpa della società consumistica dei combini.
È una situazione che si crea sia con queste persone
che portano avanti un certo tipo di narrazione, di comunicazione,
(19:21):
ma anche da parte dell'ascoltatore.
E questo io lo sto testando sulla mia pelle.
Comunque ricordiamo che ho una paginetta Instagram,
ho un profilo Instagram che per quanto piccolino,
perché siamo in 4.000 adesso,
Macina fa il suo, fa strano dirlo, però ci lavoro con sta roba.
(19:43):
Cosa succede? Nel momento in cui io faccio passare un messaggio,
altra premessa, sui social, che non sono YouTube,
il messaggio arriva in 1-3 minuti.
Per cui capisci che non posso farti un documentario
dove specifico tutto in maniera che tu,
che hai la soglia dell'attenzione di un pesce rosso,
riesci a capire bene.
(20:04):
Devi anche un attimino filtrare certi argomenti,
se non li conosci, approfondirteli per gli affari tuoi.
Magari guardando altri video dove ho già parlato di queste cose qua.
O dove magari ascoltando una puntata di Disso da Forma di Banana,
ascoltateci che siamo belli.
Perché nelle prime due stagioni abbiamo approfondito abbastanza fondo
un sacco di aspetti del Giappone.
Assolutamente.
(20:24):
Non c'è spesso la volontà di capire.
C'è la volontà di ascoltare per criticare qualcosa,
spesso le critiche che arrivano, spesso sono interessanti.
Perché spesso arrivano da, effettivamente,
conoscenza o da...
esperienza.
E quindi lì si crea un dialogo, ed è molto figo,
(20:45):
perché danno la possibilità anche a me di cambiare idea.
Perché io comunque non ho un'esperienza universale.
Io ho la mia.
Va confrontata con altre.
Però spesso sono delle critiche assolutamente stupide.
Perché si basano su cose che non sussistono.
E la mia domanda quando leggo queste cose è,
(21:07):
ma questa gente scrive queste cose perché ha solo voglia di criticare
e sarebbe un bene,
o perché non è capace di comprendere le cose?
Quindi un insieme di situazioni dove i creator dicono roba superficiale
e la gente la capisce filtrata secondo la loro concezione di mondo,
(21:30):
se capisci che il messaggio che arriva è tutto un altro.
Il messaggio che ti arriva, poi questa roba qua,
si ripercuote anche sugli itinerari, no?
Parlamo di esperienze superficiali, ma anche gli itinerari, no?
Se io ti dico, ah, devi andare in Giappone,
devi assolutamente vedere solo Tokyo e Kyoto,
è giusto?
Sì, dipende dalle situazioni, comunque.
(21:51):
Vabbè, se io ti dico, devi andare in Giappone,
devi andare a Tokyo e mangiare al 7-Eleven,
poi devi andare a Kyoto e farti il giro per strada coi go-kart,
boh, magari il contrario,
ma capisci che l'esperienza che io propongo
e che arriva alla gente è una cosa, boh, così.
Infatti, la domanda che bisogna porsi credo sia
(22:14):
perché hai scelto di viaggiare in Giappone.
Esatto.
E se hai scelto di viaggiare in Giappone,
dopo che ti sei risposto al perché,
affidati a qualcuno che sia in grado di sviluppare poi
il tuo pensiero rispetto al motivo per cui viaggio in Giappone,
vai in cerca di qualcuno che sia in grado appunto di andare a fondo.
(22:34):
Se tu dici, voglio vedere soltanto in maniera superficiale il Giappone,
ok, ci può stare.
Ho conosciuto quelle tre cose, voglio vederle.
Benissimo.
Cerchi qualcuno che sia in grado di portarti a vedere quelle cose lì.
Assolutamente.
Altrimenti, se vuoi conoscere nelle sfaccettature,
guarda a caso...
Cioè, sono qua.
(22:55):
No, comunque ci sono un sacco di creator veramente, veramente tanto bravi.
C'è gente che vive in Giappone, italiani che vivono in Giappone,
che fanno le guide che io seguo da diverso tempo.
E loro sono l'esempio del fatto che se tu vai a farti un viaggio in Giappone
di due settimane e vedi, tra virgolette, solo Tokyo e Kyoto,
puoi tranquillamente riuscire a conoscere queste città
(23:19):
in maniera approfondita, più o meno approfondita,
o comunque vedere delle mete che nessun altro in 2-3 giorni a Tokyo vedrà.
No?
Quindi si tratta tutto di riuscire a capire
perché stai viaggiando, cosa vuoi vedere e in che modo lo vuoi vedere.
Io di solito nei miei viaggi evito sempre, ma non lo vorrò mai fare,
(23:44):
quelle cose del tipo, ok, dobbiamo mettere dentro 10 mete,
perché se no su internet ci scrivono che facciamo viaggi scarni.
Allora si parte in mattinata da Kyoto, è un grande classico,
partire in mattinata da Kyoto, Hiroshima mattinata, vediamo il museo della bomba.
In un paio d'ore però al massimo.
(24:06):
Sì, perché comunque da Kyoto a Hiroshima ci metti un po' ad arrivare,
poi Zenyum Spalla lo vediamo però veloci perché poi bisogna pranzare,
andiamo a Miyajima Gucci, prendiamo il traghetto, andiamo a Miyajima,
vediamo Miyajima, però non tutta perché mica c'è tempo,
vediamo il porto lì, accarezziamo un cervo e poi via.
Tutti sul traghetto, si riparte e per ora di cena ragazzi dobbiamo essere di nuovo a Kyoto.
(24:30):
Ti capisci che...
Si diventa un tour de force.
Direi tanto, diventa un tour de force,
tu butti via un sacco di tempo a vedere i treni,
perché è quello che vedi con più calma.
Un sacco di tempo in viaggio.
Esatto e non capisci niente, perché la storia di Hiroshima non la capisci,
la gente non ti... cioè, c'è un sacco di cose che merita,
che non ti arrivano.
(24:50):
E a quel punto vale la pena spendere più tempo in un'unica città
e vedere magari quelle zone che l'overtourismo sta snobbando,
che sono bellissime, perché in Giappone dove cadi,
cadi qualcosa di interessante lo trovi.
Sia posti da vedere, sia ristoranti dove andare a mangiare.
La frase tutto il mondo e paese è sempre valida
(25:13):
anche rispetto al Giappone, nel senso che come puoi riflettere
sull'Italia, pensando che vai a Roma, vai a Firenze, vai a Venezia,
sono le mete più battute dai turisti internazionali,
perché sono le più famose, eccetera, però non è che se vai fuori Firenze fa schifo.
(25:33):
No, no.
Se vai fuori Roma fa schifo.
O se vai in frigo di Venezia Giulia,
che è la regione più snobbata dopo il molise della...
Ma scusa, Friuli non è in Slovenia.
Esatto, ma che tutto sono frasi già sentite 100 volte che per noi,
che abitiamo in Friuli, sono assurde,
perché le prime volte che ti senti parlare da qualcuno
(25:54):
dici ma io vivo in Friuli, ti sembra che parlo sloveno o un 100...
Esisto.
Esatto, però sono la realtà e quindi questo vale anche in Giappone sicuramente.
Assolutamente.
Perché ti basta uscire dalla città,
ma parlavamo anche prima di come sia sempre più comune conoscere cose nuove,
(26:19):
perché ci sono più enti, c'è anche il Giappone stesso,
che vuole che si conosca di più il Giappone.
Al di fuori delle città.
Assolutamente sì, assolutamente sì.
C'è l'ente per il turismo giapponese.
Vai, dilo in giapponese.
Il Japan National Tourist Organization Super...
Ah, ma è in inglese.
Magic Johnson, no, non so come si chiama.
(26:39):
Ah, ok.
Praticamente l'ente turismo giappone sta facendo,
da diverso tempo in realtà, da diversi mesi,
sta facendo una campagna sempre più importante,
sempre più grande, per far conoscere delle mete che non siano Tokyo, Kyoto.
Sta cercando di far conoscere in primis le zone del nord.
(27:00):
Da Sendai, che non è nordissimo, però diciamo da sopra Tokyo,
dal nord di Tokyo fino a raggiungere l'isola di Hokkaido, dove c'è Sapporo.
Per esempio.
Questo strabello.
Hokkaido, fino all'altro giorno.
Sta funzionando.
Nessuno sapeva cosa fosse.
Esatto.
Improvvisamente ci hanno fatto addirittura la puntata di...
(27:20):
una puntata intera del tour che James May ha fatto.
È vero, è vero, assolutamente.
Integralmente in Hokkaido, che è una cosa...
Hokkaido è bellissima.
Ma fino all'altro giorno nessuno se la considerava.
No, esatto.
Per non dire una parolaccia.
Per quelle ci sono io.
Esatto.
No, no, no, è vero, è vero.
Questa cosa sta funzionando.
Io vedo che tanti creator, tante guide,
(27:44):
un po', secondo me molto stufe della situazione,
stanno cominciando a proporre, o comunque a provare a proporre,
lo Shikoku, che è quell'isolona grossa al sud di Hiroshima.
No?
Hiroshima, per esempio, è un'altra zona relativamente poco conosciuta.
(28:05):
Il Shikoku, un'altra regione.
C'è il Kyushu, c'è il...
Come si chiama?
Okinawa.
Okinawa.
C'è Okinawa.
Sono zone un po' più difficili da corpare,
magari, in un tour tradizionale,
perché devi investirci un po' di tempo per raggiungerle,
magari provare a puntare sui voli interni, eccetera.
(28:27):
Per alcune, per esempio, per Okinawa,
perché è un arcipelago a sud.
E quindi in treno, capisce che non ci arrivi.
Ma stanno investendo in questa roba qua e sta funzionando.
E la gente, la gente che vuole vivere il Giappone,
non per far la foto al monumento,
ma per respirare l'atmosfera giapponese,
se la sta godendo alla grande, perché arrivi lì, sei tranquillo.
(28:49):
In queste zone hai effettivamente un po' più di atmosfera giapponese,
passami il termine,
e là te la godi meglio.
E dopo queste cose qua, c'è il fatto di addentrarsi nella cultura giapponese,
che serve anche per capire che magari certe robe che un po' ci spaventano
sono solo nella nostra testa.
Ti faccio un esempio.
(29:09):
Vai, personale.
Personale.
Allora, una cosa che adesso sta riaffiorando sui social
e che a me è successa e non capivo, mi sembrava strano, e ho chiesto, no?
Sono i cartelli in determinate attività.
Io principalmente li ho visti nei ristorantini piccolini.
(29:30):
Dove ti scrivono?
In inglese, no, raga, qua non c'è posto, è tutto prenotato, andate via.
Oppure non parliamo inglese, non abbiamo tavoli per voi, andate via.
E sotto, in giapponese, c'è scritto, vai tranquillo, c'è posto, entrate pure.
Oh!
Sì, sì, sì.
Oppure, se riesci a leggere, l'altro giorno mi hanno mandato un cartello
(29:50):
dove c'era scritto, è tutto prenotato, non serviamo gli stranieri.
E sotto, se riesci a leggere questo, abbiamo un tavolo per te.
No, o qualcosa del genere.
Seleziona l'ingresso, solo senza una persona.
Seleziona l'ingresso, e tu dici, boh, siete dei razzisti, bastardi,
dovete morire di stenti e non guadagnare più niente.
(30:11):
Perché sei portato a pensare a questa cosa?
A me, questa cosa è successa.
Degli anni fa ero da solo in giro per Tokyo, credo fosse il 2012,
era cominciato il boom dei turisti russi e cinesi,
e c'era scritto in inglese appunto una roba del tipo.
Se non abbiamo menu in inglese, tutti i tavolini sono prenotati,
(30:34):
o comunque l'idea era, se parli inglese vai via.
E sotto c'era scritto in giapponese, tipo i signori ospiti sono benvenuti,
tipo chiedete la recep- comunque c'era scritto, c'erano due messaggi.
Una dualità nel messaggio.
Vai via, oppure non ti preoccupare, entra pure.
Ero lì un attimino così, sono entrato, ho aperto la porta,
(30:57):
in giapponese, non capendo questa roba qua,
faccio scusa, sono da solo, ho letto il cartello fuori ma non ho capito,
hai posto, oppure vado via.
Mi fa, ah, parli giapponese, un po' me la cavo, posso sopravvivere.
Vieni, vieni, effettivamente il barretto lì, la zaccaia, non era così piena.
(31:20):
E allora ho chiesto e faccio, eh scusami, no,
perché sul momento mi sono scusato, non capivo la situazione.
Nel dubbio mi sono scusato.
E gli faccio scusami, va, ho letto fuori, non sapevo se...
forse ho capito male, no?
C'era scritto non entrate, sotto c'era scritto entrate.
Mi fa, ah no, no, no, no.
E la tipa, anche lei, un po' in modalità scusa giapponese,
(31:41):
quindi cento inchini, eccetera,
praticamente mi ha spiegato che i titolari effettivamente erano
moglie e marito di 170 anni a testa.
Sì, ovviamente, che facevano questo mestiere da 165.
Esatto, esatto.
E mi fa, noi non parliamo inglese, non capiamo,
hanno avuto delle difficoltà.
Poi anche lei ha cercato di spiegarmi,
ma io il giapponese all'epoca lo parlavo pochissimo,
(32:04):
per cui ho capito molto poco.
Però l'idea era quella che non è riuscito,
non sono riusciti a capire gli inglesi,
o comunque chi parlava in inglese, ci sono stati dei problemi.
Sti qua probabilmente si sono sentiti mortificati o cosa.
E quindi fa, noi siamo in due,
riusciamo a gestire, in Zaccaia ha veramente pochi posti,
(32:25):
almeno quella lì aveva pochissimi posti,
fa, serviamo i giapponesi così riusciamo a comunicare e fine.
Non sappiamo l'inglese, non ci imbarchiamo in questa avventura.
Ed effettivamente lì, poi chiedendo a amici più giovani in Giappone,
mi hanno detto, ci sono delle attività gestite da anziani,
non sanno gestire dei problemi portati alla luce dagli stranieri.
(32:50):
Tipo, intolleranza al glutine.
Lì è una cosa abbastanza rara.
Vero.
E quindi come fai, nel senso, è una roba seria.
Perché se io sono un intollerante serio al glutine e vado in un posto,
me che gli dico, dai non mettermi i glutine,
gli dico chiaro e tondo, se mi dai da mangiare robe sbagliate,
(33:11):
io sto molto male.
E quindi questi poveri si pigliano male.
Vegani vegetariani, halal.
Intolleranze, allergie e robe varie.
Sono cose serie che riguardano la salute di una persona.
E quindi o le sai gestire o non le sai gestire.
(33:32):
Poi noi occidentali generalizziamo, però abbiamo modo di fare molto più forte.
Mettiamola così.
E quindi spesso, non tutti, però spesso si tende a pretendere.
Va beh, ma effettivamente, se ci pensi, quando tu entri in un posto,
senza contestualizzare troppo,
ti viene da dire, ah sì, guarda, io ho questa necessità,
(33:54):
ho questa richiesta, e se l'altra persona,
e se questa altra persona che sta dietro il banco per usare un riferimento,
ti dice, no, guarda, io non riesco, non posso, no,
o magari senza stare troppo a spiegarti,
tu un attimo ti rigidisci.
Eh sì.
Se sei un pelino più arrogante, dici, eh sì, però, oh.
(34:16):
Eh, dai, no?
Sono il cliente, mi servi.
Come non hai, come non fai, come no?
Un altro esempio era, allora girava sui social questa foto di un ristorante
che diceva, non abbiamo verdure, non abbiamo roba per vegetariani,
qua si mangia carne e non rompete le valle, no?
Fondamentalmente.
Sempre in Giappone.
Sempre in Giappone, no?
(34:38):
E sono quelle cose che, boh, io ho girato un po', non mi è mai capitato,
può essere che esista e che non mi sia mai capitato,
però sono quelle cose che mi fa un po' strano.
E allora, siccome ho tanti contatti in Giappone, vado a chiedere, no?
E poi, prima di chiedere agli amici, era venuto fuori, sempre sui social,
la foto intera di un ristorante specializzato nel pollo fritto.
(35:01):
No, nel Torino Caraghe, quindi pollo fritto.
E capisci che non puoi andare in un ristorante che fa pollo fritto.
Non ti fa il maiale, non ti fa il manzo, ti fa il pollo fritto, punto e basta.
A chiedere un pasto vegetariano, perché non lo fa.
Non avete una variante vegetariana del pollo fritto?
(35:22):
No, esatto, perché loro fanno pollo fritto, fine.
È abbastanza comune che in Giappone ci siano delle attività super specializzate in quella cosa.
Il ristorante di sushi ti farà il sushi, non ti fa la bistecca.
Se tu vuoi bistecca, vai nel ristorante vicino, no?
È abbastanza normale sta roba qua.
(35:42):
E quindi capisci che se hai letto, se ti sei informato,
o semplicemente se hai avuto delle esperienze,
o se hai qualcuno che ti può accompagnare,
che è capace di sapere e capire.
E quindi se ti capitano 10 di queste cose, sfiga, il primo giorno che arrivi ti capita.
Non serviamo gli stranieri, non serviamo i vegetariani.
(36:05):
Tu dici, ok, io sono di Londra e mangio solo verdure, sono vegano.
E dici, boh, questo paese mi odia.
In realtà se hai qualcuno che te lo spiega,
e magari ti porta nel ristorante dove puoi mangiarti la bistecca al posto del pollo fritto,
no?
Te la vivi in maniera totalmente diversa, però devi capire.
(36:26):
Avevamo parlato tempo fa del gaijin spot,
cioè delle persone che non si siedono vicino agli stranieri,
perché sono super razzisti e odiano tutti.
Poi vai a vedere nelle metro,
hai il giapponese che si siede tutto composto, dritto e occupa esclusivamente il proprio spazio,
e hai l'inglese, l'americano, l'italiano, che si siede tutto largo così.
È ovvio che la gente non si siede vicino,
(36:48):
perché non ha lo spazio o comunque gli dà fastidio, no?
E quindi tante di queste cose vanno un attimino contestualizzate, ecco.
Dopo aver detto tutte queste cose,
adesso sembra che se non viaggi tutto il Giappone in lungo e in largo,
andando nelle case dei signori anziani che vivono dentro l'isoletta sperduta in mezzo al Pacifico,
(37:08):
non hai vissuto l'intera esperienza del Giappone.
Non è proprio così già.
No, assolutamente no.
Ovviamente il primo viaggio che fai in Giappone penso che sia obbligatorio vedere Tokyo.
Ma certo, ma certo, assolutamente.
Io ho fatto nove viaggi in Giappone e sono stato quasi sempre a Tokyo,
e ogni volta scopro qualcosa di nuovo.
Il quartierino, il locale, la roba, no?
(37:32):
Quando viaggi, non parliamo solo di Giappone, parliamo in generale,
devi investire qualcosa.
Devi investire del tempo,
perché magari ti vuoi informare,
vuoi leggere dei libri,
vuoi capire.
Se non hai tempo da investire,
investi dei soldi per prenderti una guida che ti spiega bene,
che ti fa magari,
(37:53):
ti inserisce meglio nella cultura,
ti fa capire certe cose.
Come parlavamo, la stessa cosa la comparavamo nel viaggiare da solo,
viaggiare con agenzia.
Certo.
Viaggi da solo devi investirci del tempo per cercare di prenotarti dei servizi,
delle cose e costruirti un viaggio che abbia senso.
Non hai tempo o non hai l'esperienza o hai semplicemente paura di fare qualche
(38:15):
casino, ci investi dei soldi al posto del tempo e te lo fai fare da qualcuno.
Vi faccio notare che Erik vi ha appena presentato una bellissima metafora della
vita sotto forma di metafora di viaggio.
Servono i soldi.
Pure un sacco di tempo.
Oppure un sacco di tempo.
No, comunque è vero.
E in il viaggio classico sono, diciamo, 12-14 giorni.
(38:39):
Poi hai chi ne ha 10, hai chi ne ha 20.
Ovviamente cambia.
Comunque, diciamo, il viaggio medio dura circa 12-14 giorni.
È un tempo più che sufficiente per cominciare a capire determinate cose.
Il fatto di andare nel quartiere supergettonato non significa che siate
(39:00):
dei superficiali, perché lì potete capire veramente tante cose.
Bisogna un attimino partire con una mentalità di un certo tipo, ecco.
Tenere conto che quello che si vede in 12 giorni non è tutto il Giappone.
Esatto.
Oppure venite con me, che vi spiego un sacco di cose, vi porto a mangiare in dei
posti bellissimi.
Voi non mi vedete, ma sto girando con la sedia in segno di potenza.
(39:24):
Se avete avuto delle esperienze in Giappone che confermano oppure smentiscono
quello che Eric ci ha appena raccontato, che potrebbe essere, anzi.
Spero di sì, così poi ne parliamo nella prossima puntata.
Così vi prendete male parole sotto i commenti di Instagram.
Sono cattivo solo con i create, non è vero.
Verrete riempiti di parolacce da Eric.
(39:45):
Stupide.
Non è vero.
Li dice solo durante il podcast, in modo che io sia obbligato a mettere la
spunta di Explicit sul feed.
Non ce l'avevo mai pensato.
Eh, ma ti dico, non è che parliamo a caso qua.
Cioè sì, ma non sempre.
Uffa.
Grazie ancora a tutti per l'ascolto.
La seconda puntata dell'Isola Forma di Banana, terza stagione, è conclusa.
(40:09):
Per il momento siamo riusciti a mantenere la promessa di una puntata al mese.
Adesso capite perché, ma non è escluso che se dovessero succedere delle cose nel
mentre riuscissimo a registrarne delle extra, queste potranno sicuramente
finire pubblicate prima.
Assolutamente. Noi ci vediamo alla prossima puntata.
Intanto fateci sapere quello che pensate rispetto a questo argomento e fateci
(40:32):
sapere nei commenti, sui social, mandateci delle letterine, dei piccioni
viaggiatori, segnali di fumo o quello che volete.
Oppure dei soldi sul nostro profilo Ko-fi.
Perché Eric ovviamente è già un strappieno di soldi derivanti da questi
viaggi, dai riconi che porta in giro, che gli lasciano le mance nelle mutande
mentre li accompagna in giro per i locali di Tokyo.
(40:57):
E io invece sono a piangere mentre monto queste puntate anche se mi diverto un sacco.
Lavora Bodo!
Scherzi a parte, grazie ancora, ci vediamo alla prossima, ciao!
Più di tutti salutiamo Gabriele!