In questa nuova puntata di "Mezzora con Messora", continua il dialogo tra Claudio Messora e Mauro Scardovelli, psicoterapeuta, giurista e fondatore di UniAleph, una realtà che ha una missione importante: la crescita personale per costruire una nuova umanità.
Nel faccia a faccia precedente, alcuni mesi fa, si era parlato dei nostri demoni: di come ci mettono alla prova ogni giorno e minano la nostra ricerca della felicità.
Ripartiamo da qui. Perché proprio la ricerca della felicità è il cuore di questa intervista.
Come scrive Scardovelli nel suo libro: “La rivoluzione della coscienza” pubblicato per Byoblu Edizioni, per essere felici dobbiamo prima di tutto essere liberi. Tutti, evidentemente, vogliono essere felici, ma perché non riusciamo a raggiungere questo obiettivo?
Come attuare la Costituzione per raggiungere la felicità
Per prima cosa, secondo il giurista, è indispensabile un programma realistico per attuare la Costituzione. "Il neoliberismo è una teoria economica antitetica - sottolinea Scardovelli - rispetto ai principi della nostra Costituzione che resta la base giuridica".
"La Costituzione prevede che la Repubblica abbia il compito di garantire il pieno sviluppo della persona umana rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale. È la prima volta nella storia che un testo giuridico si occupa dell'interiorità delle persone".
Lo scopo dei grandi gruppi di potere
"Ci sono due forze che guidano il mondo: il potere e l'amore. Il potere divide mentre l'amore unisce. Più conflitti abbiamo, più la vita involve. Creare un'economia basata sulla competizione è una stupidità totale. Ma chi segue questa linea non ha come scopo quello di generare felicità bensì di dominare gli altri. E per dominare si serve di uno strumento fondamentale: quello della propaganda" rileva il fondatore di UniAleph.
Insomma, la società attuale non è fatta per generare felicità, né quella individuale né tantomeno quella collettiva. Ed è su questo aspetto che si concentra il lavoro di Scardovelli.
Mauro Scardovelli: dalla felicità individuale a quella collettiva
"Tu sottolinei una cosa molto importante: lo scopo non è la felicità individuale, ma quella collettiva", dice Messora.
"Questa società neoliberista si basa sulla competizione continua perciò è incapace di generare felicità collettiva" replica Scardovelli, che prosegue: "Anzi, ci allontana sempre di più da questo obiettivo".
"L'adulto, da solo, non riesce ad essere felice. Ma può farlo con l'aiuto dei bambini, perché loro portano il dono più grande: aprire il cuore degli adulti".
"Cosa possiamo fare contro la dittatura neoliberista": la proposta di Mauro Scardovelli
"Aiutare le persone individualmente, mentre tutta la società sta andando a fondo, non basta. La prima cosa da fare è una politica attiva costituzionale creando accordo all'interno del Paese. Non sto parlando della politica che conosciamo ma del suo senso più profondo: quello dell'arte del buon governo. Si tratta - precisa il giurista e psicoterapeuta - di risolvere i problemi in modo ragionevole. Ma questo non si può fare se ognuno di noi è chiuso nel proprio narcisismo. L'essere umano, di per sé, non nasce narcisista ma lo diventa perché vengono piantati i semi di questa che è una malattia psichica a tutti gli effetti".
"Il punto - conclude Scardovelli - è che l'essere umano nasce con una naturale capacità di amare. Dobbiamo ritrovarla e, per riuscirci, dobbiamo rimuovere i semi della violenza che sono stati depositati nella loro psiche da questo contesto sociale. Questo è il primo, importante passo avanti verso la felicità".