Episode Transcript
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(00:00):
Allora, oggi proviamo a capire una cosa.
(00:02):
Il portiere di calcio a 11 e quello di futsal.
Sembrano la stessa figura, ma in realtà, spulciando tra le fonti,
abbiamo capito che sono due mondi quasi opposti.
Completamente opposti direi.
Partiamo proprio dalle basi,no, le dimensioni.
Esatto.
Nel calcio a 11 ha una porta che è enorme.
(00:23):
7 metri, 32 per 2, 44.
Praticamente un garage.
Esatto.
Il campo è gigantesco.
Nel futsal invece la porta è 3 per 2 metri.
Il campo, beh, è minuscola a confronto.
E questo cosa comporta?
A livello pratico.
Comporta che il portiere di futsal è costantemente sottotiro.
(00:43):
Una delle nostre fonti lo dice chiaramente.
Statisticamente è un bombardamento.
Un bombardamento che immagino abbia plasmato anche le regole.
Tipo, o l'area di rigore.
Non può essere la stessa del calcio.
No, infatti, nel futsal è delimitata da archi di cerchio con un raggio di 6 metri.
E questo crea una situazione molto particolare.
(01:04):
Cioè?
Cioè il portiere deve diventare uno specialista di due tipi di tiro da fermo.
Il rigore classico da 6 metri per i falli in area.
Ok, questo è abbastanza intuitivo.
Sì, ma poi c'è il tiro libero dai 10 metri.
Ah, ecco.
Quello che scatta dopo un certo numero di falli.
Esattamente, dopo il quinto fallo comulativo.
Quindi insomma, il portiere di futsal passa la partita prepararsi per duelli.
(01:28):
Uno contro uno da distanza ravvicinata o media è un hiper specializzazione.
Aspetta perché leggendo le notte dalle pillole del PR, salta fuori un concetto che devo dire stravolge tutto.
Il portiere di movimento.
Io pensavo a un portiere che esce dall'area tipo noyer.
Ah, no, no, è molto più radicale.
Meno immaginavo.
Praticamente, nella maggior parte dei casi, la squadra toglie il portiere vero e proprio.
(01:51):
Lo toglie dal campo.
Sì, e mette dentro un giocatore di movimento con una maglia diversa, chiaramente non può usare le mani.
L'obiettivo è tattico, creare superiorità numerica in attacco.
Il famoso 4 più 1, però mi sembra un rischio folle.
Se perdi palla ti fanno gol da casa loro.
Credo, il rischio c'è, ma è una mossa calcolata.
(02:13):
Gli schemi che abbiamo visto su futsal coach lo mostrano bene.
Non è improvvisazione.
È una strategia?
È una strategia codificata.
Spesso si basa su moduli come l'1, 2, 2, dove questo finto portiere diventa quasi un registo
offensivo.
Detto questo è anche il portiere titolare può superare la metà campo, quindi le opzioni sono diverse.
(02:35):
Ok, tutto questo è affascinante.
Però per fare l'avvocato del diavolo, un lettore sull'articolo di il portiere.net, un certo
pierLuigi, fa un'osservazione giusta.
Dice che anche il portiere di calcio a undici si è evoluto tantissimo.
Non sta più fermo sulla linea di porta.
Si parla di costruzione dal basso, di uscite.
Ah ma, quello un punto cruciale e qui libra tutto il discorso.
(02:58):
Esatto.
L'evoluzione c'è stata per entrambi, ma in direzione opposta.
Quella del portiere di futsal è diciamo offensiva legata i duelli.
Quella del portiere moderno di calcio a 11 e legata alla gestione dello spazio.
Deve quasi fare il libero aggiunto?
Deve saper giocare con i piedi, leggere le traiettorie lunghe, far partire l'azione.
(03:22):
Sono due specializzazioni diverse, dettate da necessità tattiche e opposte.
Quindi riassumendo il portiere di futsal non è una versione in miniatura di quello di calcio.
Anzi.
È un ruolo a sé.
Con abilità uniche, riflessi esplosivi, specializzazione sui tiri da fermo e una potenziale funzione
di regista. È l'esempio perfetto di come le regole e lo spazio non modificano un ruolo.
(03:47):
Lo reinventano da zero.
Creano due atleti quasi antitetici?
Sì.
Che hanno lo stesso obiettivo finale, ma ci arrivano costruimenti completamente diversi.
E questo ci porta a un'ultima domanda?
Quasi un gioco.
Se un portiere di calcio da 11 e 1 di futsal si scambiassero di posto per una partita, chi dei
due andrebbe più in difficoltà?