Si parla troppo poco di sostenibilità etica nelle aziende anche perché nel mondo del bisness spesso prevale la ricerca spasmodica del benessere economico. Ma il secondo pilastro della sostenibilità ovvero la sostenibilità etica é, come gli altri aspetti della sostenibilità, portatore di benessere e prosperità. Anzi direi che é in grado di rilanciare l'economia dell'azienda e della comunità di appartenenza. La sostenibilità etica mette come priorità le relazioni tra tutti gli attori e, naturalmente tra questi i collaboratori. Si tratta di una relazione che non si concentra solo sull’aspetto economico ma contempla la formazione, la sicurezza e la stabilità. Quella stabilità che sviluppa una conoscenza delle lavorazioni, una miglioria costante delle tecniche di produzione e, con naturalezza umana, crea il passaggio generazionale di saperi, competenze e know how che caratterizzano il made in Italy tanto apprezzato in tutto il mondo. Ma, come dico sempre, in Italia ci sono realtà virtuose che sono il nostro fiore all’occhiello e che Sfide Ecosostenibili è orgogliosa di raccontare. Oggi con Alberto Rossi di Bluejeans Lavanderie e con Dalia Benefatto consulente di economia circolare e titolare di Devalia, affrontiamo una tema delicato cioè i “buchi generazionali”. Cosa sono? Si tratta di una discontinuità generazionale nella conoscenza e pratica di quelle professioni così specifiche che risulta difficile colmare con la sola formazione scolastica.