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September 22, 2025 10 mins
Tra il II e il III secolo tutte le istituzioni liturgiche erano state impiantate, anche se chiaramente solo in forma ancora elementare. Risale a questo periodo il definitivo distacco delle comunità cristiane dal giudaismo. Questo fu favorito dall’apertura al paganesimo che portò però anche all’integrazione di nuove pratiche cultuali in aggiunta ai riti ereditati dall’epoca apostolica. La liturgia venne arricchita da alcuni elementi provenienti dai culti misterici, chiaramente reinterpretati per l’uso cristiano. In questa prima puntata analizziamo il battesimo, la penitenza, il matrimonio e il culto dei defunti e dei martiri tra il II e il III secolo.


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Episode Transcript

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(00:00):
Ciao, sono Alessio e questo è un podcast del canale Teologia Pro.

(00:05):
Spero queste puntate possono essere utili sintesi per studenti e appassionati di teologia
e storia della liturgia.
Non pretendo certo di essere esaustivo, è impossibile con questa tematica, ma l'obiettivo
è riuscire a dare un'idea generale e magari fornire anche interessanti spunti di approfondimento.
Per domande o riflessioni utilizzate i commenti.

(00:28):
Sarò felice di leggere ed eventualmente rispondere alle vostre sollecitazioni.
Questo podcast sarà articolato in tre puntate ed è dedicato alla liturgia antica e di in particolare
a quella che va dal II al IV secolo.
Nella prima puntata analizzeremo il battesimo, la penitenza, il matrimonio e il culto dei

(00:49):
defunti e dei martiri tra il II e il III secolo.
Nella seconda puntata partiremo dalla celebrazione eucaristica analizzando poi i ministeri
istituiti, i legami tra alcune feste pagane, l'anno liturgico e la liturgia delle ore.
Nella terza puntata vedremo l'evoluzione della celebrazione eucaristica del IV secolo considerando

(01:11):
le influenti caratteristiche della liturgia di Gerusalemme.
Bene, partiamo.
Tra il II e il III secolo, tutte le istituzioni liturgiche erano stati impiantate
anche se chiaramente solo in forma ancora elementare. Esse apparivano ancora semplici e sobrie.
Risale a questo periodo il definitivo di stacco delle comunità cristiane dal gudaismo.

(01:35):
Questo fu favorito dall'apertura al paganesimo che però portò anche all'integrazione di
nuove pratiche cultuali in aggiunta ai riti ereditati dall'epoca apostolica.
La liturgia venne arricchita dal alcuni elementi provenienti dai culti misterici, chiaramente
reinterpretati per l'uso cristiano.
Per esempio, i riti di unzione che entrarono nella liturgia battesimale e la lavanda dei

(01:59):
piedi ai neobattezzati.
Un'importante esponente del Movimento liturgico che studiò minuziosamente l'influsso dei culti
misterici sul nascente cristianesimo fu il monaco benedettino Odo Casel.
Se vi interessa ho già fatto un video su di lui e qui sopra destra, e in descrizione, trovate

(02:19):
il link al video di approfondimento.
Fanno allusione al battesimo diversi scrittori del II e del terzo secolo come Tertulliano
e Giustino, senza tuttavia però dirci molto sul cerimoniale.
Mentre le testimonianze di epoca apostolica non danno troppo peso alla preparazione, i documenti

(02:42):
del II e del III secolo parano di un catecumenato già ben organizzato.
Uno di questi documenti, la Tradizione apostolica, fissa la durata della preparazione in
tre anni e la divide in due tappe, introdotte da un esame dei candidati.
La prima ammissione comportava un approfondito interrogatorio che verteva sulle ragioni della

(03:06):
conversione, lo stato civile e soprattutto la professione del candidato, per questo c'era una lunga lista
di mestieri incompatibili con la fede cristiana che quindi dovevano essere abbandonati con
la conversione.
Accettando candidati provenienti da culti pagani, le comunità cristiane intensificarono la
preparazione al battesimo cercando così di ottenere una conversione più consapevole,

(03:30):
senza contare poi che il tempo era necessario per raggiungere una sufficiente conoscenza
delle Scritture e per allontanare in neofiti dalle loro precedenti abitudini idolatriche.
Il bagno battesimale conferito nel nome di Gesù si sviluppava in un complesso di riti che
comprendevano:
preparazione è tappe del catecumenato, battesimo con benedizione dell'acqua e professione

(03:53):
di fede e riti complementari come la confermazione.
Si battezzava per immersione, nell'entrare e l'uscire dall'acqua si vedeva il simbolo
della morte della resurrezione di Cristo.
Tuttavia uno scritto della fine del I secolo, la Didache, richiede che l'acqua sia

(04:18):
versata tre volte sulla testa, quello che viene chiamato il battesimo per infusione.
In entrambi i casi si battezzava nel nome del Padre, del Figlio e del Spirito Santo.
Nelle catacombe sono dipinte le più antiche scene di battesimo di un catecumeno. In genere il sacerdote,
in tunica e pallio, pone la mano destra sul capo del battezzando che tine i piedi nell'acqua.

(04:42):
Dopo l'immersione del candidato o la triplice infusione, seguivano l'unzione da parte
di un presbitero, la vestizione e l'ingresso in chiesa, l'imposizione delle mani da parte
del vescovo, l'unzione fatta dal vescovo, il segno di croce sulla fronte e il bacio della
pace.
Del momento che sono di origine apostolica soltanto l'immersione e l'imposizione delle mani,

(05:07):
ci si è liturgicamente interrogati sull'origine delle unzioni che fanno parte del rito battesimale.
Il legame più accreditato sembra essere quello con l'unzione praticata agli atleti prima
del combattimento.

Proviamo ad immaginare uno dei questi battesimi (05:24):
l'ingresso in acqua, la presenza del presbitero,
l'accompagnamento del padrino o della madrina (uomini e donne erano separati), la veste candidata
e l'ingresso in chiesa, l'unzione del vescovo, dovevano essere dei momenti molto emozionanti
non solo per il neofita, ma per tutti i presenti, per tutta la comunità.
Ma in quale momento dell'anno liturgico si battizzava?

(05:50):
Secondo Giustino la celebrazione battesimale ha luogo di domenica, giorno dell'assemblea comunitaria.

Tertugliano invece riporta nel suo "Trattato sul battesimo", cito la frase (05:55):
"Il giorno più
solenne per il battesimo è per eccellenza il giorno di Pasqua."
La Tradizione apostolica invece non stabilisce un legame esplicito tra il battesimo e la
Pasqua.
La celebrazione battesimale ha luogo all'alba, alla fine della veglia o vigilia della domenica.

(06:17):
Interessante notare come secondo le concezioni antiche, la notte è vissuta come una lunga
gestazione che prelude alla nascita della luce e la luce viene interpretata dei cristiani
con simbologia pasquale e battesimale.
Quello della luce è un simbolo molto importante.
In epoca apostolica quando si faceva manzione alla remissione dei peccati ci si riferiva

(06:41):
soprattutto al battesimo.
Raramente si faceva riferimento a che cosa fare per i peccati compiuti dopo il battesimo.
Nel III secolo era generalmente riconosciuto che la Chiesa potesse rimettere i peccati con la penitenza
dato che questa era considerata sostanzialmente un "battesimo ripetibile".

(07:03):
Ma i soli peccati gravi venivano sottoposti all'istituto penitenziale; per i peccati così detti
"quotidiani" o anche veniali,
nel III secolo Cipriano insegnava che il loro perdono poteva essere ottenuto con la

(07:23):
preghiera del Padre Nostro, con le buone opere e con l'elemosina.
Alcuni documenti coevi attestano che altre chiese avevano messo in piedi un'istituzione
penitenziale simile a quella di Cipriano a Cartagine, però sempre esclusivamente per i peccati
gravi.
La morte in assenza di peccato grave. E' nell'ambito funebre che c'è stata continuità, forse

(07:48):
più che in altri aspetti, col paganesimo.
La preghiera per i defunti è l'uso di onorare la loro salma e la loro sepultura sono
attestati già a partire dal II secolo.
Per il culto pagano dei morti c'erano tradizioni comuni nelle numerose provincie dell'Impero
romano.
Per l'inumazione, la famiglia e gli amici del defunto si riunivano vicino la tomba e condividevano

(08:12):
un pasto funebre al quale si ritenneva che il defunto prendesse parte.
Essi, nel giorno dell'anniversario, agivano lo stesso modo ogni anno.
Dall'inizio del III secolo si hanno le prime aree funerali e distinte da quelle pagane,
le catacombe, o i cimiteri subdiali cioè sotto terra.
Nelle catacombe si vedono ancora oggi delle piccole aperture che servivano per condividere

(08:36):
il cibo di questi pasti annuali con il defunto.
I cristiani mantennero questo uso adattandolo per esprimere la loro fede nella resurrezione
specialmente quando si trattava dei martiri. Il culto degli antichi eroi fu infatti sostituito
da quello dei martiri.
E' nel martirio di Policarpo che si trova il più antico racconto di una riunione per

(08:58):
l'anniversario della morte di un martire.
Infine il matrimonio. Come ci si sposava? Quali testimonianze possediamo? Abbiamo informazioni
sullo svolgimento del rito? In realtà no...
I primi regolamenti ecclesiastici non trattano del matrimonio, questo perché presso i cristiani
e gli ebrei, conformemente agli usi antichi, ere un rito essenzialmente familiare.

(09:23):
Era il padre di famiglia che univa la coppia in casa.
La presenza di ministri della comunità non era fatto necessaria.
Tuttavia per il riconoscimento ecclesiale e la conformità all'ideale cristiano, Ignazio
di Antiochia, nella Lettera a Policarpo, chiedeva che vescovo fosse consultato.

(09:46):
Per questa puntata è tutto.
Vi do appuntamento alla prossima puntata del podcast "La liturgia da II al IV secolo".
Ciao!
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