TESTO DELL'ARTICOLO ➜
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7999IL PAPA DALLA BONINO: PERCHE' E' UNA VISITA CHE SCANDALIZZA di Tommaso Scandroglio
Ennesima escursione di papa Francesco, che lo scorso 5 novembre è andato a trovare Emma Bonino, dimessa da pochi giorni dall'ospedale per una crisi respiratoria. Su X la storica leader radicale fa sapere che Francesco le ha donato «un mazzo di rose e dei cioccolatini». Poi ha aggiunto che è rimasta colpita dall'«avermi detto di essere "un esempio di libertà e resistenza"». Questo «mi ha riempito di gioia». Già altre volte il Pontefice aveva incontrato la Bonino e anche in passato non sono mancati elogi alla sua persona e al suo operato. Nel 2016 la incluse «tra i grandi dell'Italia di oggi» e in un'altra occasione, facendo riferimento all'impegno della fondatrice di +Europa per i migranti, dichiarò che aveva «offerto il miglior servizio all'Italia per conoscere l'Africa».
Come giudicare la visita del Papa alla Bonino? Il giudizio purtroppo è negativo. Cerchiamo di spiegarne i motivi.
1) APPOGGIARE L'ABORTO?
Prima di tutto domandiamoci: il Papa è andato a trovare un'abortista convinta perché anch'egli appoggia l'aborto? No. Su questo tema la condanna di Francesco per l'aborto è sempre stata chiara. Più volte il Papa ha qualificato chi procura aborti come un killer. Dunque, usando questa stessa immagine del Papa, due giorni fa il Santo Padre è andato a trovare un serial killer, dato che è noto che Emma Bonino prima del varo della 194 ha procurato lei stessa diversi aborti ad altrettante donne. E quindi come tenere insieme questa netta condanna dell'aborto non solo con la visita, ma anche e soprattutto con le parole di apprezzamento per la Bonino espresse nella stessa visita e in occasioni precedenti? Com'è possibile condannare l'aborto e incensare chi non solo ha abortito, ma ha procurato aborti ed è stata una delle figure pubbliche più incisive nella lotta per la diffusione dell'aborto, dell'eutanasia, del divorzio, delle droghe libere, eccetera, nel nostro Paese?
Da una parte, come spiegò Stefano Fontana da queste stesse colonne riferendosi anche e proprio alla Bonino, la prassi vince sulla dottrina. La Bonino, secondo il Papa, si adopera in molti campi con merito e quindi occorre darne atto, riconoscerne il valore. Purtroppo, la promozione dell'omicidio prenatale sopravanza per gravità qualsiasi altra iniziativa politica della leader radicale (iniziative, tra l'altro, assai discutibili). Apprezzabile il famoso discernimento purché sia fatto in modo completo individuando non solo i (supposti) meriti, ma anche le colpe. È come se un giudice davanti ad un imputato reo confesso di molti omicidi, lo assolvesse e addirittura gli donasse una grossa cifra in denaro come premio perché ad esempio fa volontariato con i migranti. Si spiegano in tal modo le parole del Pontefice che, di fronte alle critiche per simili attestati di stima verso una nemica giurata della Chiesa, così rispose in un'occasione: «Pazienza, bisogna guardare alle persone, a quello che fanno». Ed è appunto guardando alle persone e a quello che fanno che sarebbe doveroso, per la salvezza dell'anima della Bonino e per evitare scandali tra i fedeli, richiamare la stessa alla verità.
Su altro fronte, la decisione del Papa di far visita alla Bonino si spiega facendo riferimento ai concetti di giustizia e misericordia, mal interpretati da Francesco, e alla strategia comunicativa del Pontefice. Partiamo dal primo aspetto. Nella teologia privatissima di Francesco non esiste la giustizia divina. La giustizia è la costante e perpetua volontà di riconoscere a ciascuno il suo. Al buono il premio, al cattivo la pena.
2) INFERNO VUOTO
Secondo Francesco occorre premiare tutti, ma proprio "tutti, tutti, tutti" e punire nessuno, ma proprio nessuno, nessuno, nessuno: ecco