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https://www.bastabugie.it/8323RIPARARE I PECCATI, AL VIA LA PREGHIERA ALLA MADONNA DI FATIMA di Ermes Dovico
Continuano a sorgere nuove iniziative nella Chiesa cattolica in vista dell'ormai imminente centenario dell'apparizione di Pontevedra (Spagna), avvenuta il 10 dicembre 1925. Quel giorno, Gesù Bambino e Maria Santissima apparvero alla venerabile Lucia dos Santos (1907-2005), la più grande dei tre veggenti di Fatima, per spiegarle per la prima volta in cosa consiste la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese. Una devozione a cui la Madonna aveva solo accennato otto anni prima alla Cova da Iria, nell'apparizione del 13 luglio 1917 (giorno della rivelazione delle tre parti del segreto di Fatima), quando promise che sarebbe tornata a chiedere sia la Comunione riparatrice sia la consacrazione della Russia al proprio Cuore Immacolato. Quella del 10 dicembre 1925 a Pontevedra, dove Lucia si trovava come postulante presso le Dorotee, fu appunto la prima tappa di un nuovo ciclo di apparizioni, per portare a compimento il disegno celeste.
In occasione della ricorrenza, il cardinale Raymond Leo Burke ha lanciato la proposta di una speciale preghiera alla Madonna di Fatima, da iniziare mercoledì 8 ottobre e proseguire fino al giorno del centenario - mercoledì 10 dicembre - per un totale dunque di nove settimane. Si tratta di recitare una preghiera giornaliera scritta dallo stesso porporato statunitense, con la quale ci si impegna a praticare la devozione dei primi sabati [La preghiera è alla fine dell'articolo, N.d.BB]. È stata creata anche una pagina Internet dove è possibile scaricare il testo della preghiera in più lingue e anche la lettera con cui il cardinale Burke presenta la sua proposta, ripercorrendo i passaggi principali di come si arrivò alla Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria.
Qui ci limitiamo a ricordare il culmine dell'apparizione di Pontevedra, dove la Madre celeste mostrò a Lucia il proprio Cuore addolorato e chiese di essere consolata, spiegando i tratti essenziali della devozione dei primi sabati: «Guarda, figlia mia, il mio Cuore coronato di spine che gli uomini ingrati a ogni momento mi conficcano, con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi, e di' che tutti quelli che per cinque mesi, nel primo sabato, si confesseranno ricevendo poi la santa Comunione, diranno un Rosario e mi faranno 15 minuti di compagnia meditando sui 15 misteri del Rosario, con l'intenzione di darmi sollievo, io prometto di assisterli, nell'ora della morte, con tutte le grazie necessarie alla salvezza di queste anime».
In rivelazioni successive, venendo incontro alle necessità pratiche di molti fedeli, Gesù spiegò a suor Lucia che per l'adempimento della devozione avrebbe considerato valida anche la Confessione di otto giorni o più («purché, quando Mi ricevono, siano in grazia e abbiano l'intenzione di riparare il Cuore Immacolato di Maria»; 15 febbraio 1926); inoltre disse che la devozione può essere praticata, in via eccezionale, la domenica che segue il primo sabato del mese, ma solo «per giusti motivi, che sta ai sacerdoti giudicare» (29-30 maggio 1930).
Al netto di quest'ultima eccezione, ricapitoliamo le condizioni generali:
1) Confessarsi il primo sabato del mese o entro otto giorni (o più) prima o anche dopo, purché si riceva l'Eucaristia in grazia. Al confessore va comunicata l'intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria: se ci si dimentica di esplicitare questa intenzione, si può recuperare alla Confessione seguente;
2) comunicarsi ogni primo sabato, per cinque mesi consecutivi;
3) recitare il Rosario;
4) dopo la preghiera, fare compagnia alla Madonna per un altro quarto d'ora, meditando su uno o più misteri del Rosario (suor Lucia era solita meditarne uno per volta. Ci si può aiutare leggendo un brano della Bibbia o uno scritto spirituale sul mistero che si intende contemplare).
Il fine della devozione dei primi sabati è evidentemente la salvezza delle anime, come detto dalla Madonna stessa. Al contempo, la Santa Vergine ha spiegato come questa devozione sia necessaria per la pace in terra: lo era nel 1917, al tempo della Prima Guerra Mondiale e della rivoluzione bolscevica, capace di spargere «i suoi errori per il mondo» (perciò Maria aveva anche chiesto la consacrazione della Russia, adempiuta con grave ritardo); continua ad esserlo oggi, quando rischiamo un conflitto nucleare; e continuerà ad esserlo fino alla seconda e definitiva venuta di Cristo.
Ieri come oggi, infatti, rimane necessario riparare i peccati, un concetto fondamentale ricordato più volte dal cardinale Burke nella sua lettera. I peccati che offendono i Sacri Cuori di Gesù e Maria richiedono riparazione sia ai fini dell'eternità (la nostra salvezza) che della nostra vita quaggiù. «Siamo profondamente consap