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March 22, 2024 48 mins
Nella prima puntata di "Welcome To" ho come ospite Ivan Messina, fondatore di SupportHost.
Ci parlerà di hosting, di come migliorare le performance dei nostri siti WordPress e di quando preferire un server dedicato ad una VPS.

Molti argomenti in 45 minuti ricchi di informazioni.

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(00:00):
Ok, sentirci, ci sentono,vederci, ci vedono.

(00:03):
un minutino, l'abbiamo aspettato.
Quindi direi di partire subito.
Prima di tutto un paiodi premesse iniziali.
Io sono Roberto Tarzia, per chi nonmi conosce, sono co-founder di Active Powered.
Abbiamo deciso in questa
fase iniziale dell'anno di aprireun nuovo canale di comunicazione.

(00:27):
All'inizio doveva essere una chiamatasingola, poi abbiamo pensato di fare una
serie perché poteva essere interessante,dove andiamo a
intervistare CEO o amministratori delegatidi aziende, partner, piuttosto che amici,
piuttosto di gente che conosciamo e chesappiamo abbiano dei business interessanti
che possono portare valorea tutta la community.
Quindi nasce questo spin off del podcast

(00:50):
EasyCast, che è un podcast che io tenevoqualche anno fa e ho deciso di riesumarlo,
dandogliuna nuova rubrica chiamata "Welcome To",
dove andiamo per l'appunto a intervistarepersone che possono essere interessanti.
E come primo intervistato abbiamoqua Ivan, che è CEO di Support Host.

(01:15):
Ho conosciuto Ivan perché avevo necessità
per mille vicissitudini di cambiarel'hosting dei miei clienti.
Io ho anche un'agenzia, fra le altre cose,
dove ci occupiamo della parte di marketinge gestiamo tramite server
privati piuttosto che condivisi,siti internet e progetti di clienti.

(01:36):
Questi server iniziavano a stare stretti,il supporto non ci piaceva, ho iniziato a
fare una ricerca sui vari hosting chec'erano disponibili diversi incontrati in
fiera, diversi suggeriti poionline, più o meno blasonati.

A un certo punto mi hanno detto (01:50):
Guarda,
prova a sentire Ivan, ha un servizio chesi chiama Support Host,
è molto figo, funziona bene, l'assistenzaè ottima, prova a fargli un colpo.
E ci siamo trovati così bene, ho dettoguarda Ivan, facciamo una bella cosa, ti va di
fare una chiacchierata qua con noi, cosìci racconti un po' il tuo lavoro, ci

(02:11):
racconti anche un po' lato hosting,magari cose che sai tu da addetto ai
lavori e che magari imolti ignorano o non conoscono.
E quindi da qui passo la palla a Ivan che
magari dice due parole su di ségiusto per introdurci e partiamo.
Ciao Roberto, intanto grazie per avermi
definito tra le personeinteressanti, non credevo.

(02:33):
Guarda, faccio abbastanza pena quando si
tratta di parlare di me stesso,cerco di dire in due parole.
Allora la prima non si chiama SApportHost, ma si chiama SUpport Host.
Questo sicuramente te l'ha...

(02:53):
Sicuramente è Daniele che lo chiamasempre così e va beh, ci sta, ci sta.
È solamente ovviamente unaquestione di pronuncia.
Ma guarda, in due parole, ho fondatoSupport Host nel 2010, sono stato nel
campo dell'hosting da quel momentoe parliamo di prestazioni perché è un

(03:16):
qualcosa che prima di tutto èinteressante, è utile, è utile agli utenti
e poi è un qualcosa sotto cui mi sonopraticamente sempre focalizzato, perché io
sono il primo, ma penso che più o menotutti quando dobbiamo aspettare più di
qualche secondo che la pagina si carichi,chiudiamo e andiamo da un'altra parte.

(03:36):
Quindi, sicuramente, è un qualcosadi utile e di importante.
Infatti,le prestazioni sono importantissimi sia
per le conversionisia praticamente per tutto, perché se un

(03:56):
utente abbandona la pagina dopo un secondomezzo, due secondi e mezzo, tre secondi,
cinque, quelli che sono, ovviamenteperdiamo conversioni, perdiamo vendite,
perdiamo lead, perdiamo anchefiducia perché dice: cavolo, se questi non
riescono a far andare il loro sito che èil motore dell'azienda veloce, figuriamoci
se riescono ad offrirmi ilservizio che voglio comprare.

(04:20):
Preferisco andare da un'altra parte.
Penso perché ormai tantissime connessionisono in fibra, ma non si fa mai Non si fa
mai caso che il 90% degliutenti apra un sito da mobile.
E da mobile, se sei sottol'antenna 5G, tutto fantastico.
Ma spesso sei in giro in metropolitana,prende il 4G, prende il 3G.

(04:44):
Comunque, l'UMTS, le connessioni dei
cellulari non sono mai paragonabilia una connessione fibra dell'ufficio.
Quindi se i tuoi clienti sono solo B2Bcon connessioni in fibra, fantastico.
Magari puoi permetterti un sito un po' piùpesante, ma in verità ormai tutti noi
lavoriamo da mobile, quindi addiritturacon l'hotspot che ci fa il cellulare e
quindi avere un sito internetprestante, male sicuramente non fa.

(05:07):
Sicuramente poi aiuta le conversioni
mantenere dei tempi di navigazionesul sito più alti.
Esatto, poi fibra o nonfibra, se va lento, va lento.
Nel senso, se io sto usando 100 plugin e
il server deve fare un sacco dicalcoli, ovviamente il sito è lento.
Cioè non è solamente un discorso didownload perché magari ho messo un video o

(05:28):
delle foto troppo grandi, che può essereuno dei problemi, ma è proprio un discorso
che si rallenta tutto e quindi il serverè più lento nell'inviarti il sito.
Quindi, fibra o nonfibra, sei comunque lento.
Quindi è comunque importante, al di là
della connessione che usano ituoi utenti, i tuoi clienti.

(05:48):
E da cosa dipendono le prestazioni?
Cioè, dipendono dal sitoo dipendono dal server?
Al di là del fatto che la colpa è sempre
dell'hosting per tutto e quella è una cosapurata, nel senso che tutti danno colpa
all'hosting, le prestazionidipendono da entrambi.
Nel senso che se io faccio un sitovelocissimo ma lo metto su un server che

(06:10):
per un qualche motivo è sovraccarico,oppure ho gli utenti in Europa e ho il
server in Australia o nella costa o versodegli Stati Uniti, ovviamente posso avere
il sito più veloce del mondo, ma in quelcaso il collo di bottiglia è il server.
Dall'altra parte posso avere il server
migliore del mondo, velocissimo, non èsovraccarico, è vicinissimo agli utenti e

(06:33):
tutto, però ho fatto il sitoveramente male, fatto in modo che
praticamente può andare solamente lento,quindi a quel punto la colpa è del sito.
Normalmente potrebbe essere metà e metà,
diciamo che il fattore che incide più disolito è il sito, perché l'utente medio:

(06:54):
Devo fare questo, aggiungo plugin, ah, devomettere questa foto, non è che sto a
guardare le dimensioni della foto, lametto su, oppure metto un video di
sfondo e quindi mi ritrovo ad avereun sito che va sempre più lento.
Magari anche nel tempo, tra l'altro c'erauna cliente mi ha scritto qualche giorno

fa e mi ha detto (07:11):
Voi avete come politica di rallentare l'hosting dopo X tempo?

Io ho fatto (07:16):
No, sicuramente hai fatto delle modifiche, hai aggiunto dei plugin
e il sito si è rallentato nel tempo, manon perché noi abbiamo un interesse
a rallentare il server nel tempo,non avrebbe ovviamente senso.
Quindi le prestazioni dipendono siadall'hosting che da come è fatto il sito.
E ovviamente bisogna lavorare su entrambi,perché non è che facendo una cosa

(07:41):
benissimo posso ignorare l'altra,perché ovviamente vanno di pari passo.
Quindi voglio evitare un collo dibottiglia da entrambe le parti.
Quindi...
Sì, considerando che vediamo già il sitointernet sono pesanti perché il 99% dei

(08:03):
siti internet girano su WordPress, che èun CMS fantastico perché permette a tutti
in due clic di andare a cliccare, dicreare un sito di fatto, caricare un
template e avere un qualcosa di giàoperativo, Però il costo, il rovescio
della medaglia per avere un sistema cosìsemplice, è che è comunque, per quanto
ottimizzato, sempre unsistema pachidermico.

(08:25):
Quindi sicuramente fare un po' diattenzione all'ottimizzazione del CMS
può aiutare parecchio, oltre a diminuireovviamente il numero di plugin, perché se
abbiamo un plugin per cavolata che civiene in mente, il calendario aggiungo un plugin,le immagini aggiungo un plugin, la galleria aggiungo un plugin, quando iniziamo
a essere 30, 50, 100 plugin, il sitoinizia a far fatica anche a caricare.

(08:49):
Sì, hai fatto bene a dire il discorso dei
plugin, perché ti dola mia idea, WordPress in sé non è lento,
perché se te installi WordPressappena installato la pagina carica in 0,3 secondi, quindi in sé non è lento. Il problema qual è? Il problema qual è?
Che lo metti in mano alla persona che nonsa cosa sta facendo, installa un plugin

(09:10):
per ogni cosa, te lo trovi con 60 plugin,ognuno aggiunge il suo JavaScript, ognuno
aggiunge il suo CSS, ognuno aggiungeovviamente dei calcoli nel caricamento
della pagina e alla lunga tiritrovi ad avere un sito lento.
La colpa di WordPress nel sensoche lo possono usare tutti.
Però WordPress in sé, secondo me nonè lento, nonostante tutti lo dicano.

(09:38):
Quindi, dicevo, parlando delle duecose, quindi il sito e l'hosting.
Parliamo un attimo dell'hostinge ce lo leviamo di mezzo.
Il suo ruolo nelle prestazioni dipendeovviamente da come è gestito il server.
Quindi se un server è sovraccarico avràdei momenti in cui per fare lo stesso

(09:58):
calcolo ci mette più tempo, quindi il sito si rallenta o se il server è
estremamente lontano, per estremamentelontano intendo che se la maggior parte
dei tuoi utenti sono in Europa,qualsiasi obbligazione in Europa va bene.
Se la maggior parte dei tuoi utenti sono
in Nord America, qualsiasi ubicazione in Nord America va bene e così via.
Se avessi il 50% in America, il 50% inEuropa, prendi un server in una delle due

(10:24):
posizioni e poi mettiuna pezza con Cloudflare.
Poi c'è il discorso dei tipi di hosting.
Quindi, intanto c'è un mito che se ioprendo un server dedicato, lo stesso sito
va più veloce rispettoa un hosting condiviso.
Questo, secondo me, è un falso mito.Perché?

(10:44):
È vero che è possibile che l'hosting
condiviso sia gestito male e quindi ilserver sia sovraccarico e tutto, ma se il
server è gestito bene, alla fine icalcoli che deve fare sono gli stessi.
Quindi se entrambi i server sono scarichi,E uno lo sto usando all'80% nel caso dello
hosting condiviso perché ci sonoX clienti sullo stesso server.

(11:06):
In quell'altro c'hai solamente un cliente,quindi usi il server all'1%, però comunque
i calcoli che deve faresono quelli e deve farli.
Quindi a livello di prestazionitecnicamente non fa differenza.
Quello che fa differenzafra un condiviso, una VPS, un dedicato è il
numero di utenti che puoi gestire, perchélì andiamo un passo dopo le prestazioni.

(11:29):
Cioè, se io ho un picco da 10.000 autenti su un hosting condiviso e l'hosting condiviso va giù, a quel puntoposso avere il sito veloce che mi pare.
In quel caso il sito non esiste perché giùquindi la figuraccia è ancora più grande
rispetto ad avere un sitoche carica in 3 secondi.
Quindi quello che è VPS e server dedicato,

(11:53):
di fatto, è un discorso divisite, non tanto di prestazioni.
Poi sì, si può dire che suuna VPS posso installare una cash doc che
torna meglio per come è fatto il miosito, quindi riesco a migliorare.
Sì, da quel punto di vista si riesce ad
ottenere migliori prestazioni, ma non è ilserver dedicato o la VPS in sè

(12:16):
è quello che c'ho installatosopra e come l'ho configurato.
Nel momento che è solo mio lo posso
configurare come meglio è per il mio sito,quindi a quel punto
ho delle prestazioni migliori maperché ho una configurazione diversa.

(12:36):
Prima di parlare del sito mi sono
appuntato un po' dei numeri suquanto incidono le prestazioni,
sulle conversioni o comunquesulle esperienze degli utenti.
Ho letto degli studi, poieventualmente posso passare i link.

(12:58):
Ovviamente si riduce la bounce rate.
lo mettiamo nelle note poi del video, dell'audio,del podcast a seconda di dove viene pubblicato.
Poi te le passo
c'è un articolo anche sul blog diSupport Host che avevo fatto tempo fa.
Quindi, sicuramente, si migliora
l'esperienza dell'utente perché ovviamentese io clicco e la pagina si apre
all'istante, sono piùcontento come utente.

(13:20):
Di conseguenza si riduce anche la bounce
rate, quindi gli utenti che aspettano echiudono la pagina, perché ovviamente se
sei già aperta ero interessato alcontenuto, me lo vado a leggere.
Poi c'è stato uno studio dove si nota
che con i tempi di caricamento di duesecondi, il bounce rate del 9,6% mentre

(13:46):
ovviamente aumenta aumentando il numero disecondi e arriva al 32%, il bounce rate,
quando il tempo dicaricamento è 7 secondi.
Quindi, di fatto, già passare da 2 a 7
secondi sto quasi triplicando oquadruplicando il bounce rate.
Poi c'è uno studio di Kingdome.
Bounce rate è quando un utente entra sulsito e di fatto lo abbandona

(14:13):
immediatamente, quindi primaancora che finisca il caricamento.
Esatto.
C'è un altro studio dove hanno visto cheil bounce rate sale dal 7 al
73%, man mano che i tempi dicaricamento aumentano da 1 a 16 secondi.
E l'impennata lì si ha dai 3 ai 5 secondi.

(14:35):
Quindi a 3 secondi è sull'11%e a 5 secondi va al 38%.
Quindi l'idea è cerchiamo di staresotto i 3 secondi per quanto possibile.
Ovviamente aumenta il numero di tre pagine
viste perché se l'utenterimane lì non va via.

(14:56):
Ad esempio, visto che per un sito checarica in due secondi,
abbiamo nove pagine visteper ogni visita, mentre abbiamo 3.
3 pagine viste per ogni visita perun sito che carica in otto secondi.
Un altro studio in Inghilterra hadimostrato che il tasso di conversione...

(15:17):
No, scusami, mi sono confuso.
Migliora il tasso di conversione.
Ha dimostrato che il 70% degli utentiabbandonano l'acquisto da un sito lento.
Non so se vuoi che il continuo ho unacarrellata di questi numeri e alla fine
diciamo che a grandi linee, piùvai veloce, più converti, meglio è.
Esatto, esattamente.
E poi c'è l'ultimo fattore che Google, già

(15:40):
da un bel po', usa la velocitàcome fattore di ranking.
Quindi a quel punto, se piace anche a
Google e se questo ti permette di avere unranking migliore, il ranking, va beh, lo
dico al volo, è la posizionesul motore di ricerca.
Quindi se io riesco, invece di essere a
posizione 15, in posizione 5, 3, 2, 1,a quel punto, oltre ad avere conversioni

(16:04):
migliori perché è il sito per tutti questimotivi, oltre ad avere queste conversioni
migliori, ho anchedei risultati migliori su Google.
Quindi ho potenzialmente più persone.
Anche lì ho fatto uno studio, più o menol'anno scorso, sui Core Web Vital e
ho visto che ci sonotantissime correlazioni

(16:26):
tra i Core Web Vital e le pagine nellaprima ma nelle prime 10 posizioni in SERP.
Quindi, sicuramente, anche quello è unfattore assolutamente da non ignorare.
Quindi non è soltanto l'utente,ma è anche proprio
Google che ce lo richiede per darciuna posizione di cerca come vorremmo.

(16:50):
Ovviamente non è l'unicoche ho fatto, però fa parte.
Google ha come strumento per misurare la
velocità del sito Instagramche Google Page Speed.
Sì, esatto.
Basta scrivere dev page speedsu Google è il primo risultato.
E era la cosa di cui praticamenteandavo a parlare adesso.

(17:12):
Quindi come facciamo adottimizzare il il sito.
Ovviamente il sito, come dicevo prima, èla parte, tra virgolette, principale da
ottimizzare, perché il serverse va bene, va bene, punto.
Non c'è altro da fare e comunque non è,a meno che non hai un tubo server

(17:34):
dedicato, se lo gestisci da solo, gestireil server non è un qualcosa che fa
l'utente medio,è un qualcosa che compro l'hosting, scelgo
l'hosting X e vado con quello emi fido di quel provider, punto.
Mentre sul sito ovviamenteho il piano controllo.
C'è ancora in realtà GTmetrix che però è

(17:56):
diventata pagamento, quindi praticamentenon lo usa più nessuno, forse è un bene.
C'è lo strumento Page Speed per misurare.
Ci sono altri strumenti per misurare.
A me, ultimamente, piace usare il tab
network del browser in modo che vedo qualisono tutte le risorse
che sta caricando il sito e con che tempidi caricamento e con una connessione reale

(18:21):
che è quella mia di casa,dell'ufficio, di dove so.
C'è anche un tool di Pingdom, c'è il web
page test, basta cercare su Google, cene sono decine di questi strumenti.
Alla fine, quello che ci interessa diquesti strumenti, a parte Google che
funziona in maniera diversa,quello che ci interessa è vedere

(18:41):
qual è la dimensione della paginae quante risorse stiamo scaricando.
Questi, secondo me, sono i due fattori
principali per iniziarea ottimizzare un sito.
Per quello dico, va benissimoil tab network del browser.
Dicevo, Google è diverso perché Google ha
dei parametri, quelli di Core Web Vitalche dicevo, ed altri che sono suoi,

(19:01):
quindi ovviamente bisogna rientrare inquei parametri,
ma iniziando l'ottimizzazione, partendodalla risorsa e dallo spazio,
secondo me è il modo più semplice perchéci permette di fare una prima analisi e
capire cosa potrebbe essereche crea il problema.
Ho buttato giù una scaletta di

(19:24):
passi da seguire quando sicerca di ottimizzare un sito.
Quindi la prima cosa è quella di fare un
test e vedere risorsee dimensioni della pagina.
A quel punto analizzare tutti i plugined eliminare tutto quello che non serve.
Perché, come dicevamo prima,c'è quello che devo aggiungere magari il

(19:45):
l'icona, diWhatsApp nel footer, uso un plugin.
Lo puoi fare praticamente senza plugin,
elimina quel plugin efallo in un altro modo.
Oppure stai usando un plugin che fa 100cose ma usi solamente una funzione, trova
il modo di eliminare quel plugin cheprobabilmente è un mattone e fai solamente
quella funzione con un pluginfatto ad hoc per la tua situazione.

(20:13):
Se non posso disattivare, magari, ad
esempio, o uno slider o un form dicontatto, quindi quel plugin mi serve o mi
serve solo in una pagina,c'è un plugin che si chiama Freesoul Deactivate Plugins
che tra l'altro è statofatto da un amico che è italiano, e
ti permette di disattivare tutti iplugin, tranne nelle pagine dove serve.

(20:35):
Quindi in quel caso io ho magari 100
plugin attivi sì nel back-end, però nelfrontend ne uso solamente 7 per ogni
pagina perché li sto disattivandosulle pagine dove non mi serve.
L'altra cosa da controllare sonole dimensioni delle immagini.
Quindi, se ho delle immagini enormi,

(20:57):
ovviamente devo andare prima di tutto aridimensionare, poi a e sistemarle, poi
anche valutare di usare WEBP o AVIF peravere delle dimensioni ancora minori.
Poi posso fare l'easyload, quindi mostrare
le immagini che si vedono nella parteabove the fold, sarebbe la parte del sito
che si vede prima di fare loscroll, e le altre non le carico.
Le carico dopo, man manoche l'utente fa lo scroll.

(21:19):
Quindi sto risparmiando tempo,sto scaricando meno risorse.
Altre cose sono i video.
Intanto i video di sfondo sono qualcosacosa che a mio avviso, sono inutili
e rallentano veramente tanto,quindi è qualcosa da non usare.
E se si carica un video, sempre meglioembeddarlo, ad esempio, quindi andare con

(21:42):
YouTube, Vimeo o altri servizi simili, inmodo che lo carichi
dopo, appena l'utente clicca play e nonmentre carica la pagina, perché se io lo
carico come medial di WordPresslo carica mentre carica la pagina.
E poi, tra l'altro, posso fareanche l'aisy load dei di YouTube.
Siccome quando io faccio l'embed di unvideo, carica, se non mi ricordo, mi

(22:04):
sembra un 5 o 10 risorseextra fra JavaScript e altro.
Se io faccio l'easy load, carico un
JavaScript minuscolo e appena l'utenteclicca sul play, sull'immagine del video,
a quel punto lui fa l'embed,quindi riesco a ridurre ancora.
A quel punto posso andare.

(22:25):
Ho due indicazioni che tu parli tecnico,
però ogni tanto magari qualcunoha bisogno di qualche indicazione.
No, fermami quando vuoi.
Per quanto riguarda i miei, hai parlato diWebP e a AVIF che sono due formati
alternativi al jpeg e il png eottimizzati per la parte web.
Quindi spesso, soprattutto su e-commerce,dove si mette le fotografie di prodotto,

(22:49):
oppure anche su pagine personale, dovemagari si mette la propria fotografia.
Può capitare che uno fa la foto con il
cellulare, la carica sul computer, laelabora un po' con Photoshop, con Canva o
col tool di turno, la scarica e lacarica sul sito esattamente così quasi.
Solo che da un cellulare...5 mega.
Esatto, la dimensione magari di 5, 10
mega, magari con un minimo diottimizzazione e usando un formato idoneo,

(23:11):
come può essere WEBP, AVIF, magari vaa misurare 30 k, 50 k, quindi 10, 100
volte meno rispetto aun immaginativo che comunque non serve.
Perché comunque un'immagine nativaè magari 10 metri per 5
e sullo schermo del cellulare, esatto.
Quindi inutile avere un'immagine così

(23:32):
grossa, non si apprezzerebbe neanchelo sforzo di doverla caricare.
Mentre quando parli di embeddare, si
intende non caricare il filmato, stiamoparlando di video, non caricare il filmato
direttamente sullo hosting, quindi su unsito internet, con funzionalità upload di
WordPress, non caricarlo su unapiattaforma esterna come Vimeo o YouTube,

(23:53):
magari non indicizzato, se non si vuoleche sia disponibile proprio così su
YouTube, e inserire il player tramite uncodice che viene fornito da questi
provider nel sito internet in maniera cheil sito non debba caricare
tutto il filmato da se stesso, ma lo vadaa caricare da YouTube che comunque ha dei
server che sono più competenti perreggerlo, e lo carichi nel momento in cui

(24:17):
l'utente poi va ad avviare effettivamenteil video, pesando molto di me può essere.
Esatto.Tra l'altro su WordPress è ancora più
semplice perché basta semplicementeincollare il link di YouTube.
Quindi non devi neanche, come come lofaceva qualche anno fa, andare a cercare
il codice dell'embed con il buyframe, metterlo di là, è tutto.
Basta solamente fare incolla del link diYouTube, WordPress lo vede e fa l'embed.

(24:43):
Vedo che c'è una domanda relativa ai
video, finirei la lista e poi dopolasciamo spazio alle domande se va bene.
Sì, comunque ho quasi finito.
Dicevo, sempre nell'ottica di
ottimizzazione, a questo punto possiamorifare un altro test e vedere vedere
quale JavaScript, quale CSS equale altre risorse sto scaricando.

(25:06):
Quindi posso magari ancora andare ad
eliminare qualche JavaScript, posso ancoraandare ad eliminare qualche CSS,
questo lo posso fare tramite una funzionecustom su WordPress o con un plugin tipo
asset cleanup, dipende daquanti sono ovviamente.
Poi c'è anche il discorso dei font.
I font di solitosono tra le cose più pesanti.

(25:28):
Se io voglio usare un font per i titoli,un font per il testo, un font per quello,
un font per quell'altro, ho giàcaricato uno o due mega di font.
Quando magari posso caricare un solo fonte usare quel font lì per tutto.
Sì, ok, non sarà bello come primo il sito,però alla fine te lo vedi perché lo stai

(25:53):
facendo e quindi vedi ladifferenza tra il prima e il dopo.
Ma l'utente che lo vede non sta lì a dire:
Ah cavolo, però forse nel leather cistava meglio l'altro font, ovviamente no.
Quindi alla fine ridurre al massimo il
numero dei font e da qui iniziare apraticamente fare un processo di
analizzare la pagina, vedere cosa possoeliminare che non mi serve in questa

(26:15):
pagina, eliminare fino ad arrivare proprioal minimo indispensabile e lì il sito sarà
ottimizzato e a quel punto posso andare ainstallare un plugin di cache per
velocizzare ancora di più. E questo èpraticamente l'ultimo passo, ho finito.
Valentina dicci pure, vedo che ti sei spaventata e non ha più

(26:40):
mandato la domanda, quindi se haidomanda sul video chiedi pure.
Intanto io ti faccio una domanda riguardo ilplugin di cache che hai detto.
Il più famoso penso sia WP Rocket.Sì.
A memoria, non so se ce ne sono altri
altrettanto famosi, però diciamo che quelloè il principale che viene utilizzato.
Quanto influisce sulleprestazioni di un sito?

(27:01):
Vale sempre la pena inserire questi plugino ci sono delle condizioni in cui magari
si può fare anche a meno e nonsi ottengono risultati taciti?
Allora, se hai un sito veramente leggero,con pochissimi plugin, fatto come si deve,
il tema è leggero e tutto va bene,il miglioramento lo vedi lo stesso, però è

(27:25):
ovviamente inferiore, perché segià il sito carica con carica in 1.
5 secondi, non è che se mettiil plugin di cache vai a 0.
3.Quindi ovviamente levi un po', ma non hai
questo gran miglioramento,perché il sito è già leggero.
Se hai un sito che è un mattonazzo.

(27:46):
C'hai tanti plugin, quindi icalcoli che deve fare sono tanti.
Avere già la pagina pronta.
E poi tra l'altro, WP Rocket, la cosa che
fa è che molti script, molte coseautomaticamente le mette in lesion load.
Quindi di fatto riduce lui le risorse da
scaricare, riduce luile dimensioni di pagina.
Quindi a quel punto la differenza che vedi

(28:08):
è molto più grande, anche perchése io ho una pagina che carica in 7
secondi è molto più facilearrivare da 7 a 2 che da 1.
5 a 0.8.
E di fatto da 7 a 2 ho divisopraticamente per 3, mentre da 1.
5 a 0.8 diviso per 2.
Però ovviamente è più semplice.

(28:29):
Può essere Non essere inutile usare un
plugin di cache se c'èuna cache lato server.
Quindi se, ad esempio, sto usando, non so,
Varnish o EnginTron,o Nginx sul server, a quel punto
è abbastanza inutile usare un pluginperché stai facendo la stessa cosa.
L'unica accortezza sul plugin èse stai usando un server litespeed, ha

(28:54):
senso usare LSCache cache,perché a quel punto è il plugin di
WordPress che gestisce la cache latoserver, quindi è tutto più efficiente.
Per quello alla fine LiteSpeed ha
prestazioni migliori rispettoai server a cache.
Non so.
Come faccio sapere se l'Hostingsta usando queste tecnologie.

(29:15):
Allora, chi usa LiteSpeed lo mette benein chiaro
lo sai nel senso chesei andato a cercarlo.
Chi non lo usa non loscrive, quindi non lo sai.
Puoi chiedere all'hosting semplicementese usi cPanel, c'è l'icona light speed
direttamente sul cPanel,quindi ti rende conto.

(29:36):
Ad esempio su Support Host abbiamo alcuni piani
senza litespeed, quelli piùeconomici, altri con litespeed.
Poi, dipende, lo sente, fare la scelta che
secondo lui è migliore, oppureci chiede, consigliamo noi.
Nel frattempo vedo cheValentina ha fatto la domanda.
Gli rispondo io perquanto riguarda l'ultima.
Questa sessione è registrata e verrà

(29:57):
pubblicata sia su YouTube siaall'interno del podcast EasyCast.
Quindi basta cercare EASYCAST, tutto attaccato.
Da quando metteremo giù questa
conversazione, il tempo di fare ildownload di tutto il webinar con tutta
questa chiacchierata dargli una sistemata,lo caricherò quindi diciamo per domani.

(30:19):
Invece, per quanto riguarda
la domanda, te la leggo io cosìalmeno rimane anche registrata.
Ok.
Vorrei evitare di caricare video supiattaforme di terzi come Vimeo o YouTube.
Ha senso usare un hosting specifico solo
per hostare i video e poi embeddare sulsito madre i vecchi video, questo per

(30:41):
evitare di sovraccaricarel'hosting del sito.
Quindi, tradotto, non si vuole utilizzare
una piattaforma esterna, perqualche motivo, come YouTube e
per non inserire tutti i videodirettamente sull'hosting che già gestisce
il sito internet, fare un hostingapposito, caricare su questo hosting i video e poi

(31:02):
embeddarli, quindi inserirli sul sitoprincipale inserendo come link quello che
viene dato poi dall'hosting dovesono stati caricati i video.
Penso che sia unarichiesta un po' particolare, non è una
una best practice chenormalmente si consiglia.
Sì, diciamo che io personalmente
preferirei caricarlo anche su YouTube,fare l'embed da YouTube, ad esempio

(31:27):
nell'articolo del blog faccio l'embed delvideo in modo che aumento il tempo sulla
pagina, tra l'altro possoanche usare lo schema video.
Dall'altra parte su YouTube linkol'articolo, quindi di fatto si linkano tra
di loro e quindi magari mi scambio unpo' di traffico tra YouTube e il blog.
Per rispondere alla domanda.

(31:48):
Allora, intanto una cosa,
non è che si sovraccarica l'hosting delsito, cioè un po' sì, però neanche troppo,
non è che sovraccarico l'hosting delsito se io carico un video sull'hosting.
Io sto usando dello spazio che magari nonho dei limiti di spazio quindi avrò anche
dei limiti poi sul numero divideo che posso scaricare.

(32:11):
Però a meno che non ho visite su quel
video enormi, il carico sull'hosting èminimo perché alla fine si tratta di
scaricare un file, non è un sovraccaricoche rallenta da quel punto di vista.
Rallenta perché nel modo in cui vengonoembeddati, io carico se io ho la mia
pagina WordPress, carico uniframe e il video è nell'iframe.

(32:34):
Mentre se io caricola pagina e c'è un video che io ho creato
nei media di WordPress, mentre scaricola pagina scarico anche il video.
Quindi di fatto, invece di scaricare una
pagina di un mega, due mega, vado ascaricare una pagina che è 200 mega.

(32:54):
Quindi è quello il veroproblema della lentezza.
Sicuramente per i video li terrei in
qualche modo esterni e li terreisu una piattaforma esterna.
Vimeo, credo, se non sbaglio, a pagamentoti permette di tenere i video privati e
mostrarli solo dove vuoi mostrarli,quindi non sono trovabili su Vimeo.

(33:16):
C'è anche una che si chiamava Wistia, nonso come si pronuncia, con la W, e anche
quello ti permette di tenere deivideo che sono assolutamente privati.
Quindi, sicuramente penserei a un Austinvideo per i video, a prescindere da quale
sia o poi se sia YouTube,Vimeo, Visteo o quello che è.

(33:39):
Chiarissimo.
C'è ancora una domanda io, giàche ti ho qua a disposizione.
Abbiamo parlato i servercondivisi e server dedicati.
Diciamo che in un caso io ho
una macchina su cui ci sono anche altrisiti internet, quindi le risorse sono
condivise fra tutti i siti checi sono su quella macchina.
Poi se un Austin normalmente più

(34:00):
economico, su una macchina ci mette 50siti, 100 siti, se è
più costoso, tende a diminuire, quindimagari sullo stesso server ce ne sono 10.
E quindi poi la differenza diprestazione lo fa anche questa.
Il server, invece, dedicato Io prendo lamacchina, la macchina è mia, nel senso, io
richiedo questa macchina, questa macchinami viene dedicata, quindi le risorse

(34:22):
teoriche al server dovrebberoessere solo ed esclusivamente mie.
E fra questi due diciamo che è un tipo di
server la VPS dove si colloca,quindi una parte di server virtuale.
Allora, la VPS sta nel mezzo, nel sensoche hai una macchina dedicata,
però ha delle risorse minori,perché su un server dedicato, in realtà su

(34:45):
un cluster di server,vengono create diverse VPS.
Quindi, di fatto, è un po' il passo
intermedio fra il condiviso al dedicato,perché non vuoi passare da spendere,
non so, 30, 100 € l'anno a150, 250 € al mese dall'oggi a domani.
Probabilmente è un salto troppo grosso

(35:06):
e sicuramente è un qualcosa disovra dimensionato che non ti serve.
Quindi ci sono le soluzioni intermedie, una
di queste è la VPS, l'altro potrebbeessere un hosting semidedicato,
che l'altro non è che è un condiviso,ma con più risorse.
Quindi sullo stesso serverci sono meno account.
Quindi passi dal condiviso, man mano che
il sito cresce passi a un server semidedicato,quindi hai già più risorse

(35:29):
con un aumento di che non è unsalto enorme, da lì passi alla VPS.
La VPS ha meno risorse di un server
dedicato, ma essendo unamacchina a sé, cosa succede?
Succede che io me la possoimpostare come voglio.
Quindi se mi dici guarda, io ho bisogno diquesto stack software, ho bisogno di fare
così, così, cos'ha,ovviamente possiamo farlo.

(35:51):
Su un condiviso no, perché una modifica
che faccio per te va a impattare anchesugli altri clienti, sullo stesso server.
Quindi è una via di mezzo in modo da
continuare a fare degli upgrade senzaperò che il salto di prezzo sia enorme.
Cioè, come se io dovessi portare delle
merci, inizio con la carriola, non passodalla carriola al tir il giorno dopo

(36:13):
perché probabilmentenon ho abbastanza merci.
Quindi passo magari dalla carriola alcarretto, poi al carro, poi la macchina,
al camioncino e così via, finomagari alla nave alla fine.
Chiarissimo, quindi diciamo una buona via
di mezzo per chi sta perchi sta crescendo.
Esatto.

(36:34):
E invece ci sono determinati hosting chesi pubblicizzano o solo per WordPress o i
gli specializzati in WordPress piuttostoche specializzati in e-commerce.
Cioè è marketing nel senso l'hosting èquello e ti dico questo è specializzato
per WordPress, questo è specializzato pere-commerce o effettivamente hanno qualcosa

(36:56):
di diverso rispetto alla soluzionehosting per un sito normale, diciamo?
Guarda, io avevo fatto una ricerca qualchemese fa su tutti gli hosting WordPress
gestito e di fatto non c'è niente digestito, alla fine solamente marketing.
Poi il problema è che il cliente te lochiede, quindi devi farlo e lo capisco.

(37:18):
Però alla fine se tratta di marketing,perché alla fine vai a guardare le
caratteristiche del nostro ingestito sonogli aggiornamenti automatici.
Quindi se parte l'aggiornamento c'era
un'incompatibilità, meritrovo col sito cosa fate?
Anzi, consiglio di fare questa domanda aquesti provider e loro ti diranno: Niente,
facciamo un reprise non backup emagari te lo facciamo pure pagare.

(37:39):
I backup automatici, che mi pare una cosa
veramente minima, e poi ti dico che è unserver ottimizzato per WordPress, ma
praticamentetutti i server sono ottimizzati per gli
script in PHP, per cui nonè un qualcosa di...
Io sì, lo vedo molto più come una cosa dimarketing che come un qualcosa di reale.

(38:00):
Da non confondersi con i servizi di
supporto WordPress, dove io mando una maile gli dico guarda, per favore mi cambi il
logo, mi aggiusti questo,mi sistemi questo.
Lì è un altro tipo di servizio.
Di solito, non tutti, queste persone non
fanno hosting e lì ovviamenteè un altro campo completamente.

(38:22):
Però sono due cose diverse.
L'hostingWordPress, come con noi alla fine, se il

cliente mi dice (38:28):
C'ho questo gli do una mano a risolvere.
Però non mi metto lì a risolvere io se c'èun problema, anche perché con 30 € l'anno
capisci bene che se un cliente inizia afare anche solo una richiesta al mese che
mi occupa mezz'ora, ovviamente èimpossibile starci dentro con i costi.

(38:50):
Tocco, si cerca sempre di spendere il meno
possibile,soprattutto su cose non tangibili, magari
come l'hosting, come tante altre, nonconsiderando che però è quello che manda
avanti tutta la baracca, nonlo stimenti, quindi forse...
Sì, esatto.
Verso il basso trovi semprequalcosa, come anche verso l'alto.
Bisognerebbe capire chemagari in determinati casi vale la pena

(39:14):
spendere qualcosina in più, anche perchéin questa chiacchierata noi stiamo
parlando specificamente di prestazioni,velocità, ottimizzazione di un sito.
Però in verità quando si guarda, nel primoC'è una cosa in cui ho guardato io nello
stick, era la partesupporto, perché le macchine magari

(39:35):
vado sul sito, ho scheda tecnica, bene omale, qualcosa riesco a capire, mi danno
10 giga di RAM di qua, 10 giga di RAM dilà, una CPU di qua, una CPU di là, più o
meno siamo lì,prendo il rischio economico di fatto.
Quello che consiglio io, invece,

normalmente è anche (39:50):
ok, ma se hai un problema come li contatti questi?
C'è un numero di telefono, risponde
qualcuno, c'è un consenter che ti manda unaltro consenter che ti manda a aprire un
ticket a cui forse qualcuno risponderàogni giorno, e a me spesso e volentieri.
E poi chi risponde è sempre uno
scaricabarille oppure cercaquanto meno devi darci una mano.
Sono tutte cose che

(40:13):
sicuramente fanno limitare i costi perchésono da gestire, quindi l'hosting da
qualche parte i soldidobbiam farli rientrare.
Però nel momento in cui tu stai lavorando
per un sito internet fanno una differenzaper un servizio professionale e magari
il sito internet è ragazzino che staimparando a usare WordPress e vuole fare
un sito così per fare, se va male,va beh, pialla e rifa da zero.

(40:37):
Sì, specialmente se è il motoredella tua azienda il sito.
Se io ho il sito tipo biglietto da visita,non lo vede nessuno, a questo punto
può andare bene qualsiasi cosa, ma spessosi vedono delle storie dove
per risparmiare magari 10 o 20 € l'anno,che poi se ci pensi sono 1 o 2 € al mese,
persone si mettono in delle situazionidove il sito è va sempre down, se aprono

(41:01):
un supporto gli viene il mal di pancia enon risolvono neanche dopo una settimana.
Quindi ovviamente poi va...
Quel discorso lì sì, vatenuto in considerazione.
Cioè quel risparmio che hai è veramente unrisparmio o è un danno che ti stai facendo
per risparmiare molto meno di quello chespendi magari in caramelle a fine anno?

(41:26):
Iodirei che ci stiamo avviando alla Per la
chiusura ho messoci intornoa 45 minuti e siamo giusti.
Allora, proprio l'occasione, quindi tutto
per ringraziarti per iltempo che ci hai dedicato.
Mi sembra di ricordare, ma vado a memoria,che per a chi fosse interessato poi ad

(41:49):
approfondire anche i servizi che offri te,io uso i tuoi servizi, sono contento, ti
suggerisco volentieri a clienti ed amici,quindi, essendo che questa è una
chiacchierata di questa tipologia,mi fa piacere il soggetto.
Quindi, dove ti possono trovare sevogliono cercare te, se vogliono cercare

(42:09):
il tuo sito internet ecosa puoi fare per loro di eccezionale,
vista la che è chiarata e che cihanno supportato per ben 45 minuti?
Allora, dove possono trovareil sito è supporthost.com.
è support, quindi comesupporto in inglese, host.com

(42:29):
per trovare me, ma in realtà è
solamente praticamenteun linktree su ivanmessina.it.
Cosa posso fare?
Ma guarda, onestamente non mi è maipiaciuto tessere le lodi e cose simili.
Una cosa che posso dire è c'è un video sul

(42:50):
canale YouTube di Support Host chespiega come provare un hosting gratis.
Penso che siamo gli unici a darel'hosting in prova per 14 giorni.
Quindi, quello che posso dire è guardaquel video, prendi un hosting gratis,
tanto è senza impegno, neanche bisognalasciare i dati nella carta,
sposta il sito, fai due test diprestazioni con, prima diceva GTmetrix, ho

(43:13):
dovuto usare qualche altro, qualche altritool, vedi come funziona, vedi se va
meglio, poi sicuramente ci sarà damigliorare anche sul sito, sì, però
intanto in questo modo con due sitiuguali, su due server diversi, riesci a
percepire la differenza che fail server sulle prestazioni.
E poi a quel punto uno decide
per se se può valer la penao meno pianificare il cambio.

(43:37):
E poi se uno vuole cambiare pensiamo noi atutto, al trasferimento delle mail, al
trasferimento del sito, ovviamente iltutto senza nessun tipo di down, quindi
anche semplice insomma,poi tutto il passaggio.
Ho una domanda in extremis, senon vi eccezionai la te la dico.
Ti posso anche rispondere io però.

(43:58):
Allora quando scegliere avere hostingremoto e quando avere dei server in sede.
Io c'ho la mia idea, peròfaccio prima direte la tua.
Ma guarda, sarà che sono di parte,
ma onestamente io i serverin sede non ne vorrei.
Nel senso che se c'hai un server dedicatoe ti succede qualcosa, è vero che da una

(44:23):
parte non hai il controllo, però daquell'altra c'è anche un'azienda che di
server necessisce centinaia o migliaiae se c'è un problema hardware, loro vanno,
prendono, ti cambiano, non so, ti cambianoil disco, ti cambiano la RAM ed è fatta.
Invece in sede che fai o ti tieni un
server di scorta dal quale prendere ipezzi, quindi di avere tutti i server

(44:47):
uguali, oppure devi ordinare il pezzo,aspettare che ti arriva, è tutto.
Quindi magari
a livello dei tempi perdi molto più tempoperché non sai prima cosa ti si rompe.
Quindi, secondo me,
il server in sede, a partecasi particolari che al momento non me ne
vengono, a parte voglio creare ilmio data center, io non lo farei.

(45:11):
Poi anche a livello di connessione unconto essere un data center con una
connessione a un gigabito magari anche più.
E un conto essere in sede con unaconnessione senza connessione di backup.
Magari sì, ho le batterie, però quanto
tempo riesco ad andareavanti con le batterie?
Secondo me è tutta una serie di coseche io andrei sempre per un server remoto.

(45:35):
Io arrivo dalla sistemistica, quindigestivo server, anche install server
macchine nostre conanche diverse migliaia di caselle e-mail,
di domini, insomma, con una ruptura discattoli non indifferente e non
consiglierei neanche il mio peggioronemico di mettere il mio server in casa.
Ok.
In case in cui tu abbiaun'azienda di un certo tipo, con

(45:58):
determinate caratteristiche, con delledelle persone che sanno il fatto loro e
sono in grado tecnicamente poi di andare arisolvere qualsiasi tipo di problematica.
Perché poi avere un server in casa vuol
dire la connessione ridondata, si spera,la connessione elettrica, nel caso salta
la luce, quindi adesso il tuoridondato, il server eccetera.
Nel caso salvegna.Gruppo di appontamento e data.

(46:18):
Per tante in età si rompe un disco, c'è unaggiornamento di sistema che potrebbe
tutto, lo sai il dire perché uno prende unvirus adesso dalla stessa rete della
macchina che anche lì, quindipoi gli succede qualcosa.
La stessa macchina, sicuro, come loro, non
la usate solo per il sito, ma ci mettetesu anche il gestionale, poi già che ci
siamo, non ci mettiamosulle macchine virtuali.
Troppi problemi, troppe casistiche che pertenere a mano 100 € all'anno, quando devi

(46:44):
fare il 50 di server, non so a chi possavaler la pena avere un server in casa.
O se non per giocare, giochiare va bene o
hai un gestionale particolareinterno, te lo devi fare a te.
Ci sono delle casistiche, ma nonil sito internet, secondo me.
Vale la pena se sei enorme enorme,vale la pena se sei enorme.
Se ti chiami Amazon, infatti AVS è nato inquesto modo, ti crei la tua

(47:06):
infrastruttura, ti servono comunque unsacco di persone per gestirlo, ma non ti
mancano le risorse e poi loro si sono puremessi a rivendere la loro infrastruttura.
Però tolte sopra una certadimensione, io non mi ci metterei.
Io ringrazio tutti per averci seguito.

(47:28):
Trovate la registrazione diquesta chiacchierata, di questo webinar,
chiamiamolo come vogliamo, lo trovate sia sulpodcast EasyCast sia all'interno del
nostro canale YouTube, quindici trovate dappertutto.
La serie si chiama "Welcome To", quindi
potete anche cercareWelcome To per trovarlo.
Lo trovate anche sulla pagina Facebook,

(47:48):
sul gruppo Facebook Automize, scrittoAutomize di Active Powered, dove
pubblicheremo anche lì illink per andarlo a scaricare.
Quindi diciamo che è facilmente trovabilee in descrizione metto i link poi di
quello di cui abbiamo parlato con Ivan,quindi anche i servizi che ha consigliato,
articoli, vi metto dentro tutto quelloche Ivan avrà la pazienza di girare.

(48:11):
Un saluto a tutti e una buona giornata.
Ok, ciao, grazie.Ciao, ciao Ivan.
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