Jack Kerouac - On the road - Speranze e illusioni di una generazione

Dean Moriarty guida come un pazzo attraverso l'America. Sal Paradise lo segue, incantato da quella libertà selvaggia che non capisce ma desidera disperatamente. "Sulla strada" di Jack Kerouac non è un romanzo di viaggio. È un urlo di libertà scritto su un rotolo di carta in tre settimane di delirio creativo. È l'America degli anni Cinquanta vista da chi non si accontenta delle regole, delle case a schiera, dei lavori sicuri.

Non aspettarti una trama. Aspettati un fiume di parole, jazz tradotto in prosa, notti infinite di alcol e benzina. Personaggi che bruciano la vita come una sigaretta: in fretta, con passione, senza rimpianti. Kerouac non ti spiega perché Dean è magnetico nonostante sia un disastro. Te lo fa sentire addosso, pagina dopo pagina. Come quel bisogno di muoversi che ti prende quando la vita diventa troppo piccola per contenerti.

In questo episodio ti racconto perché "Sulla strada" è più di un libro di culto degli anni Sessanta. Anche se Dean ti sembrerà un irresponsabile e Sal un ingenuo, finirai per capirli. E per invidiarli un po'. Perché certi libri non invecchiano mai. Ti prendono per mano e ti portano in viaggio, anche se non ti muovi dalla poltrona.


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Antonello Sale