Dodicesima puntata dell'ottava stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com dedicata alla vecchia signora bianconera.
Focus sulla doppia sfida che ha nuovamente visto impegnata la vecchia signora bianconera.
Domenica sera al Maradona di Napoli, una prova disarmante e agghiacciante, citando l'ex che adesso siede sulla panchina partenopea, per gli uomini di Spalletti.
Poi sulla scia di quanto visto in terra campana, martedì allo Stadium una vittoria fondamentale per il prosieguo del cammino europeo della Juventus, con un primo tempo imbarazzante, secondo lo stesso Spalletti.
Andando in ordine cronologico: doppietta di Hojlund e il Napoli batte ancora una volta la Juventus, ko per la settima volta consecutiva, per gli ospiti va a segno il solito Yildiz.
Il risultato finale è 2-1.
Ma per quanto non fatto dalla squadra bianconera, soprattutto nella prima frazione di gioco, il passivo poteva essere molto molto più pesante.
La squadra di Antonio Conte torna così, in testa alla classifica insieme al Milan di Massimiliano Allegri, altro ex bianconero.
Alla Juve non è bastato il gol di Yildiz.
Prima sconfitta per Spalletti sulla panchina bianconera, che ha sulla coscienza l'aver mandato in campo una formazione senza capo né coda, priva di un qualsivoglia attaccante di ruolo.
Altro giro altra corsa, martedì sera.
Il primo tempo è una fotografia impietosa della Juventus dell'ultimo periodo.
I padroni di casa tengono il pallone ma lo fanno in modo sterile, senza ritmo né profondità, mentre il Pafos si dimostra organizzato, aggressivo e pericoloso ogni volta che ribalta l'azione.
L'unico a prendersi la responsabilità della giocata è Kenan Yildiz, ma è troppo solo per scardinare una difesa compatta e guidata dall'esperienza di David Luiz.
I fischi meritati, accompagnano la squadra negli spogliatoi alla fine della prima frazione di gioco.
Nella ripresa Spalletti prova a mischiare la carte, cambiando l'inerzia della partita.
L'ingresso di Conceiçao dà immediatamente più vivacità alla manovra.
La svolta arriva poco dopo la metà del secondo tempo.
Al 67′ Weston McKennie trova il guizzo che sblocca la gara.
È un gol che pesa più di quanto si possa pensare perché spazza via i timori di una squadra fondamentalmente priva di temperamento.
Al 72′ l'azione in contropiede rifinita da Yildiz permette a Jonathan David di chiudere i conti.
Lo Stadium tira un sospiro di sollievo.
La Juve vince, si rilancia in Champions e tiene viva la speranza dei playoff.
Il risultato salva la serata, la prestazione lascia aperti tanti interrogativi e perplessità.
Di questo e altro parleremo in questa puntata!
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