Nel mondo digitale stiamo perdendo l'abitudine di scrivere a mano. La calligrafia è sempre meno curata e spesso ci dimentichiamo come si scrivono alcune lettere in corsivo maiuscolo. Chi ha capito il valore della scrittura è la regione Friuli Venezia Giulia, prima in Italia ad aver riconosciuto ufficialmente la figura del "tecnico del segno". Le
Donne al Volante, Katia De Rossi e
Agnese Spinelli ne hanno parlato insieme al professore Roberto Giurano, presidente della fondazione Scriptorium Foroiuliense. «Il tecnico del segno non è da confondere con un amanuense o con un calligrafo perché ha diverse competenze. Sa rappresentare il segno con diversi strumenti, con il pennino, con la penna d'oca, con la matita. Ha nozioni di storia, conosce il latino e soprattutto è in grado di insegnare ai giovani».
I GIOVANI E LA SCRITTURA - Il professor Giurano ci ha spiegato anche il rapporto tra i ragazzi e la scrittura a mano. «Oggi i giovani si avvicinano alla scrittura più che altro per i tatuaggi. Sembra assurdo, ma l'affinità fra scrittura e tattoo oggi è da loro molto sentita. Basta guardare sulle braccia, si trovano tante scritte in gotico». Riguardo a ciò che verrà, il professore ci dice la sua. «Vedo roseo il futuro per la scrittura. Tuttavia, i giovani rincominceranno a scrivere bene quando anche gli insegnanti impareranno a scrivere a loro volta. Non è colpa loro: abbiamo lasciato da parte l'insegnamento della scrittura e adesso abbiamo una generazione che non è in grado di insegnare a scrivere. Questa è la verità».