Episode Transcript
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(00:00):
Simona Atzori e Giovanna di Verniere presentano.
Spazio giusto? Come la pornografia influenza la
sessualità? È un tema che solamente gli
psicologi e gli psicoterapeuti possono dare una risposta
fondata su basi scientifiche e riscontri reali.
Io posso solamente riportare un'opinione che è frutto di
(00:24):
impressioni di un certo sentire a pelle, oltre che
dall'esperienza personale. Parto da questa.
Anch'io credo di aver fatto abuso di pornografia in alcuni
periodi della mia vita, soprattutto in quelli in cui non
mi trovavo in relazioni stabili o non ne avevo affatto e dunque
rappresentava un viatico che mi permetteva di sostituire l'atto
(00:46):
sessuale ricorrendo all'autoerotismo.
Il problema è che la pornografiagenera dipendenza del piacere e
quindi invece di diventare un sostitutivo temporaneo,
sostitutiva e basta. Affievolendo di fatto
l'interesse all'innamoramento, anche perché mercifica
l'esperienza sessuale e rendendola un prodotto, ne
(01:06):
schiude un'ampia gamma che portal'utente che ne usufruisce a
poter variare le categorie tematiche, provando cose diverse
nell'esperienza individuale che consumiamo, nella protezione
della nostra privacy, nel chiusodella nostra stanza dove nessuno
ci vede e possiamo fare quello che vogliamo.
Un po' come quando si va al ristorante, dove solitamente non
(01:28):
si chiede mai la stessa pietanza, però senza
accorgermene. Quel ricorrere alla pornografia
per soddisfare il desiderio fisico ha finito per modificare
il mio immaginario, che ho recuperato solamente e
faticosamente all'interno di un rapporto stabile.
Per esempio l'immaginario pornografico non mi ha permesso
(01:51):
per un determinato periodo. Di raggiungere l'orgasmo nel
coito dovevo sempre provvedere autonomamente rivolgendo il
pensiero a quanto avevo visto e non al corpo con cui stavo
condividendo l'atto sessuale. Credo che questa sia la trappola
più pericolosa dell'abuso di pornografia e di cui gli uomini
(02:11):
meno si rendono conto. Questo senza voler moralizzare
oltremodo la questione, perché Io credo che la pornografia ha
un suo interesse. Ha una valenza per la persona
singolarmente o in coppia. Anzi, ritengo che la sua
fruizione in un rapporto aumentiil desiderio di sperimentazione
e quindi la voglia di far evolvere il rapporto stesso.
(02:34):
Credo invece sia molto più nociva se consumata
singolarmente, perché finisce per esulare da qualsiasi
capacità di equilibrio, fornendoun'immagine distorta del
rapporto sessuale, che è poi quello che credo stia succedendo
alle nuove generazioni. Che ovviamente sono più
facilitate all'accesso a contenuti pornografici di quanto
(02:55):
lo sia stata la mia generazione.Come sempre nella vita in Medio
Stat Virtus e una certa consapevolezza nel maneggiare
strumenti di sollecitazione psicocorporale così potenti si
può raggiungere solamente con lamaturità della persona.
Ammesso che la maturità si accompagni all'incedere
anagrafico, alla mia età credo di avere oggi un rapporto sano
(03:17):
con la pornografia a cui ogni tanto ritorno.
Ma questo dopo aver maturato la consapevolezza della sua
funzione e del suo utilizzo e avendole sottratto la capacità
di poter incidere sul mio immaginario sessuale, cioè sulla
capacità di definire i miei bisogni e le mie aspettative nel
rapporto con l'altro. E allora parto dalla fine.
(03:41):
Ho trovato questa testimonianza super interessante, ricca di
spunti, traccia un po' secondo me una mappa di tutti i punti
che si possano che si possono toccare e analizzare avendo
scelto di portare al centro questa.
Questa tematica, perché secondo me, secondo noi ce lo siamo
detti con Giò, è un argomento che può travalicare generazioni,
(04:06):
tempi, usi, costumi, valore sociale, valore culturale di
questa sorta di di strumento, diacceleratore, di di di
stimolazione che però cambia moltissimo attraverso il tempo.
E attraverso anche le le storie personali.
(04:28):
Mi ha colpito molto quando questa persona diceva, gli ho
sottratto il potere di decidere per me.
Cosa doveva piacermi davvero? Cosa non doveva piacermi?
Come doveva funzionare il mio corpo.
Quindi le ho restituito una funzione, un posto in qualche
modo giusto nel mio tempo, nellamia vita, senza farle avere il
(04:53):
sopravvento. Cosa che invece, racconta, ha
avuto e non me l'aspettavo. O meglio, non pensavo potesse
avere questo tipo di invadenza su un corpo maschile ma
probabilmente anche femminile. Quando dice genera dipendenza,
perché anch'io ne faccio uso ma ne faccio uso molto.
(05:16):
Non so se è moderato, soft se distaccato.
Non ho mai avvertito il rischio di una dipendenza da quello
probabilmente. Però ragioniamo da donne, quindi
probabilmente il corpo maschile ha altri meccanismi.
Non so, mi viene da da pensare per me.
È un argomento molto, molto difficile, nel senso che ho
(05:38):
deciso. Di.
Accogliere. Il parlare di questo anche
perché ripetiamo, l'abbiamo ripetuto tante volte con spazio
giusto e anche uno spazio per noi di scoperta, quindi non mi
tiro indietro su argomenti moltodifficili, forse probabilmente
anche per chi. Non ci piace?
(05:59):
Sì, mi rendo conto che io invece, essendo una persona in
generale, come indole, molto. Tendente alle dipendenze forse
mi riconosco più in una dipendenza da da relazioni e da
sesso che da pornografia, però forse sono stata più dipendente
(06:21):
da da auto erotismo che da pornografia in sé.
Probabilmente in. Periodi della vita.
Quindi il rapporto con con la pornografia non so dire.
Quanto abbia cambiato il mio approccio alla sessualità, io le
vedo due cose molto distinte, perché alcune cose, alcune
(06:42):
categorie, alcuni tipologie di cose che mi piace guardare nella
pornografia non c'entrano nulla con quello che farei nella vita
reale. Completamente d'accordo.
Probabilmente mi collego a quello che veniva detto del non
riuscire a raggiungere l'orgasmoperché mi magari, appunto perché
(07:04):
mi veniva più facile attraverso la pornografia.
Io l'unica cosa che che dico invece è che forse poi in
generale anche nel rapporto sessuale tra due persone ci può
stare. Sì, OK.
Uno dei dice OK, mi devo concentrare su quello che sto
vivendo. Però certe volte è bello anche
immaginare degli scenari mentre stai vivendo il rapporto
(07:25):
sessuale. Quindi è come se fosse un
qualcosa che aggiunge al rapporto sessuale, non che
toglie. Però ripeto, sono ancora in fase
in fase di di scoperta su questoargomento.
Sono completamente allineata perché anch'io non ho un'idea
precisissima, innanzitutto perché non ha mai costituito un
(07:46):
problema, mentre la testimonianza che abbiamo
ascoltato racconta di un problema legato a questo, questo
tema e quindi è tutto diverso perché quando qualcosa diventa
appunto una dipendenza, diventa un sostituto, addirittura molto
interessante quando il ragazzo che ci ha mandato questa
(08:07):
testimonianza. Danza, che poi è un uomo
abbastanza giovane ma adulto dice aveva annullato la mia
voglia di vita, di coppia, di relazioni, di innamoramento,
perché c'era stata probabilmenteun corto circuito, cioè gli
bastava e gli avanzava quello che succedeva nella usufruire di
(08:32):
quel tipo di canale. E aveva inciso così tanto sulla
vita reale, una cosa che a me non è mai capitata tanto.
Questo mi mi fa pensare, perché sì, sicuramente da una parte c'è
quando sento parlare tanto c'è una mercificazione del del corpo
e qualcosa che poi ti fa vivere in maniera distorta, la
(08:52):
sessualità per esempio. Io su questo non sono d'accordo,
proprio perché, come ho già detto, riesco a scindere le due
cose. Cioè se.
Totalmente anch'io. Esatto, cioè io guardo
masterchef in cui cucinano la carne ma non la mangio.
E non vuol dire che questi esempi.
Non vuol dire che poi appunto, se guardo masterchef in cui
(09:14):
cucinano il fagiano, io poi vado, voglio andare a mangiare
il fagiano. Sì, ma è un po' come quando noi
ci facciamo agio. Ironia su noi stessi e sul fatto
che consumiamo un sacco di podcast sul crime, però per
fortuna non non commetteremo mai.
Uno mi dice. Ora.
No. Però ragazze, questo questo fa.
(09:36):
Questo andrà negli atti? Inquirenti gli inquirenti,
subito questa robina subito, Eh?E sì, ho pensato proprio questo,
cioè che nel nostro caso probabilmente parlo al plurale
perché ho capito che siamo moltocoincidenti.
(09:57):
Come pensiero non non influenza e non influisce nella vita
reale. Può essere una di più.
Un'aggiunta può essere un mezzo di di stimolazione autonoma, può
essere un arricchimento del menage di coppia o di di più
elementi. Ognuno poi sa.
(10:19):
E però. Ciò che uno desidera.
Ciò che uno desidera, una cheat sottile.
Però l'ho trovato quasi istruttivo, questa l'ho trovata
istruttiva, questa testimonianza, perché mi ha
aperto degli scenari sull'argomento che non non è che
non credevo possibili, ma non avevo mai approfondito.
(10:42):
E quindi il potere di queste testimonianze.
Per questa stagione che trovo fighissime, infatti ne spariamo
un'altra tra poco anche. Perché?
Perché mi rendo conto che. Aprire questo spazio aiuta al
dialogo anche noi, appunto, a scoprire delle cose nuove anche
(11:04):
a livello generazionale. Vorrei tanto spingere a chi è
più giovane, ma mi rendo conto che si si fa una fatica molto
anche per vedere la. Differenza.
Perché secondo me anche. Proprio il fatto che adesso sia
più facile. Io mi ricordo ai miei tempi
andarti a cioè ci girava tra di noi una cassetta di un film che
(11:29):
poi tu andavi a vedere perché avevi voglia di scoprire, ma non
era facile riuscire ad arrivare a ad avere, diciamo, un filmino
porno. Che poi adesso appunto, anche la
qualità è diversa. Cioè prima c'era proprio il
film, io mi ricordo i film Adesso.
I registi che hanno. Scritto carriere intere,
(11:49):
sull'hard sulla sul genere, insomma.
E infatti ci è arrivata un'altratestimonianza, è molto bella
questa cosa per noi, perché spazio giusto si apre agli
uomini. Sì, finalmente uomini is the New
Pink che questa cosa che la nostra identità estetica, il
(12:12):
logo, sono rosa e c'hanno sempre.
Raggiunto pareri maschili come vabbè però.
Insomma, un podcast più femminile.
Ah sì, ah sì, mah. Una piccola riflessione, spunto
sintetico rispetto alla questione dell'uso abuso della
(12:32):
pornografia, di cui avete parlato molto bene e dal mio
punto di vista, che mi ha destato molta curiosità, perché?
Io sono un ex ragazzo NATO sul signore degli anni 70 e vissuto
negli anni 80, e credo che ne abbiate parlato.
La puntata precedente o quella ancora prima.
Bene, il mio punto d'attenzione è questo, cioè faccio davvero
(12:56):
fatica a immaginare come. Può essere crescere in una
società, in un ambiente in cui anche la disponibilità di
pornografia è così a portata di click, perché io vengo da una
generazione in cui invece anche l'accesso a quel tipo di
informazioni andava sudato. E andava sudato, andava
(13:18):
combattuto. e a volte non era nemmeno così.
Come dire, soddisfacente? No, perché i primi approcci alla
pornografia li avevi con guardando dei giornalini in
bianco e nero che erano a volte terribili.
Le illustrazioni non erano certamente di pregio, vi lascio
immaginare i dialoghi per poi, per i più così coraggiosi,
(13:43):
arrivare magari ad avere la possibilità di buttare un
occhio. Su una pagina delle ore che era
il giornale più trasgressivo in assoluto.
Però, ecco, anche in questo c'era una fase di fatica.
Forse il fatto che ci fosse questa caratteristica rendeva
(14:04):
anche l'accesso alla pornografiamaggiormente soddisfacente.
Anche da un punto di vista poi dello stimolo della creatività
dell'ambito sessuale, oggi, con tutto lì pronto a portata di
click, mi viene veramente da pensare che molte persone, molti
ragazzi, non dico tutti, ma molti preferiscano come dire
(14:26):
calare all'interno di plot cinematografici molto
discutibili una conoscenza un'accettata compulsiva avuta
con una. Mezza sconosciuta, magari
conosciuta così su tindaro o su un'APP di dete in qualsiasi.
Preferiscono così calare il loroautoerotismo in una situazione
(14:46):
del genere, piuttosto che ardirea invitare questa persona,
magari ad uscire, magari a un confronto, magari a guardarsi
negli occhi EE Scoprirsi vicendevolmente un po' così
vulnerabili, ecco. E si Lega perfettamente a quello
che avevi iniziato ad accennare tu Gio.
Cioè diciamo, facciamo parte di una generazione noi ogni volta
(15:10):
che arriva questo momento sembrache parlino due.
Vecchie con tutto. Reso però è così, ormai siamo
nella peste. Sì, però delle gentili signore,
delle gentili signore degli anniormai fine 80, inizio 90.
L'amico che ci ha mandato questoaudio appunto dice, a cavallo
tra anni 70 è. Un'altra epoca possiamo
(15:33):
definirci, forse una generazionea livello di pornografia
analogica, che poi ha visto l'avvento della del digitale di
Internet? Parlavo con un amico qualche ora
fa, chiedendogli un po' il suo parere, e mi ha risposto
esattamente la stessa cosa. Ha detto, sai cosa penso?
Che è una che si tratta di una questione generazionale, perché
(15:55):
io ricordo l'adolescenza fino aialla metà degli anni 2000.
Primi primo decennio del 2000 ancora sfogata con il film
Massimo, come Dicevi tu o il giornaletto il calendario, Ecco
queste sex symbol che facevano icalendari, un po' già i primi
(16:19):
nudi, neanche poi così integrali.
E era tutto più difficile, era tutto un po' da.
Vabbè scusa, posso dire per me il massimo della pornografia?
Per me era porno anche quella. Era Brad Pitt in fight club?
Ma certo. Nonostante non era un.
Film porno, però tu andavi a cercare?
(16:40):
Anche quelle, tante, la parte diNilo, ma ma certo, ma certo era
proprio da rubare, come diceva il nostro amico nella
testimonianza di poco fa, era dasudare quella parte, non c'era
questa. Accessibilità facile, immediata.
E c'era anche un'altro discorso che rendeva secondo me le cose
anche più interessanti, divertenti anche tra amici, tra
(17:03):
amiche c'era il proibito, cioè rubare quelle cose all'occhio,
cioè nasconderlo all'occhio dell'adulto.
Ragazzi, cioè i. Giornalini infilati nei libri a
scuola. Tutto fantastico, tutto un po'
(17:23):
una scoperta, una parte super divertente, comica anche un po'.
Eravamo sicuramente più goffi, più così, più anche più ingenui.
Però credo sia stato un modo molto più stimolante di
conquistare delle delle fasi, discoprire, di stimolarsi
(17:43):
gradualmente. Oggi sempre per ricadere nella
parte della gentile signora che dice Eh, ai miei tempi, ai miei
tempi era tutto meglio, oggi credo sia perlomeno tutto molto
facile, tutto molto scontato. Ognuno ha i propri accessi sul
proprio smartphone, non devi avere più. 1000 cose
(18:07):
giornaletti, immagini, pagine, fogli, è tutto facilissimo, a
portata di click. Ma come raccontava nella
testimonianza di poco fa il nostro amico, anche l'idea di
condensare l'autoerotismo in quattro chattate in Direct,
perché tante persone avverto o ha avuto anche esperienza
(18:31):
personalmente lo fanno, cioè ti mandano il budino.
Quattro parole in croce si capisce che hanno fatto anche
come tempo come proprio perfettoe settato per 1 1 pre nanna.
Dovrebbe si aprirebbe un'altro capitolo sull'argomento della
pornografia? Appunto, anche questo secondo
(18:53):
me. Si ritorna anche un po' a quello
che abbiamo già trattato, anche sulle relazioni, così come è
tutto più accessibile attraversoun'APP di incontri.
Lo scambio di non lo so, di di di emozioni, di parole, di
qualsiasi cosa, anche del nulla,certe volte con delle persone
attraverso il telefono. L'accesso facile alla
(19:14):
pornografia, cioè ti fa dire, OK, non ho, non ho bisogno di di
avere un rapporto anche in nellerelazioni magari succede, quindi
tu hai voglia, però magari mentre prima era più facile
prendere la persona che aveva davanti, avere un rapporto,
adesso dice vado un attimo in bagno.
Col telefono EE. Non.
(19:37):
È una cosa che sostituisce l'altra, nessuno bisognerebbe.
Essere un granché. Però capisco che questa facilità
di accesso ti toglie anche quel quella quello scomodarsi di dire
OK, adesso devo interagire con un'altra persona e avere un
rapporto con un'altra persona, che poi non so, per esempio nel
(19:59):
mio caso anche a livello di sensazione fisica, emozione.
E risultato, sono poi cose totalmente diverse.
Sono cose diversissime, ci pensavo proprio in apertura
rispetto a alla puntata e quandotu hai detto forse ho avuto +1
dipendenza da autoerotismo che da pornografia e anch'io, nel
(20:23):
senso che mi sono accorta in alcuni periodi.
Riversavo tante cose sul Autoerotinismo era un po'
terapeutico, era uno sfogo, era a volte 1 1 cosa un po'
ossessiva, era 1 1 riempire un vuoto, una compagnia, tante
cose. Però da sola io riesco a
(20:45):
raggiungere delle delle cose condei ritmi che in coppia non
sarebbero sostenibili, ma non avrebbero neanche lo stesso
senso. Quindi sono d'accordo con l'idea
che. Almeno nella mia mentalità,
tutto può comporre un puzzle, cioè l'autoretismo è una cosa,
(21:06):
il rapporto sessuale in coppia èun'altra e la pornografia è
un'altra e rientrano tutti in una sorta di di puzzle.
Una cosa della prima testimonianza che ti volevo
chiedere, cosa pensi quando lui,il ragazzo della prima
testimonianza, dice. Ho riscoperto poi l'essenza del
(21:26):
mio piacere nel rapporto di coppia, che con la pornografia
sembrava quasi banalizzato. Oh mamma, molto complicata, te
l'ho detto io, non avendo un rapporto forse difficile e
morboso. Sì, infatti.
Ripeto, per me sono due cose totalmente.
(21:49):
Diverse. Ma che possono andare insieme?
Sì. Quindi mi fa fatica a pensare a
questa cosa perché appunto a me la pornografia non ha mai creato
problemi nel rapporto o viceversa e non sono una per
esempio che che poi attraverso la pornografia rifà ricadere
(22:12):
delle aspettative poi nella persona con cui sto.
Non è che dici, OK, allora questa persona ha questo certo
tipo di fisicità, fa determinatecose o agisce in un certo modo?
Allora io non sto più bene nellamia relazione perché vorrei che
il mio compagno facesse quello che ho visto, che il rapporto
(22:33):
fosse come quello che ho visto. Forse perché?
Diciamochehounacertaesperienzaun'esperienzaventennaleauncerto.incui riesci a capire quello che è
reale, quello che non non lo è, o magari delle cose spettacolari
che tu vedi nel porno, poi nellavita reale, cioè magari ti fai
(22:53):
male, magari è scomodo, magari non è così bello come sembra in
quello che stai guardando, quindi.
È come se ridimensionassi molto quello che vedo e poi ti dico,
senza dare dettagli sulla mia sessualità e sulla mia vita,
quello che guardo nei porno non c'entra niente con quello che io
faccio e farei nella vita reale.E sono d'accordissimo anche in
(23:15):
questo e. Questo e questo mi fa pensare
che forse potrebbe essere un problema più maschile, quello
del. Del vivere male il mondo del
porno anche, forse perché crea delle aspettative e delle ansie
da prestazione, quindi questo sarebbe bello.
Poi discutere insieme. Allora la pornografia è sempre
(23:39):
più parte della nostra società. Se in passato per retaggio
culturale era vista come un qualcosa di vergognoso, adesso
al contrario, lo sdoganamento completo ha portato a due
problematiche secondo me. La prima, l'eccessiva.
Fruibilità del prodotto attraverso piattaforme gratuite.
(23:59):
Lo ha reso quasi scontato e ha tolto un po' di quel senso di
pudore che c'era prima, e la seconda è che la problematica
più importante, per me sottovalutata, è che la
pornografia ha rallentato i rapporti sessuali e tutto quello
che c'era dietro per arrivare almero sesso in sé.
Avere uno strumento così immediato per far fronte ad un
(24:19):
piacere altrettanto immediato haquasi normalizzato il non avere
rapporti, non flirtare, non corteggiare, eccetera.
E infatti molti si rifugiano alla pornografia, che è che è
molto meno impegnativa. Discorso a parte andrebbe fatto
sulle piattaforme a pagamento. Lì si innesca una dinamica per
(24:39):
certi versi. È malata?
Pagare per dei contenuti esclusivi, come per rivendicare
uno status e godere sia per il contenuto in sé che per
l'esclusività e, in ultimo, anche per dare questi soldi come
compenso quasi disprezzando. Eh, questo aprirebbe un'altro
capitolo, anche che sarebbe molto interessante, magari su
(25:02):
sex work e le le tipologie, perché poi in realtà è una sorta
appunto è come è sex work anche quello della sessualità on line
e del vendere contenuti on line però.
Apre l'appunto, Apri un. Altro un'altro bel capitolo che
potrebbe essere molto, molto, molto interessante.
Sì, sì, lo affronteremo sicuramente spillerebbe.
(25:27):
Sì, però ti ripeto, mi sembra sempre una cosa, poi un problema
forse più più maschile, non so, mi chiedo, una donna per dei
contenuti a pagamento online? Sì, è.
Molto interessante. Capire che la donna poi non ha
quella anche la perversione del dominio della possessione.
(25:48):
Perché spesso è quello che succede anche nel sesso a
pagamento. Non è il sesso in sé, perché
ovviamente viviamo in una società in cui il sesso può
essere ottenuto molto facilmente.
Chi lo fa a pagamento? Sì.
Tralasciando chi magari ha dei problemi relazionali o altri
tipi di di problematiche nell'approccio, questo si fa per
(26:10):
una appunto una dinamica di di potere rivendicare il mio potere
sulla donna quindi, ma questo è un mio punto di vista, quindi
insultatemi pure uomini. Però è molto interessante sempre
questa dualità che esce fuori generazionale.
E anche quest'ultima testimonianza lo sottolinea,
(26:35):
cioè proprio il la facilità che ha un po' tolto il gusto, il
sapore, la sfida, la conquista atutto rispetto a qualcosa che
prima era più sfidante, difficile e anche forse un po'
intrigante. Noi, oltre alle testimonianze
poi impuntata, ci aspettiamo sempre pareri, dibattiti,
(26:58):
commenti assolutamente al Conte.Che ci siamo detti in puntata.
Quindi fatelo. Chi è all'ascolto?
Fateci sapere cosa pensate dellapornografia ieri, oggi, domani
noi ci rivediamo e ci risentiamoalla prossima puntata.
Ciao.