Essere in ritardo = essere fuori tempo: ecco perché accade

Essere in ritardo = essere fuori tempo: ecco perché accade

In questo episodio esploriamo un tema sempre più presente nelle vite di molte persone: la sensazione di essere in ritardo.
In ritardo rispetto alla vita, alle aspettative, ai traguardi che “a questa età” dovremmo aver già raggiunto.Ma cosa significa davvero essere in ritardo?
E soprattutto… di quale tempo stiamo parlando?
L'assunto da cui parto è semplice  essere in ritardo significa essere fuori tempo.
E molto spesso, fuori dal nostro tempo.

Viviamo immersi nel tempo sociale, un tempo fatto di pressioni, aspettative, confronti e tappe prestabilite: studiare entro una certa età, fare carriera in un certo modo, costruire una famiglia “nei tempi giusti”, essere produttivi e performanti secondo ritmi che non sempre ci appartengono.

Questo “orologio invisibile” ci porta a credere di essere indietro, alimentando ansia, inadeguatezza e confronto continuo.
Ma esiste un altro tempo: il tempo interiore, il nostro ritmo personale — emotivo, biologico, evolutivo.
Un tempo che non segue scadenze sociali, ma maturazioni profonde.

In questo episodio ti accompagno a esplorare:
• perché nasce il senso di ritardo
• come distinguiamo il tempo sociale dal tempo personale
• cosa succede quando ci allontaniamo dal nostro ritmo interiore
• quali segnali ci dicono che siamo “fuori tempo”
• come ritrovare un tempo che ci appartenga davvero

E ti lascio una domanda pratica e trasformativa da portare nel quotidiano:
“A quale appuntamento con la vita sono arrivata perfettamente puntuale, proprio adesso?”
Un piccolo cambio di prospettiva che può aprire un modo nuovo di guardare a te stessa, al tuo percorso e ai tuoi tempi



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Se questa puntata ti ha toccato, prenditi un momento per respirare e sentire dove vibra nel corpo ciò che hai ascoltato.
Questo è il vero inizio: non capire, ma sentire.

Ogni episodio nasce da un filo invisibile tra me e chi ascolta.
A volte è una domanda che mi arriva, a volte un tema che “chiama” dal campo.
In ogni caso, nulla è scelto a caso: è sempre una risposta a qualcosa che sta muovendosi dentro di noi, insieme.

Sono qui per ampliare la visione e esperire dal corpo alla coscienza.

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Ti abbraccio
Alexandra Francesca