Episode Transcript
Available transcripts are automatically generated. Complete accuracy is not guaranteed.
(00:00):
Ben trovata e ben trovato in momenti di benessere questo podcast creato, ideato e dedicato
(00:07):
per acquisire una maggior consapevolezza della propria vita, per una serenità, una paciente
riore e soprattutto per imparare o re-imparare ad ascoltarti.
Io sono Federica Borsato, opera trice holistica da quasi vent'anni e appassionata di crescita
personale praticamente da sempre. Questa puntata nasce da una condivisione durante un trattamento che
(00:30):
una mia ospita ricevutina urazpei il mio centro-listico in provincia di Verona.
Lei è appena tornata da un viaggio in India, tra l'altro è la seconda volta che va in India,
ma non è rimasta particolarmente entusiasta da questo secondo viaggio perché le mancata una cosa
fondamentale il rapporto umano. Questa volte è stato molto molto turistico, hanno visitato
(00:56):
delle località splendide, le architetture e quindi proprio da bearsi con gli occhi però rispetto
al primo viaggio c'è stata proprio la parte umana che le è mancata, proprio il vivere, il vivere
quello che è l'India. E poi ha chiesto a me. E a te invece Federica in Thailand è come andata.
E io mi sono trovata a rispondere come rispondo sempre a questa domanda dicendo è stato potente,
(01:22):
molto più intenso rispetto al viaggio dell'anno scorso. E quando ho risposto così,
e la mi ha guardata stupita detto mi che è senso potente, non era già stato potente anche il
primo, la tua prima volta in Thailandia. Lo detto sì, guarda cara è stata tanto forte la prima
esperienza, ma talmente immersiva la seconda che non ci sono stati paragoni. E allora ha voluto che
(01:47):
le raccontassi un pochino quello che ho fatto, quello che ho fatto, quello che ho sentito, proprio una
condivisione cuore a cuore. E sia molto stupita devo dire la verità perché il mio racconto probabilmente
è diverso da tanti altri racconti. Nel senso che non li ho detto guarda sono andate in questo posto,
(02:09):
fatto questa attività, sono andata in questa altra città e poi ho mangiato questo, sono andata a dormire
da questa parte o fatto questa esperienza. No, li ho proprio detto quello che mi ha portato questo viaggio
in Thailandia, quello che proprio mi ha scavato dentro e che mi sto portando tuttora e che con una grande
(02:32):
consapevolezza cerco di trasmetterle persone che mi chiedono appunto questa condivisione. La prima
cosa che questo viagenta in Thailandia mi ha regalato, ma forse magari regalato non è la parola adatta, forse
mi ha permesso di prendere, è stato il rallentare. È vero che la si dice "sabai, sabai" che è un po' come il
(02:55):
pole pole africano, vero "vai piano, rallenta, stai comodo" e quindi proprio tradotto dal Thailandese si dice
"comodo comodo" e quindi la è proprio una stile di vita, il prendersi la comoda non fare le cose in fretta, non
ecco più tosso arrivare in ritardo anche di due ore, ma comunque non vivere con l'ansia e con quel fiato
(03:21):
sul collo invece tipico occidentale. No, io non intendo quello. Prem'è rallentare è stata un'altra cosa,
io sono una persona molto organizzata, quindi diversi calendari, telematici o diversi posti tingiro,
anche nel computer o degli alert, delle sveglie nel telefono proprio per riuscire a incastrare tutto e
(03:44):
far tutto fatto bene, quindi un po' una mania di perfezione. L'invece per me è stato fondamentale,
non una mettere in calendario, niente, tranne chiaramente i corsi che dovevo frequentare a scuola e nelle
scuole di massaggio che quelle chiaramente mi ha riuscritta, però per quanto riguarda altra
attività o altre esperienze di non mettere nulla in calendario, di vivere un po' nel flusso che poi
(04:10):
dire, ma è molto semplice, invece, in realtà non è così, perché quando ti trovi un mese via da casa e
sai che sarà tra l'altro l'unica parentesi che ti potrei concedere in tutto l'anno di travergolette
vacanza, lavoro, studio, però è anche comunque una vacanza, sai che hai quel tempo e non vuoi
sprecarlo e ogni giorno dici. Oggi potrei fare questo perché magari domani c'è questa altra cosa,
(04:34):
c'è quel tempo da visitare, vorrei fare quelle esperienze. Invece ogni giorno io mi facevo una sorta
di violenza emotiva e dicevo no, no, ferma, ferma, stai nel flusso, vedete che cosa ti propone la
tailandia, che cosa ti regala la tailandia, che cosa ti può mettere sul piatto davanti, senza che
(04:54):
tu debba dire, oggi voglio fare per forza questa cosa. È stato molto difficile perché questo modo
tipico nostro, tipico occidentale di avere tutto sotto controllo, l'ilo proprio mi so soquadro.
E quindi c'è uno dei momenti che veramente dicevo mi sembra di non fare nulla, mi sembra di non sfruttare
(05:17):
ecco la parola giusta e sfruttare pienamente questa esperienza perché non sto facendo niente e mi
veniva quella sorta di senso di colpa, misto a fastidio dentro di me, proprio alla boccatura dello
stomaco e li rimanevo, questo mi aiutato la tailandia, a rimanere questo senso di fastidio e rimane
rliffing che non passava e dire "no, non è vero che non sto facendo niente perché anche questo niente
(05:43):
mi permette di ascoltarmi, mi permette di capire quanto io sia sotto, sotto questa mania di organizzazione,
a quanto io pensi che il tempo che non sto impiegando a fare qualcosa sia tempo perso. Invece non è tempo
perso il tempo che ti ascolti, non è tempo perso il tempo che ti riposi, non è tempo perso il tempo che
(06:05):
dedichi all'ascolto di te stessa, assolutamente. Non è stato facile per niente perché ci sono stati dei
giorni che veramente avevo proprio ero rabiosa perché dicevo "no, devo devo assolutamente fare questo
perché se no anche un giorno è passato". Invece mi rendevo conto poi che rimanendo nel flusso le cose
si facevano magari in maniera diversa dallo scorso anno dove c'era una tabella di marcia talmente
(06:31):
serrata che sono arrivata a casa era un postanca sinceramente e anche gli espostamenti erano stati un
po pesanti. Questa anni invece volevo proprio rallentare e vivere la vita taleandese come vivono gli
expert quindi quelli che si trasferiscono la e ci sono riuscita. Le prime settimane sono stati
duri perché proprio mi sentivo con questa mania dentro, con questa mania, con questa voglia di fare e poi
(06:57):
invece ogni volta dicevo "sono stati a neflusso" ed è arrivata con l'esperienza che non avevo preventivato
quella meraviglia che ho avuto davanti gli occhi che se avessi scelto di farla non ci sarei riuscita.
Questa è stata la prima cosa che mi ha insegnato questo viaggio quindi il rallentare, rallentare e non
metterà in calendario un'attività dietro l'altra perché poi quando l'ho fatto è stata l'esperienza di una
(07:24):
giornata in i bike in giro per le risaje di Chang Mai è stata una grande delusione oltre che molto
dispendiosa però volevo farla perché detto se non ho faccio niente di particolare avrei potuto fare
estremamente a meno di quelle esperienza ecco non è stata assolutamente in aeroba che ricordo ecco
(07:45):
con piacere restare nel flusso quindi è stata veramente la scelta migliore. Un'altra grande lezione di
vita è stata un bagno di umiltà, un bagno di umiltà enorme, enorme perché mi sono iscritta oltre che
ha una scuola internazionale di massaggio anche a una scuola di massaggio tailandese puro tailandese
(08:09):
dove non parlano in inglese. Dobbutto sottopormiamo un esame prima a una valutazione hanno compreso la
mia preparazione, da quanto tempo uno studio, da quanto tempo lavoro le tecniche eccetera e hanno
deciso di ammettermi nonostante il percorso sia di un mesi o volete invece una un'immersione di un
(08:32):
paio di giorni perché volevo apprendere una tecnica precisa e non tutto il percorso in sé hanno deciso
di prendermi come allieva. Io sono partito a quindi con le migliori intenzioni con una gioia incredibile
perché per me era un onore incredibile partecipare ad elezioni in una scuola tailandese intailandese e non lo
(08:52):
parlo proprio perché avevano visto che avevo voglia di imparare ma soprattutto avevamo un bagaglio
tale di lavoro e di esperienze nel massaggio che mi avrebbero permesso di seguire le lezioni.
Beh ho dovuto fare un enorme bagno di umiltà perché dal primo momento che ha iniziata la lezione con
delle modalità completamente diverse ade quali sono abituata da quando praticamente seguo
(09:16):
formazioni o da quando sono io stessa forma trice è stato difficilissimo, difficilissimo, oltre
che per la lingua però quando hai tanta pratica nel massaggio è sufficiente anche vedere quello che
fa qualcuno per uscire a copiare però ricordarti una sequenza di un massaggio di un ora sentita sul
corpo e basta una volta è stato impegnativo il bagno d'umiltà è stato con la diretrice che sembrava un
(09:43):
po' la signorina Rottermaier del cartone animato di Heidi che continuava a corregionia a dirmi no no
e e e usava il traduttore il google traduttore delle volte per farmi capire che la posizione era
sbagliata che la pressione era sbagliata che il movimento era sbagliato e io dopo un po mi sarei
(10:04):
dovuta arrabbiare per come sono io, anciato a punto mi sarei dovuta arrabbiare per dire insomma ho pagato
era ma modo accordo dovresti avere la pazienza di insegnarmi invece maccava che ci fosse una un bastone
un bastone per pichettarmi le mani o la testa ed era praticamente la stessa cosa invece mi sono
(10:25):
detto no ho deciso di venire qui è la loro modalità di insegnamento perché quella è la loro modalità
di insegnamento e allora io chino la testa ed ali ho sudato come una bestia perché alla fine della giornata del
qui primo giorno di formazione è stato veramente ero i miei vestiti erano da strizzare ho cercato di
apprendere tutto quello che ero in grado di recepire ogni volta chinando la testa e facendo mi
(10:53):
rispiegare facendo mi mettere le mani nel punto giusto tirando nella maniera corretta portando il corpo
e la pressione come lo fanno i thailandesi nel massaggio che è molto diverso da quello che impariamo noi
anche nelle formazioni di massaggio thailandesi in Italia che avevo già seguito quindi è stato un grande
bagno di umilità anzi alla fine del pomeriggio quando in certo punto avevamo terminato la lezione me
(11:17):
io non sarei neanche riuscita ad apprendere qualcosa in più perché è rossata veramente satura siamo scopiate a
ridere io ho detto scusate io mi rendo conto che non è la modalità anzi non sono la lieva qui siete
abituati però io veramente sono di un'altra terra loro hanno capito perfettamente abbiamo riso ci
(11:40):
siamo confrontate abbiamo parlato poi usando un po' al traduttore qualche parola di inglese e mi hanno
chiesto l'anno prossimo se ho intenzione di tornare e mai piacerebbe molto di seguire l'intera formazione
in thailandese per un mese e io lo ho trovato un grandissimo nore da so sinceramente non saprei come fare
perché anche le lezioni di anatomia sono in thailandese e veramente con tutta la buona volontà farei
(12:06):
anche fatica riuscire a capire qualcosa e buono lo so ci dovrò pensare però lo ovviamente presa come un
grande regalo un grande riconoscimento e lavorare sulla mia umilità e quindi lasciare da parte leggo e
dire sì sono una massagiatrice da ventanio lo studio da quindici continuo a seguire formazione adesso vado
(12:28):
all'estero a studiare lo messo da parte io ero lì io ero Federica io ero semplicemente una lieva
e questo mi ha aiutato tantissimo e questo è stato merito veramente della thailandia di una scuola
thailandese ed è la signorina Rottermaier la terza cosa che ho imparato ed è stata anche questa
(12:49):
una diciamo un insegnamento che non mi aspettavo perché mi aspettavo tutto altro e sempre quando vai con
un certo tipo di aspettative poi ne rimane come dire un po' spesso dell'usona io cercavo di trovare un
monaco che mi potesse aiutare a meditare mi potesse aiutare a liberare la mente con una modalità
(13:19):
con dei mantra con accompagnandomi in una sorta di metodo diciamo così per liberare la mente per essere più
serena e quindi diciamo anche i giorni che magari trascorrevamo in giro per le città in giro per i
paesi cercavo sempre oltre a visitare dei vatt che sono i tempi thailandese che sono meravigliosi
(13:45):
magari ricercavo di vedere se riuscivo a incontrare un monaco una bate col quale fare due parole di scorrere un
pochino è proposito di questo avevo registrato anche una puntata qualche tempo fa proprio su questo
si questa esperienza ed è il segreto per liberare la mente cosa ho imparato dai monaci buddisti se vuoi
(14:08):
insomma la puoi anche ascoltare in tutto sommato io mi ero attesa anche perché insomma rivi comunque con
degli offerte una disponibilità maggiore io ho capito invece che era inutile chiedere a un monaco
di meditare insieme a me di darmi un mantra per liberare la mente ho capito un certo punto a forza di
(14:30):
come dire non è neanche giusto dire porte chiuse però dei silenzi oppure dei cieni che non è possibile
trovare questa risposta da qualcuno qualcuno che ti accompagna a meditare tanto ti devi mantra
d'andeteli gli dedicazioni oppure facendoti ascoltare una musica perché la vera tranquillità
(14:53):
interiore ce l'hai dentro la vera modalità per cui tu puoi raggiungere quella tranquillità
quella serenità anche di mente è solo dentro di te quindi non serviva un mona con un servivo una
bata perché anche la bata mi ha detto semplicemente girati verso la statua del buddha rimanili cinque minuti
con gli occhi chiusi inspira e espira e poi torna da me questa è stato l'unico insegnamento che mi ha dato
(15:19):
e dopo qualche giorno ho maturato che quella era la risposta perché quel silenzio dentro di me
è quella scolto dentro di me mi avrebbe portato ad aprire quella porta a sentire quel fastidio dentro di
me in certi giorni quella rabbia che può venire altre volte o magari quella meraviglia e quella
sorta di serenità che è sempre dentro di me ed elaborarla prendere consapevolezza ma se anche
(15:45):
lì non avessi tenuto la mente aperta il cuore aperto non l'avrei capito come non avrei capito come
rallentare o più che altro stare ferma poteva essere una soluzione alla mia sempre sempre una vita
fatta di corse se non avessi tenuto il cuore aperto e non avessi lavorato sulla mia umiltà e avessi
(16:10):
lasciato leggo da parte nella scuola tailandese e ancora una volta se avessi interpretato il comportamento
di quei monaci come meniferigismo rispetto invece di un grande insegnamento vero la risposta dentro di
te non avrei capito nulla questo viagente a ilandia non mi avrebbe portato tutto quello che mi ha portato
(16:31):
quindi quello che mi sento davvero di dirti è che ok ci possono essere dei templi bellissimi
delle esperienze meravigliose come dei volontari ato quegli elefanti, quelle persone oppure
visitare proprio delle località che sono quelle iperturistiche ma quello non è quello che ti porta al
(16:55):
viaggio bisogna guardare oltre e se io non avessi guardato oltre ma mi fossi preso al tempo per farlo
non avrei imparato nulla non sarebbe stato un viaggio così profondo e così potente come lo è stato e
non riuscirei a portare queste sensazioni all'interno dei miei trattamenti non riuscierei a portare
(17:15):
quella pressione profonda durante i trattamenti quella che ho imparato nella scolata ilandese tanto
che i miei ospiti mi dicono si vede che ti ho fatto bene i tuoi massaggi sono cambiati e risultato e
cambiato perché io sono cambiata bene siamo arrivati alla fine di questa puntata che è stata un po'
anche una sorta di confessione oltre che di condivisione di quello che ho vissuto in tailandia di quello
(17:41):
che la tailandia mi ha regalato e spero che nelle volte e future se avrò la possibilità di
ritornare potrò rivivere ancora magari in maniera diversa e magari in maniera ancora più immersiva
quindi noi ci sentiamo la prossima volta che sarà la settimana prossima e se la puntata ti è piaciuta ti
(18:02):
prego di mettere un like e condividerela noi ci risentiamo su Apple Podcast Spotify YouTube
o tutte le principali piattaforme che condividono podcast, un abbraccio e a presto.