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http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5281PENA DI MORTE: PAPA FRANCESCO CAMBIA LA DOTTRINA CHE LA CHIESA HA SEMPRE INSEGNATO di Stefano Fontana
Ieri abbiamo appreso che il Papa ha deciso di cambiare il Catechismo della Chiesa cattolica approvato da Giovanni Paolo II nel 1992 nel punto che tratta della pena di morte. Il motivo principale a sostegno del cambiamento è che la persona, anche se compie delitti disumani mantiene la sua altissima dignità e quindi la pena di morte è da considerarsi inammissibile in quanto appunto lesiva di questa dignità. Rimangono confermati alcuni motivi precedentemente indicati dal magistero in attenuazione del principio. Per esempio il fatto che oggi ci sono forme di riparazione e di deterrenza tali che la pensa di morte è diventata superflua. Argomento, come si vede, legato alla evoluzione storica e quindi non direttamente dottrinale. Viene confermato anche il motivo secondo il quale la sensibilità dell'uomo di oggi è cambiata e la pena di morte viene vista in modo diverso dal passato. Anche questo è un aspetto non dottrinale, dato che la Chiesa è chiamata a proclamare la verità e non quanto suona bene alle orecchie delle varie generazioni.
Papa Francesco non si è però limitato a questi argomenti, come già fatto dai suoi predecessori, ma ha enunciato il motivo dottrinale di fondo: quello della dignità intangibile di ogni persona e dell'idea che la morte inflitta dalla legittima autorità politica dopo una condanna per crimini atroci a tutela del bene comune sia da considerarsi una inaccettabile mancanza di rispetto per la dignità della persona umana.
DAVVERO PANNELLA HA RAGIONE E SAN TOMMASO D'AQUINO TORTO?
Prima e anche senza entrare nel merito, la notizia ha fatto rimbalzare diversi sentimenti. Infatti, la prima cosa che un fedele si chiede quando l'autorità ecclesiastica cambia qualcosa di importante nella dottrina della fede e della morale è: ma allora prima la Chiesa aveva sbagliato? Non è una novità, intendiamoci. Ma sempre la domanda nasce pronta e difficile da evitare. Viene in mente quanto segnalava il cardinale Ratzinger a proposito della riforma liturgica e delle modalità con le quali era stata posta in atto, vietando quella precedente: una istituzione che oggi dice che quanto diceva ieri è sbagliato perde di credibilità.
Dopo che la Dignitatis humanae ha proclamato il diritto alla libertà religiosa, quanti si saranno chiesti: ma prima i Papi non avevano tenuto conto dei diritti della persona umana? Allo stesso modo, oggi che il Papa rivede una dottrina da sempre insegnata dalla Chiesa, non mancheranno di certo coloro che si chiederanno perché mai la Chiesa abbia sbagliato così a lungo, sia arrivata così tardi e non abbia mai visto che la pena di morte va contro la dignità della persona.
C'è poi un altro aspetto che sorprende il povero semplice fedele. La Chiesa questa dottrina sulla pena di morte, l'ha sempre insegnata da secoli. Su questo tema si sono cimentati i più grandi teologi e giuristi, tutti d'accordo sul punto. San Tommaso d'Aquino, dalla cui dottrina alcuni pontefici avevano intimato di non discostarsi minimamente, aveva le idee chiare sulla pena di morte.
Fa pensare questo scarto tra un pensiero tradizionale che ha attraversato i tempi e il cambiamento attuale, come fa pensare che "Nessuno tocchi Caino" e il pensiero di Marco Pannella sul punto in questione abbiano anticipato la Chiesa cattolica. Va bene che lo Spirito spira dove vuole e che esso spira anche fuori della Chiesa anagraficamente intesa, ma il semplice fedele non comprende bene perché per la Chiesa di oggi San Tommaso abbia torto e Marco Pannella ragione: cosa è andato storto?
UNA NUOVA POSIZIONE DOTTRINALE
Come sappiamo, l'insegnamento della Chiesa non può contraddirsi. I simboli della fede sono più di uno, il simbolo apostolico è diverso