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https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7923NUOVA ONDATA DI ATTENTATI ISLAMICI IN EUROPA di Lorenza Formicola
La chiesa dell'Immacolata Concezione nella cittadina di Saint-Omer, nel dipartimento del Passo di Calais nella regione dell'Alta Francia, non ha più un tetto, né un campanile. L'interno è completamente devastato, e non resta quasi nulla d'intero.
È stata data in fiamme lo scorso lunedì e per domare l'incendio sono dovuti intervenire 90 pompieri. Quando alle prime luci dell'alba, il parroco è stato informato dell'incendio in corso, s'è fiondato sul posto chiedendo ai pompieri di entrare in chiesa: «la cosa più importante, il Santissimo Sacramento, l'abbiamo recuperato», ha riferito poi. Ma la chiesa neogotica, costruita nel 1854 e che era stata restaurata nel 2018, adesso va ricostruita. Come Notre Dame a Parigi.
A compiere l'attentato anticristiano è stato un quarantenne uscito di prigione solo il 27 agosto. Il casellario giudiziario dell'uomo racconta di 26 condanne per reati gravi, tra questi decine di incendi dolosi in altrettante chiese.
Così, mentre il pubblico ministero ritiene che sono «necessari accertamenti psichiatrici e psicologici per comprendere le sue reali motivazioni in merito alla recidiva in particolare in relazione ai luoghi di culto», la Francia si conferma prima in Europa per attacchi, attentati e incendi in chiese cattoliche. L'unica costante che ha avuto, infatti, l'estate francese, sono stati gli attentati alla cristianità.
A luglio, a pochi giorni di distanza, sono stati appiccati incendi nella chiesa di Saint Simplicien a Martigné-Briand che ha visto il confessionale bruciare per intero e poi nella cattedrale di Rouen che ha distrutto "solo" la guglia più alta, il resto è stato sedato in tempo. In entrambi i casi, nessun colpevole.
E se era da qualche anno che «Allah Akbar» non compariva sul portone di una chiesa come fu per Notre Dame du Taur a Tolosa e a Saint Pierre du Martroi a Orleans dove, prima delle fiamme, il grido di battaglia islamico è stato lasciato come firma, la storia s'è ripetuta lo scorso 14 luglio. A Notre Dame du Travail, nel 14° arrondissement di Parigi, qualcuno - che non è stato ancora identificato - ha ricoperto l'interno dell'edificio sacro di pensieri come, «della chiesa qui stiamo bruciando la prima parte»; «sottomettetevi ad Allah»; «un solo dio Allah» insieme a tante altre scritte con bestemmie esplicite. L'attentatore ha provato anche a darle fuoco, ma senza successo e prima di abbandonare l'edificio, ha rubato dalla chiesa una statua lignea della Vergine Maria, ritrovata nel bagno in un bar accanto, con un coltello piantato alla gola, e il biglietto, «Maria, questo è il tuo destino. Noi musulmani non ti possiamo accettare».
OSTIE CALPESTATE
In Nuova Caledonia, ancora a luglio, incendi dolosi hanno colpito le chiese di Notre-Dame de l'Assomption, la chiesa di Tyé e di Saint Louis, di quest'ultima non resta più nulla. Atti di violenza talmente brutale da indurre un intervento sull'argomento a Macron e al ministro dell'interno, Darmanin. Ad agosto, invece, prima della messa domenicale il parroco della chiesa di Saint Pierre a Lège Cup Ferret, ha trovato il tabernacolo divelto e trafugato delle Ostie consacrate lanciate a terra e calpestate.
La cronaca francese degli attacchi alla cristianità raccoglie una lista sterminata e quanto mai creativa nella declinazione di una violenza gratuita, ciononostante non racconta mai di un colpevole. Basti pensare ai casi di Notre Dame, Saint Denis, Rennes, Saint Sulpice a Parigi, Pontoise, Nancy, Nantes, Nostra Signora delle Grazie di Revel, la chiesa di Saint-Jean-du-Bruel di Rodez, la cattedrale di Saint Alain di Lavaur: tutte chiese date alle fiamme negli ultimi anni e che sempre, stando ai pareri dei pubblici ministeri, avevano prove evidenti di incendi dolosi, eppure sono stati archiviati come incidenti. Al punto che, a lungo, c'è chi ha fatto ironia sullo strano fenomeno delle chiese francesi in autocombustione.
Quando, però, spunta un colpevole non sempre è utile. Come per l'estate del 2021, quando un sacerdote venne assassinato a Saint-Laurent-sur-Sèvre, in Vandea, nell'ovest della Francia. L'assassino si consegnò da sé alla polizia: era un clandestino del Ruanda, lo stesso che un anno prima aveva appiccato l'incendio alla cattedrale di Nantes perché esasperato dal fatto che non gli venisse rinnovato il permesso di soggiorno.
Un rapporto parlamentare sugli "atti antireligiosi", presentato al Primo Ministro nel 2022 da Isabelle Florennes, deputata dell'Hauts-de-Seine, e Ludovic Mendès, deputato della Mosella, menzionava 857 atti anticristiani commessi in Francia nel 2021, tra cui 752 attacchi a luoghi di culto e cimiteri cristiani. Quindi ogni giorno almeno due luoghi di culto in Francia sono stati ogg