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November 4, 2025 6 mins
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8343

IL GAY PRIDE MOSTRA IL SUO VERO VOLTO: L'ODIO ANTICATTOLICO di Tommaso Scandroglio
 
Nostro Signore continua ad essere crocefisso e ad essere insultato ai piedi della croce. La stessa croce e il cammino di sofferenza che lo ha portato al Golgota sono oggetto di scherno. Gesù e la sua croce sono insultati dai nostri peccati e da quelli della comunità gay. In particolare dalla comunità arcobaleno della Brianza che ha organizzato per il prossimo sabato il Brianza Pride ad Arcore.
Dato che i Pride non fanno più notizia e dato che i cattolici sono vittime privilegiate di qualsiasi dileggio perché ormai privi di spina dorsale, ecco che agli organizzatori è venuta l'offensiva idea di strutturare il corteo secondo lo schema della Via Crucis che per l'occasione prenderà il nome di Via frocis. Dieci stazioni, invece di quattordici, per declamare gli stereotipi del pensiero LGBT e progressista mimando i titoli delle stazioni della Via Crucis: Gaza condannata a morte e poi, come spiegano gli organizzatori, «le famiglie arcobaleno si caricano la croce del ddl Varchi [che qualifica l'utero in affitto reato universale, n.d.r.]»; «la comunità LGBT incontra i genitori Agedo [Associazione genitori di figli LGBT, n.d.r.]», che ricalca in modo oltraggioso l'incontro di Cristo con sua Madre; «l'Ungheria cade sui diritti lgbt» e «la Brianza cade sotto il cemento di Pedemontana», rievocando le cadute di Gesù verso il Calvario; «Brianza Pride incontra i non binary» e le donne transessuali, quando invece Gesù incontra le donne di Gerusalemme. Nell'undicesima stazione Gesù viene inchiodato alla croce e invece nella blasfema ottava stazione «l'Italia [è] inchiodata alla croce dell'ingerenza vaticana», tanto per spargere il fango dell'odio sulla Chiesa cattolica. La nona stazione della Via frocis è dedicata all'incontro con gli studenti e infine nella decima si parlerà di diritti per tutti (fuorchè per i cattolici).
UN ATTACCO FRONTALE ALLA CHIESA
Perché questo attacco frontale alla Chiesa cattolica, ai credenti e alla sensibilità religiosa collettiva? Perché qualcuno in casa cattolica finalmente ha parlato chiaro. Come avevamo riportato qualche giorno fa sul blog Gender Watch News, il cardinal Gerhard Ludwig Müller, in merito al cosiddetto Giubileo arcobaleno, aveva affermato che i pellegrini LGBT cercavano di «propagandare se stessi passando attraverso la Porta Santa, piuttosto che vivere il tradizionale scopo di cambiare vita, proprio dell'evento giubilare. Essi profanarono il tempio di Dio, facendo della casa del Padre una piazza di rappresentanza (Gv 2,17). Il movimento Lgbt è assolutamente contro la volontà di Dio Creatore, che ha istituito il matrimonio come santo sacramento in Cristo, ed è uno scandalo assoluto che ciò sia avvenuto».
Oscar Innaurato, presidente di Brianza oltre l'arcobaleno e uno dei principali organizzatori della Via frocis, a tal proposito ha dichiarato: «Ci sentiamo sotto attacco, non solo le parole del cardinale Müller, ribadite anche da papa Leone XIV ma anche l'approvazione in via definitiva al Senato del ddl Varchi che rende la gestazione per altri un reato universale. Continuiamo a sentirci colpiti e discriminati e questa Via frocis è un modo per dare voce alle nostre parole».
Da una parte, per paradosso, siamo felici di ciò che ha detto Innaurato. Significa che il cardinal Muller ha colpito nel segno, ha messo sale nelle ferite aperte nella coscienza dei militanti gay, ha fatto capire che il nemico numero uno per loro, la Chiesa cattolica, ha ancora tra i suoi membri qualcuno che non si flette al gaiamente corretto, che è fedele servitore della verità e non si fa blandire o intimorire. C'è ancora chi non si piega e non si spezza.
La Via frocis è dunque una risposta schiumante rabbia alla verità chiara come il sole sull'omosessualità. Siamo anche amaramente contenti di questa iperbolica reazione allergica dell'attivismo gay - davvero uno shock anafilattico a contatto con l'allergene cattolico - perché mostra a tutti, atei compresi, di che pasta sono fatti lor signori. I quali non hanno poi timore di molestarci perché siamo notoriamente imbelli. I fanatici dell'Islam - pratica ripugnante - scaraventano dai piani alti dei palazzi le persone omosessuali. Noi benediciamo in chiesa chi in strada ci insulta.
UN ATTO DI BLASFEMIA GRAVISSIMO
Su altro versante la Via frocis è un atto di blasfemia gravissimo, offende pesantemente tutti i credenti e crea scandalo, sconcerto, disgusto. Siamo ben oltre la discriminazione, così cara ai gay solo se li riguarda, siamo all'insulto vibrante disprezzo ed irrisione. Vedremo quanti pastori ambrosiani, tacendo, diventeranno complici di questo misfatto. Ogni omissione in questo caso è colpevole perché collabora materialmente al male. Sentiamo già poi berciare i politici di area
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