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February 7, 2024 27 mins

I conflitti tra i tuoi figli, ci sono, ed è normale. 

Ma come puoi fare per viverli meglio e aiutare i tuoi bambini a coltivare le capacità per "litigare bene"? 

In questo episodio scoprirai il potenziale positivo dei conflitti tra fratelli e quali strumenti ti servono per aiutare i tuoi figli a superare queste sfide, con degli esempi concreti che metteranno in luce quali dinamiche ti sono di ostacolo e quali invece allenare!

Con consapevolezza, riflessione e strumenti pratici, avrai le risorse per gestire efficacemente le situazioni conflittuali e aiutare i tuoi figli a fare lo stesso.

 

Nell'episodio sono citate due risorse che possono esserti utili:

1. La guida gratuita "La Bussola del Genitore" - per capire al volo i comportamenti dei tuoi bambini sulla base della loro fasi di sviluppo (la trovi qui: https://parent-smileandgrow.com/it/genitori-bussola/)

2. Il percorso di comunicazione efficace con Sylvia Colombini - lo trovi qui: https://shop.parent-smileandgrow.com/ascolta-davvero/

 

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Episode Transcript

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(00:00):
Tanto io lo odio, non lo voglio più vedere. A volte destreggiarti tra i litigi,
i conflitti tra i tuoi figli può essere particolarmente difficile, complicato.
Vediamo insieme come puoi fare per mantenere una posizione il più possibile
neutrale e di supporto per tutte le parti coinvolte, darti le risorse che ti

(00:21):
servono per poterlo fare.
Ciao e benvenuto al Piccoli Passi di Educazione Positiva, qui è dove esploriamo
come mettere in pratica un'educazione al più possibile incoraggiante,
rispettosa e positiva nel buon umore.
Sono Clio, mamma di due bambini, passato in azienda, oggi consulente in educazione positiva,
coach genitoriale all'interno del percorso online per genitori Tempo per Crescere

(00:43):
e oggi ti invito a considerare nuovi punti di vista su come accompagnare i tuoi
bambini a dialogare tra loro in modo efficace.
Un respiro, un sorriso e cominciamo.
Ciao e ben ritrovati questa settimana abbiamo appena
dato il benvenuto sono molto contenta di poterlo condividere un
nuovo gruppo di genitori che si è inserito all'interno

(01:05):
di tempo per crescere un altro gruppo che farà insieme a
silvia colombini il percorso dedicato alla comunicazione empatica che è incluso
per chi è in tempo per crescere e quindi sappi che se stai ascoltando in tempo
reale questo episodio faccio una pensata perché è un'occasione davvero speciale
ne parleremo ancora per incontrarsi,

(01:25):
innanzitutto che fa sempre bene poter avere il sostegno e anche uno spazio per
tirar fuori quello che va,
quello che non va e le emozioni, le paure che sono legate al ruolo di genitore,
ma anche proprio una cosa molto concreta, degli strumenti molto concreti che
vedremo insieme a Silvia su come fare...
A entrare in relazione in modo particolare nei momenti di conflitto,

(01:48):
in modo particolare nei momenti in cui non andiamo d'accordo,
che siano i nostri bambini ma può essere anche il partner, può essere anche altre persone,
in modo da restare sempre autentici e veri nei nostri bisogni,
nelle cose che sono importanti per noi, nelle decisioni che abbiamo preso e
contemporaneamente in ascolto e in supporto di quello che è il punto di vista dei nostri bambini.

(02:08):
Mi detto così sembra sì dai facile in realtà nella
vita di tutti i giorni può essere particolarmente complesso
e richiedere delle vere e proprie competenze strategie proprio come si fa nel
lavoro quando si studiano non so le negoziazioni le vendite piuttosto che la
comunicazione efficace si vanno effettivamente a vedere delle competenze ben
precise che si vanno poi a mettere in pratica ad esercitare Qui viene fatto

(02:31):
con un'ottica di empatia,
di leadership genitoriale,
ma alla base sono le stesse competenze perché si basano sulle relazioni umane
e quindi è un'occasione secondo me molto preziosa anche perché poi puoi mettere
in pratica i tantissimi altri ambiti professionali piuttosto che personali,
non soltanto nella relazione con i tuoi bambini e anche perché mancano un po'

(02:55):
queste occasioni per mettere in pratica queste competenze.
Quindi sono molto contenta, entusiasta e non vedo l'ora,
quindi ci tenevo a parlarne anche adesso in questo incontro,
anche perché poi sono particolarmente legati con il tema di oggi che è proprio
quello di come accompagnare i nostri bambini nei conflitti.
Nelle situazioni difficili, in modo particolare quelli tra fratelli o sorelle.

(03:16):
Insomma ovviamente parlo in generale hanno la specificità di rimanere la nota
dolente dell'attenzione dello spazio prezioso che vogliamo avere agli occhi
e nel cuore dei nostri genitori,
e quindi rispetto a dei conflitti che possono emergere con i compagni di scuola
con gli amichetti qui c'è una criticità in più che avviene non solo noi in quanto

(03:39):
educatori quindi genitori ma educatori allo stesso tempo.
Il conflitto tra fratelli e quello che ci viene richiesto da parte dei bambini
per essere presenti e aiutarli ad affrontare questi conflitti va spesso e volentieri
a richiamare anche delle eventuali zone d'ombra nella nostra storia personale

(03:59):
in base alla situazione di ognuno naturalmente.
O anche ci sembra nel caso in cui magari il genitore sia figlio unico e invece
abbia più figli una mancanza di punti di riferimento per poter entrare in empatia
con gli uni e con gli altri e quindi creare questo senso di comprensione da
parte dei bambini ma lo vediamo bene adesso nel dettaglio.

(04:19):
La prima cosa, partirei dalla fine, così, andiamo subito a sfatare un grande mito, è quello da,
spesso il problema emerge quando i nostri bambini arrivano con queste frasi un po'
forti, dette anche un po' perché sanno che andranno a scatenare una reazione
da parte nostra e possono esserci indipendentemente dall'età dei bambini.

(04:42):
Quindi che siano bambini piccolini che sono appena diventati fratelli o sorelle
maggiori, che siano già preadolescenti o adolescenti arrivano con queste frasi,
tanto io quello l'odio, lo voglio buttare nella spazzatura, ma perché non possiamo
lanciarlo dalla finestra?
Più sono piccoli più possono essere coloriti, più sono grandi più hanno la capacità
di dirle anche in modo un po' sapendo dove vanno a ferire e a colpire.

(05:04):
E la prima cosa interessante secondo me da andare a vedere è ricordare quanto
queste frasi siano una espressione momentanea di una difficoltà, di un sentimento,
di una tensione, di un'emozione, di un qualche cosa che è vero in quel momento e non vero in assoluto.
Perché spesso la tentazione che noi abbiamo, l'impulso, la reazione immediata

(05:26):
è quella di, fammi sapere nei commenti se ti risuona e se ti ritrovi in questo,
è quello di dirti oh mamma mia, mio figlio o mia figlia sono un mostro,
tirando su un mostro come può dire una cosa del genere, ma forse lo pensa veramente,
ma chissà poi cosa gli fa, ma dovrebbero volersi bene.
E parte poi il trip del della

(05:48):
disperazione e del dramma familiare che
già ci stiamo immaginando scene apocalittiche prima di andare così lontano è
utile ma proprio per riuscire a restare presenti a poter avere tutte le risorse
che ti servono poi per affrontare questa situazione ricordarti come un mantra
che quella frase lì è l'espressione di un pensiero di quell'istante.

(06:12):
Perché magari in quel momento lì chissà cosa è successo prima,
chissà cosa è successo durante il giorno, nei mesi precedenti,
cioè c'è stato qualcosa di anteriore che ha portato il bambino,
la bambina, il ragazzo, la ragazza che sia a sbottare in questo modo, a dire questa frase.
Questo non significa per forza che quello è legge scritta nella pietra e che

(06:33):
per tutta la vita quello sarà il modo in cui il nostro bambino o la nostra bambina
pensa di suo fratello o di sua sorella e che va a determinare per forza tutte
le sue azioni successive.
Successive a patto che possiamo aiutarlo aiutarla
a guardare la situazione e a trovare una
strategia migliore per entrare in relazione con il fratello

(06:53):
o la sorella per risolvere il conflitto ed è qui
che è utile come dire uscire un attimo dalle nostre paranoie
dai nostri dubbi paure per restare il
più presenti possibili perché grazie a questa lucidità che riusciremo ad
aiutarli nulla toglie poi di tornare
eventualmente in un secondo momento su queste paure su questi
dubbi su queste domande che ci sorbono di

(07:14):
fronte a questi atteggiamenti per poterli osservare
meglio per poter capire ma cosa c'è dietro cosa
posso fare come posso intervenire ma di solito è poco utile farlo sul momento
proprio perché lì siamo in presa rischi di essere in preda una forte emotività
e quindi a come dire a non essere completamente né in ascolto dell'emozione

(07:35):
né in ascolto lucido di quello che ci sta sotto di queste domande. domande.
Tanto penso che ti sia capitato una volta nella vita almeno di avere degli esempi
nella tua storia personale di situazioni in cui, non lo so, pensa anche solo
quando ti ha tagliato la strada uno in macchina.
Magari sul momento ti sei spaventato, spaventata tantissimo,

(07:58):
hai pensato ma guarda questo qui, ma che modo di guidare è, ma chi gli ha dato la patente,
tutti gli improprieri che ti possono essere venuti in quel momento lì,
per poi magari scoprire che si trattava di una
una persona molto anziana o di qualcuno che sta andando all'ospedale
a trovare un parente che
ha avuto un incidente come cambia la tua percezione

(08:18):
no di quella persona e di quell'atto di tagliarti la strada in
macchina nel momento in cui hai la visione globale
di chi è questa persona di che cosa gli è successo e
dai un contesto diverso alla sua azione ecco
che lì immediatamente cambiano anche la percezione che hai
della persona questo è un esempio possibile tra i
tantissimi ma secondo me

(08:39):
è molto utile per vedere due cose che la visione che
hai di delle persone intorno a te e comunque che la verità dietro i tuoi pensieri
proprio momentanea no per fortuna si può cambiare idea è una delle cose più
preziose che abbiamo e quindi il pensiero è solo il frutto di un istantanea
una fotografia di quel secondo lì non è per forza,

(09:02):
vera per sempre in assoluto in tutta l'esistenza dell'umanità ok questa è una cosa super utile due è.
Cosa cambia per te nel momento in cui interpreti quel, prendo l'esempio del
tagliarti la strada, no?
Ti tagliano la strada quanto cambia la tua reazione personale,
il tuo modo di agire e la tua serenità e la tua energia, no?
Se pensi o sai questa persona qui ha avuto un incidente piuttosto che è anziana,

(09:26):
insomma ha le sue problematiche rispetto a è un poco di buono per non usare termini volgari.
Prova a sentire proprio, a immaginarti negli due scenari e a individuare dentro
di te le diverse reazioni e quindi il tuo diverso stato d'animo e che impatto
ha su di te e sul resto della tua giornata.
E quante volte a volte ci lasciamo trascinare da

(09:47):
questi pensieri di parte ti taglia la strada vuol
dire che un delinquente ma dove andiamo a finire ma la società di oggi
ma è tutto brutto ma è pieno di gente che non
sa stare al mondo e di parte magari per tutta la mattina resti di cattivo umore
pensando a questo filone di pensieri negativi che vanno magari anche a determinare
a connotare gli episodi successivi che ti capitano in quella mattinata lì e

(10:11):
le interazioni successive che avrai.
E pensa quanto è diverso se invece appunto nella tua testa c'è o metti che lo
sai davvero, ah caspita questa persona sta andando appunto in ospedale o è in
difficoltà, meno male che posso lasciarlo passare, chissà quanto deve essere difficile.
Quanto più in fretta passi ad altro innanzitutto e comunque lo fai con un'energia
di accoglienza, di comprensione, di umanità no?

(10:33):
Ecco, questo è solo per dire che al di là di cosa sia poi la verità e il caso
specifico di quella persona, quanto è più utile a te interpretare la situazione
in un modo o nell'altro e quanto influisce sulle tue interazioni.
Questo è utile ricordartelo proprio perché per i tuoi bambini è la stessa cosa, quindi...
La loro frase, la loro azione è il frutto di quel momento lì,

(10:53):
punto primo, ma come tu rispondi e interpreti questa sua frase,
questo suo sbottare, cambia le cose per te e quindi poi cambia le cose per le
tue interazioni e per la tua relazione con i tuoi bambini, ok?
Quindi torniamo al punto di partenza, cioè abbiamo i tuoi bambini che se ne
escono con queste frasi terribili perché c'è un grande conflitto,
magari sono addirittura arrivati alle mani e quindi devi intervenire per dirimere

(11:17):
le vicende e come fare e come aiutare i tuoi bambini a sciogliere questi nodi.
La prima cosa che secondo me è proprio interessante è capire in che modo quello
che facciamo di solito o quello che puoi fare di solito come primo istinto non funziona e non è utile.
Molto spesso prova a ripensare alle tue situazioni, alle tue interazioni la

(11:39):
prima tentazione è quella innanzitutto di fermare se c'è un'azione in corso,
perfetto e poi in base a quanto sei preso o presa dalla situazione magari alzare la voce,
magari dire ma com'è possibile ma tu perché fai così,
ma com'è possibile che alzi ancora le mani su tuo fratello, su tua sorella
ma com'è possibile che non riuscite a trovare un altro modo oppure se si tratta

(12:02):
di della frase detto da uno dei due come provocazione di entrare nella provocazione
di dire ma non è possibile che usi queste terminologie queste frasi che pensi
queste cose di tuo fratello di tua sorella eccetera eccetera come mai questo non è utile.
Intanto se sei qui ad ascoltare perché probabilmente questo
tipo di intervento non ha evitato che i

(12:25):
conflitti si ripresentassero ora fermo restando
che i conflitti tra fratelli sono una cosa comunque fisiologica ed è anche un'ottima
palestra di vita per poter affrontare poi i conflitti nel mondo fuori quindi
non potremo mai evitarli completamente Ma si può magari appunto dare ai nostri
bambini delle chiavi per risolverli, affrontarli in un modo diverso,

(12:45):
in un modo che sia più utile per coltivare questa capacità personale di ascolto
di sé e di assertività e di rispetto dell'altro contemporaneamente,
di trovare delle soluzioni condivise.
La prima cosa secondo me interessante da notare nel tipo di risposte automatiche
che tu puoi avere è quanto non si faccia fatica a metterti nei loro panni, no? Perché dico questo?

(13:08):
Perché nel momento in cui tu vedi i tuoi figli che litigano magari in malo modo
o che usano delle frasi forti, un po' virutte, un po' aggressive,
sei nel tuo obiettivo di rassicurarti sul fatto che quello che stai facendo
non li sta portando fuori strada, sul fatto di evitare delle conseguenze negative,

(13:29):
sul fatto di reagire in quel momento per una tua esigenza di quello che sto
facendo va bene, di rassicurazione,
i miei figli sono sulla buona strada, sto facendo giusto eccetera eccetera,
che è una reazione normale per carità, ce l'abbiamo tutti almeno una volta nella vita,
il problema è che è poco utile sul lungo periodo, cioè è

(13:49):
poco utile per far sentire i bambini e i
ragazzi capiti nelle loro dinamiche perché grazie a quella prima comprensione
lì che poi riusciranno ad avere l'apertura mentale necessaria per riflettere
su quello che è successo e quindi poi per andare a trovare delle soluzioni diverse
finché vai in contrasto a dire quello che stai facendo è sbagliato.

(14:12):
La reazione da parte dei tuoi bambini, che sarebbe la stessa reazione con degli
adulti, è quella di dirti di difendersi, di giustificarsi e di dire guarda che ho ragione io,
non è possibile che non mi capisci, guarda che mio fratello e mia sorella prima
mi hanno fatto questo, questo e quell'altro.
Cioè pensaci un attimo per risolvere un
conflitto pensa anche tra adulti no perché è difficile

(14:34):
perché di fatto entrano in gioco tante emozioni
e nelle emotività si fa
fatica a chiarire qual è il mio
punto di partenza quali sono i miei bisogni quali sono i miei valori
quali sono le decisioni che io voglio prendere qual è
il punto di vista dell'altro come possiamo fare a mettere
insieme sullo stesso piano il mio punto di vista il punto di vista dell'altro

(14:56):
e a partire da lì trovare un'eventuale soluzione condivisa che può non essere
per forza può anche essere essere d'accordo di non essere d'accordo nel senso
che non sempre c'è poi la risoluzione magica a tutti i problemi no?
Quante volte capita nelle nostre situazioni tra adulti, sul lavoro,
in personale, nel personale, può essere appunto, anche capita spesso nell'approccio

(15:20):
educativo, quante volte sento i genitori all'interno di Tempo per Crescere dirmi,
ne abbiamo parlato giusto ieri all'incontro di gruppo, una delle mie difficoltà è che ok,
io con i miei bambini tutto bene, ma il mio compagno, mia compagna,
i miei genitori, gli educatori eccetera, non usano lo stesso approccio,
non sono d'accordo con lo stesso approccio e quindi mi fanno dei commenti,
delle critiche e io ci resto male, no?

(15:40):
O litighiamo e discutiamo su questo cioè a volte non è possibile trovare necessariamente
l'accordo e convincere l'altro e trovare la soluzione che vada nel senso di
quello che noi vorremmo e quindi nel senso anche dell'altro non sempre è possibile
fare a metà non sempre è possibile fare a turni quindi.
L'affrontare positivamente un litigio è anche

(16:03):
imparare a navigare la frustrazione che c'è dietro quando la mia domanda non
sempre viene accolta dall'altra persona ma anche andare a vedere che quello
che conta è la relazione che riesco a mantenere con l'altra persona e con me
stesso quindi di poter difendere comunque il mio punto di vista,
aprirmi lo stesso ad ascoltare il punto di vista dell'altro,

(16:23):
essere disponibile a dirmi ok l'ho sempre pensata così fino ad adesso ma vedo
anche come mai quest'altra persona la pensi in modo diverso,
E mantenere quindi questa relazione se ne vale la pena o anche decidere che
magari la relazione non vale la pena mantenerla, penso a un amichetto con cui
a un certo punto dovessimo decidere, i nostri figli dovessero decidere di non andare più,

(16:45):
di non continuare più a giocare insieme, va benissimo, ma sono delle cose molto
complesse e che richiedono molto esercizio.
E ci tengo a mostrare la complessità perché a volte quando vediamo i nostri
bambini, i nostri figli discutere, litigare perché uno gli ha portato via la
macchinina, perché uno vuole far accendere il tostapane e anche l'altro,
perché tutti e due vogliono schiacciare il pulsante dell'ascensore,

(17:05):
il primo riflesso è di dire ma porca miseria, ma com'è possibile che dovete
stare lì a urlare dieci minuti su chi schiaccia un pulsante,
cioè la volta dopo lo schiaccerà un altro, tutto sommato.
E manchiamo di vedere quanto quel lato lì di negoziare,
di accettare che sia l'altro a schiacciare il pulsante dell'ascensore implica
in realtà una serie di competenze e allenare una serie di competenze molto grandi

(17:29):
perché io mi devo rendere conto del fatto che schiacciare quel pulsante è importante per me.
Non tanto magari per schiacciare il pulsante insieme ma perché mi dà in qualche
modo un senso di superiorità e di sono più forte più bravo, più bello tra virgolette di mio fratello,
di mia sorella con il quale comunque
sono in conflitto perché mi porta via l'attenzione di mamma e papà,

(17:52):
e anche se adoro giocare con lui o con lei e gli voglio un bene nell'anima comunque
rimane un po' questo conflitto,
e perché magari durante il giorno a scuola o in asilo sono stati i miei compagni
a usare il gioco che volevo io e quindi adesso almeno fatemi schiacciare il
pulsante dell'ascensore.
Emergono tutte queste cose più sono piccoli bambini più emergono in modo inconsapevole

(18:12):
cioè i bambini non è che si dicono voglio proprio schiacciare il pulsante dell'ascensore
perché così posso far vedere a mio fratello che comunque sono più importante
e poi perché oggi c'è più una pulsione un istinto una roba che ti viene dentro
e dici voglio schiacciare,
Ed è semmai a posteriori, dopo il litigio, che con l'aiuto dei genitori i bambini
possano tornare su quello che è successo e dirsi ah sì in effetti mi sono sentito

(18:33):
in questo modo, ho proprio sentito
questa spinta che volevo assolutamente schiacciare questo pulsante,
per me era importante perché ho pensato questo,
perché è successo quest'altro e forse in effetti quello che conta di più è poi
trovare una soluzione con mio fratello, con mia sorella perché poi giochiamo insieme ed è bello.
Questo può avvenire solo dopo ma ecco che quelle situazioni di conflitto quotidiano

(18:55):
diventano delle opportunità bellissime per fare questo lavoro di riflessione
di riflessione su di sé di riflessione sull'altro,
di capire il punto di vista mio, di capire il punto di vista dell'altro e quindi imparare a esprimerlo.
Con curiosità e con rispetto ed è questa secondo me la cosa più straordinaria
e più importante che abbiamo bisogno,

(19:17):
ed è l'invito che ti faccio di guardare a
queste situazioni di conflitto come a un'opportunità
per allenare delle competenze che poi
serviranno tutta la vita e che non è possibile per
i nostri bambini come non è possibile neanche per
noi adulti arrivare a padroneggiare queste
competenze e questa consapevolezza di sé e consapevolezza degli

(19:40):
altri senza passare tramite queste situazioni
in cui ci urliamo addosso in cui ci azzuffiamo
perché ha schiacciato il pulsante dell'ascensore perché l'avevo detto
prima io perché mi rubi sempre tu e siccome corri
più veloce mi porti via l'opportunità di schiacciare il tasto e
di poi dopo a posteriori tornare sulla

(20:01):
situazione con l'aiuto di un genitore e capire cosa è successo cosa posso fare
la volta dopo riflettiamo sulle emozioni riflettiamo sulle parole riflettiamo
sulle intenzioni riflettiamo sul punto di vista dell'altro la criticità aggiungo
questo secondo step è che ha appunto come dicevamo.
Tendiamo a, e fammi sapere nei commenti se non è così anche per te,

(20:22):
quindi a molto probabilmente a voler restare nell'immediato, a risolvere nel breve,
nell'adesso questa situazione perché sto facendo altro, perché ci sono delle
urla, perché magari vi alzate le mani e ho un po' paura e ho voglia di dover
essere sempre lì a controllare tutto, eccetera eccetera.
E quindi manca lo step di vedere quanto questo è importante nel lungo periodo,

(20:46):
manca spesso e volentieri l'allenamento da parte dell'adulto ad aver fatto questa
riflessione sulle proprie emozioni,
sui propri bisogni, sul proprio padroneggiare questa comunicazione assertiva
nelle relazioni tra adulti per poter poi guidare i bambini a fare questo lavoro a posteriori.

(21:08):
Ed è certo che richiede più tempo e più sforzo perché
anziché dire state zitti basta non si
può litigare in questo modo richiede di fare un bel respiro
aiutare i bambini a calmarsi poi prendersi il tempo di
andare con uno e con l'altro oppure insieme per lasciare che si possano esprimere
per fare delle domande per capire insieme ma secondo te come mai l'altro stava

(21:31):
giocando con la tua macchinina come mai non te l'ha chiesto e tu che cosa hai
detto a tua volta e secondo te come l'ha percepito l'altra persona.
Il tuo amichetto la tua sorellina il tuo fratello così come
avere l'opportunità di andare a capire a monte
magari il bisogno di ognuno dei due di sentirsi
validato e appoggiato da parte dei genitori e anche di
avere uno spazio per sé con ogni genitore

(21:53):
che magari è venuto a mancare per un discorso di tempo di organizzazione di
essere sempre di corsa e quindi nel fare questa riflessione nel vedere anche
questi esempi secondo me è quello che è tanto interessante proprio vedere come
abbiamo da una parte tutte le risorse che servono e hai sicuramente tutte le risorse che servono.
Ma magari ti può mancare l'allenamento perché l'allenare questa

(22:15):
attitudine no riflettere fare un respiro
prima di saltare addosso i bambini richiede allenamento
così come richiede allenamento andare a capire che tipo di domande posso
fare ai miei bambini come comunicare loro che li capisco e contemporaneamente
che c'è magari un modo diverso per affrontare insieme questi conflitti come
guidare tramite delle domande i bambini alla riflessione per andare a capire

(22:38):
ma secondo te l'altro cosa stava pensando ma tu cosa stavi pensando in quel momento.
Momento ma ti è stato utile fare così e cosa
possiamo fare la prossima volta di diverso hai
bisogno del mio aiuto piuttosto che eccetera eccetera ed
ecco che nel prendere un esempio che può essere anche specifico
no c'è ci sono tante diramazioni interessanti ed
ecco perché sempre secondo me è un po difficile no

(23:00):
dare una risposta generica come si fa a aiutare i miei figli a risolvere
i conflitti tra loro e dipende dalla situazione dipende dalle
frasi che sono sono state dette dipende da quello che è successo prima
quello che però resta un fattore diciamo comune
denominatore è la disponibilità che
puoi metterci nel fermarti un attimo e poi
dire ok se i miei bambini sono arrivati

(23:21):
a dirsi queste cose ad agire in questo modo perché è successo qualcosa nel loro
punto di vista si sono sentiti trattare ingiustamente e reagiscono a questo
sentimento magari di ingiustizia di rabbia di qualunque esso sia quindi a in
primis come posso fare per per accompagnarli ad arrivare da questo sentimento
di ingiustizia e quindi di chiusura, di forte emotività,
di chiusura nei confronti dell'altro e nei confronti miei, a una fase di apertura.

(23:47):
Questa è una prima fase fondamentale che spesso si perde nel voler risolvere
la cosa nell'immediato.
Perché per poter ascoltare quello che la mamma e papà mi vogliono dire o anche
mio fratello e mia sorella mi vogliono dire,
ed essere disponibile a prendere in conto questo
punto di vista prima ho bisogno di poter liberare queste emotività
e di sentirmi legittimato nelle emotività che ho espresso proprio

(24:10):
come succede a noi no se torniamo a casa dal lavoro per tutti
i nervositi perché appunto prendo l'esempio di prima perché ci hanno tagliato
la strada e siamo ancora lì che non è possibile se non siamo riusciti a fare
questo passaggio di provare a prendere in conto il punto di vista dell'altro
immediatamente per x mila motivi perché magari tutto il giorno che abbiamo telefonate
difficili dai colleghi dai dai clienti,

(24:30):
da quello che è successo al lavoro,
o dai figli, eccetera,
prima di poter accettare, ma guarda che magari questa persona non lo sai,
forse stava andando in ospedale o forse aveva le sue problematiche,
c'è quell'attimo in cui magari hai bisogno semplicemente di dire ma quanto sono,
mi sono sentito proprio arrabbiato perché porca misera mi ha tagliato la strada, ma pensa te,

(24:52):
ma guarda, e di avere dall'altra parte dire Caspita sì,
capisco, è difficile a volte, ti fai nervosire quando qualcuno ti taglia la strada,
basta quel commento che ti fa sentire capito e legittimato in quella tua sensazione
di ingiustizia e di rabbia che poi puoi passare a sì però no.
In effetti magari forse l'altra persona aveva i suoi motivi e io non li ho considerati.

(25:14):
C'è bisogno di quell'attimo di conferma, di validazione da parte o di noi stessi
se abbiamo fatto già qualche step in più oppure da parte dell'altra persona.
Per i nostri bambini è la stessa cosa. Prima di poter arrivare a dire ok troviamo
una strategia, vedo di capire il punto di vista di mio fratello e di ascoltare
la mamma che mi sta insegnando delle cose utilissime, ha prima bisogno di sentire
che la mamma dice caspita amore mio vedo che sei proprio arrabbiata.

(25:37):
A volte è difficile dover avere a che fare con tuo fratello.
Non dobbiamo dare ragione all'uno o all'altro è semplicemente un rispondere
un confermare, un dare una validazione di un momento di difficoltà per poi poter
dire ti va se ne parliamo.
Ti abbraccio un attimo hai voglia se vediamo questa cosa insieme ed ecco quello
che andremo a fare proprio con Silvia nel percorso Ascolta Davvero ed è quello

(25:59):
che facciamo poi in Tempo per Crescere è proprio avere queste occasioni per
allenare questo approccio,
per allenare questa disponibilità e per allenare anche questa capacità
a di fatto fare del coaching cioè a porre delle
domande e delle osservazioni in modo
da entrare più in profondità in relazione e quindi da
poter vedere davvero vivere davvero queste situazioni di vita

(26:20):
di tutti i giorni come delle opportunità per trasmettere
ai nostri bambini delle competenze che poi gli saranno utili tutta la
vita oltre che saranno utili per vivere meglio nell'oggi le dinamiche familiari
se ti interessa saperne di più naturalmente scrivi trovi il link sotto mi trovi
via mail e nei social e altrimenti mandami se hai domande inerenti alle situazioni

(26:42):
che vivi con i tuoi bambini e vorresti affrontarle nel podcast.
Approfitta dei link sotto per mandarmi queste situazioni perché perché poi posso
rispondere in un podcast anche in maniera anonima per poter vedere insieme queste
situazioni che che ti pesano o che ti causano difficoltà nella relazione con i tuoi bambini.
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Every week comedian and infamous roaster Nikki Glaser provides a fun, fast-paced, and brutally honest look into current pop-culture and her own personal life.

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